Truck64

Quoto tutti i suggerimeti. Aggiungo solo un paio di cose: - avere la possibilità di regolare l'altezza del soffio è molto importante (vedi per esempio le asole nel disegno di @Salvogi); - se hai un convogliatore anulare quando stampi basso sul piatto l'aria sfoga per forza verso il nozle. Meglio lasciare una via di sfogo all'aria da una parte.

Direi decisamente meglio, e se sei soddisfatto va bene così. Fossi in te però controllerei comuque la meccanica lungo Y, che a occhio c'è ancora qualcosa di tropppo elastico (vedi bordo della Y e parte alta della Bency). Visto che la cinghia i il carrello del piatto hai detto di averli già controllati non trascurerei il fatto che potrebbe anche essere l'estrusore a flettere (se non sbaglio la X della prusa ha 2 colonne cilindriche con boccole lineari) perchè lo sforzo sul nozle non è mai nullo e potresti avere giochi meccanici o flessioni sorprendenti. Poi ovviamente uno stringhing così con il PLA va corretto. Ma per la regolazione della ritrazione meglio che chiedi ad altri, io ci sto ancora litigando.

Si la documentazione è un po caotica, comunque il comando è descritto: https://marlinfw.org/docs/gcode/M018.html Spesso conviene fare una ricerca su Google perchè tanti comportamenti del firmware sono meglio descritti dagli utenti che ci sbattono il muso. Ci vuole pazienza🤪

Dire proprio di si. E' procedura normale, ammesso che ci sia qualcosa di "normale" nel mondo della stampa 3D No, di norma X0 Y0 ti porta sulla posizione di azzeramento, quindi fuori dal piatto. E in genere la cosa non da problemi perchè una volta che hai impostato correttamento lo slicer i calcoli per centrare il pezzo sul piatto ecc. li fa lui. Cioè a parte chi ha un background di lavoro su macchine utensili "alla vecchia", quanti si mettono a imputare g-code a mano o scrivere programmi.... Per parte mia ho fatto un po di prove quando ho messo in servizio la mi macchina, ho scoperto che esiste il comando M206 che permette di traslare lo zero di un asse, un po come un G54 (sempre per chi ne mastica) ma che può essere salvato in EEPROM quindi è permanente ad ogni successiva accensione. E non cambia la posizione fisica dei finecorsa sw, nel senso che se sposto lo zero di X a +2mm (M206 X2), il jog mi accetta comandi fino a X-2 (se non sono stato chiaro ditemelo). Infatti io lo uso eventualmente per regolare Z a liscio piatto invece che spostare il finecorsa o toccare le viti del piatto. Dovrebbe essere un po come il comando di impostazione dell'offset che c'è sul pannello, che però trovo di una scomodità unica, preferisco manadre i comandi da PC. Quindi se metti un offset a X e Y e lo salvi in memoria, all'azzeramento il nozle è fuori piatto, poi X0 Y0 possono essere sul bordo del piatto e anche allo slicer dai la dimensione netta del piatto senza offset. Attenzione però: ho letto che alcune versioni di Marlin fanno casino con le quote dei punti di livellamento automatico. Io non lo uso ne ho intenzione di farlo, quindi non me ne sono preoccupato. Quindi casomai lascio la parola a chi ha sperimentato in tal senso.

Sicuramente è una soluzione pratica, ma solo se la home di Z si fa con un sensore a fianco del hotend. Se fai lo zero sul finecorsa Z- con questa configurazione durante la prima ricerca del finecorsa il nozle va a sbattere sul piatto. In genere si lascia un extracorsa su Y o su X o su entrambi proprio per avere l'hotend fuori dal piatto quando è a home, anche per evitare che durante il riscaldamento il materiale coli sul piatto. Infatti in tutti gli slicer che conosco cè la possibilità di indicare un offset in X e Y per l'inizio del piatto.

Ciao , Prima cosa che devi controllare è se hai impostato correttamente l'area di stampa nello slicer (vale per tutti) Per ideamaker non sono molto ferrato ma trovi le indicazioni quì: https://support.raise3d.com/ideaMaker/8-1-1-edit-printer-settings-15-472.html Ti consiglio di seguire questo tutorial che potrebbe essere più comprensibile: https://help3d.it/ideamaker-come-creare-un-profilo-per-la-stampante-3d-parte-1/

E' un lavoro complesso, c'è da fare una marea di test in situazioni diverse di carico. Sulla mia ho trovato i limiti meccanici, e fino ad ora non ho mai perso un passo, ma ho ancora parecchio ghosting quindi ci sto ancora lavorando su. Ti consiglio per cominciare di fare un profilo in Cura con accellerazioni massime X/Y a 500mm/s^2 come suggerische @invernomuto e fare una nuova prova con la Bency. Se va bene puoi provare a salire un po alla volta. Sarebbe interessante anche sapere quali erano le condizioni originali visto che come dici la macchina prima funzionava bene. Hai cambiato elletronica? Firmware? Slicer o PC? Fossi in te poi caricherei i dati corretti di accellerazione e velocità massima per la tua stampante in EEPROM, se non li trovi quelli che ha indicato @Marco-67 sembrano più che adatti. Per prima cosa però ti consiglio di leggerti un po di documentazione in rete a riguardo. Tra i video ti consiglio questo, che spiega come verificare il giusto valore di accellerazione: https://www.youtube.com/watch?v=Mnvj6xCzikM Ottima è anache la pagina di Help3D: https://help3d.it/velocita-accelerazione/

Ciao @Basotuz, premetto che la mia esperienza diretta si basa solo sui test fatti su macchine CoreXY, ma francamente un accellerazione di 5000 per Y mi sembra alta per una cartesiana. Anche il jerk non scherza. Mi piacerebbe in merito sentire il parere di qualcun'altro con una cartesiana. Ho fatto un rapido giro in rete e per le i3 ho trovato dati contrastanti, ma per la maggior parte si parla di valori più vicini a 1000, che a 5000. Non è detto poi che lo slicer non ci metta il becco, specie negli spostamenti di trasferimento. Fossi in te farei una prova con accellerazioni più basse, e comunque controllerei nel gcode della bency se ci siano M201 o M204 con valori strani. Casomai posta il file che ci si da un occhiata.

Ok, se interpreto bene per altezza layer 0,1mm usi il jerk di firmware e cambi l'accellerazione, per 0.3mm usi accellerazione e jerk di firmware. Ma i parametri del firmware quai sono? Se hai la stampante collegata al PC puoi leggere tutti i parametri con un M503, altrimenti devi recuperare i dati dal pannello.

Da quello che dici e mostri sembrerebbe un problema di risposta alle accellerazioni. A parte i controlli della meccanica sei sicuro che i parametri di accellerazione e jerk siano quelli che usavi in precedenza? e li hai impostati correttamente anche nello slicer? Tra l'altro che velocità usi? E quale slicer?

Strano che non ti sia mai capitato fino ad ora. Come giustamente dice @FoNzY i motori nella maggior parte dei casi si comportano come generatori in frenata o se forzati a muovere quando sono fermi, e i passo-passo non fanno eccezione. Visto che i drive permettono il passaggio di corrente inverso anche da spenti il tutto alimenta il circuito di potenza della scheda e può causare sovratensioni pericolose. In teoria si potrebbe aggiungere sulla scheda un circuito che limiti la tensione generata per preservare l'elettonica a 3,3..5V (i drive ne soffrirebbero comunque ma il circuito di potenza è fatto in genere per sopportare oltre 35V), in pratica è meglio evitare di muovere i motori troppo velocemente a macchina spenta o anche solo con i drive disattivati. Se ti capita comunque fai una prova: collega due motori passo-passo in parallelo tra di loro. Poi se ne giri uno sopra una certa velocità vedrai che l'altro copia esattamente gli stessi movimenti.

Sai che dicevano la stassa cosa delle sigarette e dei cellulari? 🤪 Se proprio non puoi spostarla dalla stanza dove dormi potresti considerare di chiuderla in un box (che non da solo il vantaggio di contenere il particolato) collegato ad un aspiratore da usare a fine stampa o a un filtro epa.

Ciao @Bananafell3r, non è complicato. Al firmware della stampante interessa sapere quanti impulsi deve dare al driver di un motore (step) per muoversi di una certa unità (mm). Per arrivare al dato in questione devi sapere: - quanti impunsi servono per fare un giro di motore; - di quanto si muove realmente l'asse per ogni giro di motore Per rispondere alla prima i motori passo-passo "normali" hanno 200 passi per giro (se ne smonti uno vedrai che il rotore è una specie di ingranaggio, casomai vediamo il discorso più avanti) ma per "addolcirne" il movimento che a passo intero sarebbe molto nervoso di regola si usano driver che microsteppano. Quindi in funzione della configurazione si possono avere dal mezzo passo a frazioni molto piccole. Ovviamente questo significa che se ho il drive impostato a 1/16 di passo vuol dire che devo dargli 3600 impulsi per frgli fare un giro. Tieni conto però che in casi normali più aumenti la divisione del passo più il motore tende a diventare instabile, e risciare di perdere passi. Dal lato meccanica c'è anche li una complicazione, speso dovuta all'inadeguatezza della comunicazione o a traduzioni fatte male. Le viti trapezoidali delle stampanti cartesiane di solito sono passo 8, ma in passato spesso è indicato come passo 2 a 4 principi che è tecnicamente sbagliato e questo inganna più di una persona. Quindi nel caso tu abbia una vite passo 2, come quella della mia stampante, sarebbe giusto impostare 1600. Il 400 viene dal fatto che l'asse muove in effetti di 8mm per ogni giro vite. Non è tutto così lineare poi, come dice @FoNzY ci sono anche motori a 400 passi giro, o per esempio nella mia ho le due viti collegate la motore con una coppia di pulegge in rapporto 20/40 e per tenere un numero di impulsi gestibile alla mia scheda di controllo ho impostato i drive a 1/4 ottenendo 800 passi/mm. Quindi prima di partire con i calcoli è importatnte verificare esattamente le caratteristiche della meccanca, al limite misurando fisicamente passi delle viti o numero denti delle pulegge, in genere l'errore non è nella formula me nei valori di partenza.

Ho dato un occhiata alle immagini della Ender 3 e mi sono reso conto che l'asse Z ha una sola vite. Mi sbaglio? Cancella quanto ho detto in precedenza, esattamente come dice @Marco-67 verifica la meccanica dei carrelli di Z, in particolare controllerei quello dalla parte destra del ponte di X che secondo me si blocca quando la macchina esegue riempimenti solidi. Se fai una ricerca in rete "Ender 3 Z banding" trovi molti esempi, anche immagini di pezzi come i tuoi.

Concordo con @Marco-67: sembra fatto da un altra macchina. Sono curioso di vedere come viene ora. Domanda di rito: fatti tutti i controlli di base? In particolare il controllo che tutti i bulloni fossero serrati, soprattutto nelle parti che sono arrivate pre-asemblate? Controllato che il tensionamento delle cinghe dentate sia "decente" (non sodarti una misura, prova a vedere questo video se ti aiuta Axis Belt Tension featuring the Ender 3). Patto in PID Autotune (M303 https://marlinfw.org/docs/gcode/M303.html)?

Questo non lo so.. E a vederlo ti direi che l'asse Z è perfetto. Come sono gli angoli di quel pezzo?

I problemi con la vite di Z solitamnte si ripetono ciclicamente, sempre alla stessa altezza. Mi da più l'idea di flusso mancante/abbondante, tipo che lo spingifilo non lavora bene o il diametro del filamento non è costante. O appunto la tempetarura dell'ugello che fluttua.

Alcune righe possono essere causati dalla meccanica, ma qugli inspessimenti a occhio è una variazione del flusso. Hai verficato se la temperatura dell'estrusore varia poco/molto durante la stampa? Hai provato a cambiare bobina di filamento, magari di marca diversa?

Francamente non dovrebbe essere un colpo di fortuna. Tolleranze di qualche decimo con la stampa FMD sono quello che ci si deve aspettare. Vuol dire che hai settato bene la tua stampante, conosci il materiale con cui stampi e il processo fabbricazione. I miei complimenti. Il fatto poi che tu possa usare un giocattolo non propriamente economico come una FARO per verificare il pezzo mi dice che la meccanica di precisione fa parte delle tue competenze. Visto dove siamo però aggiungerei qualche informazione in più, tipo che stampante hai usato e quale materiale, in modo che se ci fosse qualcuno interessato a replicare gli stessi risultati possa sapere dove partire.

Scusa ma se dopo l'autolivellamento aggungi una lastra di vetro sopra il piatto per bravo e delicato che tu sia vanifichi l'effetto del livellamento. Tanto varrebbe non farlo. Ho fatto un rapido giro in rete e di gente con la tua stampante che ha sostituito il sensore originale con un capacitivo ce ne sono diversi, e mi pare anche con il bltouch. Quindi con un po di ricerche dovresti trovare le istruzioni da seguire per la tua stampante. Ma non te la sentissi e il tuo problema è solamente il piatto rovinato perchè non provi a metterci sopra un pad (soluzione costosa ma di certi c'è chi ne parla molto bene) o anche solo del kapton adesivo?

Oltre all'interferenza tra i cavi ti consiglio di valutare anche eventuali disturbi generati nell'alimentatore. A volte capita che i condensatori elettrolitici che flitrano la corrente continua si deteriorino e lascino passare l'ondulazione del regolatore, ed e' una cosa che senza oscilloscopio è difficile da diagnosticare ma che tira matto i circuiti digitali. Provare con un alimentatore nuovo sarebbe la cosa migliore ma secondo me potresti provare a fare una stampa a vuoto (senza filamento) e con il piatto spento e vedere se ti fa ancora il difetto, tanto per escudere qualcosa.

Anche a mè piace l'estetica e la progettazione di parecchie parti, in particolare l'estrusore, lo spingifilo e tutta la ventilazione. Non apprezzo invece la compicazione della meccanica dovuta al corexy mobile e il fatto che ti costringe a tenere i motori dentro ad un eventiale copertura.

Infatti ci speravo visto che sto tentando di tenere l'estrusore il più leggero possibile per spingere sulla velocità. Però il mio tubo è 750mm (meno non arriva a coprire tutto il piano) e lo stringing mi tira matto. Stavo pensano di attivare il pressure advance ma prima volevo cabiare la gola dell'estrusore che è un all-metal "economica" e a occhio gli servirebbe una lucidata.

Peccato, ottimo inizio comunque. Mi fai quasi venir voglia di montare un direct anche sulla mia.

Non ha tutta questa importanza, purchè rispetti la geometria degli assi. Per esempio sulla mia mi veniva comodo azzerare X e Y nell'angolo posteriore a destra quindi lavoro con tutto il piano cartesiano ruotato di 180°. L'importante è saperlo (io mo sono fatto due belle frecce sul piatto per ricordarmelo). Da quello che vedo però mi sa che lo spazio dietro al piatto è il posto giusto dove azzerare gli assi quindi sposterei il sensore su Y+. Ora che l'hai montata posso chiederti quanto flette il piano con pesi fuori asse?