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Le migliori guide alla stampa 3D, curate dalla redazione di Stampa 3D forum. Guide all'acquisto, guide all'uso, consigli pratici e molto altro.
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Dall’8 al 14 Aprile saranno esposti progetti nati dalle stampanti 3D Delta WASP in collaborazione con importanti firme del design internazionale.
La stampa 3D entra a far parte della vetrina milanese grazie al crescente interesse da parte degli studi di progettazione per una tecnologia innovativa e al contempo artistica. Dalle bioplastiche alle ceramiche, dall’architettura alla scultura, vanno in scena geometrie ambiziose al limite del reale, realizzabili grazie alle stampanti 3D Delta WASP.
 
Di seguito i luoghi e gli eventi in cui la stampa 3D e WASP saranno temi centrali:
Conifera – Installazione architettonica realizzata da settecento moduli in bioplastica stampati in 3D con Delta WASP 3MT INDUSTRIAL, che aspira ad essere una della più più grandi opere al mondo realizzata con questo metodo. E’ il progetto di Arthur Mamou-Mani per COS realizzato tramite la rete WASP Hub: Londra, Venezia, Macerata e Milano. Durante tutto il periodo della Design Week sarà presente presso Conifera la stampante che l’ha generata Delta WASP 3MT INDUSTRIAL con live printing show.  
Palazzo Isimbardi Corso Monforte, 35, 20122 Milano MI WASP HUB Milano – Presentazione dell’intera linea di stampanti 3D Delta di WASP.  
Via Fabio Mangone, 1, 20123 Milano MI Talks – “What about a more emotional 3d printing future?” – WASP con MADE; Talks con Massimo Moretti CEO di WASP; Sabato 13 Aprile 11.00 – 12.30; Free entry.  
Stecca 3.0 Via Gaetano de Castillia, 26, 20124 Milano MI Workshop – “PRINT SOMETHING BIG! DAL PICCOLO AL MEDIO FORMATO: pensa la stampa 3D … in grande!” WASP e WASP Hub Milano – Sabato 13 Aprile dalle 14,30 alle 18,00.  
Stecca 3.0 Via Gaetano de Castillia, 26, 20124 Milano MI; Iscriviti>>    Ikebana Rock’n’Roll – Andrea Salvatori e WASP – Una collezione di 10 vasi stampati in 3D nata dal dialogo tra la stampante 3D Delta WASP 40100 Clay e l’artista Andrea Salvatori. Sarà esposta presso THE POOL NYC a Milano dal 3 Aprile al 31 Maggio 2019.  
Via Santa Maria Fulcorina, 20, 20123 Milano MI Building Objects – Mario Cucinella Architects – Esposizione di pezzi stampati in 3D con la stampante 3D Delta WASP 40100 Clay per la collezione Mario Cucinella Design.  
Via Varese, 12, 20121 Milano MI La repubblica del design 1979 – 2019 – Saranno esposte nella galleria “Upperphotography” alcune rivisitazioni del design mondiale stampate con Delta WASP 3MT e Delta WASP 4070 INDUSTRIAL.  
Via Carlo Imbonati, 52, 20159 Milano MI Lido Sammontana – Studio Novembre – WASP – Allestimento realizzato con stampante 3D Delta WASP 3MT INDUSTRIAL con estrusione di granuli di bio plastica e plastica riciclata.  
Via Vincenzo Forcella, 6, 20144 Milano MI Ydra – Sguanci Baroni Studio – Ydra, una collezione di vasi con idroriserva, disegnati da Sguanci Baroni Studio, sono stampati in terrarossa con Delta WASP 40100 Clay. In esposizione nello spazio collettivo Dcomedesign Reloaded, curato da Anty Pansera con Patrizia Sacchi e Raffaella Fossati.  
Corso Garibaldi, 116, 20121 Milano MI CITTÀSTUDIO – Un progetto che nasce dal quartiere per il quartiere. Una serie di piccoli oggetti stampati con Delta WASP 2040 TURBO2 pensati a partire dalle esigenze del quartiere individuate da 13 progettisti.  
Piazza Andrea Fusina, 20133 Milano MI La ceramica parallela di Salvatore Arancio e Marinella Paderni –  Elementi ibridi tra scultura ed elementi d’arredo stampati con Delta WASP 40100 Clay. Progetti realizzati dagli studenti dell’Isia di Faenza.  
Via della Moscova, 60, 20121 Milano MI

Roberto Coppa
Alcuni ricercatori dell’Università dell’Illinois hanno creato un nuovo tipo di stampante 3D capace di produrre forme complesse utilizzando dello zucchero, che può essere utilizzato per far crescere tessuti biologici.
La stampante usa un processo chiamato ‘free-form printing’, letteralmente "stampa a forma libera", per creare intricate strutture che non potrebbero essere ottenute con la normale stampa 3D a layer. E lo fa utilizzando l’isomalto, uno zucchero ottenuto dalla barbabietola, impiegato solitamente per creare decorazioni in pasticceria o nelle pastiglie per il mal di gola.
Il risultato finale è una struttura solubile in acqua che potrebbe avere una grande varietà di applicazioni nella ricerca medica o in ingegneria biomedica. Bisogna dire che non è certo nuovo il concetto si stampa 3D free-form (possiamo banalmente sperimentarlo con una classica penna 3D da poche decine di euro), bensì lo è questa particolare applicazione in campo medico.
“Si tratta di un metodo per creare forme attorno alle quali possiamo modellare materiali morbidi o far crescere cellule e tessuti, facendo poi dissolvere l’impalcatura”. Questo è il commento di Rohit Bhargava, professore di bioingegneria e direttore del Cancer Center in Illinois. “Ad esempio, una possibile applicazione è quella di coltivare tessuti o studiare i tumori in laboratorio. Le colture cellulari vengono solitamente effettuate su piatti piani, questo ci dà alcune caratteristiche delle cellule, ma non è un modo molto corretto per vedere come un sistema funzioni effettivamente. Nel corpo umano ci sono forme ben definite, e forma e funzione sono strettamente correlate”. Il dispositivo e il processo della stampa a forma libera ad isomalto sono stati descritti in un nuovo studio pubblicato su Additive Manufacturing.
Rohit Bhargava, professore di bioingegneria (a sinistra) e Matt Melber, ricercatore.
‘Free-form’ significa che l’ugello letteralmente produce l’oggetto a mezz’aria, con il materiale che si solidifica quasi immediatamente dopo l’estrusione. La stampa 3D con sostanze a base di zucchero in questo modo presenta tuttavia una serie di sfide. I tentativi precedenti hanno avuto frequenti problemi con lo zucchero che tendeva a bruciare o cristallizzare. Per evitare ciò, i ricercatori hanno fatto in modo che il materiale fosse mantenuto ad una temperatura e pressione specifiche. Inoltre, anche il diametro dell'ugello e la velocità di spostamento sono mantenuti stabili per garantire che l'isomalto solidifichi in una struttura relativamente forte.
I ricercatori sperano che un giorno la tecnologia possa essere utilizzata per stampare in 3D gli interi organi umani da zero.

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pubblicazione comunicato stampa Creaform, leader mondiale nel settore delle soluzioni di misurazione 3D portatile e test non distruttivi (NDT), ha annunciato oggi che il suo scanner laser per metrologia HandySCAN 3D™ potrà essere utilizzato per rilevare le caratteristiche fisiche di ammaccature e giunzioni su tutti i modelli di aeroplani commerciali della Boeing.
 
Boeing ha pubblicato un documento di servizio con le istruzioni per l'uso degli scanner 3D per la misurazione di ammaccature e giunzioni sugli aeroplani. La soluzione SmartDENT 3D™ con il suo scanner HandySCAN 3D sono stati utilizzati dalla Boeing nel processo di compilazione dei requisiti di qualità per il documento.
 
“Creaform è fiera di vedere che aziende leader come la Boeing, si affidano alle soluzioni di scansione 3D per l'ispezione dei difetti superficiali. Con SmartDENT 3D, il nostro obiettivo è offrire una valutazione dei danni più precisa possibile ai nostri clienti, consentendo loro di prendere decisioni informate e sicure, e di rimettere l'aeroplano in servizio con tempi di fermo ridottissimi” ha dichiarato Jérôme Beaumont, Global NDT Business Manager presso Creaform.
 
 Scanner 3D e reverse engineering: leggi la nostra guida!

Panoramica dei vantaggi di SmartDENT 3D
Velocità: 80 volte più veloce della tecnica con calibro di profondità (pit gauge). È lo strumento per l'ispezione di danni superficiali sugli aeroplani più veloce e affidabile sul mercato. Misurazioni di livello metrologico per la manutenzione degli aeroplani: Lo scanner ha una precisione massima di 0,025 mm e una risoluzione massima di  0,100 mm, con un’elevata ripetibilità e certificazione rintracciabile. Valutazioni intuitive per l'approvazione: Con il suo design intuitivo e la  visualizzazione software in tempo reale, le soluzioni per NDT della Creaform garantiscono un apprendimento rapido, minimizzando l'influenza dell'esperienza dell'operatore sulla precisione dei risultati. Visualizzazione in tempo reale e portabilità: Con un peso inferiore a un chilo, lo scanner manuale è lo strumento perfetto per lavorare in hangar o anche all'aperto. Gli operatori possono eseguire con facilità ispezioni superficiali 3D di qualsiasi parte di un aeroplano (inclusi i lati superiore e inferiore delle ali) per le quali si utilizzerebbero tecniche manuali. In aggiunta alla conformità nel documento della Boeing, gli scanner HandySCAN 3D della Creaform figurano nel manuale di equipaggiamento tecnico di Airbus, a cui si fa riferimento nel Manuale delle riparazioni strutturali. I tecnici del controllo qualità e gli operatori MRO che desiderano migliorare i tempi di revisione e la redditività possono rivolgersi a Creaform per saperne di più sulle loro soluzioni per NDT.

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L'ultima generazione di Go!SCAN 3D, denominata GO!SCAN SPARK, offre velocità senza pari, facilità d'uso e un'esperienza di scansione 3D ideale per ingegneri e product designer.
Creaform, leader mondiale nel campo delle soluzioni di misurazione 3D portatili e automatizzate, ha lanciato il nuovo GO!SCAN SPARK. La terza generazione dello scanner 3D portatile professionale Go!SCAN 3D di Creaform è ideale per i professionisti dello sviluppo dei prodotti che richiedono uno scanner portatile ed efficiente per acquisire i dati 3D degli oggetti fisici in ogni luogo.
Go!SCAN SPARK offre quattro telecamere in linea, per una scansione 3D e un'acquisizione del colore più veloci, e un design ergonomico adatto a diverse posizioni delle mani. GO!SCAN SPARK offre misurazioni dimensionali a campo pieno su una vasta gamma di superfici e texture, ed è adatto a diverse applicazioni di sviluppo dei prodotti.
 

Un potente strumento per ridurre il tempo di accesso al mercato dei prodotti
Plug and play: non occorre alcuna installazione. Posizionamento efficace utilizzando geometrie, colori o target Risoluzione quadrupla: eccellente qualità di scansione con tracciamento impeccabile di texture e geometria del colore Velocità di misurazione 3 volte superiore e file immediatamente utilizzabili:area di scansione con 99 strisce e fino a 1.500.000 di misurazioni al secondo, per poter ridurre il tempo necessario per ottenere file mesh utilizzabili e importabili nei software di modellazione e stampa 3D, senza alcuna post-elaborazione 2 volte più preciso: misurazioni affidabili fino a 0,050 mm Design intelligente: l'impugnatura multiposizione offre un'ergonomia efficiente grazie a un design efficace La scansione 3D nello sviluppo prodotti
"Il lavoro degli ingegneri e dei product designer si è evoluto negli ultimi decenni. I team di sviluppo prodotti devono innovare in meno tempo, lavorare in remoto con team multidisciplinari e immettere prodotti sul mercato con una velocità più elevata che mai", spiega Simon Côté, responsabile del prodotto di Creaform. Go!SCAN SPARK consente di creare modelli 3D di qualità, facilitare il processo di iterazione del design, ridurre l'entità degli errori e accelerare il reverse engineering. Il nuovo Go!SCAN SPARK è uno strumento essenziale per la progettazione di prodotti, che consentirà ai produttori di restare leader nell'innovazione nei propri settori di mercato".

Creaform ha presentato Go!SCAN SPARK durante il recente sales meeting in Québec. Per saperne di più puoi partecipare a uno dei webinar gratuiti, così da scoprire gli aspetti più interessanti di GO!SCAN SPARK.

Alessandro Tassinari
Dalla Russia con furore: dopo un lancio di successo avvenuto a Formnext 2018, arrivano anche in Italia i materiali per stampa 3D professionale firmati HARZLabs. Una vasta scelta, che va a coprire diverse tecnologie di stampa 3D, passando dalle resine alle polveri.
HARZLabs è stata fondata nel 2017 in Russia, rimanendo quasi sconosciuta in Europa e nel resto del mondo. Dopo diversi anni di ricerca nel campo dei polimeri, ha subito conseguito il premio di “Best Startup of the Year 2017” al 3D Print Expo di Mosca. I prodotti proposti dall'azienda includono polveri di nylon per stampanti 3D SLS, polvere di gesso per stampanti CJP e resine sia per macchine a uso industriale che per le stampanti 3D desktop DLP, LCD e SLA.
 Materiali e tecnologie per la stampa 3D: leggi la nostra guida completa!

HARZLabs, Lumi Industries e le resine disponibili in Italia
E' proprio grazie alle resine, e ad una partnership con Lumi Industries, che HARZLabs si sta facendo conoscere nel nostro paese. Dopo essere rivenditori della linea proprietaria Lumireact e distributori ufficiali delle resine Fun To Do, Lumi Industries distribuisce ora in Italia la linea di resine per stampa 3D professionali per il settore dentale HARZLabs, al momento in fase di certificazione, che include:
- Dental Cast: una resina castable adatta all’uso dentale che tende a fondere invece di bruciare, con un residuo di cenere sotto l’0.1%, lasciando superfici lisce e prive di imperfezioni in microfusione;

- Dental Yellow Clear: una resina biocompatibile, particolarmente resistente al calore e adatta alla stampa di dime dentali personalizzate;

- Dental Clear: una resina biocompatibile, con un basso tasso di viscosità che la rende veloce da stampare e molto dettagliata, trasparente e totalmente incolore che non ingiallisce nel tempo, adatta a modelli tipo aligners e kappa;

- Dental Sand A1-A2: una resina resistente e biocompatibile, adatta a modelli di corone e ponti dentali. Ha una colorazione A1 della scala colori Vita che vira in A2 prolungando i tempi del post-curing sotto gli UV.

Il prezzo competitivo non è l’unico vantaggio di queste resine per stampa 3D. HARZLabs presta particolare attenzione alla salute degli operatori e alla salvaguardia degli ambienti di lavoro con l’utilizzo di materie prime, come gli acrilati, di prima qualità che permettono alle loro resine di avere un basso tasso di tossicità e di essere praticamente inodore, garantendo la possibilità di utilizzarle in sicurezza in laboratori naturalmente ventilati senza bisogno sistemi di aspirazione dedicata.
Le resine sono disponibili in comodi flaconi sigillati a prova di perdita 1 o ½ kilo, nello store Lumi Industries .

Alessandro Tassinari
In un momento travagliato come questo, dove le attività lavorative hanno subito un lieve rallentamento, è sicuramente necessario cogliere l'occasione per imparare cose nuove. Lo dicono sempre i più grandi innovatori: per cambiare il mondo non bisogna mai smettere di essere curiosi. Se volessimo citare Steve Jobs... "stay hungry, stay foolish".
 
Non è un caso se in queste settimane tanti hanno iniziato a seguire corsi online. L'obiettivo è quello di migliorarsi, acquisire nuove competenze lavorative e professionali. Differenziarsi dalla concorrenza, lo sappiamo, è importante.
 
In questo contesto sono quindi a proporti un Webinar gratuito di 1 ora.
 
ATTENZIONE: non ti sto proponendo un corso. Non si tratta di un contenuto commerciale. Non si tratta di noiosi tecnicismi.
In questo Webinar gratuito parleremo di stampa 3D e additive manufacturing dal punto di vista dell'industria. Forse ti starai chiedendo perché: perché parlare di stampa 3D a imprese e professionisti in questo momento travagliato?
 
La risposta è semplice. In queste settimane avrai sicuramente sentito parlare di stampa 3D nei telegiornali. Mascherine, respiratori, visiere. La stampa 3D è stata al centro dell'attenzione del grande pubblico. Al centro di un'emergenza sanitaria troviamo quindi una tecnologia un po' maltrattata, forse anche poco capita dai più. E allora perché tutti ne parlano? Perché ha avuto un ruolo così centrale? Si tratta solo di una moda, o di qualcosa che resterà nel tempo?
 
Ecco, nel Webinar partiremo proprio da qui. Insieme a Stefano Iembo di SI-Design, instaureremo una conversazione sul business della stampa 3D professionale/industriale, analizzandone il ruolo nell'emergenza sanitaria tutt'ora in corso. Un ruolo che ha messo in risalto le potenzialità della tecnologia, senza nasconderne però i difetti. Ma non ci fermeremo qui, perché le opportunità che la stampa 3D offre alle imprese in questo momento sono molteplici e vanno oltre a quello che è successo nelle scorse settimane.
 
Come la stampa 3D può aiutare le aziende a ripartire? In che modo può essere una tecnologia chiave per differenziarsi? E' possibile sfruttarla come leva innovativa per acquisire nuovi clienti in questo particolare momento storico?  
Queste sono alcune delle domande a cui cercheremo di dare una risposta.
Dove e quando
14 maggio 2020
Orario: 15.00-16.00
 
Questa pillola formativa verrà erogata tramite piattaforma online che permetterà l'interazione con l'aula virtuale.
 Iscrizione gratuita
Il Webinar sarà tenuto da:
Alessandro Tassinari - co-fondatore di Stampa 3D forum, la più grande community online per la stampa 3D in Italia. Tra le sue esplorazioni troviamo la stampa 3D applicata alla robotica, all'automazione e alla realizzazione di prodotti commerciali.
Stefano Iembo – General Manager, esperto di disegno e progettazione, in particolare con l’utilizzo di Mastercam quale software dedicato al mondo CAD-CAM.
In collaborazione con Nuova Didactica - Confindustria Emilia-Romagna Centro.

Alessandro Tassinari
In occasione del Maker Faire svoltasi a Trieste il 4 e 5 Settembre 2020, l'ultimo prodotto ideato da Robot Factory Srl sta facendo parlare di sé. Si tratta di una tecnologia adottata dall’azienda sul finire del 2017 e che ha permesso la realizzazione di una serie di prodotti che escono dagli standard della stampa 3D FDM. Chiaramente sto facendo riferimento a Sliding-3D, stampante 3D dotata di tecnologia FDM-45 con piano di stampa scorrevole realizzato in materiale composito e con estrusore inclinato a 45°.
Sliding-3D è la stampante 3D dotata di piano di stampa scorrevole
Una tecnologia che rende questa stampante 3D particolarmente adatta sia per stampare più oggetti in serie, che per stampare oggetti di grandi dimensioni e molto lunghi. Robot Factory ha poi sviluppato Sliding-3D Plus, un prodotto che garantisce migliori prestazioni anche su materiali e che richiedono temperature di estrusione tra i 280°C e i 480°C, come Fibra di Carbonio, Fibra di Vetro, PPS, Thermec™, PEEK, Ultem™, etc.; e, infine, Silver Belt, l’esclusiva stampante 3D con tecnologia FDM-45 dotata di piano di stampa scorrevole realizzato in acciaio inox ed estrusore inclinato a 45°.

Steel Roller Kit, la novità presentata a Trieste
Dall'esperienza avuta nello sviluppo delle stampanti 3D con piano di stampa scorrevole, Robot Factory ha infine deciso di aprirsi ad altre possibilità. Così nasce Steel Roller Kit, un kit di espansione per stampanti 3D che combina il nastro in acciaio inox (già adottato sulla stampante Silver Belt) col sistema "Gantry", sistema di movimento in cui il piano di stampa si muove lungo l'asse Y, mentre l'estrusore si muove lungo l'asse X e si allontana dal piano al crescere della Z.
 
Questo nuovo accessorio per stampanti 3D consiste in un nastro trasportatore in acciaio che sostituisce il piano di stampa originario della stampante su cui viene montato. Le istruzioni e le illustrazioni fornite nel kit fanno riferimento alla stampante Creality serie Ender (Ender3, Ender Pro, etc.) e CR-6 SE e, secondo una lista divulgata dall'azienda, è compatibile anche con i seguenti modelli: Artillery Genius; Side Winder X1; Creality CR-10; Anycubic Chiron; Anycubic_I3-Mega; Anycubic_Mega0; Longher LK4 Pro; Lulzbot series; Sovol SV02; Wanhao D12 230; Prusa i3 MK3S, etc.
Steel Roller Kit montato su stampante 3D Creality
 
Grazie all’adozione del kit Steel Roller su una stampante 3D tradizionale, una volta stampato un pezzo, il piano di stampa si porta avanti in automatico, sino al totale distacco del pezzo stampato. Di seguito si riporta nella posizione iniziale e consente l’avvio di un nuovo job di stampa. Si tratta quindi di un sistema di stampa 3D continua, dove più job possono essere messi in coda ed essere eseguiti.
Piano di stampa scorrevole Steel Roller - Le caratteristiche tecniche
Il kit prevede:
Struttura in alluminio anodizzato nero per supporto nastro con nastro in acciaio inox e cilindri in alluminio che ruotano su cuscinetti a sfera; Programmatore per boot loader con istruzioni di utilizzo (disponibile su richiesta) Marlin Firmware 1.1.9.1 (last update) Estensione (cavo) per slot SD (disponibile su richiesta) Istruzioni (Gcode) per avanzamento nastro (ed espulsione del pezzo stampato) a termine di un lavoro di stampa Istruzioni di montaggio Profilo per l’utilizzo con Simplify 3D Software per programmazione Firmware Software per programmare sequenze di stampa continua (accoda lo stesso Gcode più volte).  
La dimensione utile del piano di stampa, con espansione Steel Roller, è 215mm x 235mm. Per favorire l’adesione del pezzo in stampa sul nastro in acciaio inox deve essere applicato un supporto tipo Kapton, Blue Tape, etc.
Piano di stampa scorrevole e le novità in arrivo
Come ci comunica Robot Factory, su questa tecnologia si baserà una nuova generazione di prodotti. Il kit di piano di stampa scorrevole è già in produzione con l’obiettivo di arrivare sul mercato entro l'inizio di Ottobre 2020. Andrea Martini (Ceo & Founder dell'azienda veneziana), promette che Robot Factory "continuerà a mettere in campo le proprie skills su nuove architetture e innovazioni orientate a trasformare ogni stampante 3D, anche low-cost, in una macchina per produzione".

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Quello di cui vi parlerò oggi è uno di quei luoghi che volevamo visitare da tempo, uno dei quei posti dove sono concentrate tutta una serie di conoscenze altamente specializzate e tecnologie di stampa 3D.

Il luogo che sto descrivendo è la sede di 3D Systems Italia, in provincia di Torino. E' in occasione di uno dei suoi periodici incontri strategici che Selltek, rivenditore ufficiale delle stampanti 3D professionali 3D Systems, ci ha invitati direttamente dentro casa per mostrarci il potenziale tecnico della famosa azienda americana.
 

3D SYSTEMS ITALIA: LA REALTA' ITALIANA

La sede italiana di 3D Systems è nata grazie a un'attività preesistente nel mondo della prototipazione rapida, Provel. L'azienda era attiva nel settore della prototipazione rapida sin dagli anni '90 e, trovandosi in provincia di Torino - per l'esattezza a Pinerolo - la sua occupazione era soprattutto nell'automotive. Con il consolidarsi di 3D Systems nel mercato europeo, il passaggio nel far diventare Provel punto focale nella rete europea di 3D Systems è stato breve. Dopo essere stata acquisita da 3D Systems, Provel si è reinventata, diventando principale sede di rivendita 3D Systems e continuando l'attività di service col nome Quickparts.

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La sede di Torino è quindi un punto fondamentale all'interno della rete commerciale di 3D Systems, pur non essendo un vero e proprio headquarter dedicato anche alla progettazione e all'assemblaggio di nuove macchine.
 

3D SYSTEMS ITALIA: LA VISITA

L'impronta di 3D Systems Italia è quello della pura stampa 3D industriale; all'interno dei suoi laboratori sono disposte stampanti 3D professionali con tecnologie SLS e SLA (sPro 230, SLA 7000, SLA 5000, SLS Pro, ProJet 6000). Questo non significa che non sia possibile stampare con altre tecnologie di stampa 3D: grazie a dei partner dislocati in tutta europa, Quickparts può ottenere oggetti stampati in qualsiasi materiale e con qualsiasi tecnologia oggi disponibile.

Il mio tour si è svolto in un'intera mattinata, sempre in compagnia di qualche tecnico dell'azienda. La struttura è suddivisa per reparti e le stampanti 3D si trovano in ambienti diversi da quelli dove i tecnici passano le loro ore lavorative. Questa suddivisione esiste per motivi di sicurezza e salute: ci si protegge da eventuali malfunzionamenti e polveri che respirate per lungo tempo potrebbero dare problemi. Alcune stampanti 3D - in particolare le sPro 230 - hanno addirittura necessità di occupare due stanze separate, in quanto il loro sistema automatico di prelevamento del materiale di stampa prevede l'utilizzo di grandi contenitori a pressione più grandi della stampante stessa.

Le conoscenze dei tecnici comprendono la prototipazione rapida, la pulizia e finitura dei modelli, l'assemblaggio, la saldatura, la preparazione di stampi e tutto il relativo processo. Ognuno di loro era impegnato nel proprio lavoro, chi alla pulizia di modelli piccoli destinati alla gioielleria, chi alla saldatura di modelli più grandi destinati all'automotive.

Purtroppo non mi è stato concesso di fare fotografie in questi ambienti, ma sappiate che "ho visto cose che voi umani..." cit. Blade Runner, ovviamente in senso positivo.

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Le macchine ospitate nel service di Pinerolo sono modelli più o meno datati. "Questo perché", mi spiega il tecnico a capo dei laboratori, "stampanti 3D di questo genere non diventano obsolete prima di aver superato 10-15 anni di vita". In ottica di service per la prototipazione rapida, cambiare stampanti 3D con maggior frequenza significherebbe aumentare notevolmente le spese senza ottenere grandi miglioramenti nei risultati finali.

"La quantità di lavoro è tanta, noi lavoriamo sempre per il ieri, mai per il domani. Anche per questo motivo cerchiamo di ottimizzare i tempi di ogni singola stampa". E qui non si parla di stampe da 3-4 ore, il service interno all'azienda si ritrova spesso a far fronte a sessioni di stampa lunghe diversi giorni. La definizione di stampa sull'asse Z che va per la maggiore è quella dei 100 micron. "Possiamo anche stampare con maggiore definizione, ma è davvero necessario? Solitamente i 100 micron sono più che sufficienti e sono il giusto compromesso tra tempi di produzione e risultato finale".

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Non bisogna però scordarsi che, a volte, stampare continuamente lo stesso pezzo non ha senso, sia in termini di costi che di tempo. Non a caso, un'intero reparto dell'azienda è dedicato alla produzione di oggetti attraverso stampi, proprio come vi avevamo mostrato in questa nostra guida. In sostanza bisogna riconoscere che, se si deve riprodurre più volte lo stesso oggetto, può convenire l'utilizzo di uno stampo in silicone. E' sufficiente avere l'oggetto da replicare - nativo o precedentemente stampato in 3D - per produrre un master con cui sarà possibile riprodurre l'oggetto fino ad un massimo di 25-30 volte. Oltre tale numero, gli oggetti prodotti inizieranno a perdere qualità a causa del deterioramento dello stampo stesso.

Piccolo accorgimento: solitamente, per produrre lo stampo di un oggetto stampato in 3D, si utilizzano oggetti stampati in SLA, in quanto assicurano una maggiore qualità del master in silicone.

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3D SYSTEMS ITALIA: IL PROSSIMO FUTURO

Come potrete immaginare ho provato ad accumulare più informazioni possibili riguardo il prossimo futuro di 3D Systems, tentativo andato completamente a vuoto. 3D Systems sta preparando delle novità? Sì, 3D Systems sta preparando dei nuovi prodotti, prevedibile, ma per ora non possiamo sapere altro.

Restiamo quindi in attesa del 2016, anno che, per ora, offre ottime prospettive di crescita e si preannuncia pieno di novità.

Ringrazio ancora una volta Selltek, nostro fidato partner, per l'invito alla sede di 3D Systems Italia.

Per chi volesse approfondire le proprie conoscenze su 3D Systems, elenco di seguito i nostri migliori articoli al riguardo:
 


Stampanti 3D Systems, tecnologia e ricerca nella stampa 3D;
Report finanziario secondo trimestre 2015 di 3D Systems;
Service di stampa 3D ad alta definizione.

Roberto Coppa
Vi siete mai chiesti quale fosse il modo per rendere i processi di stampa 3D più veloci? Qualcuno lo ha fatto: ad esempio Carbon 3D, nella stampa 3D SLA, grazie al metodo di stampa CLIP. E per la produzione tramite tecnologia FDM? Possibile che ancora nessuno abbia trovato un modo per migliorare e velocizzare i processi di fabbricazione? Ebbene, oggi vi presentiamo Essentium, l'azienda che ritiene di aver rivoluzionato la tecnologia di stampa 3D tramite estrusione di livello professionale.
Se sei nuovo nel mondo della stampa 3D, ti consiglio di leggere la nostra guida alle tecnologie additive. Magicamente, tutto sarà più chiaro! Essentium FlashFuse - I dettagli della tecnologia
Essentium è una azienda statunitense dotata di un forte background nel campo della stampa 3D. La sua grande innovazione è stata FlashFuse, una tecnologia teoricamente applicabile a più macchine, studiata per risolvere il problema della resistenza dei modelli in Z. Come noto, i pezzi prodotti con tecnologia FDM sono costruiti dalla sovrapposizione di strati. Questo porta ad una notevole differenza di resistenza rispetto al piano X-Y, che talvolta sfocia anche in delaminazione dei layer. Flashfuse interviene proprio per correggere questa disparità: attraverso l’utilizzo del plasma e di un campo magnetico che attraversa l’estrusore passando per il pezzo stampato, i layer interni aumentano di temperatura in modo controllato e si legano tra loro.
 
In quest’ultima immagine è possibile vedere, attraverso una camera sensibile alla temperatura, il confronto tra una estrusione con tecnologia FlashFuse ed una tradizionale. Essentium dichiara che i modelli prodotti con questa tecnologia hanno una resistenza assolutamente paragonabile a quella di modelli ottenuti per iniezione. Trattasi di una innovazione importante, che ha però trovato difficoltà nell'implementazione in stampanti 3D di altri produttori: per questo motivo, Essentium, ha deciso di darsi da fare e produrne una propria.
Essentium HSE 180S - Velocità e produttività
Nasce così la HSE 180S, una macchina altamente professionale caratterizzata da prestazioni incredibili e numerose innovazioni, tra le quali proprio FlashFuse. È una stampante 3D che ha una incredibile capacità di riscaldare l’ugello da 20 a 600°C in circa 3 secondi, dotata di motori lineari e un piano di stampa che raggiunge i 200°C. Ma il fattore più rilevante è la velocità di stampa. La sigla HSE significa High Speed Extrusion, ovvero estrusione ad alta velocità: è in grado di stampare ad una velocità di dieci volte superiore ad una normale stampante 3D. Per ottenere questo risultato si è resa necessaria una meticolosa progettazione e l’adozione di una meccanica superiore. Motori, processori ad alte prestazioni e un complessivo sistema di movimento la cui precisione tocca i 30 micron, risultato assolutamente notevole a tali velocità operative. Tutto ciò unito al volume di stampa di 740x510x650 millimetri rende la HSE 180S una ottima macchina per la piccola produzione in serie.
 
Vediamo inoltre le altre caratteristiche tecniche:
- diametro filamento 1.75 mm
- diametro ugello 0,4 – 0,8 – 1,2
- camera interamente chiusa e riscaldata >110°C
- velocità operativa >1000 mm/s
- motore estrusore con potenza >40Nm
Essentium HSE 180S è capace di stampare la maggior parte dei filamenti in commercio, tra cui quelli caricati al carbonio, vetro e metallo. Essentium stessa produce una propria gamma di materiali tecnici studiati in collaborazione con BASF. HSE 180S è venduta ad un prezzo di 75.000 dollari, prezzo sicuramente competitivo per il mercato delle stampanti FDM di fascia professionale.

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Il nostro impegno nel fare divulgazione non si ferma: nel mese di giugno ti aspettano due giorni interi dedicati alla stampa 3D e agli scanner 3D.
A differenza dei corsi precedenti, ai quali si potevano iscrivere solamente aziende facenti parte di specifiche categorie merceologiche, l’iscrizione a questo corso sarà aperta a tutte le categorie. Un’occasione che non potrà essere replicata con alta frequenza.
Si riparte quindi da Bologna, 14 e 21 giugno, con un nuovo corso organizzato in collaborazione con FORMart, che ci offrirà gli spazi e l’appoggio organizzativo, e SI-Design, fidato partner tecnologico che metterà a disposizione stampanti 3D FDM, DLP, materiali di consumo e scanner 3D.
CORSO DI STAMPA 3D @ FORMART BOLOGNA – TEMI TRATTATI
Il corso è finalizzato all’apprendimento dell’utilizzo delle stampanti 3D FDM – Fused Deposition Modeling – e DLP – Digital Light Processing – attraverso la produzione di modelli in tempo reale e lo studio dei parametri di stampa tramite software di slicing. Saranno analizzate una serie di case history di successo, esaminando le tecnologie, i materiali e i processi di produzione utilizzati, arrivando alla definizione di quella che è la toolchain per la stampa 3D di livello professionale. Infine, giusto per non farci mancare niente, potremo vedere insieme l’utilizzo di scanner 3D in funzione del reverse engineering.
I contenuti del corso sono studiati per soddisfare le richieste di aziende e professionisti.
Temi trattati:
Introduzione alle tecnologie di stampa 3D Produzione di modelli 3D tramite modellazione e scansione 3D Materiali utilizzabili Case History di successo Software Slicing: parametri di stampa e analisi di casi particolari Approfondimento tecniche additive FDM e DPL Toolchain per la produzione e la prototipazione Tipologia di scanner 3D, software e funzionalità Il reverse engineering Per la scelta di una stampante: garanzia di qualità, ricambi, assistenza, ripetibilità della stampa. CORSO DI STAMPA 3D @ FORMART BOLOGNA – ISCRIZIONI
La quota di partecipazione è di € 300 + iva e il termine per le iscrizioni è fissato in data 07 giugno 2019. Affretati però, i primi posti sono già stati prenotati!
Il corso prevede il ricorso ad esercitazioni ed applicazioni pratiche in laboratorio informatico. Arrivati a termine sarà rilasciato un attestato di frequenza.
La sede di svolgimento del corso è FORMart Bologna, via Ronco n.3, Castelmaggiore (BO).
PRENOTA SUBITO, I POSTI SONO LIMITATI.CLICCA QUI PER ISCRIVERTI!
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stampa3D
Con l’obiettivo di consentire a progettisti e ingegneri di abbracciare le nuove possibilità della stampa 3D, Stratasys sta facendo numerosi sforzi per rimuovere complessità nei processi di preparazione dei modelli per la stampa 3D. Con le nuove funzionalità avanzate di GrabCAD Print, Stratasys mira a semplificare il passaggio dalla progettazione alla stampa 3D.
Conversione CAD STL - Nella visione di Strasys non esisterà più
Rendere l’interazione con il modello 3D più intuitiva e rapida può garantire la realizzazione di parti robuste, leggere e progettate appositamente per essere prodotte con tecnologie additive.
Leggi la nostra guida a CURA Ultimaker, il software di slicing gratuito più utilizzato nella stampa 3DEvitando la conversione da CAD a STL, un processo molto laborioso, gli utenti sono in grado di lavorare in alta fedeltà e velocizzare il processo che prevede il passaggio dalla progettazione alla stampa 3D, con conseguente miglioramento del time-to-market e dei tempi di ritorno economico. Tutto questo permette inoltre di rendere più rapida la produzione delle parti, mantenendo al contempo un'alta possibilità di personalizzate.
“Per i tecnici della progettazione e della produzione, uno dei processi più frustranti consiste nella “trasformazione” di un file CAD nel formato STL, al solo scopo di richiedere il successivo reinserimento dell’intento progettuale nel processo di stampa STL”, racconta Mark Walker, responsabile principale dei prodotti software di Stratasys. “Questo software è studiato per abbandonare questa la complessità, facendo in modo che i progettisti riducano iterazioni e cicli di progettazione, in modo da ottenere un prototipo realistico di alta qualità e una parte finale con una rapidità mai sperimentata in precedenza”.
Stratasys propone quindi un sistema che elimina definitivamente la conversione CRA STL: il progettista agisce direttamente sul modello 3D ricevendo feedback immediati sui parametri di stampa che verranno usati nella realizzazione. Questa soluzione non richiede la generazione manuale di percorsi di lavorazione complessi, consentendo di ottenere le caratteristiche desiderate per le varie parti dei modelli mediante il controllo automatico dei parametri. Questa procedura avviene selezionando con semplicità le aree sulla geometria di progettazione nativa e specificando gli attributi di progettazione. Sarà la tecnologia FDM avanzata di GrabCAD a calcolare automaticamente i percorsi di lavorazione della stampa 3D.
“I flussi di lavoro basati sulla tecnologia FDM avanzata di GrabCAD Print ci hanno permesso di ottimizzare le creazione delle parti rispettando le esigenze applicative e di lavorare le parti in modo più rapido di quanto fosse possibile in precedenza”, spiega Robert Heath, ingegnere per le applicazioni di fabbricazione additiva di Eckhart. “La transizione di un lavoro da un’applicazione all’altra è semplice e intuitiva”.
Gli attributi di forza e rigidità sono un'ulteriore punto strategico del software, che si affiancano ad ulteriori dettagli di controllo sui riempimenti di materiale - per esempio, è possibile assicurarsi che vi sia materiale sufficiente intorno ai fori con inserti, evitando rotture o giunzioni.
Proprio come Stratasys, anche l'antagonista 3D Systems lavora da anni alla semplificazione dei processi di progettazione sul software 3D Sprint. Non è un caso infatti che, in mercato dove i tempi di produzione devono essere ottimizzati al massimo, i grandi player internazionali lavorino sul costante miglioramento dei propri prodotti software.

stampa3D
È notizia di qualche giorno fa e, tutt'ora, resta sulle prime pagine di numerosi quotidiani internazionali. Un uomo americano ha illegalmente stampato 3D un fucile AR-15 ed è stato arrestato con una sentenza che prevede ben otto anni di prigione.
Tutto questo è accaduto in Texas. Già nel 2017 Eric Gerard McGinnis fu arrestato fuori Dallas mentre stava letteralmente testando e sparando con un'arma da fuoco nei pressi di un'area ricca di alberi. Gli ufficiali lo trovarono con una lista di persone, soprattutto giuristi e politici, possibili vittime del suo fucile stampato 3D (riporta NPR).
In un paese liberale come gli USA dove il possesso di armi da fuoco è la normalità, l'idea di autoprodursi la propria arma non esce troppo dagli schemi. Infatti, nel paese oltreoceano non possiamo affermare che sia illegale stampare 3D una pistola. Anzi, anche l'acquisto di piccole componenti non va contro la legge americana. Queste possono essere acquistate da chiunque e utilizzate per assemblare pistole e fucili. McGinnis è stato molto abile in questo: assemblando piccole componenti e pezzi stampati 3D su misura, è stato in grado di realizzare un'arma da fuoco completamente funzionante.
In agosto 2018 un giudice federale ha reso illegale la condivisione online di progetti relativi alla stampa 3D di armi da fuoco, un tema diventato abbastanza comune nelle community online di appassionati.
Per quanto il tema delle armi da fuoco sia molto meno sentito in europa rispetto agli Stati Uniti d'America, la questione si presenta molto delicata. Anche l'Unione Europea si è iniziata a porre il problema, decidendo di andare a combattere tutte le opere illecite in relazione a sicurezza e proprietà intellettuale. Non è un caso, infatti, se nel 2018 è stato indetto un congresso dove si è discusso il diritto alla produzione e riproduzione tramite stampa 3D, soffermandosi in particolar modo sulla difficoltà di regolamentare i soggetti singoli in possesso di stampanti 3D - quelli che tutti noi oggi chiamiamo in modo amichevole "makers".
Dobbiamo dargliene atto, McGinnis si è comportato da vero e proprio maker, riuscendo a fare da sé un'oggetto estremamente complesso e allo stesso tempo pericoloso per la società. Peccato, perché pur dimostrando le grandi possibilità offerte dalla tecnologia, questo ci mette in guardia nei confronti della nuda e cruda realtà.
In futuro speriamo di avere a che fare con idee estremamente geniali, sì, ma dotate di un fondo più genuino.

stampa3D
Qui non si scherza. La stampante 3D in questione è stata soprannominata "the replicator" in omaggio alle macchine in grado di materializzare oggetti dal nulla nella saga di Star Trek. I ricercatori californiani, i quali ne hanno ideato e ottimizzato il sistema, parlano di una stampante 3D che crea oggetti in un solo processo, invece di utilizzare la tradizionale tecnica layer by layer utilizzata dalle stampanti 3D economiche e industriali.
Raccontata in questo modo, potrebbe sembrare che i ricercatori abbiano copiato il sistema CLIP ideato da Carbon 3D, dove è prevista una stampa 3D continua senza layer. In realtà, si tratta di qualcosa ancora diverso. Come funziona? Proverò a descriverlo nelle prossime righe.
Come funziona "The Replicator", una stampante 3D DLP alternativa
Il sistema è stato descritto per la prima volta sul noto sito web Science in un report intitolato "Volumetric additive manufacturing via tomographic reconstruction". La tomografia computerizzata (TC), in radiologia, indica una tecnica con la quale è possibile riprodurre immagini in sezione (tomografia) e tridimensionali create dal passaggio di un fascio di raggi X passanti attraverso una sezione corporea. Questo sistema è comunemente conosciuto come TAC (wikipedia).
In sostanza, un tubo che emana raggi X viene fatto ruotare intorno all'oggetto interessato, ricavando una serie di immagini esterne ed interne che, rielaborate al computer, restituiscono una vera e propria fotografia tridimensionale.
Il team di ricerca ha quindi realizzato che tale processo può essere utilizzato in modo inverso: dato a un computer il modello 3D di un oggetto, questo viene scomposto in una serie di immagini 2D idonee alla videoproiezione tramite un comune videoproiettore. Il videopriettore, quindi, emette le immagini verso un contenitore cilindrico contenente una resina fotosensibile, proprio come quelle utilizzate nelle stampanti 3D DLP.
Mentre il videoproiettore emette le immagini estrapolate dal modello 3D a 360 gradi, il contenitore ruota in relazione all'immagine proiettata. Durante la rotazione, la quantità di luce che arriva su ogni singolo punto del contenitore può essere controllata, solidificando la resina solo dove necessario. Il processo di esposizione ha una durata di due minuti per la realizzazione di un oggetto con sezione di qualche centimetro.
Rivelandosi completamente innovativo, questo sistema di stampa 3D può sicuramente interessate in campo medico e ottico, grazie all'accuratezza nelle parti superficiali degli oggetti creati e all'effettiva mancanza di layer.

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Scanner 3D per la stampa 3D

Pubblicato da stampa3D, in Guide,

Gli scanner 3D sono dispositivi che ci permettono di ottenere modelli 3D da oggetti esistenti. Questi dispositivi rilevano le superfici che rientrano nel proprio raggio d'azione memorizzando le informazioni ottenute e rielaborandole, producendo in conclusione una descrizione matematica per punti dell'oggetto scansionato. In altri termini, un modello 3D digitale.
Le tecnologie per gli scanner 3D sono diverse e differiscono soprattutto per:
la meccanica: gli scanner 3D possono essere fissi o mobili. Quelli fissi dispongono generalmente di un piano che ruota, sopra al quale viene posizionato l'oggetto da rilevare. Quelli mobili sono impugnati da un operatore che deve avere la cura di puntarlo contro l'oggetto interessato, rilevandone le superfici. la tipologia di raggi che lanciano verso l'oggetto desiderato. SCANNER 3D LASER A TEMPO DI VOLO
Questi dispositivi utilizzano una luce laser che viene riflessa sulla superficie dell'oggetto rilevato. Il sensore del laser cronometra il tempo di volo, ossia il tempo che ci mette il fascio di laser a tornare all'origine in seguito essere rimbalzato sulla superficie rilevata, potendo definire se un determinato punto è più o meno vicino al diodo laser che emette l'impulso di luce. Questa misura è possibile in quanto la velocità della luce è costante, sarà quindi il tempo di andata e ritorno dell'impulso luminoso laser che definirà la posizione nello spazio del punto battuto. La precisione di uno scanner 3D laser a tempo di volo dipende quasi esclusivamente dalla precisione con cui esso riesce a misurare il tempo di volo.
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SCANNER 3D CON SISTEMA A LUCE STRUTTURATA
Gli scanner 3D con sistema a luce strutturata proiettano sulla superficie dell'oggetto da rilevare un fascio di luce. La deformazione del pattern proiettato definisce la posizione dei punti che compongono l'oggetto, permettendo ad una telecamera di calcolarne le coordinate tridimensionali attraverso una triangolazione.
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SCANNER 3D ECONOMICI
Sono diverse le aziende che si sono lanciate nel mercato degli scanner 3D vedendo l'aumentare dell'interesse nei confronti di questi utili pezzi di tecnologia. Stiamo parlando, per esempio, degli scanner di MakerBot, Rubicon 3D e Structure Sensor.
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Esistono poi altri metodi più smanettoni per scansionare degli oggetti 3D. Uno dei più conosciuti è quello che sfrutta il potenziale del Microsoft Kinect. Proprio così, l'accessorio per la famosa XBox 360 può essere trasformato in uno scanner 3D low cost grazie ai suoi driver open source e a diversi software scaricabili online. Altro metodo economico è quello di utilizzare una macchina fotografica o uno smartphone e software open source per elaborare le immagini ottenute. Per maggiori informazioni su questo metodo di rilievo vi rimandiamo a questo articolo su 3D ArcheoLab.
RILIEVO 3D: I SOFTWARE LOW-COST
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MbSt
Come già anticipato nella guida sullo Slicer Cura, il processo di produzione di un oggetto 3D è suddivisibile in tre macro categorie e la modellazione dell'oggetto rappresenta, in ordine cronologico, il primo step. In questa guida alla modellazione di un oggetto 3D vedremo come preparare un modello tridimensionale per la stampa 3D.

GUIDA ALLA MODELLAZIONE: CHE PROGRAMMA USARE?

La scelta del programma di modellazione da usare dipende molto spesso dall'oggetto che si vuole realizzare e dalle particolari abilità dell'utente nell'ambito della modellazione. Attualmente sul mercato ci sono moltissimi programmi di modellazione, alcuni a pagamento, altri gratuiti ed opensurce e la scelta può risultare difficile, vista la grande offerta. In generale, chi ha competenze nell'ambito dell'architettura e del design, tende ad usare AutoCAD, Rhinoceros, 3D Studio Max. Solid Edge e SolidWorks, invece, sono usati prevalentemente nell'ingegneria meccanica. Chi si occupa di modellazione 3D orientata alle animazioni e al rigging conoscerà sicuramente Blender e Maya. I programmi elencati fin ora consentono di modellare oggetti anche abbastanza elaborati e per questo non sempre risultano immediati e facili da usare se è la prima volta che ci si avvicina alla modellazione 3D. Se dovessimo consigliare dei software a chi parte da zero all'interno di questa guida alla modellazione, vi proporremmo di partire con Tinkercad, SketchUp o 123D di Autodesk che, oltre ad essere gratuiti, sono anche abbastanza intuitivi e consentono di ottenere modelli 3D di discreta qualità.

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GUIDA ALLA MODELLAZIONE: CONSIGLI SULLA MODELLAZIONE PER LA STAMPA 3D

Che  guida alla modellazione sarebbe se non vi dessimo qualche consiglio? A prescindere dal programma che si è scelto di usare, ci sono delle accortezze che sarebbe bene seguire in fase di modellazione:

1) Il modello 3D deve essere composto da solidi manifoild. Un solido manifold è un solido che esiste nello spazio 3D reale ed in cui ogni singolo spigolo ha sempre due (e solo due) facce che si uniscono per creare il solido in questione. Le superfici del solido non devono essere caratterizzate da "strappi", spigoli nascosti, vertici e spigoli che non appartengono a nessun solido e le facce devono appartenere ad uno ed un solo solido. In altre parole, il solido in questione deve essere topologicamente corretto; se l'oggetto , in fase di modellazione, non esiste nello spazio 3D reale, la topologia non viene rispettata.

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2) L'oggetto deve essere modellato alla giusta scala (1:1). Prima di mandare un oggetto in stampa, lo si esporta in formato ".stl". L'estensione ".stl" identifica un formato di file, binario o ASCII, nato per i software di stereolitografia CAD e rappresenta un solido la cui superficie è stata discretizzata in triangoli. Questo è il file che verrà caricato nello Slicer, per esempio Cura. L'importanza della modellazione in scala reale sta nel fatto che, una volta esportato l'"stl", sarebbe bene non scalarlo con lo Slicer poichè aumentando molto le dimensioni, l'oggetto perderà definizione; diminuendo molto le dimensioni, l'oggetto perderà dettaglio.

3) Gli oggetti disegnati dovrebbero essere tendenzialmente pieni. Il modello dovrebbe essere un oggetto pieno perchè in seguito il riempimento e lo spessore del contorno si possono gestire all'interno dello Slicer, quindi in caso di oggetto vuoto, mi basta dargli una "Fill Density" dello 0%. Questo modus operandi mi consente di consumare meno materiale e diminuire i tempi di stampa. Come si vede dalle immagini in basso, nel primo caso la stampa dura 3 ore e 53 minuti usando 32 grammi di plastica. Nel secondo caso, inserendo "0" in "Fill Density" e spuntando "Solid infill top" (tab "Expert" --> "Open expert settings" --> "Infill" --> "Solid infill top") si può notare che il tempo impiegato diventa meno della metà, 1 ora e 34 minuti e che la quantità di plastica consumata passa da 32 grammi a 12 grammi, quasi 1/3 rispetto alla plastica consumata nel caso 1.

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GUIDA ALLA MODELLAZIONE: MODELLI 3D PRONTI PER L'USO

Una valida alternativa alla modellazione degli oggetti è scaricare i modelli già pronti da internet. Su vari siti, come per esempio Thingiverse, sono disponibili modelli 3D anche direttamente in formato ".stl". Il vantaggio principale dei modelli già pronti è che si risparmia tempo e fatica, soprattutto se si è alle prime armi con la modellazione 3D. Lo svantaggio è che bisogna adeguarsi ed affidarsi al disegno fatto da un'altra persona.

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Il passaggio successivo è quello ai software slicer, i quali vi permetteranno di ottenere file leggibili dalla vostra stampante 3D. A tal proposito vi rimandiamo alla nostra Guida ai software slicer (LINK).

VAI ALLA PAGINA SULLA SCANSIONE 3D

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