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Alessandro Tassinari

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Tutti i contenuti di Alessandro Tassinari

  1. Concordo con @FabLab Padova , riduci nello slicer la dimensione del piatto e tutto dovrebbe risolversi in modo veloce ed efficace!
  2. Forse AMaker dice questo : http://www.stampa3d-forum.it/stress-test-materiali-per-la-stampa-3d/ Sent from my iPhone using Tapatalk
  3. È ABS? Bella stampa! Sent from my iPhone using Tapatalk
  4. Per chi lavora nell'ambito della modellistica, spesso l'oggetto stampato in 3D non è mai il prodotto finito. La stampa 3D è solo solo una delle fasi che il progetto attraversa, partendo dal disegno iniziale, fino al pezzo completo. Una delle operazioni che si svolgono più spesso è la replica di un oggetto stampato in 3D, utilizzando uno stampo realizzato in gomma siliconica. Questo tipo di stampi si può realizzare in maniera semplice anche in casa e non richiede attrezzature particolari. Con qualche accortezza e con un paio di trucchi il risultato sarà perfetto. In questa guida: > Perchè fare la replica di un oggetto stampato 3D? > I prodotti per realizzare gli stampi > Come realizzare uno stampo > Guida alla duplicazione di oggetti stampati in 3D Perchè fare la replica di un oggetto stampato 3D? Prima di tutto quali sono i motivi che possono spingere a replicare un oggetto stampato in 3D, quando potresti semplicemente stamparne un altro? Vediamoli di seguito. Tempo: replicare un oggetto in resina richiede solitamente meno tempo rispetto ad una stampa 3D. Le resine utilizzate richiedono 20/30 minuti per essere pronte da estrarre dallo stampo. Qualità: in genere un oggetto uscito dal processo di stampa 3D presenta alcuni difetti che vanno rimossi, oppure va trattato per ottenere una superficie migliore (link all'articolo sulla rifinitura). Questo lavoro andrebbe rifatto su ogni pezzo, mentre facendo lo stampo di un oggetto rifinito, le copie avranno tutte la stessa qualità. Scelta dei materiali: indipendentemente dal materiale usato per la stampa 3D, le repliche verranno poi realizzate usando resine da colata. Di queste resine ne esistono di moltissimi tipi, con caratteristiche del tutto diverse (opache, trasparenti, colorabili, dure, morbide, elastiche, ignifughe, etc...). Quindi, essere in grado di replicare l'oggetto mi permette di sfruttare le potenzialità della stampa 3D per ottenere un pezzo da usare come "master" da replicare con costi e tempi minori o qualità dei materiali migliore. Torna all'Indice I prodotti per realizzare gli stampi Per realizzare questo tipo di stampi vengono utilizzati dei prodotti chiamati Gomme Siliconiche RTV (room temperature vulcanization), cioè che catalizzano a temperatura ambiente. Queste gomme esistono in diverse gradazioni di durezza e di resistenza alla rottura, in base al tipo di stampo che si dovrà andare a realizzare e con costi variabili (dai 10€ al kg in su). Per stampi piccoli in genere si usano gomme più morbide, mentre per stampi di dimensioni maggiori gomme via via più dure. In ogni caso, le gomme si dividono principalmente in due famiglie: gomme per policondensazione e gomme per poliaddizione. Le gomme per policondensazione si presentano sotto forma di un componente liquido della consistenza di un frullato (la gomma) e di un catalizzatore (un liquido). Il catalizzatore va aggiunto in percentuale di circa il 5% rispetto al peso della gomma (la percentuale esatta dipende dal prodotto). Queste gomme sono in genere più economiche, hanno caratteristiche di durata medie, tempi di catalisi che vanno dai 60 minuti alle 24 ore. Hanno il vantaggio di poter essere utilizzate con svariati materiali, avendo meno problemi di catalisi, quindi sono quelle ideali per i primi esperimenti. Per contro il fatto di dover usare un catalizzatore da misurare in peso richiede di doversi attrezzare con una bilancia digitale. Le gomme per poliaddizione (o gomme al platino) sono invece un prodotto più pregiato, possono essere usate anche per stampi che vanno a contatto con prodotti alimentari, hanno caratteristiche di resistenza e durata generalmente migliori e catalizzano in tempi che vanno dalle 2 alle 6 ore. Si presentano sotto forma di due componenti entrambi con la consistenza di un frullato e i due componenti vanno mischiati in rapporto di volume uno a uno, quindi in pratica, basta mischiare la stessa quantità di entrambi i componenti. Sono un prodotto dalle prestazioni migliori, che garantisce una durata maggiore e relativamente più semplici da dosare di quelle per policondensazione. Per contro sono più costose e possono presentare problemi di catalisi (quindi non indurirsi) se durante il processo vengono a contatto con alcuni materiali (pvc, lattice, plastilina con zolfo, etc). Torna all'Indice Come realizzare uno stampo Per il nostro esempio utilizzerò una gomma siliconica al platino (poliaddizione) di durezza media. Per prima cosa bisogna preparare il pezzo. In questo caso sto usando un pezzo stampato e non rifinito, quindi la cosa principale da verificare è che non ci siano fori o fessure, dove la gomma si infilerebbe, impedendo poi di estrarre il pezzo dallo stampo. Per chiudere i fori ho usato della plastilina, facendo attenzione ad utilizzarne una compatibile con le gomme per stampi (quando la comprate c'è scritto e comunque dev'essere plastilina senza zolfo). Per stampare questo pezzo farò il più semplice degli stampi in gomma, quello a pozzo aperto, in pratica il pezzo verrà fissato per la base e ricoperto di gomma. Come base sto usando del polistirolo espanso e per fissare il pezzo uso del nastro biadesivo. Una volta fissato il pezzo bisogna costruire un recinto attorno, che funga da contenitore per la gomma. Anche per questo ho usato del polistirolo, ma si può usare in alternativa del cartone, della plastica o in maniera più creativa altre cose, come mattoncini lego, contenitori a cui viene rimosso il fondo, etc. L'importante è che quando si usa un materiale nuovo si faccia una verifica di compatibilità con la gomma (la gomma deve catalizzare a contatto di quel materiale) Le gomme per stampi, per loro natura, sono in grado di inserirsi e scorrere anche nelle fessure più microscopiche. Questa caratteristica è quella che permette di ottenere stampi estremamente fedeli, ma per contro richiede che il recinto che la conterrà sia a tenuta stagna. Per garantire maggiore sicurezza in genere sigillo i bordi con del biadesivo e poi ripasso con un cordone di colla a caldo. Come dicevamo prima la gomma per poliaddizione si presenta come due componenti della stessa densità. Misurare la quantità necessaria è semplice, basta riempire due contenitori allo stesso livello. Una volta misurati i due componenti vanno uniti e mescolati per garantire una buona riuscita degli stampi in gomma. La diversa colorazione dei due componenti aiuta a capire quando sono ben mescolati. Per mescolarli consiglio di usare un bastoncino e di raschiare bene e a lungo bordi e fondo del contenitore. Per essere sicuri che i componenti siano ben mescolati si possono travasare alcune volte da uno dei contenitori all'altro. Quando il composto avrà un colore omogeneo e non ci saranno striature la gomma è pronta. Noterete che si formeranno parecchie bolle d'aria che salgono in superficie. Queste bolle dipendono dall'aria che viene naturalmente inglobata in fase di mescolatura. Lasciate riposare un po' il composto, per fare in modo che le bolle più grosse escano. Un composto con troppe bolle potrebbe portare ad uno stampo di scarsa qualità e che si rompe facilmente. pro tip: in genere, in ambito professionale, prima di essere usata la gomma viene "degassata" ovvero inserita in una macchina che produce il vuoto e rimuove l'aria in eccesso. Benchè questo procedimento aumenti di molto la qualità degli stampi, richiede macchinari specifici e per stampi semplici può essere evitato con alcuni accorgimenti. Una volta che il composto ha degassato un po' è pronto per essere versato. Per garantire il miglior risultato e la minore quantità di aria inglobata possibile conviene versare il contenuto molto lentamente e lasciandolo cadere sotto forma di un filo sottile. Non versate la gomma sull'oggetto ma scegliete un angolo libero della scatola e fatela scendere li. Abbiate pazienza e lasciate cadere lentamente la gomma, fino a quando l'oggetto sarà completamente ricoperto. pro tip: siccome durante tutto il processo l'aria intrappolata continua a salire verso la superficie del contenitore, la gomma sul fondo è quella meglio degassata. Per poterla utilizzare il trucco è di forare il fondo del bicchiere e lasciare che cada da li. In questo modo la gomma con più aria arriverà alla fine e si depositerà nella parte alta dello stampo, dove sarà più facile che venga eliminata. A questo punto basta aspettare il tempo indicato di catalisi (per questa gomma 8 ore) e poi si può procedere all'apertura del contenitore. Se vi è avanzata un po' di gomma nel bicchiere durante il processo potete testare su quella lo stato di catalisi. Una volta aperto il contenitore si può procedere all'estrazione del pezzo master. Nel caso l'estrazione fosse molto difficoltosa o impossibile potete incidere i bordi dello stampo usando un bisturi o una lama molto affilata. Torna all'Indice Guida alla duplicazione di oggetti stampati in 3D Ora che sai come si realizza uno stampo hai tutte le informazioni necessarie per iniziare a duplicare in modo efficiente e veloce i tuoi modelli stampati in 3D! Nella prossima guida vedremo come usare questi stampi in gomma per replicare gli oggetti. Eccola: Torna all'Indice
  5. Anche io ci vedo i problemi sollevati da @FabLab Padova , anche se sicuramente sarebbe un componente interessante da provare.
  6. Solitamente una volta trovato il giusto parametro di retraction non serve più cambiarlo, a meno che non ci si accorga seriamente di avere problemi. Personalmente mi è successo poche volte di cambiarlo, pur stampando sempre con fili diversi più volte al giorno. Per quanto riguarda i ponti: devi aprire la finestra che ti permette di gestire i parametri sui ponti, lì puoi decidere che distanza deve avere il supporto dal perimetro dell'oggetto o lo stacco che deve esserci sull'asse Z, in modo che il supporto non diventi un tutt'uno col modello in stampa. Su X e Y puoi lasciare 1 mm di distanza, su Z puoi lasciare 0.2 mm (solitamente va bene). Ovviamente tutto dipende da cosa stai stampando. Facci sapere! Sent from my iPhone using Tapatalk
  7. Sì, un file da passarti ce l'ho. Con questo il mio portatile inizia a fare fatica Sent from my iPhone using Tapatalk
  8. @MadMax benvenuto! Per chiedere consigli sulla tua prima stampante 3D scrivi pure nell'apposita sezione del forum a questo link: la mia prima stampante 3D. Le stampanti 3D si interfacciano coi computer attraverso cavo usb. Una alternativa ormai adottata da tutti i produttori è quella di inserire nelle stampanti l'alloggiamento per le schede SD, permettendo di far essere la stampante indipendente dal computer (lanci la stampa dell'oggetto direttamente dalla stampante e non dal pc). Qui trovi la sezione dedicata ai software per la stampa 3D, magari ti torna utile scrivere o leggere qualcosa!
  9. Ciao @criss e benvenuta! Assillaci quanto vuoi, sono certo che riuscirai a trovare tutte le risposte che cerchi. Metti in conto che diversi giorni ti serviranno per capire come funziona il tutto, ma una volta imparato riuscirai a produrre senza problemi.
  10. @gigi1982 riuscirai a modellare tranquillamente, Rhino è abbastanza leggero sotto questo punto di vista. Come dice AMaker, attenzione ai file molto complessi e pesanti, in tal caso potresti avere problemi. Io lo uso su due pc: - un fisso con doppio processore e scheda video dedicata, problemi 0; - un portate con I3 e scheda video GeForge GT 710M, con modelli molto complessi rallenta un po' e una volta su 10 va in crash.
  11. Contour Crafting: la tecnica nata nel sud della California è la stessa adottata dalla Winsun, azienda cinese che ha stampato 10 abitazioni in 24 ore e l'edificio di 6 piani. Se ne parla qui: http://www.stampa3d-forum.it/stampa-3d-in-edilizia-il-contour-crafting/
  12. Qualche stampa che va male c'è sempre, non demordere Sent from my iPhone using Tapatalk
  13. Ciao @B-Movie provo a risponderti io. 1 mm di spessore è un po' al limite se all'interno non fai l'infill, e mi sembra di capire che non ti interessi farlo. Io ti consiglierei di stampare almeno 3 perimetri per evitare la rottura del modello e eventuali imperfezioni superficiali. Mi è capitato proprio questa settimana di stampare un modello vuoto all'interno e, comunque sia, c'era la necessità di usare supporti interni. Questo mi ha aiutato a risolvere problemi di ritrazione e superficiali. La stampa di modelli vuoti all'interno comporta una certa esperienza, quindi occhio. Come consiglio, direi che ti convenga chiudere tutto il modello e renderlo un oggetto unico. Tutte le superfici devono essere unite, non devono esserci buchi e non ci deve essere niente all'interno. Una volta pronto, lo esporti in stl e scegli e farlo pieno, vuoto o semipieno. Se hai necessità particolari diccelo, così magari riusciamo a dirti qual'è il modo migliore per proseguire!
  14. @TeoMMax2 come va col progetto? Avete trovato informazioni sulla stampa di argilla?
  15. 16 pezzi sono tante ore di stampa, complimenti!
  16. Gran bel effetto! Ma la verniciatura come l'hai fatta? Che prodotti hai usato?
  17. Sembra che tu ti sia divertito a modificarla diverse volte quella macchina, hai fatto bene! Spero tu riesca a salvare il gatto dalle bruciature xD Benvenuto!
  18. Ma che strano... Personalmente ho usato diversi profili su Cura e non ho mai avuto questo problema. Anzi, mi sembra che Cura sposti in automatico sul piatto di stampa i pezzi, anche se su Rhino li hai disegnati su una Z diversa da 0. Comunque grazie! Sent from my iPhone using Tapatalk
  19. @Roberto prova ad abbassare il Mininum Travel a 1,5 mm. La Minimal Extrusion Post Retracting va bene così, come anche tutto il resto dei settaggi. Se sei fortunato il problema potrebbe essere questo, quindi risolvi senza fare niente. Altro caso molto comune è invece che la rotella godronata che tira il filo inizi a grattarlo e non riesca più a tirarlo, andando ad otturare l'estrusore. Magari controlla anche quella. Fammi sapere!
  20. Bello poterlo utilizzare! Anche io però lo vedo come un pensiero in più (oltre al terrore che si inceppi il filo) xD
  21. @dancan potrebbe essere che le bobine fossero vecchie: erano sigillate o sottovuoto? Dentro la confezione c'era il sacchettino anti-umidità? Sicuramente stampare gli altri due materiali ti sarà più difficile, l'esperienza aiuta molto. Puoi provare ad acquistare anche solo una bobina di PLA da un altro produttore, così vedi subito se il problema è quello. Attenzione però, perché non vorrei che ci sia qualcosa di sbagliato nelle impostazioni su Cura: che temperatura hai impostato? Velocità di stampa?
  22. Mi piace un sacco! Avete idea di che materiali andrete a estrudere?
  23. Alessandro Tassinari

    Mi presento

    Ciao @Hydra e benvenuto! Sicuramente qui troverai pane per i tuoi denti
  24. Segnalo il Concorso per oggetti stampati in 3D 3DforYOU. Estratto dal bando di concorso (che trovate in allegato): Il Concorso ha come obiettivo la realizzazione di un’idea innovativa e fantasiosa, la progettazione di un accessorio utile al vivere quotidiano, che trovi nella stampa 3D la sua concretizzazione, esprimendo al meglio le potenzialità offerte da questa tecnologia. 3DforYOU è concorso di Design aperto a tutti i designer, architetti, studenti delle Università, Scuole di Design e Accademie, o semplicemente appassionati, che vogliano confrontarsi sul tema del progetto di un oggetto, da realizzare con stampanti 3D. ... ... L’oggetto deve essere un accessorio per il tempo libero, lo sport, la musica, etc, deve avere dimensioni massime pari a 19x19x19 cm, e deve avere una forma semplice per permetterne una facile prototipazione 3D. E’ possibile partecipare al concorso in forma singola o di gruppo. ... ... La partecipazione è gratuita e avviene esclusivamente attraverso l’invio, entro la mezzanotte del giorno 30 giugno 2015, della documentazione indicata al punto 4, all’indirizzo associazionemillimetri@gmail.com. ... ... Tutte le informazioni riguardanti il concorso sono disponibili sul sito www.3du.it/3dforyou. Le eventuali richieste di chiarimento potranno essere inoltrate all’indirizzo e-mail associazionemillimetri@gmail.com. ... ...Il Concorso è anonimo. Per la partecipazione è necessario inviare all’e-mail associazionemillimetri@gmail.com, pena l’esclusione, la seguente documentazione: - 2 tavole in formato A3 (29,7 x 42 cm) di elaborati grafici (piante, sezioni, render,disegni), di cui la prima è un concept con viste tridimensionali e schizzi dell’oggetto e del suo utilizzo e la seconda è più tecnica con le misure dell’oggetto (jpeg 300dpi) - Una cartella in Word, in formato A4, in italiano, (massimo 2.000 battute) esplicative della logica e delle scelte progettuali. - La domanda di partecipazione, scaricabile dal sito www.3dU.it, compilata in tutte le sue parti. Nessun elaborato dovrà riportare il nome del progettista o del gruppo di progettisti, ma un codice alfanumerico di 5 cifre, seguito dallo slogan o titolo dell’dea progettuale. L’oggetto della mail dovrà fare riferimento al codice alfanumerico scelto dal progettista. ... ... I dieci vincitori del concorso, entro venti giorni dalla comunicazione della selezione, dovranno produrre il file 3D relativo all’oggetto progettato, che dovrà avere delle specifiche caratteristiche, indicate nel file scaricabile dal sito http://www.3du.it . ... Il montepremi prevede un premio di € 700 (euro settecento) al primo classificato. Ai tre finalisti verrà consegnata una stampa dell’oggetto progettato. Gli oggetti progettati dai primi dieci classificati saranno prototipati, esposti e commercializzati sul portale 3dU.it e presso il punto vendita 3dU di Pescara, con il riconoscimento di una royalty sulle vendite. bando_3DforYOU.pdf
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