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eaman

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  1. Un laser diodo blu non incide / taglia cose trasparenti, anzi preferibilmente taglia solo cose scure. Quindi niente acrilico trasparente o depron. Un laser a CO2 invece taglia un po' di tutto, 1cm di legno, anche il policarbonato, ed e' tranquillamente 10 volte piu' potente di un diodo. Un laser piccolo (~2.5w) costa poco, dura molto, si puo' alimentare facilmente, ha un tratto sottile. Va' bene per incisioni, taglia fino a ~3mm di legno con molti passaggi, cartoncino in una paio di passate. Un laser piu' potente (5-7w, reclamizzati come 20-40w di input) e' spesso rettangolare come fascio luminoso quindi meno adatto alle incisioni. Puo' essere un laser da poco sovra alimentato e quindi durare una sega, tipo 10 ore o un mese... Il tagli laser e' un processo riduttivo al contrario della stampa 3D, ergo ha senso anche per cose grosse tipo le ali di un aereo o piccoli mobili, ergo ha senso un telaio di grosse dimensioni (tipo un metro e un po'). Se invece fai solo incisioni che implica tempo e molti passaggi ha senso avere un telaio piccolo che ha meno possibilita' di errori, tanto un'incisione di 1m di lato non la faresti perche' ci vogliono 20 ore... Ma la cosa importante: questa roba e' pericolosa. Un laser ti rende ceco con un riflesso in una frazione di secondo senza nessun avviso, se si impippa puo' causare un incendio, un CO2 va' pure raffreddato a liquido. Quindi va' usato con cognizione, chiuso in un box o azionato da remoto da un'altra stanza, costantemente monitorato, serve un estintore vicino. La Ortur e' una bella macchina, ha anche l'asse del gantry con la barra per non dover usare un secondo stepper. Le "sicurezze" in piu' che ha sarebbero end stop e un sensore di movimento: cagate.
  2. lol io ho un sintetizzatore con tastiera capacitiva (microfreak) e per riuscire a suonarlo nella stanza dei computers lo devo mettere a terra con la mia panza! Tipo bracciale anti statica 😛
  3. Se fosse un laser a diodo potrebbe essere arrivato a fine vita, quelli sovra alimentati durano anche poche decine di ore...
  4. Nessuna macchina di quel tipo e' "sicura", dato che sono a telaio aperto e se ti arriva un riflesso in un occhio ti brucia una cornea. Piuttosto devi decidere se vuoi solo incidere o anche tagliare, e nel caso capire che materiali vuoi tagliare, spessore e dimensioni di lavoro.
  5. Si', nel senso che persone che non siano in un qualche modo inquadrate (penso a un fablab) non devono avere accesso a queste macchine (penso a una taglio laser con CO2). Mentre non vedo problemi "insormontabili" a far usare a questi saldatori e anche stampanti 3D, che non sono poi tanto diverse dalle normali stampanti per carta... Va' da se' che in una azienda non c'e' motivo che persone non facenti parte dell'organico abbiano accesso alle macchine, posta la formazione obbligatoria e manutenzione.
  6. OT ma nella direzione giusta: magari e' una questione di manutenzione, ad es. le taglio laser industriali devono fare la periodica manutenzione da personale qualificato. Ma non so come questo si riflette nel caso di incidenti, in azienda c'e' sempre il responsabile della sicurezza. Mi viene da pensare (che non e' norma di legge) che per kit e macchine low cost in uso "meno industriale" ci si rimetta a un modello di "adeguata manutenzione e mantenimento in sicurezza" del prodotto.
  7. Quindi nelle zone in cui non c'e' la rete del gas non ci possono essere scuole? Vabbe', stiamo andando OT.
  8. Be' nelle cucine delle scuole ci possono essere le bombole del gas, che le gestiscono i bidelli. /s
  9. Be' dipende dal materiale, se e' pla o pla+. Diciamo che per avere RESISTENZA (non bellezza) puoi spingere il primo fino a ~210 e il secondo a ~225. Il piatto io lo tengo a 62 con il pla+. Si il piatto lo livelli se ne hai bisogno 🙂
  10. Prova a usare un BRIM, alzare la temperatura sia del materiale che del piatto. E' un pezzo che deve tenere puoi cuocerlo un po' di piu' della media. Poi in genere e' meglio stampare un pezzo alla volta per cose difficili per ridurre la possibilita' di strings, sbattimenti e vibrazioni.
  11. Masse'. I computer ad esempio sono tutti assemblati o quanto meno manutenuti dal personale. Anche se non compri un kit nel momento in cui cambi il nozzle di una 3D cosa succede? E i parametri dello slicer? Il gas della cucina?
  12. eaman

    Ender 3 v2

    Perche' la resistenza e' uno spreco di corrente, poi non e' detto che abbia un comportamento omogeneo al variare delle temperature - tensioni e nel tempo. Per un LED va bene, ma per alimentare componenti delicati o microcontrollori io non mi fido ad usare quei regolatori di potenza "stupidi", preferisco spendere 30centesimi per uno step down attivo che mi butta fuori sempre gli stessi voltaggi.
  13. Ma nelle scuole ad esempio come fanno? Ci sono anche minorenni li' che non hanno qualifiche da corsi di sicurezza!
  14. Dho, la robe della creality il marhio CE e ISO li hanno, ci mancherebbe. Ma poi qualunque cosa che passi per la dogana deve avere il marchio CE.
  15. eaman

    Ender 3 v2

    Bleah che schifo una resistenza... Orinatevi uno stock di step down piuttosto, che servono sempre: - https://www.aliexpress.com/item/1005001504707858.html - https://www.aliexpress.com/item/32979661350.html Ancora meglio nella "sala giochi" tenete una linea dedicata a 12v, che per qualche led e arduino fa sempre comodo: https://www.aliexpress.com/item/33042313383.html
  16. Le macchine in un fablab vengono usate dallo staff, non dagli utenti. Lo staff e' assicurato e inquadrato in un qualche tipo di contratto o rapporto di collaborazione con un ente / associazione.
  17. eaman

    Ender 3 v2

    Figo! Sei sicuro che siano a 12v ? Allora si puo' usare anche per attaccare dei bei LED tamarri 😛 -
  18. Buon per te e anche per me che usero' pure io uno step down. Io ho una Orange PC e con l'alimentazione e' un po' stronza... Si rischia di dover spendere di piu' per un alimentatore che per 'ste schede! Conta che quegli affari possono avere dei power throttle abbastanza importanti quindi vanno testati anche sotto sforzo computazionale, poi bisogna cercare di evitare di usarli come alimentatori per le periferiche USB.
  19. Se la compri su Ali costa meno e ci sono i vari boundle. Ovviamente spedita dall'europa, magari pagala con paypal: - https://www.aliexpress.com/item/4000722938493.html
  20. Che sono "food compatibili" solo finche restano nella loro forma originale, nel momento in cui li fai passare per un estrusore non lo sono piu'. Sempre il discorso delle superfici che accolgono micro organismi. Quello che faccio io e' prendere tipo i vasetti dello yogurt e recuperarli stampando un involucro esterno Il pomodoro e' a contatto con il vaso bianco dello yogurt che si puo' lavare normalmente.
  21. eaman

    Octo pi accende la stampante

    Prova anche a mettere i valori piu' alti. Qualcuno sa che scheda monta quella stampante? Un ATMEGA o un 32bit?
  22. Ma ci dai proprio a mucchio con le stampanti o conti di passare a un'altra stampante? Giusto per curiosita'...
  23. Se stai a fare dei vasi anche aumentare l'extrusion width di un bel po' (verso 1mm) e magari considerare un nozzle piu' largo per buttar giu' un perimetro ancora piu' grande. Anche una resina poliutretanica potrebbe andare se vuoi solo uno strato antigraffio / anti uv, piuttosto che della vernice trasparente. Tipo roba da legno che e' autolivellante, se a base solvente probabilmente potresti anche spruzzarla.
  24. Ma ti serve il water tight? Mischia un po' di epossidica e spennella la stampa all'interno se non vuoi che si veda da fuori. Potresti anche metterci un velo di fibra di vetro sul fondo tanto per esagerare e renderla piu' rigida.
  25. Bho, se e' un problema di tensione puoi provare a mettere tra la orange e il microcontrollore un hub usb alimentato. Io alimenterei direttamente la orange con l'alimentatore della stampante se hai gia' lo step down, almeno ti cavi di torno un elemento.
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