Vai al contenuto

dnasini

Membri
  • Numero contenuti

    4.262
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Giorni Vinti

    146

Tutti i contenuti di dnasini

  1. Anche io stavo valutando corsi online per fusion 360. Sinceramente se ne vedono in giro tanti e valutarne la "qualita'" non e' sempre facile. Qualcuno li ha provati e sa condividermi un giudizio? In linea di principio cerco un corso di qualita' per il quale sono disposto anche ad investire. Ho seguito alcuni corsi youtube fatti anche bene, quello che manca e' cmq una struttura che leghi i vari argomenti. Ad oggi ho diverse nozioni scorrelate che mi permettono si di lavorare ma non di fare quel salto progettuale che mi aiuterebbe a lavorare bene.
  2. .....che strana la vita... Qui in Svizzera quando diventi maggiorenne invece della spillatrice la Confederazione ti obbliga a pagare cassa malati (aka la sanità) e il primo dei 3 pilastri della pensione..... Per il secondo ci può anche stare... Ma la prima e una botta da paura Cmq, tornando a discorsi più faceti, X la birra e ovvio che ci sto anche io.... Che dite, ci troviamo a metà strada? Che ne so ... A Como 🤣
  3. Scusate l'OT [OT: on] Scusami @Drvo posso chiederti una cortesia? puoi cambiare l'immaginetta del tuo avatar? in tutta sincerita' e' talmente ipnotico che ad ogni tuo post perdo circa 1-2 min a fissare la sleccazzata dello schermo..... ieri ero talmente preso che mi sono ritrovato a leccare anche io il mio schermo....... 🤢 [OT: off]
  4. NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! @muffo sei troppo il mio MITOOOO!!!! la spillatrice della birra me la sogno la notte 🤤🤤🤤🤤
  5. Quello che puoi provare a fare e' stampare con i settaggi di adesso un quadrato di un layer solo sopra la parte incriminata e condividerci una foto cosi' ci rendiamo conto dell'entita' del problema
  6. Ciao, si la cosa e' possibile, poi dipende di che "pochissimo" stiamo parlando. Solitamente, per ovviare a questi inconvenienti, si tende a stampare il primo layer piu' alto degli altri. Es: io stampo solitamente a 0.2mm di altezza con nozzle da 0.4mm, il primo layer lo stampo a 0.3mm cosi' da "mitigare" le eventuali differenze nel livellamento del piano. Ovvio che se parliamo di un dislivello di 0.5mm.... li i problemi sono altri 🙂
  7. Che slicer utilizzi? Una prova che potresti fare (se nn lo fai gia') e' quella di stampareprima gli ineer wall e poi gli outer. Questo potrebbe agevolare l'adesione averdo piu' materiale su cui aggrapparsi
  8. Come dice @Killrob con buona probabilita' e' l'attrito del sostegno della bobina unita all'estrusore single drive. Se aggiungi che magari la bobina non e' arrotolata bene, il gioco e' fatto. Se hai modo di appoggiare la bobina su un piano di lato o sopra la stampante, io mi sono stampato questi https://www.thingiverse.com/thing:2047554 e funzionano da paura, semplici, veloci da stampare ed efficaci
  9. Ciao, potresti dirci la stampante che hai e magari postare qualche foto del problema? Senza punti di riferimento condivisi, info come "in alto a sinistra" e orizzontale/verticale" sugli assi vengono facilmente interpretati e non visualizzati
  10. Premesso che il PLA non dovrebbe richiedere temperature superiori ai 220, il fatto che stampando a 235 sia venuto bene, non significa che e' una buona cosa farlo. Se non altro perche' il tubo in PTFE che e' a contatto con il nozzle a quelle temperature non e' che gradisce molto visto che e' molto vicino alla soglia massima di sopportazione (240C) che ne determina un deterioramento. Se per piatto magnetico intendi quello nero ruvido, quello non dovrebbe essere grattato in quanto e' fatto per staccare i pezzi senza dover usare spatola o altri attrezzi. Io in 3 mesi di utilizzo di quel piatto non ho mai avuto problemi a distaccare i pezzi utilizzando le temperature corrette di stampa. Se, come dici, sei costretto ad usare la lacca per assicurarti l'aderenza, a mio avviso ti conviene sostituirlo con uno nuovo o passare direttamente a quello in acciaio rivestito in PEI (io uso questo) Gli step/mm dell'estrusore andrebbero sempre verificati. Le impostazioni di fabbrica non tengono conto delle differenze meccaniche dei componenti in gioco nella tua stampante (motore, ruota godronata, attriti o giochi delle componenti) e quindi potrebbero non dare risultati precisi. Io ho una macchina simile alla tua, i miei step/mm erano impostati su 93 mentre misurandoli mi risultavano 100. Questa differenza mi dava come risultato una mancata estrusione di diversi millimetri. valgono le stesse considerazioni del punto prima. Problematiche di sotto o sovra estrusione si indirizzano calibrando il flowrate e dalle foto che hai postato.... una misuratina a questo valore la farei Perdonami, ma questa mi sembra piu' una regolazione a sentimento che non una misurazione. Esistono le Temp tower per questo scopo, perche' farsi inutilmente del male? Mi rendo conto che la situazione sia frustrante e, chi piu' chi meno, ci siamo passati tutti. In questo ambito, andare per tentativi difficilmente porta ai risultati sperati, specialmente partendo dalla situazione che ci hai descritto. Ti rinnovo il mio suggerimento, riparti dalle basi, sostituisci il piatto se necessario, verifica lo stato dell'hotend come suggerito da @Eddy72 e rifai tutte le calibrazioni cosi' da avere una base di partenza verificata e da li testare quanto hai fatto con una stampa
  11. Un Raspberry pi e' quasi come un diamante... e' x sempre..... 🙂 Sebbene come dice @muffo il minimo sindacale e' il 3, io prenderei in considerazione di partire dal 4 essendo l'ultima generazione (vedi sviluppo sw, plug-ins,....). Octoprint nn e' esoso e in config minima dovrebbe essere sufficiente il 2Gb. Io di mio ho preso il rpi 4 4GB come via di mezzo e me la sono cavata con poco meno di 60 euri + 14 euri di alimentatore originale (x evitarmi menate di sottovoltaggio). In questa config ritengo di avere adeguate capacita' computazionali e di memoria x usare Octoprint nei prossimi anni. Per la microSD, il requisito minimo sono 16gb ma piu' di tutto conta la velocita' di lettura, ad ogni modo quella costa oramai pochi euro e influisce marginalmente sul costo. Io ho preso un SanDisk extreme 32GB a 15 euro o giu' di li
  12. @Candyfree dalle foto postate sembrerebbe ci sia piu' di una cosa da sistemare e per questo io suggerirei di partire veramente dalla base. Io utilizzo filamenti Geeetech da diversi mesi e mi trovo molto bene quindi posso dirti che il filamento e' l'ultima cosa che guarderei (in questo momento). La domanda di rito e', come gia' chiesto da @mcmady, Hai fatto tutte le calibrazioni corrette? nell'ordine - Livellamento del piano - Calibrazione step/mm dell'estrusore - Calibrazione Flowrate - Determinazione della temperatura per il tuo filamento (temp tower): io stampo geeetech a 195C con primo layer a 205C giusto per darti un'idea. Le impostazioni di default vanno bene come base di partenza, non come profilo di stampa. Il che significa che va bene partire da li per fare le calibrazioni di cui sopra. Una volta trovati i valori per la tua stampante, modifichi il profilo di conseguenza. Ti sarai accorto che le stampanti 3D non sono plug-and-play, e che la tecnica plug-and-pray, come hai notato, non funziona affatto. Devi investire i primi tempi a trovare la configurazione giusta e poi iniziare a stampare. Sul forum non sempre troverai la soluzione al tuo problema, di sicuro troverai tante persone che ti indicheranno la strada per trovarla (e credimi ce ne sono tante) 😉
  13. Se non sai come ricompilare i file sorgenti, cerca su youtube i due filmati di Dazero su come compilare Marlin, sono una buona base di partenza
  14. @Drvo Ricorda.... il PLA non e' mai sprecato... bensi' sacrificato per una nobile causa ed un bene superiore..... la conoscenza!!!!
  15. in linea di principio si.... ad ogni modo nn e' che ci siano poi tanti nozzle, quelli piu' comuni sono 0.2, 0.4, 0.6 , 0.8 e x chi non si vuole far mancare nulla anche 1.0 😄 nella peggiore delle ipotesi, x 1 filamento ti calcoli 5 flowrate e poi ti segni i valori....
  16. Esatto, il mio obiettivo principale era stampare il maledetto Wood e il nozzle piu' grande ha risolto i problemi che avevo prima. Ma visto che adesso e' montato, vorrei usarlo anche in tutti quei casi in cui devo stampare cose "lineari" e senza dettagli che, per dimensioni, mi porterebbero via tanto tempo. Da qui il post. Per intenderci, ora sto stampando dei porta bustine da the che con il nozzle da 0.4mm richiederebbero piu' di 4 ore. Essendo in sostanza un parallelepipedo vuoto e bucato in alto, se uso il nozzle da 0.6mm impiegherei poco piu' di 3 ore (a parita' di settaggi). Ne ho stampato uno e devo dire che e' praticamente identico a quello con nozzle da 0.4mm se non per alcune striature che avevo in passato sistemato, guarda caso, ricalibrando il flowrate 😕
  17. @eaman alla fine volevo adottare lo stesso approccio visto che con Ideamaker mi trovo bene per il 90% dei lavori, ma ci sono alcune cose che fa veramente con i piedi o che addirittura non fa (vedi i supporti tree). Lo sbatti e' quello di crearsi ogni volta i profili doppi 😞 ora sto cercando di usare solo filamenti di una singola marca (al momento ne uso 3) cosi' almeno da dover duplicare un solo profilo.....
  18. Qui ho scoperto essere un'alchimia dello slicer. Ideamaker usa come parametro l'altezza layer che significa che se hai Layer Height 0.2mm e configuri i layer di separazione a 2, il risultato e' 2 x layer height= 0.4mm Se non ricordo male, invece, Cura, quando specifichi i layer di separazione, utilizza i mm, quindi se specifichi 2, per Cura il risultato e' 2mm Anche io, nei miei esperimenti, ho provato a giocare con questo parametro ma nn sono arrivato a nulla. Il compromesso migliore che ho trovato e' stato quello di abbassare il flowrate per i Dense Support (ultimi strati prima del pezzo). Rendendo piu' "ampie" le righe degli ultimi strati prima della stampa del pezzo, ho notato che la superficie del pezzo risulta accettabilmente liscia ed il supporto si stacca con una certa facilita'. Purtroppo non vale per tutti i pezzi, funziona bene per le parti stondate, meno bene per quelle parallele al piano se sono ampie. Come dicevo in un post precedente, io non ho trovato una regola, quanto un compromesso accettabile dopo prove empiriche
  19. Ciao a tutti, ho sempre stampato con nozzle da 0.4mm e da poco sto sperimentando stampe con nozzle da 0.6mm. I profili di stampa che utilizzo sono gli stessi, con l'accortezza di modificare alcuni parametri per rispecchiare il cambio di nozzle. Per meglio spiegare il mio dubbio, vi porto un semplice esempio Profilo originale Nozzle 0.4mm Extrusion width 0.45mm (diametro nozzle + 12%) Layer Height 0.2mm Profilo nuovo Nozzle 0.6mm Extrusion width 0.68 (diametro nozzle + 12%) Layer Height 0.3mm Ho stampato lo stesso oggetto con lo stesso filamento con i due profili (0.4mm e 0.6mm) notando alcuni piccoli difetti con il Profilo nuovo. Mi aspetto una minor precisone di dettaglio perche' calo in risoluzione, ma essendo pezzi lineari, non devo stampare dettagli piccoli. Il mio dubbio e' che, oltre ai parametri sopra citati, debba adeguarne altri ma non riesco ad identificare quali. Uno che mi viene in mente potrebbe essere ad esempio il Flowrate. Secondo voi questo parametro e' da ricalcolare con il nuovo nozzle? Grazie
  20. La butto li.... quando hai reinstallato octoprint, nei passi inziali del configuratore, ricordo che devi specificare nome stampante e dimensione piatto, quelle info le hai inserite correttamente?
  21. Palazzine alte piu' di 5 piani e grattacieli.... sono circondato da casette di marzapane e toblerone.. sono in crisi di astinenza da citta' 😱
  22. Ficooooo. ADESSO VOGLIO I SOTTOBICCHIERI IN ARDESIA!!!!!! So di non poterne fare a meno 😭😭
  23. Io vi invito volentieri x un ape, non appena @Killrob fa i sottobicchieri in ardesia (che non so neanche che sia ma il nome fa figo) su cui appoggiare i mie calici etnici in Sunlu Wood 😆
  24. ehhh bella domanda. Anche io ho sempre avuto rogne a togliere i supporti e non ho trovato ancora l'alchimia giusta. Da quello che ho letto in giro, e quello che poi ho fatto anche io, non esiste una ricetta, la calibrazione e' frutto di prove ed approssimazioni successive. Io mi ero creato un pezzo ad-hoc che richiedeva supporti di diverso tipo per fare delle prove. Spero di essere smentito e che qualche altro utente suggerisca prove meno empiriche cosi' da poterne approfittare anche io. Io i miei cerco di staccarli con una spatola in metallo (se le dimensioni me lo permettono, o un cacciavite a punta piatta, ma molto lo fa il profilo dell'oggetto ed i settaggi di distanza impostati tra il supporto ed il pezzo
  25. mmmm a sentimento, con buona probabilita' e' la giunzione tra un layer ed il successivo. Una volta finito il layer x, la stampante muove l'asse Z verso l'alto e parte a stampare il layer x+1. Su alcuni slicer so che c'e un'opzione che permette di posizionare la "giunzione" in un punto fisso oppure random cosi' da mascherare questo fenomeno. Che slicer utilizzi?
×
×
  • Crea Nuovo...