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  1. stampa3D

    [Reportage] 3DPrint Hub Bari

    Si è conclusa ieri la tappa di 3DPrint Hub Bari, in contemporanea con Proenergy+Expoedil, evento dedicato ai temi dell’edilizia, degli impianti e del territorio. Dopo le tappe di Parma – all’interno di Mecspe – e Bologna – all’interno di ExpoSanità – il 3DPrint Hub si sè spostato a Bari per una fiera incentrata sulla stampa 3D per l’edilizia e l’architettura sostenibile, approfondendo le tematiche della stampa 3D professionale con applicazioni in ambito progettuale, architetturale, del design e per i sistemi costruttivi. All'evento sono stati presenti Massimo Moretti di Wasp e Enrico Dini di Shape, i quali hanno potuto presentare i loro progetti e le loro supposizioni sulle evoluzione di questo movimento in grande crescita. Ecco quindi il nostro reportage dalla fiera, con una serie di scatti significativi da quello che è stato potuto vedere. Ringraziamo Carlo Marani, nostro inviato speciale per 3DPrint Hub Bari. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/3DPrint-Hub-Bari-1.jpghttp://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/3DPrint-Hub-Bari-2.jpghttp://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/3DPrint-Hub-Bari-5.jpghttp://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/3DPrint-Hub-Bari-13.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/3DPrint-Hub-Bari-14.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/3DPrint-Hub-Bari-24.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/3DPrint-Hub-Bari-30.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/3DPrint-Hub-Bari-32.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/3DPrint-Hub-Bari-33.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/3DPrint-Hub-Bari-39.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/3DPrint-Hub-Bari-42.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/3DPrint-Hub-Bari-44.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/3DPrint-Hub-Bari-45.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/3DPrint-Hub-Bari-56.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/3DPrint-Hub-Bari-70.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/3DPrint-Hub-Bari-73.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/3DPrint-Hub-Bari-74.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/3DPrint-Hub-Bari-75.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/3DPrint-Hub-Bari-81.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/3DPrint-Hub-Bari-83.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/3DPrint-Hub-Bari-84.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/3DPrint-Hub-Bari-88.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/3DPrint-Hub-Bari-90.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/3DPrint-Hub-Bari-92.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/3DPrint-Hub-Bari-105.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/3DPrint-Hub-Bari-106.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/3DPrint-Hub-Bari-109.jpg
  2. stampa3D

    3DPrint Hub Bari

    AGGIORNAMENTO 29.11.2014: ecco il nostro reportage da 3DPrint Hub Bari Dopo le tappe di Parma - all'interno di Mecspe - e Bologna - all'interno di ExpoSanità - il 3DPrint Hub si sposta a Bari per una fiera incentrata sulla stampa 3D per l'edilizia e l'architettura sostenibile in contemporanea con Proenergy+Expoedil, un evento dedicato ai temi dell'Architettura, dell'Edilizia, degli Impianti e del Territorio. Durante questo appuntamento verranno presentate le tematiche della stampa 3D professionale con approfondimenti dedicati alle applicazioni in ambito progettuale, architetturale, design, e per i sistemi costruttivi. "Anche nell’ambito delle costruzioni, l’utilizzo della stampa 3D non è un orizzonte lontano, ma una realtà sempre più concreta, in grado di rispondere alle esigenze dell’uomo, adattandosi ad ogni luogo. Dalla stampa delle case a km 0, alla progettazione e realizzazione di forme libere per l'edilizia, la stampa 3D rappresenta oggi la risposta rivoluzionaria ai cambiamenti che hanno investito, non solo il settore dell'edilizia, ma l'intero processo di adattamento e insediamento dell'uomo sul Pianeta." Alla conferenza di apertura saranno presenti Massimo Moretti di Wasp e Enrico Dini di Shape, per presentare i loro progetti e le loro supposizioni sulle evoluzione di questo movimento in grande crescita. Qui il link all'ingresso omaggio per 3DPrint Hub Bari. Luogo: Fiera del Levante, Bari. Nuovo Padiglione Data: 27 - 29 novembre 2014 Orario: dalle 10:00 alle 18:00 Ingressi: Italo Orientale. Lungomare Starita - 70132 Bari In contemporanea con: Proenergy+Expoedil - evento dedicato ai temi dell'edilizia, degli impianti e del territorio Ingresso gratuito per gli operatori del settore Ingresso studenti: studenti universitari previo accredito AGGIORNAMENTO: ecco il nostro reportage da 3DPrint Hub Bari
  3. Il mondo delle stampanti 3D sta prendendo diverse strade. C'è chi preferisce stampanti di grandi dimensioni, con doppio estrusore e piatto riscaldato per essere pronto a tutto; c'è chi si accontenta di stampanti di piccole dimensioni e tecnicamente più limitate, ma che possono comunque fare il loro lavoro con buoni risultati. E' proprio in quest'ultima categoria che ricade la Sharebot Kiwi 3D. La Kiwi 3D è una stampante 3D di piccole dimensioni indirizzata a chi vuole entrare nel mondo della stampa 3D. Le componenti utilizzate sono di buona fattura e permettono di poter avere tra le mani una stampante 3D che, al primo impatto, sorprende per la pulizia e per la grande versatilità. Ed è proprio nella sua compattezza che abbiamo trovato una delle grandi qualità di questa stampante. Questa piccola macchina ha tutte le qualità per essere definita come una "stampante 3D a dimensione di maker". Tecnicamente non delude, ma per permetterle di esprimere al meglio il suo potenziale bisogna conoscerla. Infatti, lo spirito maker che caratterizza questa stampante 3D viene a galla utilizzandola. CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA SHAREBOT KIWI 3D Colore disponibile: nero Scocca: acciaio inox Carter: plexiglass Monitor LCD: integrato Spessore minimo dello strato: 0,1 mm (100 micron) Dimensione: 310 x 350 x 330 mm Volume di stampa: 140 x 100 x H 100 mm Filamento: 1,75 mm Inizialmente, la Sharebot Kiwi 3D è stata spinta dall'azienda all'interno dei FabLab, promuovendo la costruzione in kit della stampante insieme ad un tecnico. Questo ha permesso all'azienda di godere di una buona diffusione della macchina all'interno delle piccole comunità, offrendosi come mezzo per promuovere la conoscenza delle parti meccaniche ed elettroniche delle stampanti 3D. Oggi è possibile acquistarla già assemblata o in kit di montaggio: la scelta dipende dalle vostre necessità. Se desiderate conoscere le componenti delle stampanti 3D, approfondire i temi sulla meccanica e l'elettronica di queste macchine e volete poter dire che siete riusciti a montare da soli una stampante 3D, vi consigliamo di acquistare il kit - potrete scaricare direttamente dal sito di Sharebot il manuale per il montaggio. Viceversa, se non avete tempo di perdere qualche giorno a costruirla e volete iniziare subito a stampare i vostri oggetti, vi consigliamo di acquistare la stampante già assemblata. Ecco la nostra recensione completa della Sharebot Kiwi 3D: Design Printing test Video recensione Hack & Tips Conclusioni Avete altre domande da farci sulla Sharebot Kiwi 3D? Volete sapere l'opinione di altri utenti? Qui trovate lo Sharebot Hub, l'area dedicata alle stampanti 3D Sharebot! POWERED BY PLASTINK - fornitore ufficiale di filamenti http://stampa3d-forum.it/AD/www/delivery/avw.php?zoneid=6&cb=INSERT_RANDOM_NUMBER_HERE&n=a428394c
  4. Ci si accorge delle piccole dimensioni della stampante appena arriva a casa: lo scatolone che la contiene è maneggevole, il peso (8 Kg) è contenuto e la presenza di una comoda maniglia in plastica nella parte superiore ne agevola il trasporto per brevi distanze. Aprendo la scatola si trova tutto imballato come si deve, in modo intelligente. Nella parte superiore troviamo una scatola contenente la strumentazione di base per l'utilizzo della stampante e il porta bobine smontato. Nel dettaglio, abbiamo trovato: - porta bobine - questo pezzo sarà da assemblare in seguito con le viti in dotazione; - brugole per il montaggio del porta bobine; - barra filettata di sostegno per la bobina; - contenitore in plastica contenente una strumentazione di base; - 2 cacciaviti a brugola; - lacca per capelli (utile per far aderire meglio il primo strato di stampa sul piatto in vetro); - alimentatore; - cavo USB; - scheda SD da 4 GB. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/recensione-sharebot-kiwi-3D-stampa-3d-forum-12.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/scatola1.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/Pro-forma-foto1.jpg Al di sotto di questa scatola si trova la Kiwi 3D, ben protetta dai supporti angolari che permettono di attutire eventuali botte. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/Pro-forma-foto.jpg La Kiwi 3D si presenta ben montata e solida, grazie soprattutto alla sua struttura cubica in acciaio inox. La struttura è poi rivestita con un carter in plexiglass nero che la rende sufficientemente elegante per nascondere in parte la sua anima da macchina da laboratorio. Da notare è che il plexiglass utilizzato è lucido, scelta fatta, probabilmente, per rendere più accattivante la stampante alla prima vista. Il rivestimento è utilizzato su tutti e sei i lati esterni, lasciando comunque intravedere la struttura metallica di sostegno. Il carter è stato utilizzato anche sulle superfici interne, ossia nella superficie dove appoggia il piatto di stampa - sotto al quale è racchiusa tutta l'elettronica - e nella parte posteriore rispetto all'asse di movimento verticale. Questo permette quindi di vedere sempre una superficie lucida, in un certo senso più ricercata del solito. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/recensione-sharebot-kiwi-3D-stampa-3d-forum-13.jpg Sul fronte troviamo, partendo da destra: la porta USB, il tasto per l'accensione, il controller per entrare nel menu e gestire la stampante, lo schermo LCD. Il controller del menu è facilmente utilizzabile e reagisce bene ai movimenti. Il funzionamento è quello classico: rotazione a destra o sinistra per salire e scendere nel menu, click per selezionare. Potrebbe essere stato scelto un controller dal design leggermente più contemporaneo, ma sicuramente questa è solo una considerazione personale. Abbiamo invece apprezzato molto il tasto di accesione/spegnimento: sa di vecchio stile, ci passi veloce col dito e la stampante reagisce. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/recensione-sharebot-kiwi-3D-stampa-3d-forum-15.jpg Sul lato sinistro troviamo invece l'alloggiamento per le SD card. Le SD card entrano completamente, evitando fastidiose fuoriuscite che potrebbero danneggiarle. La posizione sul lato rende però scomodo l'accesso alla scheda SD nel caso in cui ci sia necessità di tenere il lato sinistro della stampante adiacente ad un'altra superficie, come ad esempio un muro o un altro macchinario. Sul retro abbiamo solamente l'inserimento dell'alimentatore, mentre il lato destro rimane pulito e senza ingressi o uscite. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/recensione-sharebot-kiwi-3D-stampa-3d-forum-19.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/recensione-sharebot-kiwi-3D-stampa-3d-forum-23.jpg Piccola accortezza di casa Sharebot è stata anche quella di incidere il proprio logo sull'ugello, proprio sul lato frontale della stampante. Se scattate una foto durante la stampa di un oggetto, il logo non potete evitarlo (a meno che non scattiate da uno dei lati liberi). Sul piatto di stampa abbiamo trovato già pronta la superficie in vetro, tenuta ferma da due classiche mollette nere. Solitamente, la stampante arriva con gli assi di spostamento del corpo estrusore bloccati da delle fascette. Vi consigliamo vivamente di liberare immediatamente la stampante di questo blocco, in modo da evitare spiacevoli sorprese al momento della prima accensione. Come vedremo in seguito, l'accesso alle viti che permettono di regolare il piatto di stampa è abbastanza semplice e sarà possibile a chiunque grazie al cacciavite a brugola in dotazione. Anche le viti di tensionamento delle cinghie sono ben accessibili e permettono in modo semplice e veloce di regolarle. C'è da dire che non sono infallibili: ci è capitato di dover tendere le cinghie anche in modo diverso, causa molte ore di stampa, ma questo lo vedremo nella sezione Hack&Tips. I cavi sono ben raggruppati e posizionati in punti che assolutamente non danno fastidio. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/recensione-sharebot-kiwi-3D-stampa-3d-forum-16.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/recensione-sharebot-kiwi-3D-stampa-3d-forum-22.jpg Manca qualche strumento di base che farebbe comodo soprattutto a chi si avvicina per la prima volta alla stampa 3D - cutter e spatola per rimuovere i modelli dal piatto - ma bisogna ammettere che questi strumenti sono facilmente reperibili in qualsiasi negozio di ferramenta o nella propria cassetta degli attrezzi. Vi ricordiamo le dimensioni della stampante, 310 x 350 x 330 mm, e il volume di stampa, 140 x 100 x H 100 mm. Printing test Video recensione Hack & Tips Conclusioni Torna all'indice SHAREBOT HUB - Area dedicata su Stampa 3D forum http://stampa3d-forum.it/AD/www/delivery/avw.php?zoneid=6&cb=INSERT_RANDOM_NUMBER_HERE&n=a7b0ba4a
  5. L'attivazione e la preparazione della stampante avvengono in modo estremamente semplice. Basta collegare l'alimentatore, caricare il filo, controllare se il piatto è livellato e siamo pronti per stampare. Di tutte queste operazioni, la più critica è quella del livellamento del piatto, ma già la seconda volta non avrete problemi a concluderla velocemente. CARICAMENTO DEL FILO http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/recensione-sharebot-kiwi-3D-stampa-3d-forum-6.jpg Entrando nel menu, bisogna andare a selezionare la procedura di caricamento del filo. La stampante si attiverà iniziando a scaldare l'estrusore fino alla temperatura di 230°C, una temperatura che permetterà al PLA di entrare nell'estrusore e di essere fuso abbastanza per tirare in modo veloce qualche centimetro di filo. Avremo quindi la prova diretta che l'ugello estrude correttamente il filo e potremo controllare la presenza di eventuali impurità. La temperatura di 230°C sarà usata solamente in questa fase: per il PLA, la temperatura di stampa ideale va dai 190 ai 210°C (circa). Ad estrusore caldo, la stampante procederà prima con la rimozione dell'eventuale filo già inserito. Cliccando col controller, si passerà invece alla fase di inserimento del nuovo filo. Tutta questa procedura è agevolata dalle istruzioni che compaiono sullo schermo lcd e da dei segnali sonori emessi dalla stampante. LIVELLAMENTO DEL PIATTO http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/recensione-sharebot-kiwi-3D-stampa-3d-forum-17.jpg Fase importantissima per la buona riuscita delle vostre stampe è quella di livellamento del piatto. Questa procedura è la più lunga - "più lunga" per dire, in realtà dura solamente un paio di minuti - e ci viene agevolata grazie alla casa madre che ci permette di scaricare direttamente dal suo sito un file gcode utilissimo per livellare velocemente il piatto di stampa. Per utilizzare il file gcode chiamato "Piano Kiwi", basta scaricarlo a questo link e inserirlo nell'SD card o nel software client con cui si intende gestire la macchina e si lancia in stampa. La stampante disegnerà sul piatto un quadrato di grandi dimensioni: in base a come viene rilasciato il filo, potremo agire sulle viti poste ai quattro angoli del piatto per alzarlo o abbassarlo, facendo in modo che, nella stampa successiva, il filo venga più o meno "schiacciato" sul piatto. Cliccando sul controller, la stampante farà un secondo quadrato più piccolo, permettendoci di correggere nuovamente l'altezza del piano. Cliccando di nuovo, verrà disegnato un cerchio: questa figura serve per verificare nuovamente come viene rilasciato il filo, ma, soprattutto, per verificare che anche i cerchi vengano fatti correttamente. Può capitare, infatti, che gli assi che muovono l'estrusore non siano perfettamente calibrati, causando una deformazione delle forme curve. I PROFILI DI SLIC3R PROPOSTI DA SHAREBOT Le stampanti Sharebot sono aperte a tutti i software open source, quindi sarete sempre voi a scegliere quale software usare per effettuare lo slicing del vostro modello 3D. La casa madre però, vi offre la possibilità di scaricare, sempre dal suo sito - a questo link - un bundle contenente tre profili di stampa preimpostati per la Kiwi 3D. Questo bundle è preparato appositamente per Slic3r e può essere installato molto semplicemente all'interno del software. I profili sono i tre canonici Low, Medium e Hight Quality, mentre i vantaggi che si traggono da questi profili sono diversi: innanzitutto ci permettono di effettuare lo slicing in modo estremamente veloce. Se vogliamo fare una stampa veloce e a bassa risoluzione usiamo il profilo Low, se vogliamo un'oggetto in alta risoluzione usiamo il profilo Hight, se vogliamo una via di mezzo selezioniamo il Medium; caricando il bundle caricheremo in automatico le impostazioni della nostra stampante Kiwi 3D, come il volume di stampa e le temperature consigliate per i diversi materiali. Sarà sempre possibile modificare questi parametri e impostarli a proprio piacimento. PRINTING TEST http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/recensione-sharebot-kiwi-3D-stampa-3d-forum-9.jpg Il piatto è pronto e il file gcode è caricato sulla scheda SD. Non resta che fare una micro operazione prima di lanciare la stampa: dare una passata di lacca per capelli sul piatto in vetro! La lacca è utilizzata per fare in modo che il primo strato di materiale che viene depositato aderisca perfettamente al piatto, evitando che durante la stampa il modello si stacchi o s'imbarchi troppo. Raccomandiamo di fare questa operazione rimuovendo il piatto in vetro dall'interno della stampante. I modelli che abbiamo utilizzato nel nostro printing test sono gli stessi utilizzati nella recensione della MakerBot Replicator 2X - cubetto 3x3x3 cm, una semisfera, una torre, il nostro amico Azteco e un bel bridge - in modo che possiate confrontare voi stessi la qualità dei modelli. Tutte le stampe sono in PLA. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/Sharebot-Kiwi-recensione-printing-test-3.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/Sharebot-Kiwi-recensione-printing-test-2.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/Sharebot-Kiwi-recensione-printing-test-5.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/Sharebot-Kiwi-recensione-printing-test-1.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/Sharebot-Kiwi-recensione-printing-test-4.jpg ANALISI CUBO: il risultato è soddisfacente, la stampa viene conclusa in tempi brevi. Si possono notare dei piccoli rilasci di materiale in eccedenza su uno dei 4 angoli del cubo, cioè quello dove l'estrusore conclude e comincia a stampare il layer. Alcuni strati non sono ben allineati tra di loro, anche se abbiamo notato che la temperatura di estrusione del materiale gioca un ruolo fondamentale nella buona riuscita del modello. SEMISFERA: le curve sono uno dei punti cruciali per la Kiwi, basta avere una cinghia non ben tirata o gli assi leggermente storti per deformare il modello. C'è da dire che spesso queste deformazioni sono invisibili e impercettibili all'occhio umano; se avrete grossi problemi di disassamento, ve ne accorgerete. Anche in questo caso, il modello presenta una riga di giuntura su tutto il perimetro esterno, proprio come nel modello precedente. In questo caso però è più fastidioso in quanto sarebbe più piacevole avere una superficie completamente liscia. TORRE: il modello che ci ha sorpresi di più. Veloce nella stampa e ben fatto. Non raggiungiamo qualità alte, ma la qualità della composizione è buona. Ci sono imperfezioni in qualche layer. Gli ultimi layers sono stati i più critici: arrivando all'altezza massima stampabile, subivano più vibrazioni dei precedenti. Si trovano residui di materiale, rimovibili facilmente con della carta vetrata. AZTECO: non abbiamo usato supporti. C'è stato qualche problemino con o scudo, dovuto alla mancanza di materiale nel layers precedenti e nei continui cambi di direzione dell'ugello durante la stampa. Usando velocità contenute si possono ottenere comunque buoni risultati. BRIDGE: non abbiamo usato supporti. Proprio qui abbiamo visto che, studiando un po' il problema del bridging, si può ottenere un risultato migliore rispetto le aspettative. Sicuramente il modello non sarà da considerare finito, il materiale cola per qualche millimetro e in alcuni casi lascia residui di filamento a penzoloni - che purtroppo si sono staccati appena rimosso il modello e che quindi non sono visibili nella nostra fotografia. Questo problema è quasi inevitabile. Design Video recensione Hack & Tips Conclusioni Torna all'indice SHAREBOT HUB - Area dedicata su Stampa 3D forum http://stampa3d-forum.it/AD/www/delivery/avw.php?zoneid=6&cb=INSERT_RANDOM_NUMBER_HERE&n=a7b0ba4a
  6. Design Printing test Hack & Tips Conclusioni Torna all'indice SHAREBOT HUB - Area dedicata su Stampa 3D forum http://stampa3d-forum.it/AD/www/delivery/avw.php?zoneid=6&cb=INSERT_RANDOM_NUMBER_HERE&n=a7b0ba4a
  7. STAMPA: SELEZIONE "NORMALE" O "PLA" Quando vorrete lanciare la stampa, il menu vi chiederà quale profilo usare. Se selezionate "Normale", la stampa sarà eseguita con le impostazioni come da slicing. Se selezionate "PLA", la stampante utilizzerà delle impostazioni già pronte ed estruderà il filo a 230°C. Sconsigliamo vivamente di utilizzare quest'ultima impostazione in quanto 230°C sono tanti per lavorare con il PLA e, in secondo luogo, perché perderete le impostazioni che voi stessi avete scelto, ottenendo risultati differenti. LIVELLAMENTO DEL PIATTO: DA RIPETERE E' vero, il livellamento del piatto è molto semplice da fare. Bisogna però ammettere che, visto l'assemblamento basico del piatto, spesso può essere necessario ripetere l'operazione. Infatti, le molle che alzano il piatto sono continuamente in tensione e può capitare che, agendo su una di esse, si vada a traslare il piatto, disassandolo. Inoltre, non è detto che con solo tre passaggi si riesca a livellarlo al meglio. Spesso si procede con una ripetizione della procedura per averne la certezza. PROFILI PREIMPOSTATI PER SLIC3R Ok, semplificano la vita, ma si appoggiano comunque su un software più complicato rispetto Cura. Il bello di Slic3r è che ti permette di modificare qualsiasi parametro per la stampa, ma se siete veramente agli inizi della vostra avventura con la stampa 3D, forse la semplicità di Cura potrebbe tornarvi comoda. CARICAMENTO FILO Nulla da dire sulla procedura di caricamento del filo. Fate solo attenzione a non avere il blocco estrusore che preme troppo sul filamento, il rischio è che il filo venga "mangiato" dai denti della rotella incaricata di portarlo verso l'ugello. CINGHIE LASCHE Dopo diverse stampe, abbiamo notato che una delle cinghie sull'asse Y iniziava ad essere troppo allentata. Abbiamo quindi agito sulla vite a brugola che la tende, ma non riusciva a fare abbastanza tensione. Per evitare di dover fare operazioni esagerate, abbiamo semplicemente sostituito la vite a brugola con una più lunga di qualche millimetro. In questo modo abbiamo teso la cinghia al punto giusto, facendo una velocissima modifica alla stampante. Altra soluzione è di stamparsi dei tendi-cinghia: li trovate a questo link. INFILL Stampando a velocità medio-alte abbiamo avuto problemi con l'infill. Quello che accade è che il filo non viene depositato perfettamente strato su strato, ma viene tirato dall'ugello. Questo potrebbe essere un problema per chi ha necessità di usare l'infill come parte resistente. Il consiglio che possiamo darvi è di abbassare la velocità e di aumentare la percentuale del riempimento (se ne parla anche in questa discussione sul forum). VELOCITA' Se volete ottenere oggetti ben fatti e puliti, tenere una velocità bassa è d'obbligo. Lavorare sui 40 mm/s è già un bel andare (per i perimetri). Design Printing test Video recensione Conclusioni Torna all'indice SHAREBOT HUB - Area dedicata su Stampa 3D forum http://stampa3d-forum.it/AD/www/delivery/avw.php?zoneid=6&cb=INSERT_RANDOM_NUMBER_HERE&n=a7b0ba4a
  8. Tutto sommato, la piccola Kiwi 3D ci ha sorpresi. Siamo riusciti a produrre dei bei modelli, spingendola al massimo del suo potenziale con stampe che superavano le 8 ore di lavoro e ottenendo i risultati che volevamo. La struttura è solida e non abbiamo avuto problemi a trasportarla in giro a più di un evento: la metti nello scatolone, la carichi in auto e la ritiri fuori per stampare. Se hai evitato le buche per strada, non devi neanche livellare di nuovo il piatto: inserisci il filamento e via che si stampa. Il volume di stampa è limitante, sarete costretti a stampare modelli abbastanza piccoli, oppure a dividere in pezzi da assemblare i modelli più grandi - se non sapete come fare, ecco qualche consiglio. Dividendo il modello in pezzi prolungherete inevitabilmente i tempi per ottenere l'oggetto finito. Il materiale consigliato è solamente il PLA; non che questa sia una grandissima limitazione, noi siamo riusciti a stampare anche con filamenti in gomma. Con l'ABS avrete problemi a causa dell'assenza del piatto riscaldato. La fase di slicing è agevolata grazie ai profili scaricabili dal sito di Sharebot, anche se questo non vi salverà dalla necessità di conoscere i parametri per arrivare a stampare i modelli esattamente come volete voi. La Kiwi 3D è consigliata a chi si avvicina per la prima volta alla stampa 3D e a chi non necessita di una stampante di grandi dimensioni. Sicuramente è un po' più macchinosa rispetto ad altre stampanti ma, una volta che ci avrete preso confidenza, potrete farla produrre senza sosta. Prezzo: 570€ per il kit di montaggio, 696€ assemblata. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/Recensione-Sharebot-Kiwi-3D-Conclusioni-Stampa-3D-forum.png Design Printing test Video recensione Hack & Tips Torna all'indice SHAREBOT HUB - Area dedicata su Stampa 3D forum http://stampa3d-forum.it/AD/www/delivery/avw.php?zoneid=6&cb=INSERT_RANDOM_NUMBER_HERE&n=a7b0ba4a
  9. In questi giorni si stanno leggendo molti reportage della Maker Faire Rome 2014, la maggior parte scritti da chi è passato in fiera un giorno, di corsa, con l'ansia di dover prendere il treno per tornare a casa. Com'è facile immaginare, questi "racconti" non rispecchiano quello che è stata davvero la Maker Faire Rome di quest'anno. L'evento di quest'anno ha attirato più di 90.000 visitatori, un numero considerevolmente maggiore rispetto i 30.000 dell'anno scorso. In effetti, le file che abbiamo visto all'ingresso nelle ore di punta confermano questo dato, dimostrando quanto fosse aumentato l'interesse verso i temi dell'innovazione tecnologica, dell'artigianato digitale e delle tecnologie open source. Il tutto è stato coronato con una promozione speciale verso i più giovani, i quali sono stati di fatto il target più importante della manifestazione. Per noi di Stampa 3D forum sono stati tre giorni intensi, pieni di persone da incontrare, talk da ascoltare, aziende da intervistare. Si respirava quell'aria fresca, intrisa di innovazione e voglia di cambiare tutto, per davvero. Però. Sì, c'è un però. Se da un lato la Maker Faire Rome 2014 è stata coinvolgente e piena di stimoli, dall'altro ha sollevato diverse problematiche che non hanno agevolato l'interazione, il networking e, purtroppo, la visibilità di chi doveva essere al centro dell'attenzione: i makers. COS'E' MANCATO? Innanzitutto una mappa dettagliata, magari che riportasse la lista degli espositori con la relativa posizione in modo da trovare più velocemente le cose che si aveva interesse di vedere. E' vero, erano molti i progetti esposti, ma questa mancanza ha limitato la possibilità di fare incontri e scambiarsi idee, mettendo in risalto alcuni espositori rispetto ad altri: chi ha avuto la fortuna di essere posizionato in un tendone di fronte all'ingresso ha avuto molti più visitatori di chi aveva una posizione più decentrata. Insomma, un po' di aziende qua, un po' di FabLab là. Infatti, l'organizzazione spaziale degli espositori è stata forse la più grande delle problematiche. La fiera è stata dispersiva, con molti spazi inutilizzati. Non che questo ci sia dispiaciuto - avere spazi liberi per incontrarsi, fare due passi o sedersi per un break non dispiace a nessuno. Il problema l'abbiamo trovato nelle distanze, le aree espositive erano lontane tra loro, qualcuna al piano terra, qualcuna nei sotterranei e qualcuna nel piano a cielo aperto. Altri, addirittura, si sono ritrovati a esporre al di fuori dell'area del Parco della Musica. Per raggiungerli bisognava "superare" un passaggio che ad una prima occhiata sembrava sorvegliato da "sentinelle". Ed è proprio in quest'area decentrata che si trovavano i FabLab e i loro makers, i quali avevano molto da mettere in mostra ma che, per difficoltà logistiche o per impossibilità di accorpare gli espositori per tematiche, sono stati messi da parte. Ovviamente non si sta urlando al complotto, ma la sensazione che abbiamo provato - e che abbiamo condiviso con visitatori ed espositori - è stata questa. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/10/dffd.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/10/11.jpg Ci sembra chiaro, essere alla Maker Faire non significa fare gara a chi riceve più visitatori. L'evento dovrebbe essere una grande festa dedicata ai makers e a chi ha qualche progetto per la testa, un'occasione per incontrare persone che fino a quel momento si sono solo conosciute online. Quest'anno questa componente è un po' mancata, lasciandoci una puntina di amaro in bocca. Sappiamo che gli organizzatori terranno conto delle nostre considerazioni. Siamo stati bravi, il prossimo anno lo saremo ancora di più. Parola di maker.
  10. Siete sicuri di aver visto tutte le novità della Maker Faire Rome 2014? In questo articolo faremo un riepilogo di tutte le stampanti 3D presentate dalle aziende in modo da rendervi certi di essere aggiornati sugli ultimi prodotti. Lumi Industries Abbiamo visto in anteprima LumiPocket, la nuova piccola stampante 3D a DLP LEGGI L'ARTICOLO http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/10/20141004115453-DSC_8551.jpg DWS Lab Alla Maker Faire si potevano trovare anche aziende che producono stampanti 3D di livello professionale, ed è il caso di DWS Lab. LEGGI L'ARTICOLO http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/10/dws-lab-maker-faire-roma-2014-2.jpg MakerDreams Ecco MakerDreams InventOne, presentata qualche mese fa in occasione della campagna crowdfunding su indiegogo. LEGGI L'ARTICOLO http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/10/Maker-dreams-maker-faire-roma-2014-2.jpg Kentstrapper L'azienda fiorentina ha aggiornato le sue stampanti 3D. LEGGI L'ARTICOLO http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/09/maker-faire-rome-2014-kentstrapper-4.jpg WASP La Big Delta WASP ci ha fatti emozionare: 4 metri di stampante 3D in altezza. LEGGI L'ARTICOLO http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/10/wasp-stampante-3d-argilla-maker-faire-roma-2014-3.jpg Roland lo stand di Roland era il più grande e il più vario. Tra le macchine dell'azienda, erano presenti le nuove MonoFab. LEGGI L'ARTICOLO http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/10/roland-maker-faire-roma-2014-2.jpg FabTotum Forse una delle prime stampanti 3D all-in-one, la FabTotum stampa, fresa e scansiona. LEGGI L'ARTICOLO http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/10/fabtotum-maker-faire-roma-2014-8.jpg Gimax 3D Finalmente Gimax 3D presenta una stampante 3D economica! LEGGI L'ARTICOLO http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/10/gimax-maker-faire-roma-2014.jpg Ultimaker Ultimaker cerca di conquistare il mercato con le sue stampanti 3D LEGGI L'ARTICOLO http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/10/ultimaker-maker-faire-roma-2014-2.jpg Sharebot Sharebot ha portato a Roma le ultime stampanti presentate al 3DPrint Show. LEGGI L'ARTICOLO http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/10/sharebot-maker-faire-roma-2014-5.jpg Arduino In molti dicono che sia solo una Sharebot Kiwi con scritto sopra Arduino. Noi ve la presentiamo comunque. LEGGI L'ARTICOLO http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/10/sharebot-maker-faire-roma-2014-3.jpg Ewe Industries Vincitori del premio Focus come progetto più innovativo presentato alla Maker Faire, Ewe Industries ci ha presentato in anteprima la sua nuovissima stampante 3D. LEGGI L'ARTICOLO http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/10/ewe-industries-maker-faire-roma-2014-71.jpg Progetti in ambito biomedicale Alla Maker Faire vi erano anche molti progetti in ambito Biomedicale. LEGGI L'ARTICOLO http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/10/fablab-maker-faire-rome-2014.jpg Le nostre considerazioni sulla Maker Faire Record di presenze a questa Maker Faire 2014, ma è tutto oro ciò che luccica? LEGGI L'ARTICOLO http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/10/cop.jpg
  11. Di Sharebot sapevamo già tutto: le novità presentate al 3D Print Show di Londra sono state portate a Roma con l'aggiunta dell'ultima stampante brandizzata Arduino. Sharebot Voyager Stampante 3D con tecnologia DLP indirizzata alla realizzazione di oggetti ad alta definizione.Voyager ha una risoluzione di 25 micron ed un’alta velocità di esecuzione.L’area di stampa di questa stampante 3D è 100x50x100mm. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/10/sharebot-maker-faire-roma-2014-17.jpg Sharebot Q Una stampante 3D professionale con tecnologia FFF e Core XY indicata per la realizzazione di oggetti meccanici ad alta precisione. Questa stampante ha un’area di stampa di 297x420x300mm (formato A3) e possiede un gruppo estrusore ed un ugello intercambiabile. [gallery ids=4641,4642,4640] Sharebot XXL Stampante 3D di grandi dimensioni, dotata di un’area di stampa di 700 x 200 x 200 mm. [gallery ids=4637,4639] Materia 101 di Arduino I prezzi, ancora in fase di definizione, vedono la stampante da assemblare sotto i 600 €, quella assemblata sotto i 700 €. [gallery ids=4635,4636] Sharebot SnowWhite Una stampante 3D a sinterizzazione laser SLS. SnowWhite lavora a freddo senza utilizzare un’atmosfera modificata; il sistema di sinterizzazione laser di polveri polimeriche permette la realizzazione di oggetti molto resistenti e definiti. [gallery ids=4644,4645,4646,4647]
  12. Se ne parlava proprio qualche settimana fa sul forum: Gimax 3D presenterà una macchina più economica? A questa Maker Faire Rome abbiamo avuto risposta affermativa. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/10/gimax-maker-faire-roma-2014-2.jpg Come molti di voi chiedevano, finalmente Gimax 3D si avvicina al mondo più economico della stampa 3D. La nuova stampante è piccola ma di fatto non perde in qualità: il peso è di circa 20 kg e le componenti sono tutte di prima scelta. Il movimento dell'estrusore è unico nel suo genere e pesa meno della metà dell'estrusore montato sulla stampante più grande dell'azienda. Questo permette di avere accelerazioni notevolmente superiori durante i movimenti di stampa. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/10/gimax-maker-faire-roma-2014-3.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/10/gimax-maker-faire-roma-2014-4.jpg Solida e compatta, Gianni ci mostra che non ci sono stati problemi a stampare un piccolo modello in filaflex senza arrecare alcun danno alla stampante. Anche durante la stampa la macchina può essere mossa e inclinata senza perdere di un passo l'attività di stampa. Si tratta quindi di un passo importante per l'azienda di Prato che, seppur in poco tempo, è riuscita a portare alla Maker Faire un prodotto ad alte prestazioni. La macchina deve ancora passare qualche test ma sarà pronta per essere commercializzata nei prossimi mesi. Il prezzo si aggirerà intorno ai 1600€. Ecco la nostra intervista a Gianni Querci di Gimax 3D.
  13. L'avevamo vista in anteprima e in anteprima l'abbiamo fatta vedere a voi. Ora in tanti l'hanno vista, quindi possiamo dare libero sfogo ai nostri pensieri. In occasione della Maker Faire Rome 2014, Wasp ha presentato la Big Delta, una stampante 3D di argilla alta 4 metri. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/10/wasp-stampante-3d-argilla-maker-faire-roma-2014-9.jpg BIG DELTA La macchina è grande e, come tutte le Delta, ipnotizza. La dimensione dell'ugello è di diversi centimetri ed estrude argilla con facilità. Il ciclo della Big Delta è continuo: il materiale può essere preparato e caricato senza sosta, evitando quindi di dover preparare in modo controproducente una quantità esagerata di materiale in una sola volta. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/10/wasp-stampante-3d-argilla-maker-faire-roma-2014-3.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/10/wasp-stampante-3d-argilla-maker-faire-roma-2014-2.jpg FARE O NON FARE, NON ESISTE PROVARE. YODA Stampare argilla non significa solo stampare in grandi dimensioni. Grazie ai nuovi estrusori progettati da Wasp, sarà possibile stampare argilla anche con le stampanti 3D più piccole della Big Delta. Sarà necessario cambiare l'estrusore e caricare la camera sotto pressione per iniziare a produrre oggetti con questo materiale. Un'accessorio molto maker, ma più semplice di quanto si possa immaginare. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/10/wasp-stampante-3d-argilla-maker-faire-roma-2014-4.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/10/wasp-stampante-3d-argilla-maker-faire-roma-2014-6.jpg Il sogno di Wasp - quello di "salvare il mondo", per quanto irraggiungibile - sembra in un certo senso avvicinarsi sempre più, soprattutto grazie ad una ricerca continua nell'utilizzo di materiali inusuali e con alto valore simbolico. E' proprio questo quello che permette a Wasp di essere unica nel suo genere: il fare di continuo cose che sembrano irraggiungibili. La Big Delta rappresenta un altro piccolo grande passo verso il futuro, un futuro che parte dal basso. Nel video sottostante trovate la nostra intervista a Massimo Moretti, co-fondatore di Wasp.
  14. Vincitori del premio Focus come progetto più innovativo presentato alla Maker Faire, Ewe Industries ci ha presentato in anteprima la sua nuovissima stampante 3D. Questo prodotto va di fatto ad affiancarsi al già noto estrusore dell'azienda. EWE INDUSTRIES - IL DESIGN E' inevitabile, la prima caratteristica con cui ci si scontra guardando il prodotto è il design. Ricercato, pulito, interessante. Proprio come per l'estrusore dell'azienda, la stampante segue la stessa linea materica nascondendo la meccanica e l'elettronica, dando quindi una sensazione di estrema semplicità, anche nell'utilizzo. [gallery link=file" ids="4582,4583,4588,4589,4591,4593] CARATTERISTICHE TECNICHE Gli accessori secondari saranno al centro dell'attenzione. Davide, co-fondatore dell'azienda, ci spiega che "La stampante è stata concepita per crescere insieme all'utilizzatore". Lo starter kit prevede la stampante completa di un modulo estrusore con un solo ugello e webcam posta nella parte superiore. Nel momento in cui l'utilizzatore avrà necessità di usare due estrusori, potrà acquistare un gruppo estrusore con due ugelli direttamente dall'azienda, garantendo quindi la massima compatibilità con la stampante. Tra gli accessori aggiuntivi sono anche previsti lo scanner 3D, il piatto riscaldato e una siringa per l'estrusione di alimenti. Sarà possibile stampare da chiavetta USB, calibrare il piatto in modo automatico e collegarla via wi-fi, tutto attraverso il software proprietario. Il volume di stampa è cilindrico, 170 mm di diametro per 250 mm di altezza, la risoluzione dei layer va da 100 a 300 micron. [gallery link=file" ids="4595,4592,4590] PREZZO E LANCIO Il prodotto sarà lanciato sul mercato verso fine novembre in due modalità: sarà possibile acquistare la sola stampante 3D, oppure entrambi i prodotti stampante ed estrusore insieme. Il prezzo della stampante è ancora da definire, ma il prezzo si aggirerà intorno ai 1000€ per la versione base, fino ad un massimo di circa 1500€ per l'acquisto con tutti gli optional. Qui il sito di Ewe Industries.
  15. Finalmente ci siamo! Dopo mesi di attesa la Maker Faire Rome 2014 è arrivata e si prospetta essere un evento da ricordare. Sono tante le aziende che parteciperanno e ancora di più saranno i FabLab, i quali finalmente potranno presentare e portare alla luce i tanti progetti che hanno sviluppato in questi mesi. Di seguito intendiamo farvi un elenco dei progetti che potremo vedere a Roma. Questo elenco non vuole essere una lista completa - farla sarebbe problematico - ma più semplicemente una panoramica su quello che accadrà a questa Maker Faire Rome 2014. [gallery link=file" ids="4507,4467,4082,4068,4540,4160] Maker Faire Rome 2014 - Le aziende Wasp: una stampante 3D alta 4 metri che stampa argilla sarà attiva per tutto il periodo della fiera. Unica ne suo genere questa stampante di enormi dimensioni sarà di fatto una delle attrazioni più interessanti, completamente in stile maker; Arduino & Sharebot: negli ultimi giorni si è parlato tantissimo di Materia 101, la stampante 3D di Arduino prodotta in collaborazione con Sharebot. Il design e le caratteristiche tecniche fanno pensare a un rebranding dellaSharebot Kiwi 3D, di fatto solo da domani potremo saperne di più su questo nuovo prodotto; Sharebot: qualche settimana fa, in occasione del 3DPrint Show di Londra, Sharebot ha presentato ben 5 novità, tra le quali delle nuove stampanti di alta gamma. Alla Maker Faire Rome potremo vederle in azione; Kentstrapper: sono diversi gli upgrade fatti dall'azienda fiorentina alle sue stampanti 3D. Si parla di aggiornamenti firmware e del sistema di raffreddamento; Gimax 3D: sappiamo che avrà qualcosa da presentare, sicuramente manterrà gli ottimi standard dei prodotti commercializzati fin ora. Staremo a vedere; Futura Group: la 3DRag continua ad essere una delle stampanti 3D più vendute in Italia e quest'anno ne saranno presentati i nuovi modelli. Tra questi vedremo anche la Choco 3DRag (stampa cioccolato) e la Big 3DRag (che stampa un volume di 400x200x200mm); FABtotum: la stampante 3D che stampa, fresa, scansiona; tutto con una sola macchina! Siamo molto curiosi di vederla in azione; Roland: le monoFab, saranno in mostra e visibili per tutta la fiera. Qui trovate maggiori informazioni; 3D Hubs: non produce stampanti 3D, ma le mette in rete! 3D Hubs sarà presente per fare networking, espandere la propria rete di stampanti 3D e dimostrare che chiunque possiede una stampante 3D può essere un service. A questo link potete vedere gli ultimi dati che ha rilasciato sulla crescita della stampa 3D. Maker Faire Rome 2014 - I FabLab On/Off FabLab Parma: oltre ad essere nostro partner per gli eventi (e per questo ci sentiamo di ringraziarli), il FabLab di Parma metterà in mostra la mano robotica comandata a distanza che scaturì tanto interesse al 3DPrint Hub di Bologna, le stampanti 3D di grandi dimensioni 3DPR (di cui trovate una descrizione qui) e i ragazzi di 3D Archeolab; TalentLab Padova: sappiamo che avranno da mettere in mostra dei droni fatti interamente da loro e diverse stampanti 3D. Con loro abbiamo anche avviato una campagna di live streaming sulle conoscenze di base su stampa 3D, tagli laser e CNC; FabLab Roma Makers: il nome Fa)(a è ormai conosciuto in tutta Italia. Una stampante 3D a grandi prestazioni e tecnologia a levitazione magnetica. Per chi non l'ha ancora vista, la Maker Faire Rome 2014 sarà l'occasione giusta; FabLab Palermo: multipurpose 3D printer è la stampante 3D e fresatrice che si collega al vostro cervello per ricevere più velocemente i comandi; Miocugino: hanno hackerato una CNC Roland a 3 assi. Si chiama Rolandita; FabLab Venezia: la città di Pechino è stata stampata in scala 1:500; MakeInBo: una stampante 3D di tipo Delta fatta in laboratorio. Vedremo di cosa sarà capace; MarbleEcoDesign: makers alla ricerca di un metodo di stampa 3D per il riutilizzo degli scarti dovuti al taglio del marmo nelle cave. Se volete maggiori informazioni o semplicemente volete condividere quello che avete visto in fiera, potete scrivere in questa discussione del forum. La location della Maker Faire Rome 2014 sarà all'Auditorium Parco della Musica, viale de Coubertin 30, Roma. Dal 3 ottobre alle 14 al 5 ottobre alle 19. Noi ci saremo, e voi? [gallery link=file" columns="2" ids="4324,4363]
  16. Arrivano da Firenze e hanno diverse cose da mettere in mostra alla Maker Faire Rome 2014 - Kentstrapper non ci farà vedere nuove macchine, bensì diversi upgrade alle loro attuali stampanti 3D. Siamo passati a trovarli qualche giorno fa, in una giornata molto soleggiata e calorosa. Le loro macchine, Galileo e Volta, erano attive in vetrina e producevano oggetti a tutto andare in vista della Maker Faire Rome. Oggetti piccoli, di grandi dimensioni e assemblati, con ottime qualità finali senza alcuna lavorazione post stampa. Quello che ci ha colpiti di più è stato il polipetto che saluta: la qualità di stampa era notevole. Nelle immagini sottostanti trovate anche una foto del modello di Strati, la prima automobile stampata in 3D. Probabilmente potremo vederlo a Roma tra qualche giorno. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/09/maker-faire-rome-2014-kentstrapper-3.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/09/maker-faire-rome-2014-kentstrapper-2.jpg Tutte le stampanti 3D di Kentstrapper saranno aggiornate, garantendo una maggiore affidabilità sia nell'elaborazione del modello durante la fase di stampa che nella gestione dell'oggetto. Gli aggiornamenti più importanti che ci sono stati segnalati sono un aggiornamento firmware, che permette alle stampanti di gestire meglio il modello 3D, e un aggiornamento al sistema di raffreddamento durante la stampa, grazie al quale il materiale fuso avrà meno problemi nel raffreddarsi. Ora le Kentstrapper sono più "pulite": quale pezzo di plastica in più ed elementi tagliati al laser ben studiati racchiudono le componenti più importanti per il funzionamento delle stampanti 3D, senza far perdere quella caratteristica "maker" che da sempre le contraddistingue.http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/09/maker-faire-rome-2014-kentstrapper-4.jpgNon ci resta che aspettare qualche giorno per studiarle e vederle in azione alla Maker Faire Rome 2014 - Kentstrapper sarà pronta a rispondere a tutte le vostre domande!
  17. Manca pochissimo all'apertura ufficiale della Maker Faire Rome di quest'anno e tanti saranno i progetti che ci lasceranno a bocca aperta. Oggi è arrivato il comunicato stampa di Wasp intitolato "Stampare case non è più un sogno", il quale riporta diverse anticipazioni su quello che l'azienda romagnola ha in serbo per noi. Si parla di una stampante 3D alta 6 metri e della commercializzazione di estrusori per argilla. Ecco il comunicato stampa: "Appena due anni fa Wasp annunciò il suo progetto: stampare case con materiali a km 0 trovando soluzioni legate a ogni territorio, con costi minimi per risolvere il problema della casa nel mondo. Poteva sembrare un'utopia ma Wasp è in grado di coronare il suo sogno e lo dimostrerà alla Maker Faire di Roma, dove il gruppo di Massa Lombarda (Ravenna) tornerà il 3, 4 e 5 ottobre prossimi. Wasp ha costruito una stampante 3D alta 6 metri per realizzare costruzioni in argilla ed è già un prodotto commerciale. “Per motivi pratici porteremo a Roma una versione alta 4 metri – spiega Massimo Moretti, artigiano e anima di Wasp -. Stamperemo un impasto di argilla e sabbia. Una casa si costruisce in settimane mentre alla Maker Faire avremo solo due giorni, quindi le dimensioni saranno diverse. Ma la stampata e i sistemi di estrusione, gli impasti e i materiali sono già testati e funzionanti”. Vedere all'opera questa gigantesca stampante sarà per i visitatori della fiera un'esperienza emozionante e unica. Fiducia in se stessi, innovazione e ricerca caratterizzano Wasp. Il progetto si autofinanzia diffondendo le tecnologie e le conoscenze per cambiare l’approccio al lavoro, cioè creandolo. La linea di stampanti 3D per materiali polimerici, tra le più veloci e precise al mondo, consente a Wasp di alimentare la ricerca, mettendosi a servizio della piccola e media impresa per quanto riguarda la prototipazione rapida. “Abbiamo un traguardo grande, e lavoriamo quotidianamente nel piccolo per raggiungerlo – prosegue Moretti -. Questa strada ci consente di trovare sempre nuovi sbocchi. Abbiamo creato i primi estrusori commerciabili per argilla, ceramica e porcellana, per dare la possibilità di produrre oggetti che abbiano una funzionalità e un valore di mercato. Grazie alla stampa in argilla è possibile consentire alle persone un’autoproduzione reale di pezzi che siano quindi di uso pratico oltre che vendibili. Il lavoro e il progresso sono i cardini del nostro pensiero conclude Moretti -. Del resto, Wasp è l’acronimo di World Advanced Saving Project”." http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/09/maker-faire-rome-wasp.jpg
  18. Se scoprire quanto la stampa 3D stia rivoluzionando settori come la prototipazione, la produzione di oggetti e le creazioni artistiche non fosse abbastanza stupefacente, le ultime novità arrivano dalla biologia. O meglio dalla biostampa. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/09/stampa-3d-organi-01.jpg Mentre la stampa 3D di base utilizza materiali termoplastici che vanno a realizzare un oggetto fisico sulla base di un modello 3D digitale, la stampa 3D biologica segue un iter del tutto simile ma invece di utilizzare polimeri plastici depone cellule vive in matrici biologiche fino a creare veri e propri tessuti vitali, ripropondendone l’architettura e potenzialmente la sua funzione. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/09/stampa-3d-organi-015.jpg Organovo, la pionieristica società di stampa 3D biologica, ha annunciato ultimamente di aver usato la sua tecnologia per testare un farmaco, precedentemente dimostratosi tossico a livello epatico. A differenza degli approcci passati però, Organovo ha utilizzato un tessuto epatico umano biostampato che ha permesso di rilevare la tossicità del composto lì dove persino studi preclinici standard sugli animali e prove in vitro avevano fallito. Secondo Keith Murphy, presidente di Organovo, i recenti risultati hanno mostrato come l'attività metabolica e la risposta tossicologica del “fegato” stampato sono paragonabili a quelle del tessuto nativo aprendo incredibili scenari futuri. Grazie a questi “neotessuti” sarà forse possibile studiare l'effetto di droghe e altri farmaci? Se questi test si dimostrano davvero capaci di predire effetti farmacologici impossibili da rilevare con i metodi classici, quali rivoluzioni sono in arrivo nel campo della sperimentazione farmacologica, nelle sue tempistiche e nelle spese associate? A detta di Organovo, se i risultati continuano a mostrarsi positivi, già entro la fine dell'anno i tessuti realizzati mediante biostampa 3D potrebbero essere commercializzati e il loro utilizzo diventare esponenziale, con conseguenze che finirebbero per interessare tutti noi. Il 10 aprile, inoltre, la società americana ha pubblicato i risultati di studi effettuati su tessuti biostampati del seno grazie alla sua Novogen MMX Bioprinter. Tali ricerche hanno permesso di effettuare valutazioni specifiche di risposta ai farmaci in modelli di cancro al seno che fin'ora si erano dimostrati impossibili al di fuori di modelli in vivo. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/09/stampa-3d-organi-012.jpg Se guardiamo alle problematiche collegate alla sperimentazione, tanto animale quanto umana, ci si rende conto che è in arrivo un'ondata di novità capaci di scardinare i luoghi comuni accademici e aprire le porte su campi applicativi completamente nuovi. Si parla non solo di tessuti stampati in 3D, ma anche di interi organi e il pensiero non può che andare verso il campo dei trapianti e della chirurgia, interessando persino la prostetica lì dove per ora, come nel caso dell'italiana Open BioMedical Foundation (OBM), si usano e si diffondono soluzioni via via più economiche e aperte all'innovazione grazie ai nuovi strumenti produttivi quali appunto le stampanti 3D. Viviamo in un tempo in cui accanto agli approcci tradizionali si affiancano punti di vista e percorsi i cui risultati li scopriremo non più nella nostra fantasia o nei film di fantascienza, ma direttamente sulla nostra pelle. Magari stampata in 3D. Valentino Megale - Open BioMedical Foundation "Biologo, geek, esploratore delle connessioni tra reale e virtuale e membro dell’ Open BioMedical Foundation (www.openbiomedical.org), un’ organizzazione nonprofit per la realizzazione e la diffusione di tecnologie biomedicali open source, low cost e stampabili in 3D. Unisciti alla community scrivendoci a openbiomedical@gmail.org o seguici sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/openbiomedical.org"
  19. Arduino, la famosa scheda programmabile che dà vita alle cose, è vicina a lanciare la propria stampante 3D. Si chiamerà Materia 101 ed è stato proprio Massimo Banzi, ospite a Fuori Che Tempo Che Fa, a mostrarne un'immagine in anteprima. Il tutto è stato coronato con un tweet attraverso l'account Twitter di Arduino, dove è stato specificato che la stampante sarà presentata alla Maker Faire di Roma. Il nome ricorda l'Olivetti Programma 101, primo personal computer al mondo prodotto in casa Olivetti, come se fosse una rievocazione di quest'ultimo. Materia 101 si presenta in un colore bianco soprannaturale, di dimensioni ridotte e con il porta bobine staccato dal corpo principale. Uno schermo LCD, tasto di accensione, rotella per l'utilizzo del menu, piatto di stampa non riscaldato. Il filamento infilato nell'estrusore è uno, quindi si presuppone un solo estrusore. Se fino ad oggi Arduino è stato il più grande promotore della propria scheda open-source, sembra proprio che Materia 101 sarà uno dei prodotti su cui punterà nei prossimi mesi (o forse anni). La mossa della compagnia è interessante, ragionando sul fatto che la maggior parte delle stampanti 3D open-source fa base sulla scheda Arduino. MATERIA 101: NUOVO PRODOTTO O MOSSA DI MARKETING? E' sufficiente guardare le poche immagini presentate per capire immediatamente che Materia 101 è una rielaborazione della stampante Kiwi 3D di Sharebot. Dalle immagini non si notano aggiornamenti alla macchina, facendoci quindi supporre che, per ora, l'unica modifica fatta sia l'inserimento del logo di Arduino sul fronte della stampante. Si parla quindi di una macchina di piccole dimensioni che lavora con tecnologia FDM, volume di stampa di 140 x 100 x H 100 mm e prezzo di mercato di circa 700€. Nell'analisi di questa collaborazione, bisogna tenere in considerazione anche i prodotti che Sharebot ha presentato al 3DPrint Show di Londra qualche settimana fa: si parla di due nuove stampanti con tecnologie SLS e DLP. Sicuramente potremo saperne di più alla Maker Faire di Roma (dal 3 al 5 ottobre) e il nostro compito sarà quello di tenervi aggiornati, obiettivi e imparziali come sempre. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/09/olivetti-101.jpg UPDATE - 15:30 30/09/2014 E' arrivato il comunicato stampa ufficiale di Sharebot, all'interno del quale sono riportate le caratteristiche tecniche e il prezzo di Materia 101: I prezzi, ancora in fase di definizione, vedono la stampante da assemblare sotto i 600 €, quella assemblata sotto i 700 €. Tecnologia di stampa: Fused Filament Fabrication Volume di stampante mono estrusore: 140 x 100 x 100 mm +/- 5mm Risoluzione di posizionamento teorica X e Y: 0,06 mm Risoluzione di posizionamento Z: 0,0025 mm Diametro foro di estrusione: 0, 35 mm Diametro filamento da estrudere: 1,75 mm Temperature ottimali di estrusione PLA: 200-230° Filamenti di stampa testati e supportati: PLA Filamenti di stampa sperimentali: Cristal Flex, PLA Termosense, Poliuretano Termoplastico (TPU), PET, PLA Sand, PLA Flex Dimensioni esterne: 310 x 330 x 350 mm Peso: 10 kg Consumo: 65 watt Scheda elettronica compatibile Arduino Mega 2560 con Firmware Open Source Marlin https://github.com/Arduino3D/Marlin Schermo LCD da 20 x 4 con navigazione menù a encoder Presetting valori di stampa per PLA Blocco estrusore con regolazione pressione su filamento
  20. Mentre state leggendo questo articolo, sul sito del 3D Printshow di Londra c'è un timer che sta per azzerare il countdown dei giorni mancanti all'evento. Il 3D Printshow è il più grande evento europeo dedicato esclusivamente alla stampa 3D e al suo interno vengono presentate ogni anno le più grandi novità del settore. L'evento di quest'anno si prospetta essere il più grande e il più seguito di sempre. Infatti, se fino l'anno scorso la stampa 3D era seguita ancora da pochi, il periodo a cavallo tra il 2013 e il 2014 ha visto una crescita enorme della diffusione di questa tecnologia, sia grazie alla nascita di nuove stampanti sempre più economiche, sia grazie alla grande promozione effettuata dalla maggior parte delle aziende del settore. 3D PRINTSHOW LONDRA: COSA VEDREMO Ne vedremo delle belle. Tra le più grandi aziende internazionali in esposizione troviamo 3Doodler, 3D Hubs, Adobe, Autodesk, Anarkik 3D, BeeVeryCreative, bq, BigRep, Colorfabb, Creat3D, Formlabs, i.materialise, Makerbot, PrintrBot, Roland, Shapeways, Stratasys e Ultimaker. Da notare è la presenza dell'italiana Sharebot. Proprio nei giorni scorsi, Sharebot ha annunciato due nuovi prodotti che saranno presentati più nel dettaglio proprio al 3D PrintShow di Londra. Stiamo parlando della stampante Sharebot XXL (che avevamo già visto in esposizione altre volte) e della nuovissima stampante 3D a SLS - sinterizzazione laser - nota ad oggi col nome di Project Snowhite. Quest'ultima dovrebbe essere messa sul mercato ad un prezzo inferiore ai 20000€ e destinata quindi ad un pubblico di professionisti. Oltre allo spazio espositivo per le aziende, sono stati pensati degli spazi tematici, ognuno con specifiche caratteristiche. 3D Printshow Kitchen: vi troverete tutte le ultime novità sul food printing. Potrete seguire workshop e partecipare alla stampa di biscotti, cioccolata, pancakes e molto altro. 3D Printshow Skyline: spazio dedicato ai lavori più innovativi nel campo dell'architettura. The Fashion House: qui troverete i pezzi da vestire più belli e originali, dai gioielli alle scarpe. Art Gallery: troverete in mostra pezzi d'arte curati direttamente dal 3D Printshow, i quali saranno presentati e discussi in apposite talk. Music Room: al 3D Printshow 2012 suonò la prima band con strumenti stampati in 3D. Quest'anno si troveranno diversi strumenti musicali stampati in 3D e sarà anche possibile provarli. Creators Corner: spazio incentrato sulla modellazione 3D e sulla stampa in tempo reale. Software e hardware sono di casa. Knowledge Bar: risposte imparziali a qualsiasi domanda sulla stampa 3D. Dai materiali ai processi di stampa, qui potrete chiedere qualsiasi cosa. Hospital: tutto quello che riguarda la medicina e il settore biomedicale sarà presentato in questo spazio. Scan Zone: la scansione 3D permette di stampare oggetti già esistenti. Quest'anno potrete scansionare e stampare una miniatura di voi stessi. 3D PRINTSHOW LONDRA: QUANDO E QUANTO COSTA La fiera è programmata da giovedì 4 a sabato 6 settembre presso l'Old Billingsgate, nel pieno centro di Londra. Le tre giornate sono state divise per tematiche d'interesse: giovedì 4 è il giorno dedicato al business, venerdì 5 al design, sabato 6 al pubblico. Questo influisce anche sulla possibilità di partecipare alle conferenze. Trovate il calendario completo a questo link. I biglietti sono disponibili online e si distinguono in due tipologie: conference pass: per chi è interessato a seguire tutte le conferenze e le presentazioni più importanti della fiera, oltre che ad avere l'accesso agli spazi espositivi. Il prezzo è di 60£ e da diritto all'accesso dalle 9:15 alle 18. floor pass: per chi è interessato all'esposizione e ad un numero limitato di conferenze. Il prezzo è di 20£ e da diritto all'accesso dalle 11 alle 18. Il giorno sabato 6 l'accesso sarà univoco al prezzo di 22.50£. Sono disponibili anche sconti per studenti, famiglie o per ingressi multipli. Visitate il sito del 3D Printshow per avere maggiori informazioni sui biglietti. Attenzione: se acquisterete i biglietti il giorno stesso incorrerete in un piccolo sovrapprezzo. Volete rimanere aggiornati su tutte le presentazioni del 3D Printshow? Non preoccupatevi, ci penseremo noi a proporvi tutte le notizie più rilevanti provenienti dalla fiera. Per ora potete leggere e commentare gli ultimi rumors in questa discussione sul nostro forum. Guarda tutti i nostri reportage del 3D Printshow Londra 2014
  21. stampa3D

    Scanner 3D per la stampa 3D

    Gli scanner 3D sono dispositivi che ci permettono di ottenere modelli 3D da oggetti esistenti. Questi dispositivi rilevano le superfici che rientrano nel proprio raggio d'azione memorizzando le informazioni ottenute e rielaborandole, producendo in conclusione una descrizione matematica per punti dell'oggetto scansionato. In altri termini, un modello 3D digitale. Le tecnologie per gli scanner 3D sono diverse e differiscono soprattutto per: la meccanica: gli scanner 3D possono essere fissi o mobili. Quelli fissi dispongono generalmente di un piano che ruota, sopra al quale viene posizionato l'oggetto da rilevare. Quelli mobili sono impugnati da un operatore che deve avere la cura di puntarlo contro l'oggetto interessato, rilevandone le superfici.la tipologia di raggi che lanciano verso l'oggetto desiderato.SCANNER 3D LASER A TEMPO DI VOLOQuesti dispositivi utilizzano una luce laser che viene riflessa sulla superficie dell'oggetto rilevato. Il sensore del laser cronometra il tempo di volo, ossia il tempo che ci mette il fascio di laser a tornare all'origine in seguito essere rimbalzato sulla superficie rilevata, potendo definire se un determinato punto è più o meno vicino al diodo laser che emette l'impulso di luce. Questa misura è possibile in quanto la velocità della luce è costante, sarà quindi il tempo di andata e ritorno dell'impulso luminoso laser che definirà la posizione nello spazio del punto battuto. La precisione di uno scanner 3D laser a tempo di volo dipende quasi esclusivamente dalla precisione con cui esso riesce a misurare il tempo di volo. [gallery td_select_gallery_slide=slide" link="file" ids="3690,3691] SCANNER 3D CON SISTEMA A LUCE STRUTTURATAGli scanner 3D con sistema a luce strutturata proiettano sulla superficie dell'oggetto da rilevare un fascio di luce. La deformazione del pattern proiettato definisce la posizione dei punti che compongono l'oggetto, permettendo ad una telecamera di calcolarne le coordinate tridimensionali attraverso una triangolazione. [gallery td_select_gallery_slide=slide" link="file" ids="3692,3693] SCANNER 3D ECONOMICISono diverse le aziende che si sono lanciate nel mercato degli scanner 3D vedendo l'aumentare dell'interesse nei confronti di questi utili pezzi di tecnologia. Stiamo parlando, per esempio, degli scanner di MakerBot, Rubicon 3D e Structure Sensor. [gallery td_select_gallery_slide=slide" link="file" ids="3688,3687,3689] Esistono poi altri metodi più smanettoni per scansionare degli oggetti 3D. Uno dei più conosciuti è quello che sfrutta il potenziale del Microsoft Kinect. Proprio così, l'accessorio per la famosa XBox 360 può essere trasformato in uno scanner 3D low cost grazie ai suoi driver open source e a diversi software scaricabili online. Altro metodo economico è quello di utilizzare una macchina fotografica o uno smartphone e software open source per elaborare le immagini ottenute. Per maggiori informazioni su questo metodo di rilievo vi rimandiamo a questo articolo su 3D ArcheoLab. RILIEVO 3D: I SOFTWARE LOW-COST VAI ALLA GUIDA ALLE STAMPANTI 3D TORNA ALL'INDICE
  22. stampa3D

    Cosa stampare in 3D?

    Cosa stampare in 3D? Il quesito sembra banale, ma non lo è. In modo alternativo possiamo definirlo "comune". Ebbene, ci siamo passati tutti. Ci si ritrova in quel momento in cui abbiamo tante idee per la testa ma non si sa bene da dove partire. Stampare in 3D può essere un'arte e, come tale, necessita di esercizio per capirne le capacità. COSA STAMPARE IN 3D: LE RISPOSTE La risposta alla nostra domanda "Cosa stampare in 3D?" necessita di qualche esempio per essere approfondita al punto giusto. Dopotutto non possiamo aspettarci che l'utilità della stampa 3D sia legata esclusivamente ad un settore o ad un campo particolare. Elencheremo di seguito alcuni esempi in cui è stata utilizzata la stampa 3D, in modo da stimolare la vostra fantasia e potervi far capire al meglio le potenzialità di questa tecnologia. 1. COPIARE OGGETTI REALI Se avete a disposizione uno scanner 3D, il gioco è fatto. Sarà sufficiente collegarlo al vostro computer per poter salvare il modello 3D di un oggetto reale. Il passaggio da qui alla stampa 3D è relativamente breve: infatti, sarà possibile stampare il modello appena scansionato alla scala che preferite. [gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" td_gallery_title_input="Cosa stampare in 3D: scanner 3D" ids="3556,3557,3558,3559,3560] Questa tipologia di applicazione della stampa 3D è utilizzata nell'archeologia. Lo studio 3D ArcheoLab utilizza la stampa 3D per riprodurre fedelmente i beni culturali, permettendo di superare le barriere geografiche, fisiche e culturali. Potete approfondire il tema cliccando su questo link. Per saperne di più sulla scansione 3D, seguite questo link. 2. STAMPARE OGGETTI SCARICABILI ONLINE Se non sapete cosa stampare in 3D e volete qualche ulteriore suggerimento, potete appoggiarvi a tutti quei portali sui quali è possibile condividere e scaricare modelli 3D pronti per essere dati in pasto ad un software slicer e poi stampati. Stiamo parlando di portali come Thingiverse, ideato appositamente da MakerBot. [gallery td_select_gallery_slide=slide" link="file" td_gallery_title_input="Cosa stampare in 3D: scaricare oggetti" ids="3581,3582,3566] 3. STAMPARE NUOVI OGGETTI Modifichiamo la domanda "Cosa stampare in 3D?" con la domanda "Cosa potrei stampare di utile?". Bicchieri, vasi, viti, pezzi meccanici, statue, cover per smartphone... potremmo continuare all'infinito (o quasi). Un modo giusto per cominciare a stampare in 3D è quindi pensare ad una cosa che ci serve in questo momento e, in seguito, di provare a stamparla. [gallery td_select_gallery_slide=slide" link="file" ids="3570,3584,3585,3568] 4. STAMPA 3D IN EDILIZIA Il settore edile è stato uno dei più ricettivi di questa nuova tecnologia. Sono numerosi i progetti che potrebbero rivoluzionare per sempre il settore, basti pensare che in Cina hanno stampato in 3D 10 case nel giro di 24 ore, oppure che un'azienda originaria di Pisa sta riproducendo le barriere coralline stampandole in 3D. Cosa stampare in 3D? L'architettura ci può dare qualche spunto. [gallery td_select_gallery_slide=slide" link="file" ids="3571,3573,3572] 5. STAMPA 3D IN MEDICINA Cosa stampare in 3D per la medicina? Organi umani, protesi e molto altro, questo risponderebbe un medico. La stampa 3D è stata utilizzata per pianificare una ricostruzione facciale, per sostituire un cranio e per salvare la vita ad un bambino riproducendo il suo cuore. [gallery td_select_gallery_slide=slide" link="file" ids="3574,3575,3576,3577,3578] Come avrete capito, le applicazioni della stampa 3D sono quasi infinite. Al giorno d'oggi si tratta di fare ancora molta ricerca su macchine, materiali e software, in modo da perfezionare ogni fase progettuale per rendere sempre più accessibile questa tecnologia. Se volete saperne vedere più esempi delle possibili applicazioni della stampa 3D, vi consigliamo di seguire i seguenti link, ognuno dedicato ad ogni singolo settore: ARCHITETTURA - EDILIZIA DESIGN INGEGNERIA MEDICINA - BIOMEDICALE MODA - TESSILE Hai ancora dubbi su questo argomento? Chiedi aiuto sul forum! VAI ALLA GUIDA AL BUSINESS DELLA STAMPA 3D TORNA ALL'INDICE
  23. stampa3D

    I modelli 3D

    I modelli 3D non sono altro che la rappresentazione informatica di un oggetto tridimensionale. La creazione di modelli 3D consiste solamente nella prima fase di una serie di operazioni che andranno a definire l'oggetto finale. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/08/1.png MODELLI 3D E LO SPAZIO TRIDIMENSIONALERappresentati in tre dimensioni, i modelli 3D sono posizionati all'interno di uno spazio con tre assi X, Y, Z. Ogni oggetto 3D è definito da un numero infinito di punti, ognuno con coordinate proprie X, Y, Z e che, messi uno accanto all'altro, ci permettono di rendere visibile l'oggetto tridimensionale. I modelli 3D sono quindi resi visibili sui nostri schermi (i quali sono rigorosamente bidimensionali) grazie a dei software che, risolvendo complicate formule matematiche, riescono a rappresentare immagini tridimensionali composte da milioni di punti posizionati in un sistema di coordinate cartesiane. Il sistema di riferimento cartesiano tridimensionale è formato dalle tre rette X, Y, Z perpendicolari tra loro e incidenti in un punto chiamato "origine" o "origine degli assi". L'origine ha sempre coordinate X=0, Y=0, Z=0. I tre assi formano tre differenti piani nello spazio, i piani XY, XZ, YZ, e anche questi saranno utilizzati come riferimenti durante la progettazione dei nostri modelli 3D. http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/08/2.gif Esistono due grandi tipologie di modellazione per creare modelli 3D: la modellazione organica, utilizzata per realizzare forme naturali, umane o creature. Questi oggetti 3D sono caratterizzati da una grande quantità di dettagli e forme morbide e arrotondate che in qualche modo ne esaltano la componente organica;la modellazione geometrica, utilizzata per creare oggetti più tecnici come parti meccaniche o prodotti d'industria. In genere questi oggetti 3D sono di tipo artificiale e vengono modellati seguendo delle forme di base che essendo unite e modificate realizzano il modello.[gallery td_select_gallery_slide=slide" link="file" ids="3601,3602,3603] La tipologia del modello 3D da realizzare renderà necessaria la scelta di una tipologia di modellazione in modo da permettere di arrivare al risultato nel modo più semplice e veloce possibile: modellare un corpo umano con software CAD non avrebbe senso, come viceversa non avrebbe senso modellare un pezzo meccanico con software di modellazione scultorea. VAI ALLA PAGINA SULLA MODELLAZIONE 3D TORNA ALL'INDICE
  24. stampa3D

    Introduzione alla stampa 3D

    Se stai leggendo questa pagina probabilmente sei alla ricerca delle informazioni di base sulla stampa 3D. Questa guida è destinata a tutti coloro che vogliono capire meglio come funzionano le stampanti 3D e cosa realmente è possiile produrre con queste macchine. Non aspettarti solamente un'infarinatura generale, questa guida affronta anche tematiche estremamente specifiche, al punto da essere utile anche ai più esperti. Introduzione alla stampa 3D: come usarla La nostra guida di introduzione alla stampa 3D è suddivisa in più sezioni, le quali possono essere viste a loro volta come delle vere e proprie guide ad ogni specifico argomento. Infatti, per usare una stampante 3D, è necessario avere diverse conoscenze sulla modellazione 3D, sui materiali, sui software, sulle diverse tecnologie esistenti e molto altro. Questo non significa che per stampare in 3D sia necessario studiare chissà quanti argomenti, ma sicuramente è importante aver letto almeno una volta questa guida di base, in modo da non essere completamente all'oscuro di piccoli dettagli che a lungo andare potrebbero solamente darti dei problemi. Proprio per questo motivo la nostra introduzione alla stampa 3D rimarrà online a lungo termine, in modo che tu possa usufruirne tutte le volte che ne sentirai la necessità. Non avrai bisogno di studiare a memoria i contenuti di queste pagine, potrai consultarli tutte le volte che lo riterrai opportuno accedendo a Stampa 3D forum. Ecco gli argomenti trattati nella nostra guida introduttiva: I modelli 3D La modellazione 3D La scansione 3D e il reverse engineering Stampanti 3D: guida all'acquisto Funzionamento delle stampanti 3D Materiali per la stampa 3D Software di modellazione, slicing e client Cosa possiamo stampare in 3D Il business della stampa 3D Una volta terminata la lettura di questa nostra guida sarai in grado di capire quanto sia sfacettato questo mondo in continua crescita. Hai altri dubbi? Iscriviti al nostro forum, la community sarà felice di aiutarti! Resta aggiornato sulle ultime novità, seguici su Facebook e Twitter.
  25. Uno dei problemi principali nei quali ci si trova quando si vuole stampare un oggetto con una stampante 3D riguarda i software da utilizzare. Cos'è un "software CAD"? Come funzionano? Cosa devo fare quando ho finito di modellare il mio oggetto? Cosa significa "slicing"? Queste sono solo alcune delle domande che ci si pone quando si ha a che fare con i software per la stampa 3D. In questa guida troverete le risposte alle vostre domande. Vi presenteremo i software più famosi partendo dal 3D modeling e arrivando ai client software, coi quali potrete lanciare la stampa dei vostri oggetti. Che dire, cominciamo! SOFTWARE PER LA STAMPA 3D: INTRODUZIONE Partiamo dalla base. Anche se siete completamente nuovi al mondo della stampa 3D e della modellazione 3D dovreste avere chiaro cos'è un oggetto 3D (in caso contrario vi consigliamo di leggere la nostra Introduzione ai modelli 3D). Il termine "3D" viene utilizzato per descrivere un oggetto in un sistema di coordinate cartesiane X, Y, Z. X e Y rappresentano un piano, mentre l'asse Z definisce la profondità dello spazio. Ogni oggetto è composto da punti con coordinate diverse che ne definiscono l'esatta posizione sugli assi X, Y, Z e che, posizionati uno vicino all'altro, rappresentano un oggetto intero. Quando guardiamo un oggetto 3D su un monitor di un computer quell'oggetto è chiamato "modello 3D" ed ogni punto che lo definisce è calcolato matematicamente. I calcoli matematici che definiscono un oggetto 3D e che lo rendono visibile sui nostri monitor sono risolti dai software di modellazione 3D, i quali permettono di realizzare oggetti 3D digitali. [gallery td_select_gallery_slide=slide" link="file" ids="3602,3603,3600] Per creare e stampare modelli 3D avete bisogno di tre tipi di software: 3D modeling/CAD software, Slicing/CAM software e Client Software. Modellazione 3D / CAD software: sono i programmi utilizzati per modellare in 3D. La sigla "CAD" significa "Computer-Aided Design", cioè disegno tecnico assistito dall'elaboratore. I sistemi di Computer Aided Design hanno come obiettivo la creazione di modelli, in genere 3D, di un oggetto. Ad esempio, un sistema Computer Aided Design può essere impiegato da un progettista meccanico nella creazione di un modello 3D di un motore. Slicing / CAM software: il "Computer-Aided Manufacturing", che significa fabbricazione assistita da computer, converte i modelli 3D in comandi meccanici, i quali permetteranno alla stampante 3D di capire cosa deve fare e come deve muoversi. Il CAM software è comunemente chiamato "Slicer". Molti programmi integrano strumenti CAD con quelli CAM, nel senso che permettono all'utente sia di disegnare modelli geometrici, che di generare le istruzioni per una macchina utensile. Questi programmi sono detti di CAD/CAM. I programmi di CAD/CAM non hanno bisogno di usare un file di scambio per passare il modello geometrico dalla funzione di CAD a quella di CAM. Client software: è il software di controllo della stampante 3D. Serve per dare le istruzioni di stampa e per impostare la macchina che si intende utilizzare. Esistono client software open source e client software proprietari, ossia progettati esclusivamente per certi modelli di macchine. Esistono tantissimi software di queste tre tipologie, alcuni gratuiti e altri a pagamento. Le differenze stanno nell'accuratezza con cui è progettato il software stesso e al target di utenti a cui sono destinati: i software gratuiti sono spesso destinati agli utenti meno esperti, i quali richiedono meno comandi e meno precisione; i software a pagamento sono spesso destinati ai professionisti e a coloro che hanno necessità di avere maggior controllo sul proprio lavoro. Ora è il momento di entrare nel dettaglio delle tre tipologie di software per la stampa 3D sopra citate. Seguite i link sottostanti per approfondire le tre tipologie di software: 1. Software per la modellazione 3D / CAD per la stampa 3D 2. Slicer software / CAM per la stampa 3D 3. Client software per la stampa 3D In base alle vostre conoscenze e ai vostri interessi potrete specializzarvi in una di queste tipologie di software, anche se per stampare in 3D dovrete sempre inevitabilmente usarli tutti e tre. Hai ancora dubbi su questo argomento? Chiedi aiuto sul forum! VAI ALLA GUIDA SULLE APPLICAZIONI DELLA STAMPA 3D TORNA ALL'INDICE
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