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dnasini

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  1. in effetti senza sapere di che macchina si parla, di che materiale e di che impostazioni di temperatura non puoi che aspettarti delle indicazioni di massima io cosi' ad minkiam ti direi flusso e retrazione.....
  2. Te la butto li visto che nn so come sei messo a manualita' e spazio. Qualche tempo fa, cazzeggiando in giro, ho trovato un progetto DIY che utilizzando un trapano avvitatore o per i piu' raffinati in NEMA che avanza, hanno realizzato un banco per avvolgere filamenti. Il tutto partiva dal trasformare le bottiglie PET in filamento e, dopo l'estrusione, raffreddare e avvolgere il filamento realizzato. Se togli la prima parte e tieni solo la seconda (riavvolgimento) dovresti cavartela. A memoria avevamo anche realizzato il meccanismo per distribuire il filamento sul rocchetto evitando cosi' gli intrecci. Purtroppo nn ricordo dove l'ho visto ma con buona probabilita' era youtube
  3. Come suggerito da @eaman, il principale indiziato e' l'asse Z. Verifica quindi 3 cose in primis: 1) che la vite trapezia nn sia storta o montata storta: fai homing degli assi e poi dai il comando per far salire z fino a 24cm. Durante il movimento, contrlla la vite trapezia se gira sul suo asse o se si sposta da esso 2) controlla che la chiocciola in ottone nn sia deformata e che non sia serrata sul braccio dell'asse Z. Le viti che la bloccano devono avere un certo gioco per permetterle di muoversi in orizzontale e compensare le leggere deformazioni della vite trapezia 3) verifica che nn ci siano ostacoli nella filettatura della vita trapezia (polvere o detriti) e nel caso librificala utilizzando un velo di grasso x viti trapezie nel primo caso, o sostituisci la vite se la deformazione e' molto accentuata oppure comperi/stampi un disaccoppiatore a sfere per gestire le deformazioni. Cerca su thingiverse Z Wobble, ne trovi a pacchi, altrimenti su aliexpress li acquisti gia' pronti nel secondo e terzo caso e' piu' manutenzione che altro
  4. lo trovi sotto il profilo del filamento esatto, c'e' quello e tutti i principali x le calibrazioni di base
  5. dnasini

    New entry

    Quando ho cominciato con Orcaslicer ho fatto cosi': unavolta aperto lo slicer, sotto il tab Prepare, ho selezionato dal menu' di sinistra la linea Printer e poi il comando di setting corrispondente (cerchio giallo) qui selezioni il fw della tua stampante (Klipper o Marlin) se la tua nn e' elencata (era il mio caso) oppure scendi sotto Creality e selezioni la tua (che e' presente). In questo modo hai impostato la tua stampante con i parametri di default Fai la stessa cosa con il Filamento e qui selezioni, ad esempio, Creality Generic PLA per cominciare a stampare con PLA. Ovviamente, questi 2 profili sono quelli di base pensati per due prodotti stock senza customizzazioni. Per la componente stampante per il momento va bene quello che ti viene proposto, mentre il filamento necessita qualche accortezza. Comincia con una temp tower per capire le tue temperature (menu' Calibration nella barra alta e poi Temperature). Qui imposti il range di temperature che trovi sulla confezione del tuo filamento e da qui inizi. Ad ogni modo, se vuoi fare una cosa fatta bene, cercati "Tutorial Orca Slicer /Bambu Studio" fatto da Help3d, e' in italiano e diviso in moduli, comincia con i primi che ti fai un'idea su come cominciare, alcuni moduli sono molto specifici quindi li puoi benissimo saltare per rirenderli piu' avanti, ma almeno cosi' hai una guida passo-passo x comicniare. So che sembra ovvio, ma imposta l'interfaccia dello slicer (o degli slicer) in inglese se vuoi semplificarti la vita nel ricercare tutorial o info in un futuro 🙂
  6. onestamente ignoro quello di cui tu stai parlando..... di che cerchietto e quadratino parli? puoi condividere delle foto x capirci meglio?
  7. dnasini

    New entry

    Hai provato tutto cosa? passare da ugello 0.4 a 0.6 nn e' poi questa impresa. Vero e' che sarebbe meglio farlo con un materiare semplice da stampare come PLA monocolore e non con un Marble che e' gia' rognoso di suo. Prova a descriverci quello che hai fatto nell'ordine in cui lo hai fatto e che risultati hai ottenuto, magari e' solo una questione di definire meglio i passaggi Superfluo da dire ma e' meglio essere subito chiari: quando si fanno i test e le calibrazioni, la regola d'oro e' modificare un solo parametro per volta e verificare il risultato, se ne modifichi piu' di uno, ciano che ti rendi conto cosa e' causato da cosa......
  8. dnasini

    New entry

    Se il problema non e' l'adesione del primo layer, io eviterei additivi a meno che non siano strettmente necessari. La lacca, poi, anche se utilizzata da diversi utenti con piano in vetro, ha la grossa rogna di appiccicarsi anche sulla meccanica creando, a lungo andare, problema ancora piu' rognosi dell'adesione al piatto. Dalla foto, inoltre, sembra che tu utilizzi un piatto PEI textured. Se cosi' fosse, non dovrebbe esser necessario aggiungere nulla. Io utilizzo piatti in PEI da piu' di 4 anni e ci stampo PA, PETG, ABS e TPU senza aggiungere nulla
  9. al 90% e' quello. Nella sostituzione del SOLO nozzle, serri afreddo il nozzle nel blocchetto riscaldante, accendi il tutto a 200C e dai una serrata finale. L'operazione di allentare il nozzle di un quarto di giro, la si fa se, ad esempio, sostituisci o smonti anche la gola. In questo caso, serri il nozzle a freddo fino a che nn e' in battuta al blocchetto riscaldante, lo sviti di un quarto di giro, avviti la gola in battuta sul nozzle e poi serri il nozzle. Anche qui, riscaldi a 200C e dai una serrata finale Per quanto ti riguarda ora, pulisci il piu' possibile nozzle e blocchetto, serra il tutto a freddo (nn e' necessarro serrarlo come nn ci fosse un domani perche' rischi di rovinarlo), riscalda il tutto a 200C e dai un'ulteriore serrata. Se nn si e' scassato nulla dovresti poter riprendere a stampare normalmente 🙂
  10. Purtroppo le stampanti consumer non sono plug-n-play e anche tra stampanti uguali puoi trovare comportamenti diversi perche' le variabili in gioco sono tante a partire dalla qualita' (non sempre ottimale) delle componenti. Se mai dovessi trovare qualcosa, e' da considerarsi come base di partenza visto che ogni config e' unica Il link suggerito da @eaman e' una buona base di partenza per cominciare a conoscere la tua stampante
  11. L'autolivellamento non livella, compensa...... vuol dire che se il tuo piatto e' leggermente storto, te la cavi, se e' tanto storto non risolvi una cippa!!!!! Il livellamento del piatto va sempre fatto a mano, l'autolivellamente e' una trovata marketing che ha associato un nome fuorviante ad una funzione che fa tutt'altro Detto questo, la tua stampante, se nn ricordo male, non permette di regolare il piatto manualmente quindi dovresti innanzi tutto capire "meccanicamente" se e' in piano e non presenti deformazioni. Visto che nn la utilizzi da un po' di tempo, prima dell'autolivellamento, sarebbe bene fare la calibrazione dello Z-Offset visto che poi questo e' il parametro di riferimento dell'algoritmo di auto leveling x compensare il piatto
  12. dnasini

    New entry

    Allora, come macro regola del pollice (prendila come linea guida in quanto con i nuovi firmware - aka Klipper - alcuni di questi test sono integrati nel fw o nello slicer), queste sono le calibrazioni da fare nell'ordine: 3D Printer * Bed Calibration (Bed Leveling) * Z-Axis Calibration (Z-offset) * Extruder Calibration (E-Step/mm) * PID Calibration o Hotend o Heated Bed Filament * Filament Calibration (Average filament size with Caliper) * Flow Rate Calibration (Hollow Cube or Thin Wall) * Temperature Calibration (Temp Tower) * Calibration Cube: in case of difference in size (ce ne sono di piu' affidabili da cercare) * Retraction Calibration (Retraction Tower) 3D Printer – fine tuning * Check max extrusion speed la parte 3D Printer e' la calibrazione base della stampante, mentre le altre 2 sono da fare per ogni filamento che hai (PLA, PETG, ABS,....) e per ogni marca di filamento se questa cambia. A voler essere precisini, anche all'interno della stessa marca se cambia il colore.... (io sono pigro e nn lo faccio ma sarebbe da fare) Come nel tuo caso, se passi da un ugello 0.4 a uno 0.6, le componenti Filament e Fine Tuning sono da rifare. In generale, ogni alterazione meccanica della macchina, richiede un nuovo ciclo di test. Senza investire del tempo in quanto sopra, se ti va bene, ottiene stampe good-enough, nel caso peggiore si scassa qualcosa (vedi me che dopo 2gg che avevo la stampante ho rigato il piatto perche' nn avevo fatto il livellavento ma ho montato tutto, acceso e stampato.....) Dimenticavo... visto che sei agli inizi, investi del tempo anche nell'imparare ad usare un buono slicer. In giro ce ne sono tanti, io utilizzo OrcaSlicer che e' uno degli ultimi usciti sul mercato ed e' un derivato di Bambustudio e Prusaslicer. Banbustudio e' proprietario e dedicato alle macchine Bambulab, mentre Prusaslicer e' utilizzabile anche con macchine non Prusa. Io starei su uno di questi due, scegli tu quello che a feeling ti piace di piu'
  13. dnasini

    New entry

    La butto li.... se ho ben capito, stai stampando il PLA Marble con ugello da 0.6. Fatto salvo quanto gia' detto dagli altri utenti, hai ricalibrato i parametri del filamento (flusso, retrazione,....) con il nuovo ugello? Se usi gli stessi parametri che usavi con ugello 0.4, sottoestrusioni, delaminazioni e buchi nella stampa te le puoi aspettare
  14. con buona probabilita' nel gcode viene codificato un movimento di x che supera la dimensione max impostata per il tuo piatto. Guarda nel file gcode se trovi una coordita in X maggiore del limite del tuo piatto
  15. Bhe direi proprio di no.... sono due materiali completamente diversi a partire gia' dalle temperature di piatto ed estrusore, x nn parlare di retraction e velocita
  16. io il PLA geeetech lo stampavo a 200C, hai fatto una temp tower per trovare i valori che hai riportato? (e cmq nn ci hai detto che slicer usi..... Marlin e' il firmaware :D)
  17. una finitira del genere e' inevitabile, altrimenti nn riusciresti a staccare i supporti dal pezzo. Vero anche che puoi mitigare l'effetto agendo primcipalmente su 3 parametri - distanza del supporto dal pezzo - flowrate dell'ultimo layer - quanto toplayer del supporto prima del pezzo (non meno di 3) Ti dico subito che non esiste la ricetta, devi fare delle prove ovviamente variandone uno alla volta per vedere il risultato. Per il primo piu' aumenti la distanza (solitamente si lascia 1 layer) piu' il supporto si stacca facilmente ma la finitura del pezzo a sbalzo peggiora. Per il secondo, vale quanto detto prima, piu' e' alto meglio esce il pezzo a sbalzo ma piu' e' difficile staccarlo. Per il terzo, maggiori sono i toplayer, migliore e' la finituta dell'ultimo layer del supporto e di conseguenza piu' stabile e' il pezzo a sbalzo
  18. mmmm nn e' che hai qualche cosa di configurato per il profilo PLA che ti "alza" l'offset? che slicer utilizzi? io passo regolarmente da PETG a PLA+ senza modificare nulla se non il profilo del materiale
  19. Onestamente nn ho mai stampato in questo modo ma ricordo un video di help3d che lo trattava ma nn ricordo se facesse riferimento ad uno slicer specifico.... Appena recuperato Ma tratta altri slicer, ad ogni modo ce anche prusaslicer che e molto simile ad orca
  20. Come prima cosa, dovresti seguire il suggerimento di @eaman e creare una cucitura non random x capire se e' questa funzione a dare problemi. Se risolvi bene, fine della ricerca, altrimenti, prova a cambiare pennetta con una che ha accesso in lettura/scrittura piu' veloci, e verificare da menu' se hai la possibilita' di disabilitare il resume delle stampe. Che versione di Marlin hai (immagino tu sia ancora su questo sistema operativo)? La macchina non ha un "gcode", ha un firmware compilato e non e' possibile spacchettarlo. Se hai Marlin in una versione pre 2.x.x, puoi recuperare dal sito Marlinfw.org i sorgerti per la tua stampante con l'ultima versione, configurarti i parametri che ti interessano e ricompilare il tutto. Non e' un lavoro troppo difficile ma ci devi investire un po di tempo in tutorial e guide per capire quale ambiente di compilazione installare (Visualstudio) e quali parametri maneggiare
  21. Io ne avevo presa una di queste USB da fighetto. Come dice @eaman fa la sua bella scena, ma in quanto a praticita' e' utile quanto un ghiacciolo gusto mer*a!! (e scusate il francesismo)
  22. hai modo di collegarti in console? se si, esegui il comando da linea di comando e poi salva con M500. Un gcode con un semplice comando non ha alcun effetto in quanto imposta il valore ma alla stampa successiva questo rischia di venir sovrascritto dai valori di default del fw. Altra alternativa e' mettere il comando nello start gcode cosi' da venir impostato ad ogni inizio stampa
  23. se sei in Marlin con firmware stock, temo tu non abbia il comando M600 (pause) abilitato. Questo significa che lo slicer inserisce il comando nel gcode, ma il firware lo ignora perche' nn abilitato. Hai 2 soluzioni: - trovi un fw precompilato con M600 abiltiato - ti ricompili il firmware
  24. Stampi da SD? se si ed hai una scheda SD con accessi in scrittura lenti (meno di una classe 10), il problema potrebbe essere l'abilitazione della funzione di resume delle stampe. Prova a disabilitare questa funzione e vedi se il problema si ripresenta
  25. mmmm premesso che la stampa che vorresti fare e' impegnativa di suo, ma se stampi un modello "semplice" senza troppe pretese, come viene il risultato?
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