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Lettura temperatura hotend


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41 minuti fa, invernomuto ha scritto:

Verificherei innanzitutto di aver impostato nel firmware il corretto modello di termistore.

Dovrebbe essere possibile modificare a mano la lettura dei valori del termistore in marlin ma io non ho mai provato.

 

In realtà, per ora, il termistore è quello originale. E lo è anche il firmware 😊

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24 minuti fa, mcmady ha scritto:

Concordo con @Mino... Anche 5 gradi di differenza (fossero anche 10...)non contano..  visto che per ogni materiale si fa la temptower... sai che la tua stampante a 200 e' perfetta per quel materiale....cosa importa se effettivamente sono 200 o 195? E solo una pignoleria ma al lato pratico non cambia nulla tanto le indicazioni di estrusione del produttore non le seguiamo e c facciamo apposta le temptower....

Io sono alle prime armi. Quindi ci può stare che mi faccio prendere dall' essere precisino, non considerando che alcuni fattori si possono "smussare". Però, magari il ragionamento che faccio è questo: 

Temperatura max 275 considerando i 15 di sicurezza. Un giorno voglio stampare un materiale che ti "costringe" a salire di temperatura... Magari 250/255. Nel mio caso legge 20 gradi in meno. Escludiamo per assurdo gli errori di lettura, tolleranze strumentali etc etc. Se i 20 gradi fossero stati in più, significa che in realtà l' hotend sta lavorando oltre la sua temperatura massima. Per 4/8/20 ore. Cosa potrebbe succedere? Si intasa la gola perché si scioglie il PTFE? C'è il rischio di incendio? Magari la sollecitazione termica tende a fare deformare l' hotend?

Ripeto, io sono un neofita... Vorrei capire. 

 

Saluti ☺️

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19 minuti fa, mcmady ha scritto:

A sto punto... Alzo le mani a chino il capo... Non ho tutta questa competenza... Io mi fermavo al ragionamento dell' autoesclusione dell' errore.... Dopodiché m fermo🤣

Ma quando saliamo in macchina e leggiamo la temperatura, ci preoccupiamo se questa è giusta o meno? Se cuciniamo la torta e impostiamo il forno a 180° verifichiamo col termometro della NASA se è corretta? Ultimamente sul forum ho letto baggianate pseudo tecnico scientifiche sulla temperatura, che se ci leggesse il premio Nobel Parisi si farebbe tante, ma tante risate 😂

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6 minuti fa, thedragonflyer ha scritto:

Io sono alle prime armi. Quindi ci può stare che mi faccio prendere dall' essere precisino, non considerando che alcuni fattori si possono "smussare". Però, magari il ragionamento che faccio è questo: 

Temperatura max 275 considerando i 15 di sicurezza. Un giorno voglio stampare un materiale che ti "costringe" a salire di temperatura... Magari 250/255. Nel mio caso legge 20 gradi in meno. Escludiamo per assurdo gli errori di lettura, tolleranze strumentali etc etc. Se i 20 gradi fossero stati in più, significa che in realtà l' hotend sta lavorando oltre la sua temperatura massima. Per 4/8/20 ore. Cosa potrebbe succedere? Si intasa la gola perché si scioglie il PTFE? C'è il rischio di incendio? Magari la sollecitazione termica tende a fare deformare l' hotend?

Ripeto, io sono un neofita... Vorrei capire. 

 

Saluti ☺️

Ripeto: qualunque sia lo strumento che usi, se non è tarato e certificato da un centro SIT ha la stessa attendibilità del termistore cinese da 50 centesimi che montano le nostre stampanti.

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22 minuti fa, Mino ha scritto:

Ripeto: qualunque sia lo strumento che usi, se non è tarato e certificato da un centro SIT ha la stessa attendibilità del termistore cinese da 50 centesimi che montano le nostre stampanti.

Scusami, ma mi sembra un po' voler far polemica gratuita. Qui non parliamo di scarti di centesimi di gradi, leggi il post iniziale di chi ha aperto la discussione. L'autore riferisce uno scarto di 20-30 gradi, largo circa, rispetto al reale, a 200 gradi. Non mi pare una cosa trascurabile visto che peraltro lui stesso se ne è accorto e si è messo a misurare (per scarti di pochi gradi non ti faresti nessun problema perché manco te ne accorgeresti).
Per differenze del genere, puoi usare qualunque cinesata per capire se il termistore è configurato male oppure no, basta tararla con l'acqua in ebollizione per capire se da una temperatura vagamente in linea con la realtà o meno. Non vorrei poi dire una sciocchezza, ma dire che il termistore più o meno a temperatura ambiente legge la temperatura reale è poco significativo, perché lo scarto non è lineare all'aumentare della temperatura.
Poi non è che se non hai uno strumenti non certificato non puoi far nulla, io uso un calibro cinese da 10 euro, ovviamente non mi sogno di fare misure accurate al centesimo di mm, ma per capire se un pezzo che ho stampato è 21 o 19 cm va bene.  Altrimenti nessuno di noi misurerebbe un tubo, bisognerebbe usare solo strumenti certificati da centinaia di euro, suvvia!

31 minuti fa, Mino ha scritto:

Ma quando saliamo in macchina e leggiamo la temperatura, ci preoccupiamo se questa è giusta o meno? Se cuciniamo la torta e impostiamo il forno a 180° verifichiamo col termometro della NASA se è corretta? Ultimamente sul forum ho letto baggianate pseudo tecnico scientifiche sulla temperatura, che se ci leggesse il premio Nobel Parisi si farebbe tante, ma tante risate 😂

Se il forno segna 180 e invece sono 130, poi però non piangere se la ricetta non ti viene se la segui alla lettera. Boh, posso capire il non incaponirsi su dei particolari insignificanti, ma in questo caso non mi sembra una cosa tanto trascurabile, specie se dovesse stampare materiali che richiedono temperature più alte, come ABS o TPU. Uno scarto significativo di temperatura segnala un problema, hardware o software, che poi tu possa stampare lo stesso con quel problema non ci piove, ma trovo un po' stucchevole che su un forum tecnico la risposta sia in sostanza: "tienitela così e fottitene". 

Modificato da invernomuto
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45 minuti fa, thedragonflyer ha scritto:

Temperatura max 275 considerando i 15 di sicurezza. Un giorno voglio stampare un materiale che ti "costringe" a salire di temperatura... Magari 250/255. Nel mio caso legge 20 gradi in meno.

Se la stampante non l'hai toccata, ammesso che il tuo strumento di misurazione dia risultati credibili, mi rivolgerei al produttore segnalando il problema.  

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1 minuto fa, invernomuto ha scritto:

Se la stampante non l'hai toccata, ammesso che il tuo strumento di misurazione dia risultati credibili, mi rivolgerei al produttore segnalando il problema.  

Naaa. A breve cambierò tutto. Stavo solo facendo "pratica" nel vedere il firmware, e facendo questa lettura mi sono accorto di ciò ☺️

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30 minuti fa, Mino ha scritto:

Ripeto: qualunque sia lo strumento che usi, se non è tarato e certificato da un centro SIT ha la stessa attendibilità del termistore cinese da 50 centesimi che montano le nostre stampanti.

Concordo con @invernomuto, ma soprattutto ci tengo a sottolinare che non è tanto il sensore quanto tutto il circuito di misura da dover essere validato perchè salvo poche eccezioni la temperatura dell'hotend è rilavata misurando la variazione di tensione su un partitore resistivo in cui uno dei rami è una resitenza che a 200° è già al limite della sua curva di impiego, e che basta una saldatura fredda o un connettore crimpato male o qualsivoglia errore di cablaggio per sposare la curva rilevata e anche di parecchio. Non parliamo poi se viene selezionata la tabella sbagliata nel fimware.

Quindi un controllo dei valori rilevati, avendo l'accortezza di valutare il risultato in base al tipo di strumeto in uso e al metodi di misura, è sempre meglio di niente.

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  1. Torre di temperatura
  2. Thin wall test
  3. Cubetto di calibrazione

questi sono i tre capisaldi di questa comunità (il quarto è "compra una Ender 3"), i primi due addirittura li consigliate a ogni nuova bobina di filamento. Tutti e tre sono indiscutibilmente metodi validi ma, altrettanto indiscutibilmente, approssimativi, in quanto comparativi e per ovviare alle inevitabili imprecisioni di tutto l'accrocco denominato "stampante 3D", compresa la temperatura di stampa.

Poi, appena vi parlano di temperatura hotend, iniziate a snocciolare misurazioni con strumenti di vario tipo per verificare l'attendibilità del termistore, al punto che ho letto veri e propri "trattati scientifici" sull'argomento, con tanto di paroloni ai più sconosciuti. Ma per favore! Se stampate la torre di temperatura per capire se dovete stampare a 180 o a 220 e lo fate a ogni cambio di bobina, risparmiatevi, se non per altro per coerenza, l'ultima tortura.

Io non dico "tienitela così e fottitene", io dico semplicemente che se pretendi di confutare o confermare una misurazione, lo devi fare con strumenti che diano la certezza di essere, per lo meno, più attendibili di quelli che vuoi verificare e, soprattutto, non stampi la torre di temperatura con un range di 40 gradi per decidere come stampare.

Ovviamente questo è il mio umile e modesto parere, lungi da me offendere e/o sminuire gli altri frequentatori di questo FORUM TECNICO.

 

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