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Carsco

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  1. Carsco

    ASA

    Tu avrai letto qualcosa a proposito del materiale in se', ma non riferite al fatto che viene stampato da una FDM. Il problema della stampa FDM e' che non e' "liscia" ma molto porosa, piena di interstizi, e proprio li' si insinuano residui di cibo che possono restare anche dopo un accurato lavaggio. E tutto cio' a prescindere dal materiale in uso. In quegli interstizi c'e' un'alta possibilita' che restino frammenti di cibo che possono fermentare o comunque far nascere colonie di batteri molto dannose per l'uomo. Sicuramente molto piu' pericoloso dei "vecchi" taglieri di legno dove battiamo la carne o tagliamo il salame. Per esempio ho progettato e condiviso su Thingiverse due presse per hamburger ovali perche' nella mia citta' si trovano con piu' facilita' pagnotte/focacce morbide ovali. Ho messo un disclaimer a proposito del contatto diretto della carne con la pressa, facendo vedere che uso una pellicola trasparente tra pressa e carne. Fra l'altro cio' facilita l'estrazione e il successivo congelamento. Ho usato poco l'ASA ma mi e' subito piaciuto, costo e difficolta' a parte. Posso dirti che ci sono 2-3 cose che possono rovinarti una stampa, un po' come l'ABS: andare troppo veloce, usare un piatto liscio, usare un piatto non abbastanza caldo. Personalmente stampo a 240° sia il primo strato che i successivi, con ventola spenta. Come piatto uso il tappetino magnetico ORIGINALE della Ender (che NON e' uguale ai cloni venduti su Amazon). L'originale e' molto piu' ruvido, poroso, spesso e soprattutto resistente al calore. Come temperatura di bed uso 110°, cioe' la massima (del firmware originale della Ender). Non uso alcun tipo di colla o lacca. Grazie ai consigli di gente qui presente ho acquistato un bed in acciaio e relativo foglio di PEI ma dev'essere rimasto impigliato nelle mani delle nostre zelanti dogane. Li aspetto con ansia. Il primo strato lo stampo MOOOOOOLto lentamente, tra i 10 e 15mm/sec. Rallento ancora un po' sul brim (manualmente dalla manopola dei comandi). Me ne frego se ci impiego quasi un'ora (letteralmente) a stendere il primo strato: e' quello il "segreto". I successivi poi li faccio a 25mm/sec, cioe' sempre molto lentamente. Se acceleri, si sfaldano i layer o le pareti. Non conviene. Sono arrivato anche a 30-35mm/sec ma, come sappiamo, la velocita' impostata non sempre e' rispettata poi nella stampa perche' e' soggetta a limiti di accelerazione etc (vedi tutorial in giro). Il BRIM e' l'altra "arma segreta": io uso ben 15mm di brim. A volte succede che il pezzo si stacchi LEGGERMENTE nella congiunzione tra parete e brim e se non ci fosse il brim si alzerebbe tutto quanto mandando tutto a donnine allegre. Non uso paraventi, non uso camere chiuse, anche se la mia stampante e' incastonata sui tre lati all'interno di una scrivania chiusa, quindi difficile che prenda aria. La retrazione varia col materiale, ma l'ASA non stringa nemmeno con la ventola spenta. Personalmente ho settato 6mm a 50mm/sec. Un fattore molto importante e' la distanza del primo layer. E' fondamentale che sia perfetta perche' se sei troppo basso il filamento si spalma sul bed e non lo togli piu', se sei troppo alto non aderisce e si arrotola/arriccia (e' denso e poco propenso ad aderire). E' questione di pochi centesimi, non e' cosa che si valuta con il foglio di carta sotto l'ugello. Tempo fa ho postato un STL per la verifica della planarita' del bed: con quello ho risolto molti problemi che ovviamente col PLA non ho mai avuto. La temp tower puo' aiutarti a trovare i punti deboli alle varie temperature ma con l'ASA non hai scelta: non puoi scendere sotto 235 perche' non si lega, non puoi salire oltre 245 perche' danneggi il tubo in teflon. Hai 10 gradi in cui giocare tutto: non sono molti. Fra l'altro penso che se potessi andare a 250° potrei accelerare un pochino, ma non posso. Ricorda che l'ASA e' tossico, oltre che puzza molto. Le due cose non sono collegate, quindi e' vero che puzza meno dell'ABS ma e' lo stesso tossico. Questo non significa che respiri 5 minuti di fumi e muori sul colpo, naturalmente. Significa che se la stampa dura 2 ore non e' salutare soggiornare dentro. Fra l'altro dopo 2 minuti ti assicuro che ti abitui all'odore e non lo noti piu', e la cosa ti induce a pensare che sei al sicuro: non e' cosi'. Io comunque ho dovuto mangiare un po' di pane duro prima di arrivare a stampare ABS (che ho lasciato perdere) e poi ad ASA. Non credo sia un materiale per chi ha solo stampato PLA, per lo meno non ti aspettare stampe perfette se prima non fai decine di ore di prove stampate. Troverai altri pareri discordanti o persone che usano altri sistemi/parametri, ovviamente. Non sbaglio ne' io ne' loro: il problema e' che devi trovare i tuoi parametri. Usando PLA/PET hai un'ampia forchetta di settaggi in cui puoi fare errori senza ottenere cattive stampe. Con ABS e ASA questa forchetta si riduce tantissimo e basta una sciocchezza per rovinarti la stampa. E qui interviene nettamente il fattore personale: quello che va bene a me puo' non andare bene a te per i piu' disparati motivi.
  2. Carsco

    ASA

    Ormai c'e' solo rosso e giallo. https://www.amazon.it/dp/B079L79Z6X/?coliid=I1LI8NX9B4LRBW&colid=126LHWFBNJDME&psc=1&ref_=lv_ov_lig_dp_it Non durera'.
  3. Carsco

    ASA

    Personalmente, spenta. L'ASA e' molto denso e non fila nemmeno.
  4. Qui in sicilia abbiamo il S.U.C.A., solo per rendere ancora piu' complicate le cose. 🙂
  5. Verissimo, ma quanto puo' durare il problema, 30cm? 🙂
  6. Io francamente unisco i pezzi infilandoli a seguire, e non c'e' retrazione che mi impedisca di farlo dopo aver fatto la svasatura del raccordo pneumatico. Pero' e' chiaro che devo essere presente. E' anche vero che piu' di una volta ho dovuto sbobinare mezza bobina da 2.3kg presa in societa' con un amico, e ho risolto con un bastone di scopa fissato in orizzontale (puleggia condotta) e un manico trasversale sulla "bobina motrice" azionata a mano. Ed ero solo. Ho visto pero' su Thingiverse buoni progetti per stamparsi un supporto da usare con un banale avvitatore. In questo caso (magari in due) la cosa e' molto piu' facile.
  7. Non devi vedere "come", perche' gia' lo sai. Devi solo fare prove con qualsiasi altra cosa da stampare. Non c'e' la ricetta che va bene per tutto. Prova, stampa e vedrai.
  8. Coi supporti ad albero ho fatto cose che voi umani... Quoto Killrob: studiali e ti si aprira' un mondo.
  9. Infatti io mi trovo benissimo con quelli stampati dentro cui mettere il dado. E' piu' resistente, naturalmente, che stampare una filettatura da 4 sul PLA.
  10. In che senso? 🤔
  11. Com'e' umano lei! 🙂
  12. Ma guarda che nemmeno posso aggiornarlo da USB, per come e' messo. Poi, se devo spippolare fra boot loader e ammenicoli vari, ci rinuncio 🙂
  13. Io aspetto ancora il mio: spero di non prendere la fregatura 🙂 Anche io non toglierei il magnetico originale, anche perche' ti GARANTISCO che regge il massimo che raggiunge la Ender: 110° senza fare una piega. Anzi, approfitto per chiedere come andare piu' su dei 110°, visto che e' bloccato da firmware.
  14. Ma se davvero hai poche ore di stampa, non ti viene in mente che hai stretto troppo i carrelli? Il problema non lo risolvi mica cambiando le ruote con quelle di Jeeg 🙂. Il carrello deve scorrere tranquillamente con le mani senza avere giochi, nulla di piu'. Del resto, meglio le ruote che i binari! La mia stampante avra' svariate centinaia di ore all'attivo e non mi sono mai posto il problema. Credo di non aver mai toccato la tensione delle ruote da quando l'ho montata oltre 8 mesi fa. Ogni tanto fa i pelucchi sulle ruote ma ci passo sopra il dito mentre ruotano e via.
  15. Ma la domanda e': noti degrado nelle tue stampe da questo consumo? Sicuro che i pelucchi che vedi sollevare dai bordi delle ruote non siano solo polvere mischiata ad altri residui di stampa? Io credo che per consumare anche un solo decimo di materiale ce ne vuole. E comunque dovresti trovare un bel solco sulla ruota, visto che poggia solo in due punti.
  16. La prima cosa che ho notato 🙂
  17. Se posso spendere 2 centesimi, io lascerei le ruote in plastica perche' fra due materiali diversi si consuma sempre il piu' tenero, e fra acciaio e alluminio vi lascio indovinare chi e' quello piu' tenero. Un kit di ruote costa pochissimo e comunque prima che si "consumino" ne passera' del tempo. Se vedete una pellicina sollevarsi molto probabilmente e' polvere raccolta. Se proprio si "consuma", basta stringere una volta ogni 4-5 mesi...
  18. Ho capito, ma continui a postare foto e fatti avulsi dal contesto, non valori inerenti la stampa e la stampante che stai usando. In questa maniera non e' possibile aiutarti. Se davvero non hai ancora mai fatto una stampa con la ender io ti direi di iniziare con il PLA, e poi salire di difficolta'. Hai fatto tutte le tarature basilari? Thin wall test, temp tower etc? Hai mai stampato solidi di base come test con quella stampante prima di iniziare con cose piu' complicate? La sottoestrusione potrebbe anche derivare da una errata impostazione dello slicer, per esempio usi un nozzle da 0.4 mentre lo slicer e' impostato per 0.5. La fragilita' puo' essere dovuta al fatto che sei "freddo", e quindi il filamento non aderisce bene agli strati, o letteralmente decine di altri motivi che non possiamo escludere perche', ancora, non sappiamo nulla di quello che fai e quindi e' impossibile aiutarti. Io mi fermo qui, se non arrivano informazioni sufficienti a dire la mia.
  19. Vedo che il file presenta molta sottoestrusione. Il fatto e' che non dici nulla a parte la marca del filamento, e quindi e' impossibile aiutarti. Comincia a postare i parametri principali, tipo temperature, velocita' etc. Hai mai stampato ABS o e' la prima volta? Che tipo di esperienza hai? Non puoi iniziare a voler stampare ABS senza prima avere la padronanza su filamenti molto piu' semplici come il PLA. Insomma, posta piu' informazioni, e vediamo cosa si puo' fare.
  20. Chiudere il topic? E perche' mai? Lascialo dov'e'.
  21. Lo vuoi l'ultimo consiglio? Questo e' meglio non toccarlo. Ne ho discusso mesi fa e alla fine anche i "grandi" (quelli che hanno fatto i video sulla taratura X Y e Z) si sono ricreduti e hanno rifatto i video dicendo quello che dicevo io, da ignorante della stampa 3D ma da utilizzatore di motori passo passo da 20 anni. Lascia perdere la taratura degli assi: e' gia' giusta e non potrebbe essere altrimenti. Se ottieni un pezzo di dimensioni diverse e' solo per altre cause ma non di certo per la precisione della stampante. Non devi variare gli stepp/mm se un pezzo di 20mm ti viene 1 decimo piu' piccolo, altrimenti quando farai quello da 200mm ti verra' 1mm piu' grande. Lascia perdere. Hai fatto benissimo a settare il flusso, gli step/mm dell'estrusore, etc... ma lascia perdere X Y e Z. Fidati. Ma de che? Anche io ci sono passato e ho ricevuto gli stessi consigli da gente anche piu' paziente e sicuramente piu' in gamba, senza fare nick. Questo posto serve anche per questo.
  22. 83 mi sembra pochino... io prenderei questi test sempre con le molle. Ho notato che un sacco di cose possono farti variare il flusso (certo, pero' in meno, non in piu'). Cmq vedo che sta andando tutto bene. Non ti fissare con la perfezione: fìssati piuttosto con una buona adesione compatibilmente con una buona rimozione del pezzo stampato. Ti ho allegato gli stessi STL che hai gia' usato, ma questa volta sono solo dei quadrati "vuoti": solo la cornice. Ti fa risparmiare anche piu' filamento e ti dice esattamente se sei "troppo sotto". Come li uso io. Abbasso il piatto finche' i bordi dei quadrati non attaccano piu' e sono tutti storti o leggermente staccati. Poi man mano risalgo lentamente finche' non risultano attaccati (stampando piu' volte e ruotando le manopole sui 4 lati). Mi fermo SOLO quando i bordi dei quadrati non si staccano piu' spingendoli orizzontalmente con l'unghia lungo il piatto, come per volerli spostare. Questo perche' potresti anche avere dei bordi ben attaccati ma troppo schiacciati e non va bene. Devono essere APPENA attaccati: dritti ma non devi poterli staccare spingendoli con l'unghia. Devi partire dalla posizione in cui non sono attaccati perche' devi fermarti un attimo dopo. Non basta che siano attaccati "e basta". Poi passo ai quadrati pieni, ma a questo punto e' solo una controprova: solitamente non c'e' piu' bisogno. Questo test mi ha molto aiutato col PETG/ASA dove non e' facile trovare il giusto punto, mentre il PLA aderisce comunque. 9 quadrati vuoti.stl 16 quadrati vuoti.stl
  23. Beh, nel riempimento non e' normale. Il test del flusso l'hai fatto? Thin wall test.
  24. Aggiungo: in seguito ho modificato quei due file STL mettendo i quadrati piu' vicini al centro del piatto, in prossimita' dei 2/3. Questo perche' solitamente e' li' che si stampa con piu' frequenza e non puoi avere un piatto completamente e perfettamente livellato. E' inutile avere gli angoli buoni se poi stampi nella parte centrale: negli angoli non stamperai mai. Ora sono fuori citta' e mi ritrovo solo questi file sul portatile, ma ti consiglio di stamparli attraverso Cura facendo il resize di X e Y in modo da rimpicciolire tutto e spostare i quadrati dagli angoli verso il centro. Credo che un 75-80% (solo X e Y) potrebbe bastare. Concèntrati su quella porzione di piatto e ignora gli angoli.
  25. Credo se ne freghi. Conta la potenza (V*I) perche' poi ci sono i downconverters che pensano a tutto. Mi spiego meglio: anche se alzi la tensione scende la corrente (e viceversa) perche' la potenza e' sempre la stessa (350-360W). Se ci fai caso tutta la serie di quegli alimentatori ha una sola potenza e varia solo la tensione (12-15-18-24...) e di conseguenza la corrente, ma la potenza resta sempre quella (350W) Secondo me l'alimentatore "si siede" per qualche motivo. Sarebbe anche da toccare con le dita il connettore di alimentazione (quello giallo) per vedere se scalda. Se scalda e' sintomo di contatto non perfetto e va cambiato. Poi, e' ovvio, puo' essere di tutto, ma dubito che qualcosa si "stari" senza averlo mai toccato. Le Ender (di solito) sono fatte per i faciloni come me che non toccano mai nulla 🙂
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