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Carsco

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  1. Carsco

    PETG info

    Qualcosa forse potrai fare con la resina ma non in FDM. Ma verra' dozzinale, nulla di utilizzabile sul serio.
  2. E quindi il problema non e' piu' che "l'ABS VUOLE la camera chiusa e la colla" ma che "l'ABS col vetro e' una gran rogna ma devo usarlo per forza quindi devo convincere chiunque che non si puo' stampare senza camera chiusa e colle varie". 🙂
  3. In inverno me ne frego di lasciare la finestra aperta per non far impuzzare casa. In estate stampo col ventilatore da soffitto acceso sulla stampante e con porta e finestra aperte per far circolare l'aria, visto che qui si raggiungono facilmente i 30°. Ovviamente mai un problema, ma come gia' detto non uso il vetro e gli accessori da parrucchiere. Il "problema" e' quello. Certo, se uno stampa un teschio da 30x30x30 le cose cambiano un pochetto, ma per quel mestiere c'e' il PLA.
  4. Non basta: devi anche cancellare i profili. A volte Cura te lo chiede quando disinstalli: cancella tutto.
  5. Controlla se hai spippolato nello start GCODE da slicer o stai usando uno Z-offset e non te ne accorgi. Edit: ho visto che ti avevo gia' consigliato di farlo... ma mi sa che non l'hai fatto 🙂 Cancella OGNI profilo, disinstalla Cura e reinstallalo. Vedrai che risolvi ogni cosa.
  6. Io penso di si', a patto che si usi come da manuale: stendere su entrambi i lati, lasciare asciugare il sovlente e poi fare la maggiore pressione possibile.
  7. Le cinghie le puoi unire con ago e filo di cotone adatto. E' cosi' che si faceva una volta, ma a macchina. A mano sara' piu' disagevole ma fattibile. Oppure gli spilli sono una buona idea. NO attack: gli spilli staranno in sede da se'.
  8. Per carita', sono tutti cinesi, ma credo che Creality sia il meno cinese fra i cinesi. 🙂 Cmq si impiega davvero di meno con il connettore, magari solo per il bed. Anche perche' la saldatura era fatta davvero bene e non era appena abbozzata e ti assicuro che saldare sul bed non e' una cosa semplice.
  9. Invece saldare il cavo e' piu' pericoloso (quindi e' da verificare con tester e lente) perche' i terminali possono piegarsi e toccare le altre piazzuole, oppure sfilacciarsi durante la stagnatura preventiva e toccare. Saldare due pezzi di rame rigido (e corti), obbligati a stare dove sono, richiede solo gli occhi di un vedente. Ci ho messo 30 secondi a farlo perche' il connettore e' proprio a battuta sull'alluminio: non ho dovuto nemmeno prendere le misure e sembrava fatto apposta. Avevo in mente di fare un codino col cavo, cioe' uncavo di 5cm sul bed e poi connettore in coda ma poi ho pensato "ma chi me lo fa fare?". Ovviamente sono opinioni dettate dall'averlo fatto... Ognuno e' capace a modo suo, chiaro, ma la sicurezza di un connettore fisicamente saldato e ancorato non la puoi raggiungere.
  10. Da piu' di 3 anni ho una Ender3 Pro a cui non ho mai cambiato il bed adesivo magnetico originale che mi e' stato fornito gia' montato. Negli anni sono passato al foglio di acciaio rivestito in PEI ma il fondo magnetico e' rimasto sempre lo stesso. Dopo migliaia di ore di stampa a 110°, qualche tempo fa ho visto che il bed stava macchiando l'acciaio di marrone, come se si stesse sciogliendo. In realta' stava diventando duro come la pietra ma siccome era cosi' perfetto che riuscivo a stampare su TUTTA la superficie del piatto, ho sempre lasciato correre. Da qualche giorno invece notavo un sacco di "valli" che non permettevano piu' la presa dell'ABS e non riuscivo piu' a compensare. Stanco di tutto cio' mi sono deciso a sostituire il magnetico originale sul piatto di alluminio. Bene: era cosi' duro, ma cosi' vetrificato che l'ho dovuto togliere a colpi di spatola usata a mo' di scalpello (dopo averlo smontato). Non c'era altro sistema. Per fare cio' ho dovuto smontare il piano per metterlo in un posto adatto per essere scalpellato. Non potevo farlo sul carrello. Il problema e' che il piano della Ender e' saldato ai cavi che vanno alla scheda madre! Non ci sono connettori! Col mio saldatore professionale non sono riuscito a dissaldare i cavi nemmeno a 450° perche' l'alluminio del bed faceva da dissipatore di calore e avrei dovuto usare un cannellino che al momento non avevo. Ho preferito tagliare i cavi per poi mettere un connettore in seguito. Naturalmente poi e' stata la volta dell'adesivo che rimane sul piano di alluminio. Questa e' stata davvero tosta e mi ha rubato piu' di un'ora: e' un 3M, maledettissimo, ma e' suo lavoro. A forza di diluente e spatola sono riuscito a togliere tutti i residui lasciando il piano integro e senza graffi. Una volta fatto, ho lisciato bene con cartavetro ad acqua tutto il piano e mi sono accorto che in corrispondenza degli svasi delle viti c'erano dei rilievi di residui di lavorazione. Si nota perfettamente qui dove la carta ha lavorato: E mi chiedo: e se fosse questo il problema che quasi tutti accusano per la concavita' del piano della Ender? In effetti i fori sono 4 e sono agli angoli, quindi una volta incollato il magnetico (oppure il vetro) quel minimo rilievo fa incurvare al centro. Chissa'? Io per sicurezza ho carteggiato con accessorio liscio come si vede in foto. Ho anche scartavetrato un po' i 4 spigoli per togliere altri residui del taglio del piano. Ora dovevo mettere una coppia di connettori al bed in maniera che se in futuro avessi bisogno di rimuoverlo potrei farlo in un attimo. E' RIDICOLO che la Creality non abbia pensato a una coppia di XT60: quanto diavolo gli sarebbe costato far le cose per bene? Non e' piu' possibile usare il passacavo originale, quindi ho usato del bicomponente rapido per fissare l'XT60 al bed: e' fermo come una roccia. La sonda di temperatura e' messa alla meno peggio perche' devo sostituire il piano di sughero con un altro piano di cotone che mi arrivera' a breve. Naturalmente ci sara' un connettore anche per questa sonda in modo da non doverla piu' rimuovere nel caso dovessi lavorare sul bed per qualche motivo. Quando finisco nastrero' meglio il tutto. Poi ho messo il magnetico che ho ricevuto con i miei piani in PEI e che non ho mai usato: e' risultato perfettamente liscio. Livellare il piano e' stato veramente un gioco da ragazzi e il risultato e' ancora migliore di quando riuscivo a stampare ABS a 110° fino al bordo estremo. mentre prima c'era qualche imperfezione (e la solita, piccola concavita' al centro) adesso e' praticamente perfetto. Tutto questo per dirvi: carteggiate bene il piano nei bordi (spigoli) e nei fori delle viti. Al 90% e' questo il problema dell'avvallamento al centro.
  11. 🤭 qui pro quo. Cmq rimane troppo alta, fidati. Puoi fare una prova tu stesso: stampa una torre cilindrica di 2-3cm di diametro (non piu' piccola) prima a 60 poi a 30. Quando finisci, prova a spezzarle. Fai diverse prove variando temperature, flussi, larghezza di linea...
  12. 80mm/sec e' "piano"? Se vuoi la massima resistenza meccanica devi andare piano sul serio. Io nemmeno col PLA vado a 80mm/sec! Mesi fa ho stampato un accessorio di un'arma (vera) con il PETG Basicfil e, come te, non ho potuto orientarmi nel verso meccanicamente migliore. Era un rischio, ma quel PETG e' molto buono a patto che si vada DAVVERO piano, e per piano intendo 30-35mm/sec. Devi dare il tempo al filamento di aderire altrimenti lo appoggi solamente. Una buona larghezza della linea aiutera' ancora di piu'. Una temperatura un filo piu' alta del normale fara' altrettanto. Un flusso un pelo maggiore idem, se non compromette la struttura (non deve arricciare). Oggi farei tutto in ABS, ma quel Petg mi ha sorpreso. Ecco la discussione:
  13. Grazie. Mi sono un po' evoluto nel frattempo 🙂 Davvero molto belle e complimenti per il progetto. Questo significa spremere al massimo una stampante 🙂
  14. E' un po' complesso da spiegare a parole, ma si tratta di unire piu' GCODE in uno solo facendo retrocedere Z a piacimento senza fermare i motori (senno' si perde l'offset), compatibilmente con la geometria del pezzo.
  15. In realta' e' un powerbank programmabile anche se non ancora terminato.
  16. Il laboratorio dove vado a volte a cercare qualche colore "strano" e' un open space con TUTTO a vista, sito al pianterreno di uno stabile. Entri e ti trovi centinaia di mq di spazio aperto con decine di stampanti accese. Le colonne portanti che inevitabilmente ci sono sono rivestite di vetrine con oggetti in vendita come alimentatori, filamenti etc... D'altronde, perche' "di marca"? Quindi una marca sconosciuta cinese lo potrebbe fare? C'e' da capire cosa hai letto/sentito... e quante volte abbia cambiato significato nei vari passaparola...
  17. Mi e' stato detto che l'ABS non e' adatto ad essere stampato a piu' colori, che non puo' essere stampato senza camera chiusa, con la ventola accesa o addirittura senza alcuna lacca/colla. Io per fortuna non lo sapevo. 😉
  18. Questa e' la prolunga di un serbatoio per calibro 12. E' soggetto a grosse sollecitazioni e ho usato PETG Basicfil (Amazon) grigio verniciandolo poi di nero. Il grigio e' addizionato di qualcosa, non capisco cosa, ma ci sono dei granuli neri all'interno. E' MOLTO MOLTO MOLTO robusto e soprattutto lavorabile. Si puo' carteggiare perfettamente perfino a motore. Stessa cosa per i PETG trasparenti sempre Basicfil: MOLTO piu' duri, sembra PLA dalla durezza ma e' PETG a tutti gli effetti. Quelli solo "colorati" Basicfil sono come tutti gli altri PETG che ho usato finora. Aggiungo che le sollecitazioni a cui deve resistere sono tutte assiali, nel verso "sbagliato" della stampa. Dentro c'e' una lunghissima molla (oltre 1m) che viene compressa da 8-9 cartucce e che quindi tenderebbe a delaminare la stampa. Inoltre ad ogni colpo il rinculo farebbe altrettanto lavoro, data la massa delle cartucce al suo interno. Insomma, se resiste a questo lavoro... ditemi voi. La fascia per la tenuta alla canna e' invece in ASA. Prima o poi la vernicero'... piu' poi che prima 🙂
  19. Era questo che temevo. Alla fine lo sbattimento non compensa niente. Non ci sono dettagli da coprire perche' sono semplici lettere a rilievo e lisce, ecco perche' secondo me e' difficile che una resina possa fare di meglio di una buona scartavetrata ad acqua e con supporto liscio. Anche perche' poi la resina inevitabilmente cola giu' ed e' cosa che non voglio. Grazie per la tua espererienza.
  20. Carsco

    Ciao a tutti!

    Benvenuto!
  21. Stampo molti pezzi simile a portachiavi, alti 3-4mm, in ABS Non possono essere stampati a faccia in giu', quindi la parte superiore ha la classica trama della stampa. Solitamente carteggio ad acqua con cartavetro e apposito supporto per rendere la superficie perfettamente liscia (e in piano) ma vorrei trovare un metodo piu' sbrigativo. La stiratura e' da scartare perche' oltre a rubare tempo non si avvicina neanche lontanamente alla qualita' di una bella scartavetrata in piano e ad acqua. Ho visto che molti usano resine per rendere liscie le superfici: sono valide anche per piccole scritte superficiali in piano (orizzontali)? Le superfici devono essere carteggiate lo stesso? Io ho solo bisogno di evitare la perdita di tempo della carteggiatura ma non vorrei perdere lo stesso tempo usando queste resine. Sono sbrigative? Sono trasparenti? Sono autolivellanti (molto importante)? Grazie per raccontare le vostre esperienze.
  22. Lo skirt io lo uso per mettere bene in pressione il bowden quando si stampano piccoli pezzi, in modo che dopo che finisce di stamparlo passa meno di 1 secondo e inizia a stampare il pezzo.
  23. Per chiederlo sei molto probabilmente in direct. Noi poveracci abbiamo il bowden... 🙂
  24. Se usi il vetro forse e' il momento di evolversi verso il PEI su lastra di acciaio...
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