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Le migliori guide alla stampa 3D, curate dalla redazione di Stampa 3D forum. Guide all'acquisto, guide all'uso, consigli pratici e molto altro.
stampa3D
Questi sono giorni di grandi rivelazioni per il settore della stampa 3D. Dopo la presentazione della nuova tecnologia CLIP, la quale ci permetterà di stampare molto più velocemente, al SXSW di Austin è appena stata presentata un'interessante stampante 3D di piccole dimensioni ed estremamente economica.


TIKO, la stampante 3D economica di tipo delta

Si tratta di una piccola stampante 3D di tipologia delta e con tecnologia FDM. Fate attenzione: piccole dimensioni non significa necessariamente basse prestazioni. Ogni componente che permette il funzionamento della stampante è stato progettato su misura, cercando di mantenere standard di un certo livello e abbassando il più possibile i costi di produzione. Il software utilizzato per preparare i file di stampa può assere gestito da qualsiasi browser internet; si tratta infatti di un sistema cloud-based, accessibile anche da smartphone e tablet. Il design è molto curato e minimale. Stampa qualsiasi filamento (fili NON proprietari) e può accogliere al suo interno una bobina standard da 1 Kg.

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Dati tecnici ufficiali non sono ancora stati rilasciati, quindi non ci sbilanciamo con previsioni azzardate. Sappiamo però che il piatto di stampa non è riscaldato ed è prodotto in un materiale che permette l'adesione del materiale stampato senza dover aggiungere lacca per capelli, colle o blue tape. Quello che colpisce è come sia stato possibile raggruppare in un design così compatto un'intera - anche se piccola - stampante 3D pronta all'uso.


La campagna Kickstarter è già iniziata ed ora nel momento di stesura Tiko ha ricevuto ben 1.134.00$, di fatto è già un successo! Matt Gajkowski, amministratore delegato dell'azienda, spera di poter iniziare a spedire il prodotto entro fine 2015.

Intanto, se siete alla ricerca di stampanti 3D low-bidget, potete leggete la nostra guida alle 10 stampanti 3D più economiche.

alessino
Quest'oggi, grazie a Ferba, vi proponiamo il nostro test della resina XTC-3D di Smooth-On, azienda americana che produce una gamma infinita di prodotti per la realizzazione di stampi, calchi e copie, molto utilizzati ed apprezzati nel mondo del modellismo, del cinema e degli effetti speciali e che ora si affaccia al mondo della stampa 3D con un nuovo prodotto per la rifinitura dei pezzi, chiamato XTC-3D. Tecnicamente l'XTC-3D è una resina eposiddica bicomponente, il che vuol dire che si tratta di due componenti separati che vanno mescolati assieme prima di essere utilizzati. Una volta pronto, il composto va applicato sul pezzo stampato, utilizzando un pennello e sfruttando la capacità di riempimento e la caratteristica di autolivellarsi di questo materiale, si prefigge di ridurre o addirittura eliminare completamente i segni della stampa dal pezzo.


Preparazione del pezzo

Come per tutte le altre lavorazioni, prima di iniziare il pezzo dev'essere pulito ed asciutto e soprattutto privo di polvere. Se volete potete dare una leggera carteggiata, ma l'XTC-3D ha ottime capacità di riempimento e di presa sulla plastica, quindi in genere non è necessario perdere troppo tempo nel preparare il pezzo.

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Preparazione del composto

Nella confezione, oltre ai contenitori dei due componenti ci sono anche un misurino, un applicatore in spugna e una spatola.

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I due componenti vanno misurati e preparati accuratamente per evitare problemi in fase di applicazione e soprattutto in fase di catalisi. I due prodotti possono essere miscelati in proporzione 1:2 in volume o 42:100 in peso. Se decidete di misurare in volume consiglio di usare due siringhe graduate, mentre per misurare in peso è obbligatorio utilizzare una bilancia digitale capace di misurare almeno fino al decimo di grammo, visto che le quantità utilizzate sono minime (per il pezzo dell'esempio sono stati usati 4 grammi di resina, quindi 1.2 grammi di un componente e 2.8 grammi dell'altro).

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Una volta misurati i due composti vanno versati in un contenitore pulito e mescolati accuratamente. Raschiate più volte sia i bordi interni che il fondo del contenitore, per essere sicuri che i due composti siano completamente mischiati. Per semplificare la cosa utilizzate una paletta con la punta piatta e non arrotondata, in modo da riuscire a raschiare bene fondo e angoli.

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Una volta mischiati i componenti iniziano a catalizzare e avete circa 20-25 minuti per applicarli prima che da liquidi inizino a diventare gelatinosi. Come tutti i composti epossidici anche questo risente della temperatura ambiente, accelerando i tempi di catalisi con l'aumentare della temperatura. Vista la velocità di indurimento della resina il mio consiglio è di preparare sempre una quantità minima di resina e di prepararne una seconda o terza quantità solo se necessaria.

La resina è completamente trasparente, sia in fase di preparazione che una volta indurita, se volete può essere colorata con coloranti specifici, come ad esempio i pigmenti della linea SoStrong, sempre di Smooth-On. In questo esempio ho aggiunto una goccia di rosso SoStrong al composto per rendere più chiaro dove la resina viene applicata.

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L'applicazione

Per applicare il prodotto si può utilizzare la spatola in spugna della confezione o un normale pennello piatto sintetico. In ogni caso il prodotto va applicato in strati sottili, tirandolo in modo da evitare che si formino accumuli o gocce.

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Già in fase di applicazione si può immediatamente notare la caratteristica della resina di autolivellarsi, andando a rimuovere in maniera automatica i segni lasciati in fase di stampa. Il processo di "tiratura" con il pennello deve continuare fino a che la resina non inizia ad avere la consistenza della gelatina, ripassando sulle zone dove si formano dei buchi o degli avvallamenti. Evitate l'errore di applicare troppo prodotto in una sola passata, perchè inevitabilmente si formerebbero delle zone di accumulo e dei "cordoni" di materiale. Piuttosto si può aspettare che il prodotto inizi la fase in cui da liquido inizia a diventare gel per applicare dove necessario un nuovo strato di resina liquida che si fonderà, livellandosi, con quella in fase di indurimento.

Il processo di indurimento completo richiede circa 2 ore, a temperatura ambiente, tempo che può essere ridotto mettendo il pezzo vicino ad una fonte di calore moderato. Una volta indurita la resina può essere ulteriormente carteggiata, dipinta con colori acrilici o smalti o ricevere un altro strato di resina come ulteriore finitura.

Questo è il pezzo dopo l'applicazione di un singolo strato di resina e 45 minuti di indurimento a 40° nell'apposito forno.

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Considerazioni varie sull'XTC-3D

l'XTC-3D, come tutti i composti epossidici, è un prodotto che va considerato come potenzialmente tossico. Quindi, quando viene manipolato vanno sempre indossati guanti isolanti (gomma, vinile, nitrile, lattice) e va evitato ogni contatto con la pelle. Per lo stesso motivo le operazioni di miscelazione e applicazione vanno svolte in ambiente ben ventilato o meglio ancora indossando una maschera con filtri specifici (quindi non una mascherina anti-polvere). Una volta indurita la resina si stabilizza e diventa inodore e può essere manipolata senza particolari precauzioni. Le valutazioni sulla sicurezza tornano fondamentali se si decidesse di carteggiare il pezzo, per evitare di entrare in contatto o di inalare le polveri della resina. Alla fine dell'applicazione, i pennelli possono essere puliti con del normale acetone (quello da colorificio) fintanto che la resina è ancora non completamente catalizzata.

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Per chi è venuto a trovarci al 3DPrint Hub di Milano e ha avuto l'occasione di essere presente alla nostra conferenza intitolata "Stampa 3D online: servizi di informazione e di vendita al pubblico", MakeTank non sarà una novità; e sicuramente non lo sarà anche per tutti quelli che, tra una cosa e l'altra, navigano molto e si tengono aggiornati sul mondo del making.
Ed è proprio di MakeTank che vi andremo a parlare oggi, grazie alla grande disponibilità di Laura De Benedetto (co-fondatrice del progetto) e alla sua scelta di sottoporsi ad una nostra intervista.
MakeTank - L'intervista

Risponde alle domande:

Laura De Benedetto co-fondatrice e amministratrice unica di MakeTank Srl (www.maketank.it). Nata a Taranto, laureata in Chimica a Torino, MBA a Milano dove ha lavorato nell'organizzazione di convegni per manager (IlSole24ORE), consulenza (CapGemini Ernst&Young) e marketing (Microsoft). Si trasferisce a Firenze e lavora per quasi 9 anni in DADA SpA società leader nel web & mobile advertising ed entertainment prima di, nell'ordine, sposarsi, avere un figlio, fondare l'associazione di Business Networking ToscanaIN, la startup MakeTank e le associazioni FabLab Firenze e Make in Italy.
 
Ciao Laura, finalmente ci conosciamo. Cos'è MakeTank?
MakeTank (www.maketank.it) è il marketplace dei Maker, creativi e designer italiani che progettano e realizzano i loro prodotti con tecniche di Digital Fabrication tra cui, in primis, la stampa 3D. Mahttp://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/03/maketank-marketplace-makers-01.pngkeTank Srl è iscritta al registro delle startup innovative di Firenze e offre ai Maker uno spazio per promuoversi e vendere in tutto il mondo creando una vetrina online da gestire in autonomia. All'interno del marketplace i Maker sono liberi di innovare, perché a occuparsi degli aspetti amministrativo-contabili (fatturazione al cliente finale), della logistica (spedizioni centralizzate) e persino della produzione tramite service convenzionati per i Maker che lo richiedono, è direttamente MakeTank.
 
Dal tuo punto di vista, cos'è la stampa 3D?
La stampa 3D è una tecnica che consente alle PMI di prototipare a costi e tempi contenuti, con la possibilità di apportarne migliorie modificando il modello vettoriale, e ai Designer di poter autoprodurre piccole serie di oggetti senza ricorrere a grandi aziende o artigiani per produrre stampi o componenti necessarie ai propri manufatti. Si tratta di uno strumento usato nel B2B da decenni e oggi sempre più diffuso nei settori sanitario e automotive. Dati i costi sempre più bassi e le performance sempre migliori delle stampanti consumer sul mercato, tanti creativi hanno iniziato a sperimentarne l'uso nei propri studi oppure a testarne l'efficacia nei FabLab e nei MakerSpace che stanno aprendo in tutta Italia. Noi di MakeTank crediamo che la stampa 3D non sia una moda passeggera, ma possa davvero rappresentare uno dei pilastri della Terza Rivoluzione Industriale, consentendo di progettare localmente e produrre in modo diffuso.


[caption id=attachment_12531" align="aligncenter" width="740]http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/03/maketank-marketplace-makers-02.png Sezione "Stampa 3D" su www.maketank.it[/caption]


Pensi che ci saranno degli sviluppi (tecnologici, di mercato, sociologici) riferendosi alla tecnologia della stampa 3D?
Gli sviluppi sono all'ordine del giorno e nell'arco dei prossimi cinque anni la stampa 3D diventerà una commodity alla portata di tutti, grazie al diffondersi delle conoscenze hardware, software e dei materiali necessarie per poterla utilizzare. Inoltre, come un tempo portavamo in copisteria i nostri file da stampare, domani porteremo i file vettoriali da stampare tridimensionalmente; oppure sarà direttamente il corriere a occuparsi non solo di spedire il prodotto al cliente che l'ha ordinato ma anche di produrlo nell'hub produttivo-logistico. Uno scenario futuro non molto lontano, a mio avviso, dato che già negli USA e anche in Francia si stanno iniziando a sperimentare iniziative di questo tipo.
http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/03/maketank-marketplace-makers-05.jpgTornando a MakeTank, sul vostro marketplace avete dei progetti fatti con la stampa 3D?
Su MakeTank c'è un'intera sezione (eccola: www.maketank.it/it/prodotti/stampa-3d) di oggetti realizzati con la tecnica della stampa 3D. Sono gioielli, lampade, accessori prodotti in diversi materiali, dal PLA al metallo, con un comune denominatore: la ricercatezza del modello di partenza. Il nostro obiettivo, infatti, è avere oggetti innovativi ma anche esteticamente belli. E' questo l'elemento caratteristico dell'artigianato e del design made in Italy e per questo motivo lo abbiamo scelto come uno dei punti di forza del progetto MakeTank.
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Sembra quindi che l’artigianato digitale abbia davvero un futuro tutto da scoprire. 
Ricordo che avete vinto un bellissimo premio alla prima edizione della MakerFaireRome e noto che siete molto attivi sul territorio. Avete qualche evento in programma?

 
Si, è vero, siamo molto attivi sul territorio perchè ormai siamo un punto di riferimento per i Maker italiani. Abbiamo partecipato ad ambo le edizioni della Maker Faire europea (e nel 2013 siamo stati votati come startup http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/03/maketank-marketplace-makers-03.pngpiù interessante dai Maker presenti in sala vincendo il TechGarage), siamo stati all'Italian Innovation Day a Mountain View a marzo 2014 e siamo reduci dalla tappa milanese di 3DPrint Hub e da SMAU Berlino dove siamo stati scelti tra le 10 startup innovative toscane più interessanti. In futuro ci aspettano in settimana un corso per Confartigianato Vicenza dove raccontiamo le innovazioni date da stampa 3D, taglio laser e open hardware agli artigiani e PMI tradizionali locali, ad aprile un incontro in Hangar Fantacci / Design Store di Prato insieme ad alcuni Designer e Artigiani con l'Assessore alle Attività Produttive del Comune Daniela Toccafondi, a maggio la premiazione del vincitore del contest DesignWinMake Metal Edition in occasione del lancio della Florence Design Week a maggio. E ogni occasione in cui MakeTank viene invitata per noi diventa un'occasione per promuovere e far raccontare i nostri Designer di persona!

 

Gabriele Carrara
Calverton, del graphene 3D Lab ha  ufficialmente annunciato la disponibilità sul mercato  del nuovo filamento conduttivo in grafene per la stampa 3D. Il prodotto sarà distribuito con il nuovo marchio e la nuova piattaforma e-commerce dell'azienda, Black Magic 3D.

Il filamento parte da una base di PLA per permettere la compatibilità con la maggior parte delle stampanti 3D disponibili sul mercato. Il PLA incorpora le proprietà del grafene (un materiale sviluppato pochi anni fa, costituito da un solo strato di atomi di carbonio) tra cui la conducibilità.

Il filamento conduttivo può essere utilizzato per stampare parti conduttive quali circuiti elettrici e parti per l'elettronica.


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Daniel Stolyarov della CEO Grafene 3D ha commentato: "Ci aspettiamo una vasta gamma di applicazioni, tra cui la stampa 3D di tracce conduttive e sensori tattili capacitivi. Non vediamo l'ora di ricevere  feedback da parte degli utilizzatori per implementare lo sviluppo di una vasta gamma di filamenti con capacità funzionali. "

le caratteristiche del filamento sono:

Resistività elettrica: 1 ohm-cm ( l'attitudine di un materiale ad opporre resistenza al passaggio delle cariche elettriche)

Colore: Nero

Diametro: 1,75 millimetri

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Secondo la società, questo nuovo filamento conduttivo può essere utilizzato per le seguenti applicazioni:

Parti meccaniche e funzionali: il filamento è meccanicamente più forte rispetto a materiali quali ABS e PLA. Può essere quindi utilizzato per stampare in 3D parti funzionali quali: ganci, parti strutturali, ingranaggi ecc.

Sensori: Questo filamento può essere usato per creare sensori (tattili) utilizzati per misurare prossimità, posizione, umidità, livelli dei fluidi, e accelerazione.

Circuiti elettrici: Un'altra applicazione del filamento conduttivo è la creazione di circuiti elettrici per l'uso in elettronica, in schede di Arduino, alimentazioni, ecc..

Schermatura Elettromagnetica: questo materiale può fare da schermo per le interferenze elettromagnetiche, ovvero un disturbo che colpisce un circuito elettrico a causa o di induzione elettromagnetica o di radiazioni elettromagnetiche emesse da una sorgente esterna. Il disturbo può interrompere, ostacolare, o  limitare l'efficace svolgimento del circuito. Il filamento può essere utile  in una vasta gamma di settori, tra cui le telecomunicazioni, dispositivi medici, imballaggi, aerospaziale e automotive.

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Ryka Tempesta
Stampare mattoni personalizzati ed assemblarli assieme per creare una struttura. Il padiglione Bloom, è un esperimento che indaga una possibilità diversa per la costruzione di edifici usando la stampa 3D. Non colati a strati come per le stampe di oggetti, ma realizzando elementi modulari.

Gli edifici stampati in 3D si propongono l'obiettivo di costruire direttamente in loco, in maniera rapida e durevole, tramite l'uso di cemento liquido estruso da ugelli. Le strutture tradizionali si compongono di mattoni di varie specie e tipo, sovrapposti e tenuti insieme da malta. Ogni mattone prodotto in serie non si differenzia uno dall'altro nè per estetica, nè per dimensione, per ovvi motivi statici ed economici. In questi giorni è stato presentato qualcosa di differente per la modalità costruttiva con cui è stato realizzato. Alla quinta annuale Berkeley Circus esordisce il padiglione Bloom, progettato dal Professore Associato di Architettura Ronald Rael e dal suo team di studenti.

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/03/padiglione-bloom-4.jpghttp://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/03/padiglione-bloom-7.jpgIl principio ispiratore di questo padiglione è il mattone e non la costruzione, rigorosamente stampato in 3d.

Gli 840 blocchi che compongono l'edificio, generano una costruzione vorticosa e desueta, alta 9 metri, larga e profonda 12 metri, ogni singolo blocco è stato numerato e personalizzato con motivi floreali differenti.http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/03/padiglione-bloom-8.jpg

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/03/padiglione-bloom-3.jpgI mattoni del padiglione Bloom sono stati realizzati con una stampante 3d che utilizza la tecnologia ColorJet Printing (CJP). Questa tecnica consente di stampare a colori ad altissima risoluzione e si effettua con due componenti principali: materialedi base e collante. Il primo è costituito da una miscela di polimeri, cemento e fibre, ideata e realizzata dal professore Rael e il suoTeam. Questo composto viene steso in strati sottili sulla piattaforma di costruzione mediante un rullo; il collante colorato viene spruzzato selettivamente dalle testine di stampa a getto d’inchiostro, consentendo al materiale di base di solidificarsi. In seguito alla formazione di ogni strato, il piatto di stampa si abbassa sino al completamento del mattone.http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/03/padiglione-bloom-1.jpghttp://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/03/padiglione-bloom-2.jpg

 Ogni mattone consente l'ingresso della luce con le sue variazioni d’intensità e di colori nell’arco della giornata, sincronizzandosi con l'ambiente circostante e la natura.

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/03/padiglione-bloom-6.jpghttp://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/03/padiglione-bloom-10.jpgLa bloom è la più grande struttura polimerica stampata sino a d oggi ed è l'ulteriore dimostrazione che, con la tecnologia costruttiva 3d, i limiti statici sono ormai superati, pur essendo in fase di definizione, e consente creazioni architettoniche uniche, capaci di esprimere i pensieri più profondi attraverso le forme plasmate, le linee curve evocatrici della natura e ispiratrici di tanti architetti e Movimenti artistici.

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stampa3D
Stiamo ancora cercando di recuperare le energie dalle tre giornate del 3DPrint Hub di Milano (qui trovate i nostri reportage), ma siamo già pronti per la prossima grande fiera che darà spazio alla stampa 3D. Sì, anche noi, perché nonostante Stampa 3D forum non abbia dei prodotti da mettere in mostra, uno dei nostri obiettivi è quello di seguire le aziende ovunque vadano, tenendovi aggiornati sull'evoluzione del mercato di nostro - e vostro - interesse.


MECSPE 2015, la fiera dell'industria manifatturiera

Questa volta si andrà in direzione Parma in occasione del MECSPE, la più grande fiera d'Italia per l’industria manifatturiera. L'evento contiene 9 Saloni Tematici: Subfornitura, Eurostampi & Plastixexpo, Trattamenti e Finiture, Macchine utensili, Logistica, Control Italy, Motek Italy e 3DPrint Hub. Tutto questo è organizzato per dare ai visitatori una visione il più possibile completa su tutto quello che è l'innovazione nell'industria, mettendo a diretto contatto tra loro diversi saloni.

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Seguendo il grande successo ottenuto a Milano, 3DPrint Hub sarà presente per la seconda volta nella città di Parma, proprio come l'anno scorso all'interno del MECSPE 2014 (e qui trovate il nostro reportage del 2014).

Assisteremo ad un'area dedicata al 3D printing molto più completa e differenziata rispetto l'anno scorso - bisogna ammettere che mancava qualcosina - in compagnia di numerosi nuovi produttori di stampanti 3D e di materiali, oltre che alle aziende che ormai si sono stabilizzate nel settore. All'interno dell'area convegni del 3DPrint Hub si terranno, per tutte le giornate di fiera, convegni informativi sulle ultime novità, esperienze universitarie e molto altro (a questo link trovate il Progamma dei Convegni).

Stampa 3D forum sarà presente nel FabLab Factory (padiglione 6, stand K32), insieme agli amici di FabLab Parma e FabLab Brescia.

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L'appuntamento: sabato 28 marzo ore 10

Se non avete assistito al nostro convegno al 3DPrint Hub di Milano, questa volta non potete mancare. L'invito è per sabato 28 marzo alle ore 10 presso la 3DPrint Hub Arena nel padiglione 6. Nel nostro intervento, dal titolo "Stampa 3D online: servizi di informazione e vendita ai consumatori", vi racconteremo come funzionano la maggior parte dei servizi di informazione e di vendita del settore.


Biglietto omaggio!

Siete iscritti al nostro forum? Per voi è riservato un biglietto omaggio per accedere a MECSPE  2015, assistere al nostro convegno, a tutti i momenti formativi e alle dimostrazioni pratiche previste durante 3DPrint Hub Parma. L'invio dei biglietti omaggio sarà effettuato entro la giornata di martedì 24 marzo.

Non ci resta che aspettarvi numerosi, certi che l'evento riuscirà a darvi una bella panoramica sul mondo della stampa 3D e dell'industria.


Riassunto

Stampa 3D forum -> Salone: 3D Print Hub Padiglione: Pad. 6 Stand: K32




LUOGO: Fiere di Parma - MECSPE 2015
DATA: 26 - 28 marzo 2015
ORARIO: 9:00 - 17:30 - Sabato dalle 9:00 alle 17:00
INGRESSI: Fiere di Parma - Viale delle Esposizioni‎ - 43122 Parma PR




 

MbSt
Fenomenali poteri cosmici... in un minuscolo spazio vitale! Con queste parole, il genio di Aladdin, celebre cartone animato della Disney, descriveva al nuovo padrone i poteri della lampada magica, un piccolo oggetto metallico che consentiva al possessore di realizzare ogni desiderio. A questo punto l'analogia con BoXZY vien da sè; si tratta di una piccola "scatola magica" che permette a un maker di concretizzare ogni sua fantasia relativamente alla prototipazione rapida. Come è facilmente intuibile, ogni tecnica ha i propri limiti ed è particolarmente indicata per alcune applicazioni piuttosto che per altre. Le stampanti 3D tipo FDM, per esempio, consentono di realizzare qualsiasi tipo di forma ma sono limitanti dal punto di vista dei materiali, esclusivamente polimeri termoplastici. Viceversa, una macchina di taglio laser può essere usata per lavorare il legno, la carta, i tessuti, i metalli e molti altri materiali ma funziona esclusivamente per incisione e taglio. Lo scopo primario di BoXZY è quindi quello di riunire in un unico dispositivo desktop tre tecniche di prototipazione rapida: Stampa 3D FDM, fresa CNC e taglio laser.

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/03/BoXZY_imm1.jpgBoXZY è un progetto sviluppato da due fratelli di Pittsburgh, Joel e Justin Johnson, che hanno deciso di affidarsi ad una campagna di crowdfunding su Kickstarter per finanziarlo. L'obiettivo primario era quello di creare un dispositivo desktop completo (quindi non semplicemente una stampante 3D con qualche altro piccolo optional) ed al contempo solido, affidabile e preciso.

"We refer to it as a desktop manufacturing space. The aim is to democratize and production quality and to make affordable commercial results for consumers"

https://d2pq0u4uni88oo.cloudfront.net/projects/1414462/video-508677-h264_high.mp4
L'aspetto che caratterizza maggiormente BoXZY e che, stando alle parole degli ideatori, lo differenzia dagli altri prodotti all-in-one presenti sul mercato è l'interscambiabilità. Passare da una tecnica di prototipazione all'altra è molto semplice, l'estrusore per stampare in 3D può essere rapidamente rimosso e sostituito con una fresa Makita ad asse verticale ed analogamente la fresa può essere rimossa per far posto al laser. A seguito di tutte queste sostituzioni manuali ci si potrebbe aspettare una perdita di precisione da parte dello strumento invece, a quanto pare, le "quick-change heads" sono state studiate appositamente per conferire allo stesso tempo flessibilità ed accuratezza in fase di realizzazione dei propri modelli.

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/03/BoXZY-imm2.jpghttp://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/03/BoXZY-imm-3.jpg

Un altro elemento interessante che caratterizza BoXZY è che, pur essendo una macchina pensata per essere distribuita già assemblata, è caratterizzata da un design modulare e facilmente modificabile e scalabile, concettualmente, da questo punto di vista, l'idea è abbastanza simile a quella della stampante 3D italiana Fa)(a.

"Every component is easy to access, remove or upgrade, and BoXZY’s simple-as-possible design makes this even more convenient"

Oltre ai tratti distintivi appena enunciati e che collocano BoXZY tra i dispositivi più promettenti della categoria all-in one, segnaliamo le buone prestazioni delle singole tecniche di prototipazione. La fresa CNC assorbe una potenza di circa 935 watt ed è caratterizzata da una velocità regolabile tra i 10,000 and 30,000 giri/minuto. Può lavorare su una gamma ampissima di materiali, alluminio, ottone, acrilico, legno massello, ABS ed altri polimeri ed addirittura alcune leghe d'acciaio.

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/03/BoXZY-imm4.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/03/BoXZY-imm5.jpg

Relativamente alla stampa 3D, è possibile estrudere diversi materiali, tra cui principalmente PLA, PVA, Ninja-flex, ABS e Nylon. Il volume di stampa è di 16,5cm x 16,5cm x 20cm, la risoluzione massima di stampa è di 4 micron, la velocità di default è di 30mm/s, potendo spingersi fino ad un massimo di circa 150mm/s.

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Il laser di 2 watt riesce a tagliare senza problemi il legno tenero ed è in grado di incidere su legno massello, pelle e plastica persino delle fotografie, replicandole in maniera estremamente accurata.

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Per quel che concerne la parte software, ufficialmente è consigliato "123D" dell' Autodesk, soprattutto per le applicazioni con la fresa CNC, tuttavia è specificato che BoXZY può eseguire anche i G-code creati con la maggior parte dei programmi CAM in circolazione.

La campagna di crowdfunding terminerà il 18 Aprile, per ulteriori informazioni consultate la pagina ufficiale di Kickstarter.

Cosa ne pensate di BoXZY? Si tratta davvero del sogno di ogni maker oppure mettere insieme due tecniche di prototipazione rapida che si basano su logiche totalmente diverse potrebbe comportare, a lungo andare, delle criticità? Scriveteci la vostra opinione sul forum.

Open BioMedical Initiative
Diagnosi precoce di tumori grazie al binomio cloud e stampa 3D. Questo l'obiettivo che un'azienda americana vuole realizzare sfruttando l'evoluzione continua delle tecnologie hardware e software.

Stampa 3D e Web comunicano sempre più efficacemente. Le informazioni viaggiano in entrambi i sensi, da scansioni 3D caricate su repository online fino alla stampa dei modelli digitali. Integrando la potenza di calcolo del cloud computing con la flessibilità (anche economica) della stampa 3D, questo flusso di bit può essere applicato pure nel campo medico, per esempio nella diagnostica tumorale.

Hardware e software si sono evoluti da sempre di pari passo, rafforzandosi a vicenda e dipendendo l'uno dall'altro per esprimere le proprie funzioni. Visti i recenti sviluppi, i confini di entrambi sono diventati però più sfumati, tutto a vantaggio delle potenzialità di questi sistemi. Da un lato, il software non è più relegato ai limiti della “macchina su cui gira” ma diventa sempre più un'estensione particolare di una realtà molto più vasta, la rete, e in particolar modo dell'insieme di database e applicazioni che formano il cosiddetto Cloud. Grazie a quest'ultimo, un programma supera i confini dell'hardware di cui fa parte delegando gran parte del lavoro ai server della rete, permettendo a dispositivi anche molto semplici di elaborare una quantità di dati fin'ora impensabile. D'altro canto, l'hardware stesso oggi tende a superare la propria staticità grazie a una maggiore modularità, facilità di utilizzo e soprattutto ai nuovi sistemi di produzione. Ovviamente stiamo parlando della stampa 3D. Stampa 3D e cloud rappresentano un'accoppiata formidabile che permette di realizzare dispositivi dinamicamente adeguati alle diverse necessità e dotati di una grandissima capacità di calcolo, favorendo l'abbassamento dei costi, la personalizzazione e la portabilità di queste tecnologie. Fatto questo presupposto, l'unico vero limite di utlizzo è la fantasia. Un' applicazione di questo vincente binomio è attualmente in fase di sviluppo da parte di un'azienda biotech americana, la Miroculus. Il progetto è legato al campo oncologico e ha lo scopo di facilitare la diagnosi precoce, aspetto chiave della terapia antitumorale. L'esito della terapia infatti, oltre a numerosi fattori, dipende dalla rapidità con cui la malattia viene diagnosticata, soprattutto nelle prime fasi quando è ancora possibile “sorprendere” farmacologicamente il tumore prima della sua espansione. Ecco quindi che ogni progetto capace di ridurre i tempi di diagnosi è di vitale importanza e le tecnologie moderne permettono di farlo sempre più efficacemente. L'azienda americana è infatti a lavoro su un'intera piattaforma di diagnosi di tumori basata sull'analisi di campioni di sangue dei pazienti.

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/03/Stampa-3d-diagnosi-tumori-2.jpgPrelevato quest'ultimo e caricato su una piastra da 96 pozzetti comunemente usata nei laboratori diagnostici, il campione viene trasferito all'interno di un dispositivo interamente stampato in 3D dove, grazie a protocolli biochimici brevettati che non necessitano di ulteriore supporto tecnico, viene rilevata la presenza di specifici microRNA, molecole che possono essere usate come segnale della presenza o meno di un tumore.

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La presenza della malattia è associata a un segnale luminoso inviato dal dispositivo a un cloud server che permette di incrociare migliaia di dati contenuti nei suoi database, filtrarli ed elaborare una risposta rapida e tempestiva delocalizzando l’analitica di laboratorio. Il progetto è ancora in una fase iniziale di sviluppo ma i primi risultati sono molto incoraggianti. Ancora una volta la flessibilità della stampa 3D spiana la strada alla sua applicazione in settori sempre nuovi e questo esempio ricorda lo stretto, strettissimo rapporto, tra stampanti 3D e internet. Così come i progetti stampati in 3D nascono prima su computer e nella rete, così questi possono nutrire la rete stessa di nuove informazioni, chiudendo il cerchio e saldando ancor di più il legame tra materia e bit al servizio dell'uomo.

Valentino Megale – Open BioMedical Initiative

Roberto Coppa
Vi siete mai chiesti se ci fosse un modo per testare a pieno le qualità della vostra stampante 3D? Che cosa è in grado di fare, e quali sono le effettive prestazioni al di là della scheda tecnica? Da oggi è disponibile un test delle prestazioni che può fare al caso vostro.

Il designer CTRL V ha pubblicato nel vasto database di Thingiverse un file STL, liberamente scaricabile, studiato appositamente per lo scopo. Si tratta di un modello 3D composto da vari elementi inclinati, aggettanti, concavi e forati, caratterizzati da una diversa complessità. Per fare un’analogia, possiamo mettere alla prova la nostra stampante 3D come faremmo in un computer con i classici benchmark.

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Più precisamente, l’oggetto è composto in questo modo:

-dimensioni: 4x50x50mm (basamento);

-grandezza dei fori: 3 fori da 3/4/5 millimetri di diametro;

-dimensioni del dado: dado esagonale di tipo M4;

-dettagli: piramide, cono, numeri;

-forme arrotondate: onde, semi-sfera;

-distanza minima tra le superfici: 0.1/0.2/0.3/0.4/0.5 millimetri;

-sporgenze: 25°/30°/35°/40°/45°;

-lunghezza ponti: 2/3/4/5/6/7/8/9 millimetri;

-superfici: tutte le parti piane.

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Ciò è estremamente utile non solo per vedere di cosa è capace la nostra macchina, ma soprattutto per verificare che sia ben regolata. Si potrebbe avere un piatto di stampa non perfettamente orizzontale e quindi non perpendicolare all’asse Z, oppure potrebbe risultare che i binari su cui si muovono gli assi non siano perfettamente allineati.  Col tempo, inoltre, le prestazioni possono subire un lieve calo a causa delle cinghie che si allentano. Le conseguenze di queste anomalie alla stampante sono le vibrazioni e una diminuzione della qualità generale della stampa. Potrebbe anche accadere che le forme rotonde vengano stampate come ovali. Ed è proprio grazie a questo file tester che possiamo verificare la presenza di difetti ed individuare i punti deboli per poi agire con una mirata manutenzione.

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Ovviamente la qualità della stampa è influenzata anche dalle impostazioni e dai parametri dello slicer, per questo CTRL V consiglia di impostare la risoluzione del layer più alta possibile ed un riempimento del 33 %.

E’ evidente come questo semplicissimo modello 3D possa portare ai numerosi benefici già citati, peraltro richiedendo una media di 50 minuti di tempo e una quantità minima di materiale. Il tester è scaricabile a questo link e pronto per fare un check-up della vostra stampante.

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Ryka Tempesta
Giovane azienda italiana, proveniente dal campo motociclistico, la Dynamo D3D presenta al 3DPrint Hub di Milano la sua nuova la stampante 3D ONE-EVO, evoluzione della prima produzione, la D3D ONE. La ONE-EVO vanta rispetto la precedente due caratteristiche: piatto di stampa più ampio, 240x240x250 mm e velocità di stampa superiore alle stampanti FDM attualmente sul mercato.

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Questo risultato è stato ottenuto dalla collaborazione con un'azienda danese specializzata nello sviluppo di elettronica per stampanti 3D, Create it REAL. La velocità di stampa, 450 mm/sec, consente di produrre oggetti anche di grandi dimensioni in tempi ridotti, con notevole abbattimento sui costi di produzione.

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Inoltre l'apparecchio è dotato di un sistema diagnostico da remoto che consente di controllare quel che accade sulla scheda madre. La ONE-EVO si presenta con un solo ugello da 0,4mm ma è pronta anche per il secondo, ha risoluzione layer da 0,02 mm (20 micron) e costo di 3100€.


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Roberto Coppa
Al 3DPrint Hub di Milano MeccatroniCore sfoggia le sue due stampanti FDM di fascia pro: Leonardo 300 EVO e Leonardo 300 EVO H. Macchine disegnate in Italia con componentistica made in Japan, che promettono estrema efficienza e affidabilità per un uso che spazia dall'ingegneria, all'architettura, al design industriale.

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Nella configurazione più economica troviamo un solo estrusore e abbiamo la possibilità di lavorare col PLA. Il piano, in vetro, non è riscaldato e possiamo contare su un volume di stampa di 402x302x302 mm. Ma le cose si fanno decisamente più interessanti nel modello top, dove si aggiunge la possibilità di lavorare con due estrusori, e quindi stampare con due colori oppure beneficiare dell'ausilio del secondo per i sostegni delle nostre stampe. Abbiamo una risoluzione dei layer massima di 0,1 mm e una risoluzione dell'estrusore di 0,002 mm. La possibilità nei materiali si amplia sensibilmente essendo compatibile con HIPS, PVA, PLA, ABS e moltissime altre termoplastiche, potendo raggiungere delle temperature vicine ai 400 °C. Si aggiunge il piatto in vetro riscaldato. L'inserimento del secondo estrusore comporta però un volume di stampa leggermente ridotto: 352x302x302 mm con secondo estrusore montato ma non in funzione e 302x302x302 mm con secondo estrusore in funzione.

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Entrambe le configurazioni hanno un peso di 52 Kg e un volume pari a 710x660x730 mm. Hanno inoltre un ugello intercambiabile (0,3 o 0,6 mm).

Come software slicer sono accompagnate da Repetier Host gratuito oppure una versione di Simplify3D ottimizzata da MeccatroniCore, a pagamento.

Alle Leonardo 300 è possibile aggiungere un PC di bordo (trattasi di un Microsoft Surface Pro in configurazione con processore Intel Core i5) così da rendere indipendente la macchina.

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Per quanto riguarda i costi, la MeccatroniCore Leonardo 300 EVO è venduta ad un prezzo di 5900 € + iva mentre la 300 EVO H sale a 6900 € + iva, aggiungendo eventualmente il prezzo del tablet.


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Gabriele Carrara
Al 3DPrint Hub non sono mancati i produttori di filamenti per stampanti 3D FDM. Uno dei nuovi arrivati, il quale ci ha colpiti in senso positivo, è TreeD Filaments, azienda produttrice di vari fili utilizzati in quattro grandi ambiti: Techincal, Architectural, Wonderfil e Flex.


TreeD Filaments e la sua offerta di filamenti per la stampa 3D

In ambito tecnico (Techincal) TreeD Filaments produce due tipologie di filamento:
- Stiron HIPS, polimero tecnico perfetto per la creazione di supporti o parti portanti, si estrude tra i 220° e i 230° e necessita del piano riscaldato;
- Biomyde, un polimero altamente tecnico utilizzato per produrre ingranaggi o parti in movimento, è auto lubrificante e resistente all'abrasione, si estrude a 220° su piano caldo in Tufnol (materiale abbastanza comune in elettronica), per consentire al filamento estruso la corretta adesione al piatto di stampa.

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Nel settore Architectural sono disponibili cinque diversi tipi di filamento. Questa linea è interamente dedicata al design, all'architettura e all'arte. Grazie all'unione materiale/polveri minerali si ottiene una una finitura simil marmo, legno e mattone. Sono lavorabili post stampa, si estrudono ad una temperatura attorno ai 230°.

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Wonderfil è una linea costituita da PLA e ABS, degno di nota è il filamento chiamato Performance ABS, il quale permette una velocità di stampa del 10% più rapida e non emette fumi tossici.

In fine troviamo la linea Flex, basata essenzialmente su due materiali:
- TPU, polimero con ampia memoria elastica, supporta allungamenti pari al 200%;
- TPE, polimero con un alto ritorno elastico.
Entrambi i filamenti si estrudono tra i 220° e i 230° con il piano riscaldato a 40°.

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I prezzi variano tra i 35€ + iva e i 25 + iva.

Altra caratteristica molto apprezzabile di TreeD Filaments è che utilizzano il cartone riciclato come elemento dominante dei loro imballi.

"Nonostante una bobina in cartone impieghi quasi il doppio del tempo per essere avvolta rispetto ad una in plastica, siamo convinti che un futuro sostenibile passi anche da queste scelte. Grazie a questi accorgimenti sia la scatola che la bobina sono riciclabili al 100%."
cit. TreeD Filaments.


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Cosimo Orban
Tra le molte stampanti 3D che abbiamo visto al 3DPrint Hub di Milano c’è la 3DPRN che si propone di diventare leader della creazione di componentistica ad alto livello di precisione.

Con un’ampia possibilità di espansione e personalizzazione (possibilità di telaio aperto o chiuso, doppio estrusore, …), le loro stampanti a fusione di materiale offrono un’ampia superficie di stampa e la possibilità di stampare oggetti in sequenza, grazie al movimento lungo l’asse Z totalmente indipendente. Questo permette alla macchina di trasformarsi in una vera e propria CNC e di andare a rifinire gli oggetti stampati, cambiando testa e correggendo le imperfezioni dovute al deposito di materiale.

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Al momento della conversione del file nel software proprietario della stampante, il programma elabora le superfici idonee alla rifinitura e calcola i movimenti necessari per cancellare i segni della stratificazione e delle imperfezioni del materiale.

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Ecco alcune informazioni sulle stampanti 3DPRN:

3DPRN-Basic LX



Telaio: profili in alluminio
Area di stampa: 200mm x 200mm x 200mm
Prezzo: 960€

3DPRN LAB



Telaio: profili in alluminio
Area di stampa: 330mm x 450mm x 235mm (LAB-max: 510mm x 450mm x 235mm)
Prezzo: 1’999€

3DPRN MOSTER



Telaio: profili in alluminio
Area di stampa: 650mm x 670mm x 500mm
Prezzo: 2’999€
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stampa3D
L'avevamo già incontrata al 3DPrint Show di Londra, questa volta sono venuti a Milano. BeeVeryCreative ha presentato BeeTheFirst, attualmente l'unico modello in vendita dell'azienda portoghese.


BEETHEFIRST

La prima cosa che colpisce è la freschezza: BeeTheFirst è veramente una macchina bella da vedere e da tenere in mostra, compatta, semplice nel design come nell'utilizzo. Non a caso, questa stampante 3D è pensata per gli architetti e i designers, coloro che sono continuamente alla ricerca dello stile.

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I materiali sono ricercati e presentano nella totalità un'oggetto solido e ben fatto. La massima risoluzione raggiungibile è di 50 micron per un piatto di stampa di 190 x 135 x 125 mm. Il peso della stampante è di circa 9 kg, aggiungendo il packaging si arriva a circa 10 kg.

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Il packaging è unico nel suo genere ed è pensato per l'utilizzatore creativo, quello che non sta mai fermo e che ama portare con sé la sua stampante 3D, anche in autobus o in metro. All'interno si trovano gli strumenti essenziali per l'utilizzo della stampante e le istruzioni d'uso. Attenzione: manca l'alloggiamento per le SD card. L'unico sistema che avete per gestire la macchina è il collegamento al computer tramite cavo usb.

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Il piatto non è riscaldato e l'unico materiale ufficialmente accettato è il PLA. BeeVeryCreative vende un filamento proprietario, ma è possibile utilizzare filo di qualsiasi produttore.

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Nuove macchine a breve

Non possiamo sbilanciarci su quello che BeeVeryCreative ha in mente di presentare. Quello che possiamo dire con certezza è che l'azienda sta lavorando su altri modelli di stampanti 3D che andranno a soddisfare tutte le richieste del mercato. Sarà sufficiente aspettare qualche giorno/settimana per avere comunicazioni certe.


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stampa3D
A quasi un anno di distanza dalla prima data del 3DPrint Hub a Parma, assistiamo finalmente ad un evento del tutto dedicato alla stampa 3D e alle sue applicazioni a Milano. Ovviamente, noi di Stampa 3D forum non mancheremo e abbiamo riservato per voi qualche sorpresa!


3DPrint Hub Milano 2015

Il 3DPrint Hub è un evento in cui le aziende si metteranno in relazione con i molteplici settori di applicazione della stampa 3D. Ci saranno aree dedicate all’architettura, all’aereospaziale, al medicale, all’edilizia, ma anche alla gioielleria, ai giocattoli e alla moda.

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3DPrint Hub approfondirà quindi le tematiche della stampa 3D a  livello professionale in diversi settori, con un focus particolare su:



Hardware: stampanti 3D, scanner 3D, accessori per la stampa e la scansione;
Software: simulazione, modellazione, progettazione;
Materiali: plastica (ABS, PLA, PET, poliuretano, nylon e altre resine), metalli (alluminio, titanio, acciaio e altri) e altri materiali (organico, ceramica, argilla e altri);
Tecnologie: Fused Deposition Modeling (FDM), Plastic Jet Printing (PJP), Stick Deposition Moulding (SDM), Digital Light Processing (DLP), Selective Heat Sintering (SHS), Smooth Curvature Printing (SCP), Sliding Separation (SS), Laser Sintering Systems (LSS), Selective Laser Sintering (SLS), Stereolithography (SLA);
Servizi: nuovi servizi per la stampa 3D.

L’appuntamento è dal 5 al 7 marzo 2015 nel Padiglione 1 di FieraMilanoCity.


Convegni

Stampa 3D forum è felice di invitarvi a due convegni:


Giovedì 5 marzo - Primo meeting italiano di stampa 3D nel medicale, ortopedia e traumatologia

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Il continuo miglioramento delle macchine, sempre più performanti, permette un post-processing tridimensionale che sta rivoluzionando la medicina attuale, soprattutto all’interno della sfera ortopedico-traumatologica.

"Grazie alla stampa 3D - precisa il Prof. Nicola Bizzotto, chirurgo ortopedico dell'Università degli Studi di Verona - oggi abbiamo la possibilità di toccare con mano e vedere concretamente, in rapporto 1:1, una lesione o una frattura, consentendo così una migliore valutazione del quadro clinico e un miglioramento del planning chirurgico. A questo va aggiunto un ulteriore aspetto non meno importante - continua Bizzotto - relativo al rapporto medico-paziente. Quest'ultimo infatti, osservando concretamente il proprio osso fratturato fedele alla realtà in ogni suo aspetto, dimostra un’ottima comprensione della gravità del danno portando ad un miglioramento sensibile nella compliance del trattamento proposto dal medico curante".

L'evento avrà luogo giovedì 5 marzo dalle 13:30 alle 16:30 nell'area congressi di 3DPrint Hub in FieraMilanoCity, presieduto e moderato dalle eccellenze italiane in campo medico.

Stampa 3D forum sarà partner ufficiale di questo primo evento a livello nazionale insieme all'Università di Pavia, l'Azienda Ospedaliera della Provincia di Lodi, l'Associazione Italiana di Bioingegneria, AITASIT, Gruppo manomedica.it e Blue Tek. Il nostro contributo approfondirà il problema dell'informazione nel campo medicale, cercando di eliminare l'idea che "con la stampa 3D si può fare di tutto!" e distinguendo quello che è la buona informazione dal rumore della notizia dell'ultima ora. Qui trovate il programma completo del convegno.


Sabato 7 marzo - Stampa 3D online: servizi di informazione e vendita ai consumatori

Sabato 7 marzo, alle ore 10:30, terremo un convegno intitolato "Stampa 3D online: servizi di informazione e vendita ai consumatori". Vi parleremo di service online, aziende e rivenditori, con un occhio di riguardo verso la qualità dei prodotti e delle informazioni che si possono trovare sul web.


Attività, opportunità, biglietto ridotto

Attività - Stampa 3D forum parteciperà a 3DPrint Hub Milano con uno stand dinamico e proporrà continuamente attività di stampa e scansione 3D ai visitatori, coinvolgendoli in prima persona.

Opportunità - Avete stampato qualcosa di memorabile? Avete costruito una stampante 3D come solo voi sapete fare? State lavorando ad un prodotto che vi piacerebbe mettere in mostra? Il nostro stand è a vostra disposizione per esporre i vostri progetti! Tutto quello che dovete fare è lasciare un commento in questa discussione, descrivendo brevemente quello che vorreste portare con voi. Però affrettatevi, lo spazio è limitato, i primi a esprimere il loro interesse avranno maggiore probabilità di partecipare.

Biglietto ridotto - A tutta la community di Stampa 3D forum sono riservati dei biglietti d’ingresso a prezzo ridotto: invece di 25€, potrete accedere all’evento a 15€. Per ricevere il codice sconto è necessario essere iscritti al nostro forum (qui il link per fare l’iscrizione), qualche giorno prima dell’inizio dell’evento riceverete all’indirizzo email con cui vi siete registrati il vostro invito.

Per gli studenti universitari l’ingresso è gratuito!
L’orario di apertura della fiera è dalle 9:30 alle 17:30 e il biglietto per entrare costa 25 euro se acquistato alla reception, oppure 20 euro se acquistato con preaccredito online (entrambi validi per 1 solo ingresso, per 1 solo giorno). Gli studenti universitari, esibendo alla biglietteria la tessera universitaria (o un documento che attesti l’iscrizione all’università), hanno diritto ad un ingresso omaggio.

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A questo link trovate l'intero programma dei convegni.

Rimaniamo quindi in attesa dei primi di marzo, intanto, se volete farvi un'idea di quello che potrete trovare in fiera, potete dare un'occhiata ai nostri reportage dei 3DPrint Hub di Parma, Bologna e Bari.


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