Vai al contenuto

Articoli

Le migliori guide alla stampa 3D, curate dalla redazione di Stampa 3D forum. Guide all'acquisto, guide all'uso, consigli pratici e molto altro.
Open BioMedical Initiative
Molte persone pensano che gli animali piu’ pericolosi in Kenia siano i leoni. Pero’ mentre gli attacchi di leoni sono piuttosto improbabili, una creatura molto più piccola colpisce ben 2,6 milioni di persone, di cui 1,5 milioni di bambini in età scolare. Questo famigerato essere è il jigger (o chigoe), un esemplare di pulce che può portare ad alcuni sintomi severi come ulcere, infiammazioni, infezioni secondarie (come il tetano) fino all’amputazione e in casi estremi anche la morte. Queste particolari specie di pulce non sono saltatrici per cui, insediandosi stabilmente nel terreno, l'area più comunemente colpita è il piede.

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/01/Happy-Feet-scarpa-stampa-3d-Jigger-2.jpg

Roy Ombatti, un giovane ventitreenne studente di ingegneria meccanica, pensatore critico e innovatore sociale, è stato finalista al 3D4D Challenge e cerca di utilizzare la stampa 3D per il bene sociale in modo analogo ad Open Biomedical Initiative. Ombatti ha un curriculum impressionante: ha co-fondato il programma Outreach FabLab Nairobi per i bambini, è uno Stanford Fablearn Fellow 2014, con due anni di sviluppo internazionale. E’ stato un alunno al Design Summit ed è uno sportivo appassionato. Lavorando insieme con Harris Nyali, anche lui studente di ingegneria meccanica presso l’università di Nairobi, ha sviluppato un concetto originale per utilizzare le moderne tecnologie al servizio della società e per il miglioramento delle condizioni di vita dei propri connazionali.

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/01/Happy-Feet-scarpa-stampa-3d-Jigger-3.jpg

Il concetto è semplice: coloro che sono colpiti da infezioni jigger hanno spesso deformità dei piedi e questo ha un pesante impatto sulla loro capacità di camminare. Con scarpe appositamente realizzate, i malati potrebbero recuperare la loro mobilità diminuendo al tempo stesso le possibilità di reinfezione. Ciò è particolarmente importante in una zona con tassi di infezione talmente elevati da far si che nel corso di un periodo di 20 mesi, circa 50.000 studenti abbandonano la scuola a causa di infezioni jigger.

Con lo scopo di poter raggiungere le zone maggiormente colpite da questo tipo di infezioni da jigger, Ombatti e Nyali hanno ideato il progetto “Happy Feet” che, oltre a basarsi su un laboratorio mobile per potersi muovere sul territorio, utilizza bottiglie di plastica che possono essere riciclate ed utilizzate per creare il filamento da utilizzare nelle stampanti 3D. Questa caratteristica aggiunge una natura eco-friendly al progetto di queste particolari calzature.

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/01/Happy-Feet-scarpa-stampa-3d-Jigger-4.jpg

Il PET riciclato dalle bottiglie viene estruso utilizzando una stampante MakerBot Replicator e trasformato in scarpe. Ombatti è andato fino nei paesi Bassi per migliorare le conoscenze sulla stampa 3D e sulle tecniche di realizzazione delle calzature. Grazie a Baltan Laboratories e HIVOS, è riuscito a partecipare a diversi workshop e a mostrare i disegni del suo ambizioso progetto durante la Dutch Design Week.

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/01/Happy-Feet-scarpa-stampa-3d-Jigger.jpg

Gli obiettivi di questo progetto sono molteplici ed uniscono socialità, impegno umanitario ed ecologia. I giovani che volessero intraprendere questa strada potrebbero guadagnarsi da vivere realizzando direttamente scarpe ecosostenibili che possono essere utilizzate da chiunque, non solo per combattere le infezioni da jigger. La creazione sostenibile di scarpe su misura realizzate con materiali riciclati potrebbe avere un forte impatto economico sulle aree rurali in Kenya. Infatti, utilizzando per la stampa 3D plastica riciclata, darebbe un aiuto concreto alla conservazione ambientale del territorio ricco di bellezze naturalistiche nonchè rappresenterebbe un’importante occasione di impiego e impegno umano.

Orlando Rossi 

Roberto Coppa
ProtoCycler - Ogni giorno sentiamo parlare sempre più dei progressi della stampa 3D, delle sue potenzialità e delle sue innumerevoli applicazioni. Ci troviamo a parlare continuamente di nuove tecnologie di stampa, e di come   grandi aziende o piccole startup rilascino macchine sempre più performanti ed economiche. Tutto ciò è sicuramente a vantaggio del consumatore finale, che può avvicinarsi a questo mondo approfittando proprio di tutto questo. L'acquisto di una stampante quindi diventa un'opportunità per il grande pubblico che può avvicinarsi al mondo della prototipazione in modo semplice e completo.

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/01/Protocycler-riciclo-plastica-bobine-stampa-3d-3.jpg

C'è però un fattore di cui tener conto, ovvero le spese per l'acquisto delle bobine di filamento di materiale, che per esempio, nel caso dell' ABS si aggira intorno alle 30 € al kilogrammo. Questa componente acquista maggiore rilevanza nel caso in cui ad adoperare una stampante 3D sia un neofita, ossia una persona che non ha precedente esperienza con questa tecnologia e che per ottenere un risultato accettabile ha magari bisogno di più tentativi. Più tentativi si traducono in più materiale utilizzato e quindi costi maggiori.

Per dare una soluzione a questo problema nasce ProtoCycler: una macchina capace di restituire filamenti partendo dal riciclo di "rifiuti" di stampa o pellet.

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/01/Protocycler-riciclo-plastica-bobine-stampa-3d.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/01/Protocycler-riciclo-plastica-bobine-stampa-3d-7.jpg

Dietro a questo progetto risiede la ReDeTec, una startup Canadese composta da Dennon Oosterman, Alex Kay e David Joyce, che ha varato il progetto sulla piattaforma di crowdfounding "Indiegogo" riuscendo in pochissimo tempo a raccogliere i fondi necessari per la commercializzazione. ProtoCycler non è sicuramente la prima macchina capace di fare ciò, ma si presenta al mondo con una scheda tecnica di tutto rispetto e una facilità d'uso che porta la stessa ReDeTec a definire il proprio prodotto come "il migliore riciclatore di filamento".

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/01/Protocycler-riciclo-plastica-bobine-stampa-3d-8.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/01/Protocycler-riciclo-plastica-bobine-stampa-3d-6.jpg

Protocycler ha un funzionamento molto semplice e non ha bisogno di particolari settaggi per il funzionamento. Attraverso una apposita manovella si aziona il trituratore manuale, dopodiché basta selezionare il materiale inserito tramite i pulsanti e lo schermo LCD. Avviata la macchina, l'estrusore espelle la plastica che a sua volta viene avvolta automaticamente in una bobina.

Per quanto riguarda le specifiche tecniche, è dotato di un trituratore capace di lavorare pezzi di dimensioni massime di 13 x 13 centimetri, una velocità di estrusione di ben 300 centimetri al minuto e una tolleranza nell'estrusione di +-0.02 millimetri; dalla macchina è possibile selezionare un diametro di stampa di 1.75, 2.85 o 3.00 millimetri, oppure, tramite software, un qualsiasi valore compreso tra 0,1 e 3.00 millimetri. Il tutto contenuto in un volume di 35.5 x 30.5 x 25.4 centimetri che arriva a casa già assemblato.

ProtoCycler viene venduto ad un prezzo di 799 $ (corrispondenti a circa 680 €), il che lo rende un investimento importante, ma che verrà ripagato a pieno grazie a tutto il materiale ed i soldi risparmiati riciclando il materiale.


Gabriele Carrara

Moto d'epoca stampata in 3D

Pubblicato da Gabriele Carrara, in Novità,

Accade a New York, dove una artista ha realizzato in scala 1:1 una stupenda moto d'epoca grazie alla stampa 3D. Il modello è uno storico, una Honda CB500 del 1972. Molte persone sono reticenti nel pensare che tramite un mezzo elettronico si possa "creare" dell'arte. Questo ragazzo potrebbe aver sfatato tale concetto realizzando questa stupenda replica di una moto d'epoca. Oltre a questo, ha potuto realizzare il suo sogno di avere un moto d’epoca (anche se non funzionante) in salotto senza spendere migliaia di dollari.

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/01/jonathan-brand-moto-depoca-1.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/01/jonathan-brand-moto-depoca-3.jpg

Jonathan Brand –appassionato di moto- è partito dal disegno 3D sul suo computer e grazie a due Ultimaker Original ha creato il suo progetto, cercando di renderlo ancora più magnifico tentando di realizzare la moto d'epoca il più trasparente possibile. Per farlo ha utilizzato uno spessore massimo delle pareti di 1 mm, incollandole tra loro (non è stato possibile capire con quale metodo). In tutto, per realizzare la moto, Jonathan ha consumato ben 18 kg di filamento di PLA.

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/01/jonathan-brand-moto-depoca-5.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/01/jonathan-brand-moto-depoca-4.jpg

Ovviamente la realizzazione di questo progetto ha richiesto tempo, molto tempo. La moto d'epoca è un insieme di centinaia di pezzi che Jonathan ha precedentemente stampato, poi catalogato ed infine assemblato. Solo la sella ha richiesto la stampata di più di venti particolari.
Jonathan ammette che questo progetto è stato reso possibile grazie al disegno tridimensionale che gli ha dato la possibilità iniziale di poter avere una visione totale dei pezzi, per poi poter assemblare tutti i particolari posizionati dentro degli scatoloni utili per la catalogazione. Credo che tutti gli appassionati di moto vorrebbero averne una in casa, considerandola un opera d’arte. Se questa moto è stata realizzata con solo due Ultimaker di piccole dimensioni, chissà cosa potrà realizzare questo ragazzo con la nuova Ultimaker 2 Extended.


Sicuramente in futuro vedremo sempre più progetti di questa dimensione e forse si creerà il problema del copyright, ancora poco sentito nel mondo del 3D Printing ma che sicuramente in futuro sorgerà in modo prepotente.

 

Open BioMedical Initiative
Il 3D, qualunque sia il suo campo di applicazione, deve il suo successo perché rappresenta la più realistica maniera di rappresentare il mondo in cui viviamo. Dai videogames ai visori di realtà virtuale fino alla stampa 3D, in tutti questi ambiti il passaggio alla tridimensionalità ha permesso di aumentare la profondità e l'influenza della tecnologia nella vita di tutti i giorni, rendendola più concreta, fisica, capace di fuoriuscire dagli schermi digitali e da bit farsi materia, strumento, oggetto. É anche vero che molto la scienza può dire studiando il mondo con modelli bidimensionali, ma la vera natura della realtà che ci circonda è a 3 dimensioni e solo portandosi al suo livello è possibile coglierne la vera complessità e potenzialità. Tutto questo diventa particolarmente evidente nel campo della biostampa 3D. A partire dalla singola cellula fino a interi organismi complessi, la grande sfida della scienza è sempre stata comprendere il loro funzionamento riducendone la struttura a sistemi più semplici, limitati e in ambienti controllati, quelli che normalmente vengono chiamati studi in vitro. Moltissime ricerche non possono però limitarsi a questo tipo di studi e devono essere poi supportate da prove più “realistiche” come gli esperimenti in vivo su animali, lì dove, come si direbbe in campo ingegneristico, la ruota tocca la strada e si fanno i conti con la vera dinamica delle cose. Lavorare in 3D rappresenta anche per la biologia e la medicina uno strumento di incomparabile utilità, capace di ampliare l'orizzonte dei fenomeni indagabili. Aziende come Organovo sono nel pieno di questa rivoluzione e già al lavoro su neo-organi e neo-tessuti da stampare in 3D mediante deposizione di cellule, funzionanti alla stregua di quelli naturali. La metodica di Organovo però, molto simile alla stampa 3D FDM, non è l'unica via intrapresa dalla biostampa. Un'altra azienda americana infatti, la Nano3D Biosciences in collaborazione con la Rainbow Coral Corp, ha messo da poco a punto la biostampa 3D magnetica capace di unire questa tecnologia ad altre parole chiave dell'innovazione come nanotecnologia e levitazione magnetica.

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/01/2.jpg

Le cellule vengono organizzate in strutture tridimensionali, ispirandosi a quelle naturali in vivo, ma non vengono deposte da un estrusore. Prima della stampa le cellule sono trattate con nanoparticelle magnetiche, le cosidette NanoShuttle, che aderiscono alla membrana cellulare, di fatti magnetizzando le cellule stesse. Queste particelle contengono oro, ossido di ferro e un composto organico, la poli–L-lisina, capace di legarsi alle membrane senza modificare il metabolismo delle cellule e indurre alcun tipo di effetto tossico.

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/01/3.jpg

Ed è a questo punto che Nano3D Biosciences spicca il balzo con la sua macchina chiamata Bio-Assembler. Deposte su apposite piastre, la disposizione delle cellule viene dinamicamente modificata per mezzo di magneti che le fanno letteralmente levitare, riorganizzandole in aria.

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/01/4.jpg

Tutto questo senza l'uso di “scheletri artificiali” o mezzi liquidi particolari, aumentando nettamente la rapidità con cui viene preparata la coltura cellulare e facilitando ogni passaggio necessario per la crescita del tessuto o organo. Questa metodica è stata già utilizzata per ricreare una coltura di cellule tumorali del seno in poco meno di 24 ore, con densità e struttura regolabile a piacimento, per la sperimentazione di un nuovo farmaco antitumorale. É evidente come simili innovazioni possano davvero stravolgere la concezione di studi quali le sperimentazioni farmacologiche (compresa la problematica delle sperimentazioni animali) e spingere la biologia più vicina “al livello” della complessità reale dei sistemi biologici.

Valentino Megale 

stampa3D
Non ci credeva nessuno, invece ecco che OWL - Old World Labs - presenta sul mercato due stampanti 3D con caratteristiche tecniche eccezionali. Sì, perché questi due modelli arrivano oltre 1 micron di risoluzione.

Entrambe le macchine sono ordinabili contattando direttamente la neo azienda con soli due anni di vita. Destinate al mercato professionale, OWL assicura assistenza continua sui propri prodotti, assicurando che questi non diventino obsoleti poco qualche mese dall'acquisto.

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/01/owl-mc1-216x300.jpg

Il punto cruciale è un altro: secondo OWL, le stampanti 3D da loro prodotte raggiungono qualità di stampa 250 volte maggiori rispetto a qualsiasi altra stampante sul mercato e sono più veloci della maggior parte delle stampanti con stesse caratteristiche tecniche.

“The benefits of 3D printing to science, medical research and academic discovery are evolving, and the people who are making the utmost progress and greatest discoveries need the most precise and accurate printers available. The MC Series fit this description – no other 3D printers can match them for resolution, precision and functionality. Our printers are not like anything else on the market. They are more accurate and capable of handling printing the minute details that makes the difference to people trying to change the world.” Nick Liverman, CEO and Founder, Old World Labs.

Ecco le due stampanti 3D di cui stiamo parlando.


OWL MC-1

La tecnologia utilizzata è chiamata “high-precision nano scale photo fabrication” ed è particolarmente indicata per i settori medicale e scientifico.

Caratteristiche tecniche:



Resolution: 1 micron
Precision: 100nm mechanical capability
Accuracy: +/- 500 nm
Repeatability: 99%
Build Volume: 6x6x6 in
Build Speed: 1in^3/hr
Build Materials: Photopolymer
Weight: 80 lb
Dimensions: 26L,18W,26H in
Power Input: 110VAC
Operating Temperature: 72F

OWL MC-2

Le caratteristiche di questo modello sono ancora più avanzate: la risoluzione di stampa arriva fino a 100nm, ossia un millesimo di micron.

Caratteristiche tecniche:



Resolution: 100 nm (environmentally dependent)
Precision: 100 nm mechanical and software capability
Accuracy: +/- 50 nm
Repeatability: 99%
Build Volume: 6x6x6 in
Build Speed: 1in^3/hr
Build Materials: Photopolymer
Weight: 106 lb
Dimensions: 26L,18W,26H in
Power Input: 110VAC
Operating Temperature: 72F



Se tutto questo dovesse essere vero e se il prezzo di vendita fosse interessante, sicuramente OWL si assicurerebbe buona parte del mercato professionale.
Per rimanere aggiornato su tutte le novità del CES2015, visita questa pagina sul nostro forum!

stampa3D
Anche Robo arriva da una campagna Kickstarter finita con successo, arrivata quindi alla produzione del modello R1, la prima stampante 3D della casa americana. Oggi, al CES2015, Robo ha presentato tre nuove stampanti 3D, andando a coprire in modo completo il mercato di settore differenziando i propri prodotti.


ROBO R 2

Robo R2 è la macchina destinata al mercato consumer, ha medie dimensioni ed è economica rispetto altre macchine della stessa categoria. Disegnata per studenti e modellatori, costerà intorno ai 1500$.

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/01/robo3dr2.jpg

Caratteristiche tecniche:



25x25x25 cm build volume
Dual nozzles
Ability to print with multiple materials via its metal hotends
Full color/graphic touch LCD screen
Nearly fully enclosed build chamber
Wifi enabled

ROBO R MEGA

La Robo R Mega sarà la grande di famiglia. Per 10.000$ potrete avere una stampante con un volume di lavoro di 1 metro cubo. Ovviamente è destinata a impieghi industriali.

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/01/robo3drmeg.jpg

Caratteristiche tecniche:



100x100x100 cm build volume
Dual nozzles
Ability to print with multiple materials via its metal hotends
Full color/graphic touch LCD screen
Nearly fully enclosed build chamber
Wifi enabled

ROBO R MINI

Robo R Mini è invece la macchina destinata a chi si avvicina al mondo della stampa 3D: dimensioni ridotte, caratteristiche tecniche limitale e semplicità di utilizzo. Il prezzo di vendita sarà intorno ai 399$.

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/01/robo3drmini.jpg

Caratteristiche tecniche:



11×11×11 cm build volume
Single nozzle
Ability to print with multiple materials via its metal hotends
Full color/graphic touch LCD screen
Nearly fully enclosed build chamber

ROBO SPECTROM

Ma non è tutto... Robo ha presentato anche Spectrom, un sistema di estrusione a più colori per le stampanti 3D FDM. Secondo quello che dichiara Robo, Spectrom è il primo sistema di estrusione multicolore per stampanti 3D FDM. Sarà disponibile anche per gli attuali possessori del modello Robo R1 attraverso un upgrader hardware, mentre i nuovi modelli di stampanti saranno già dotati di questo sistema di estrusione. Attualmente Spectrom dichiara di arrivare a 64 colori diversi, ma l'obiettivo del team di sviluppo è quello di stampare oltre 30.000 colori con un solo sistema di estrusione.

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/01/robo3dspectrum.jpg


Per seguire tutte le novità dal CES2015 segui questo post sul nostro forum!

stampa3D
Ce lo stavamo chiedendo da diverse ore: siamo al CES2015, nell'edizione MakerBot è stata la regina indiscussa della fiera, volete dire che quest'anno non presenterà qualcosa di nuovo?

Finalmente la nostra domanda ha ottenuto risposta. Quest'anno MakerBot non presenta nuove macchine - l'hanno scorso ha presentato l'intera nuova generazione di stampanti 3D - bensì nuovi materiali e nuovi servizi per i suoi clienti.

“Last year was a really big year for us. We brought three new MakerBot Replicator 3D Printers to market, plus we launched numerous other initiatives including MakerBot Desktop, MakerBot Mobile and MakerBot PrintShop; we introduced the MakerBot Digital Store and brought on licensed partners Sesame Street, Uglydoll, Hello Kitty and Martha Stewart; and we expanded our global presence with MakerBot Europe and our retail presence to the point where MakerBot Replicator 3D Printers and the MakerBot Digitizer™ Desktop 3D Scanner are now available in more than 500 retail stores throughout the U.S. and Europe. That is a lot. For 2015, we are focused on enhancing the overall MakerBot 3D Ecosystem by listening to our users, fine-tuning our 3D printers, iterating our software and apps to unlock their full potential, and launching new MakerBot PLA Composite Filaments as well as services that will make 3D printing even more interesting and accessible.” Jenny Lawton, CEO of MakerBot

Ecco quindi che MakerBot inizia ad approfondire l'esperienza dell'utente delle proprie macchine e lo fa andando ad ampliare la scelta tra i suoi materiali: nel 2015 sarà messa in vendita una serie di PLA compositi. Per chi non li conoscesse, i filamenti compositi contengono residui e polveri di materiali non polimerici come metallo, legno o pietra che, a stampa terminata, offrono finiture che spaziano dal finto legno alla finta roccia. Di fatto, quest materiali sono assimilabili ai già noti materiali venduti da ColorFabb, come il bronzefill, il woodfill e molti altri. Da tenere in considerazione è che i nuovi materiali di MakerBot saranno prodotti appositamente per le stampanti MakerBot, quindi adatta particolarmente per l'ormai noto Smart Extruder.

Le novità di MakerBot continuano dal punto di vista dei servizi, in particolare:



MakerBot Innovation Center Management Platform
Consulting
MakerBot Learning
MakerBot 3D Design Services
MakerBot 3D Printed Products

“We know there is a lot of hype around 3D printing. We also know that 3D printing is not plug and play. It can be challenging and that is why a major emphasis is on creating a MakerBot 3D Ecosystem that helps make 3D printing easier and more accessible. At CES, we want to ground the hype and showcase how educators, businesses and real users have incorporated MakerBot 3D printing into their daily work and lives.” ha affermato Lawton.

Speriamo che tali servizi siano previsti anche sul territorio europeo ora che la nuova sede operativa tedesca è entrata in azione.


Segui tutte le novità dal CES2015, clicca su questo link

stampa3D
Famose per essere tra le stampanti 3D più spinte dal punto di vista tecnico, ecco che Airwolf presenta al CES2015 la sua ultima stampante 3D: la Airwofl 3D HDR.


Introducing the new Airwolf 3D HDR

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/01/airwolf-3d-hdr-stampante-3d-01.jpg
Il nome non trae in inganno, sembra proprio che la casa californiana abbia deciso di spingersi oltre qualsiasi limite dimostrando che con la sua nuova stampante 3D è possibile stampare più di 20 materiali diversi ottenendo ottimi risultati. Ed è qui che entra in gioco la prima testimonial di Airwolf: Sandy, the materials girl - la ragazza dei materiali. La testimonial ci mostra in modo impeccabile quello che la nuova Airwolf HDR sembra sia capace di fare: il suo outfit è composto esclusivamente da elementi stampati con la HDR. Vestito, accessori, scarpe e molto altro.

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/01/airwolf-3d-hdr-stampante-3d-02.jpg

La Airwolf HDR integra il software AstroPrint 3D, piattaforma che sfrutta il cloud eliminando completamente la necessità di installare i software di gestione della propria stampante 3D sul computer.

Erick Wolf, fondatore della casa produttrice afferma che “We’ve successfully combined superior print quality using a wide range of materials with unparalleled ease-of-use to create our most advanced product to date”.

Tra le caratteristiche tecniche spiccano alcuni particolari: 25 materiali ufficialmente stampabili, doppio estrusore, ugello da 0.5 mm (opzionale quello da 0.35),  piatto riscaldato, definizione di stampa fino a 60 micron.

Il vestito portato da Sandy è stato disegnato da Cameron Williams ed è stato chiamato A.X.I.O.S. Dress. Per completarlo è stato necessario usare parti in ABS, TPU, e TPE, ottimizzandolo sulle misure della modella e costando in totale appena 78$ di materiale. Gli accessori includono gioielli fatti in copperfill, stainless steel fill, t-glase, nylon, policarobnato, laywoo-D3, pet e pla.

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/01/airwolf-3d-hdr-stampante-3d-06.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/01/airwolf-3d-hdr-stampante-3d-05.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/01/airwolf-3d-hdr-stampante-3d-04.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/01/airwolf-3d-hdr-stampante-3d-03.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/01/airwolf-3d-hdr-stampante-3d-11.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/01/airwolf-3d-hdr-stampante-3d-10.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/01/airwolf-3d-hdr-stampante-3d-09.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/01/airwolf-3d-hdr-stampante-3d-08.jpg http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/01/airwolf-3d-hdr-stampante-3d-07.jpg

Vuoi saperne di più? Prendi parte alla discussione sul nostro forum!


Qui trovi tutte le stampanti 3D presentate al CES2015.

stampa3D
Fondata nel 2013, XYZPrinting si è fatta conoscere grazie alle sue stampanti con caratteristiche generose e prezzi molto competitivi. Se nel 2014 è riuscita a vincere il premio Editors' Choice Award del CES 2014, oggi stiamo assistendo al lancio ufficiale di due nuovi prodotti, pronti per combattere nuovamente nel settore grazie al loro prezzo estremamente competitivo.


XYZPrinting Nobel 1.0 SLA

Ve la presentammo nel mese di giugno 2014, oggi è ufficialmente sul mercato: stiamo parlando della nuova stampante con tecnologia SLA di XYZPrinting, la Nobel 1.0. Il volume di stampa è di 128 x 128 x 200 mm, la risoluzione massima sugli assi X/Y è di 300 microns mentre sull’asse Z è di 25 microns. Al primo annuncio della stampante il prezzo di lancio era previsto alla cifra di 2500$; oggi XYZPrinting parla di soli 1499$, un prezzo estremamente basso per una macchina con queste dimensioni di stampa e con tali caratteristiche!http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/01/xyzprinting-nobel-1.0-stampante-3d.png

Di seguito elenchiamo brevemente le caratteristiche tecniche:



Print Technique: Stereolithography Apparatus, SLA
Printer Size: 28.2 x 33.7 x 60.5 cm
Printer Weight: 20 lb/9.1 kg
Display: 5” Touch Panel
Connectivity of Device: USB 2.0 , Host/Client , WiFi
Build Envelope: 12.8 x 12.8 x 20cm
Print Resolution: X/Y : 300 microns, Z: 25 microns
Printing Material: Photopolymer Resin

XYZPrinting DaVinci Junior FDM

Ora passiamo alla seconda grande novità: XYZPrinting annuncia la nuova stampante 3D DaVinci Junior, caratterizzata dalle sue dimensioni ridotte e dal prezzo bomba di 349$. Stampante con tecnologia FDM, stampa un volume di 15 x 15 x 15 centimetri.

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/01/xyzprinting-Da-Vinci-Junior-stampante-3d.png

Caratteristiche tecniche:



Print Technique: FFF
Printer Size: 42 x 38 x 43 cm
Printer Weight: 12kg
Build Envelope: 15 x 15 x 15 cm
Features: SD card support, HFC technology used to detect low filament, one-year warranty.

Facile da usare, l'approccio è completamente plug&play, usa solamente 75 watts di potenza.

Volete saperne di più sul CES2015? Qui trovi tutte le stampanti 3D presentate al CES2015 di Las Vegas!

Open BioMedical Initiative
Dalla 3Dynamic Systems Ltd (3DS) arriva una notizia che fa ben sperare tutti coloro che aspettano un trapianto per tessuti. Il dottor Daniel J. Thomas, Senior Research Officer presso il College of Engineering's Welsh Centre for Printing and Coating (WCPC), si sta prodigando per la messa a punto di due macchine, Alfa e Omega, in grado di utilizzare la tecnica additiva layer-by-layer, propria delle stampanti 3D, per la costruzione tridimensionale di tessuti con materiali biologicamente attivi.

Questi materiali sono a base di cellule staminali con proprietà biologiche definite che permettono la fabbricazione di specifici tessuti viventi. Al momento la società sta lavorando per realizzare ossa trapiantabili e tessuti complessi su richiesta. Tutti i sistemi della 3Dynamic sono controllati autonomamente da un software e hanno sensibili componenti elettronici e meccanici che permettono una più elevata precisione rispetto alle stampanti 3D tradizionali. In particolare sono due le modalità di stampa:

- precisione 10 micron, velocità fino a 50 mm/s

- precisione 2 micron, velocità fino a 2 mm/s.

3Dynamic Alphahttp://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/12/3Dynamic-tessuti-umani-stampa-3D-3.jpgLa Serie 3Dynamic Alpha è stata progettata per la stampa di tessuto osseo per estrusione: il deposito accurato di calcio osseo a base di fosfato mira a ripristinare la geometria anatomica persa a causa di fratture scomposte. Questo materiale è depositato insieme ad un fattore di crescita derivato dalle piastrine che ha lo scopo di creare l’ambiente adatto alla generazione dei tessuti attraverso la specializzazione delle cellule staminali e alla formazione di strutture di supporto dei tessuti stessi, tra cui i vasi sanguigni.


3Dynamic Omegahttp://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/12/3Dynamic-tessuti-umani-stampa-3D-4.jpg

La Serie 3Dynamic Omega è invece dedicata alla stampa di tessuti molli eterogenei, come muscoli, adipe e pelle. Si utilizza un gel bioattivo misto a fattori di crescita e proteine che vanno a costituire il supporto del tessuto stampato. Al momento questi prodotti sono molto richiesti per la sperimentazione farmaceutica.

L’obiettivo della ricerca è la fabbricazione di tessuti come vasi sanguigni, fibre nervose, tessuto cardiaco e altri, con materiali biocompatibili che includono l’acido polilattico (PLA), l’Acido poliglicolico (PGA), i derivati ​​di polietilene glicole (PEG), fibrina, elastina, collagene, alginato e agarosio. I dati morfologici per la stampa possono essere prelevati da TAC, disegni 3D e dati di scansione laser 3D.

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/12/3Dynamic-tessuti-umani-stampa-3D-5.jpg

Il Dr Thomas ci trova concordi nell’affermare che la tecnologia sviluppata da 3DS potrebbe un giorno trasformare il campo della medicina ricostruttiva arrivando alla sostituzione diretta di parti del corpo con tessuti umani costruiti “su misura” per il paziente. Una rivoluzione bio-tecnologica alle porte che si sta sviluppando a ritmi straordinariamente rapidi.

Lusiana Pasquini

stampa3D

Le 10 migliori stampanti 3D del 2014

Pubblicato da stampa3D, in Novità,

Il 2014 si chiude come l'anno più attivo per quanto riguarda il settore della stampa 3D, portando con sé il primato per la quantità di stampanti 3D prodotte e promosse sul mercato in 12 mesi. Siamo passati dalla rincorsa alla stampante 3D più economica possibile a quella più grande in assoluto, progredendo anche dal punto di vista tecnologico grazie alla continua ricerca di nuove soluzioni tecniche.

Oggi però siamo arrivati a quel punto in cui bisogna tirare le somme dell'anno appena passato, confrontando i prodotti tra di loro per rispondere alla grande domanda di questo periodo: quali sono le migliori stampanti 3D del 2014? Ebbene, ecco le 10 stampanti 3D che abbiamo selezionato con cura per voi. La nostra selezione ha seguito un criterio completamente neutrale, ponendo prima di qualsiasi cosa le capacità tecniche delle stampanti stesse. Tra i parametri di selezione non abbiamo trascurato la nostra esperienza: le macchine che noi stessi abbiamo avuto modo di provare o di vedere in azione hanno ottenuto un voto di preferenza in più. Se siete curiosi di scoprire tutte le altre stampanti uscite nel 2014, qui trovate la nostra guida completa.

Ecco quindi le 10 migliori stampanti 3D del 2014 secondo Stampa 3D forum!


10. MakerBot 5th generation

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/12/MakerbotReplicator5thGen.jpg
Arriva con diverse migliorie rispetto la versione precedente sotto il lato software, oltre che nel design. Integra uno schermo lcd più grande, un software aggiornato e fatto su misura, materiali proprietari marcati MakerBot e una componente tutta nuova: lo Smart Extruder. Lo Smart Extruder consiste in un blocco estrusore che si comporta come una componente a parte, estraibile e intercambiabile. L'idea di MakerBot sta nel migliorare le possibilità di effettuare manutenzione sull'estrusore, oltre che dare la possibilità di vendere i suoi estrusori come prodotti pronti plug'n'play. Il software di utilizzo è molto semplice da usare e integra le funzionalità per scattare foto e girare video dalla piccola telecamera integrata nella stampante. Offre connessione wifi e ingresso usb. Il volume di stampa è di 250 x 200 x 150 mm, il piatto non è riscaldato, accetta un solo estrusore con risoluzione massima di 0,1 mm.

Vostra a €3190.


9. LulzBot Taz4

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/12/lulzbot-taz-4.jpg
E' la macchina per i makers, arrivata alla sua quarta generazione. Con telaio in metallo e completamente open source, ha un volume di stampa di 298 x 275 x 250 mm, piatto riscaldato e un funzionamento di estrazione dell'estrusore, oltre che la possibilità di inserire un secondo. Offre un volume di stampa molto generoso per una qualità di produzione notevole. E' una macchina molto tecnica, facile da usare per chi conosce già le stampanti 3D e più difficile per chi si sta avvicinando a questo mondo. Dobbiamo mettere in conto che è estremamente facile fare upgrades, migliorandola costantemente.

Potete acquistarla a $2195.


8. Printrbot Simple Metal

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/12/simple-metal-front-left.jpg

Piccola, leggera ed economica. La Printrbot Simple Metal è arrivata in prima posizione nella sezione "Thin Wallet" della rivista americana Make Magazine. Il prezzo è basso, ma permette di avere a mano una stampante 3D completa, con struttura in metallo e ben funzionante. La sua struttura in metallo è la diretta evoluzione del modello Printrbot Simple, acquistabile in kit. Il volume di stampa arriva a 150 x 150 x 150 mm, stampa solo PLA ma è possibile fare l'upgrade e acquistare il piatto riscaldato. La stampante è completamente open source e può essere comandata coi software che si preferiscono. E' consigliabile a chiunque, soprattutto a chi si avvicina per la prima volta alla stampa 3D e vuole capire il funzionamento della macchina.

La trovate a $599 già assemblata. Se volete il piatto riscaldato, si passa a $749.


7. Sharebot Next Generation

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/12/NGpage.png
In Italia la conosciamo molto bene, in Europa la stanno ancora un po' studiando. Volume di stampa 250 x 200 x 200 mm, piatto riscaldato, doppio estrusore (opzionale), stampa qualsiasi filamento per la stampa 3D. La risoluzione massima dei layers è di 0,05 mm. Il telaio in metallo la rende molto robusta, mentre lo spirito open source ne favorisce la versatilità nell'utilizzo dei software. E' una stampante 3D indirizzata ai professionisti e a chi vuole avere a mano una macchina piena di potenzialità con cui esplorare nuove soluzioni produttive.

Il prezzo non è esagerato: €1500.


6. Makergear M2

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/12/M2_xlrg_with_shadow_grande.jpg

La Makergear M2 è una stampante 3D ben disegnata, costruita su un telaio in metallo molto robusto. Conosciuta soprattutto oltreoceano - l'azienda si trova in Ohio - è una macchina affidabile, che produce ottimi modelli senza troppa difficoltà. E' possibile riceverla in kit o già assemblata, ed è modificabile in modo relativamente semplice. Stampa sia PLA che ABS e contiene un volume di stampa di 203 x 254 x 203 mm. Il sistema di controllo è completamente open source, anche se la casa madre consiglia l'utilizzo di Simplify. Non è disponibile una versione con doppio ugello, anche se ci si aspetta che arrivi nel 2015.

Il kit base parte dal prezzo di $1475, mentre la stampante già assemblata costa $1775.
5. FabTotum

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/12/FABtotum-Personal-Fabricator.jpg
Stampa, scansiona e fresa. Stupisce, sia nel prezzo sia nelle capacità. Acquistabile già assemblata, la FabTotum è la stampante 3D tutto fare che permette di evitare l'acquisto di altri macchinari.  Con un volume di stampa di 214 x 236 x 242 mm, la risoluzione sull'asse Z arriva a 50 micron. Offre anche il piatto riscaldato per stampare sia PLA che ABS. Sicuramente necessita di maggiori attenzioni rispetto altre stampanti 3D, la sua anima polifunzionale la rende un po' più complicata da gestire. Qui trovate le nostre foto scattate alla Maker Faire Rome 2014. Italiana!

Se l'acquistate adesso, potete averla a €825. Il prezzo pieno è €999.


4. Formlabs Form +1

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/12/formlabs-form1.jpg
Una delle stampanti SLA più economiche d'oggi, che assicura però tutti i benefici dovuti al diverso funzionamento rispetto le stampanti 3D FDM. La Form +1 deriva dal progetto vincitore nella campagna Kickstarter del 2012, il quale ha permesso all'azienda di accumulare quasi 3 milioni di dollari. La Form +1 si presenta come una macchina migliorata, con un laser più veloce e performante, e introduce nuove resine studiate apposta da Formlabs, come la resina calcinabile e la resina flessibile. La tecnologia SLA permette di raggiungere qualità migliori rispetto la FDM, vantando dei punti a favore per chi cerca una macchina che produca oggetti di qualità professionale. I software di gestione della stampante sono proprietari, come anche i materiali da usare. Per capire come funzionano le stampanti SLA, vi rimandiamo a questo link.

La resina di stampa costa €135 al litro, il triplo rispetto una bobina di PLA o ABS. Potete portarvi a casa la stampante a €2999.


3. DeltaWasp 20 40

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/12/Delta-wasp.jpg
E' l'unica stampante 3D di tipo delta che abbiamo selezionato. L'italiana DeltaWasp si contraddistingue per le sue ottime capacità produttive, con volume di stampa di diametro 200 mm, altezza 400 mm, risoluzione dei layers fino a 0,05 mm e possibilità di inserire il piatto riscaldato. Quello che ci affascina di più di questa macchina è la quantità di materiali stampabili, estesa anche agli impasti di terra e alle porcellane grazie alla ricerca fatta da Wasp per la costruzione di un estrusore e un compressore appositi. E' sufficiente installare l'apposito estrusore e collegarlo al compressore caricato con l'impasto di terra cruda per iniziare a sperimentare con questi materiali poco convenzionali, aprendo nuovi orizzonti nel mondo della produzione delle ceramiche. Degno di nota è anche il nuovissimo Resurrection System di Wasp: consiste in un codice che permette di far ripartire la stampante dal punto in cui è stata interrotta involontariamente l'attività di stampa. Incuriositi? Potete conoscere meglio Wasp dando un'occhiata al nostro Factory Tour.

Potete fare vostra la DeltaWasp a partire da €2370.


2. Zortrax M200

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/12/zortrax-m200.jpg
Sta facendo parlare tantissimo di sé, questo perché è una stampante 3D pronta all'utilizzo e di ottima qualità. La sua più grande qualità è l'affidabilità, che consente di avere una macchina con alte prestazioni tecniche e che sbaglia raramente il suo lavoro. Il telaio è in alluminio e il materiale di stampa accettato è solo l'ABS, per un volume di stampa di 200 x 200 x 185 mm. Il piatto di stampa è dotato di un sistema di autolivellamento e si presenta con dei fori che hanno la funzione di limitare il ritiro del materiale stampato. Come si può intuire dalla scelta di far usare ai propri utenti solamente un materiale di stampa, la Zortrax M200 non è una stampate con anima open source e utilizza un software proprietario.

Pensata per chi vuole pochi problemi e ottenere con alte probabilità buoni risultati. Vostra a €1595.


1. Ultimaker 2

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/12/Ultimaker-2.png
E' la stampante 3D più venduta in Europa ed è l'unica a tenere testa ai colossi americani sul mercato. La Ultimaker 2 è una stampante completa di tutte le caratteristiche tecniche più avanzate, compreso il piatto riscaldato e la risoluzione di stampa fino a 20 micron. Diversi utenti stanno aspettando il lancio ufficiale di un modello con doppio estrusore, anche se in Italia si sta già sentendo parlare di questo optional. La macchina risulta molto compatta rispetto al volume di stampa, il quale arriva a 230 x 220 x 200 mm. Adotta completamente i software open source, assicurando all'utente la versatilità necessaria. Consigliata ad hobbisti, professionisti e studenti, un po' meno ai FabLab, i quali potrebbero invece divertirsi di più con la Ultimaker Original.

Il prezzo è di €1900.

Conoscere queste le 10 migliori stampanti 3D del 2014 non ti basta? A questo link trovi la nostra GUIDA COMPLETA ALLE STAMPANTI 3D!

stampa3D

Guida alle stampanti 3D - I semestre 2014

Pubblicato da stampa3D, in Guide,

Ecco quì la continuazione delle nostre guide all'acquisto con la guida alle stampanti 3D che la nostra redazione ha preparato per voi. Elencheremo le principali stampanti 3D lanciate durante il primo semestre 2014, comprese le loro caratteristiche più importanti come il prezzo, volume di stampa e risoluzione del layer, affinché possiate farvi un'idea delle varie stampanti attualmente in commercio.

Guida alle stampanti 3D pubblicate e messe in vendita nel primo semestre 2014. La lista è in continuo aggiornamento fino alla fine del periodo di riferimento (gennaio-giugno 2014).


SHAREBOT KIWI

Nei primi giorni di aprile, Sharebot ha presentato una nuova macchina: la Kiwi 3D.  Questa piccola stampante si può costruire seguendo le istruzioni del suo kit, il quale è stato pensato per fare cultura intorno al mondo della stampa 3D. L’obiettivo del progetto Kiwi 3D è quello di far conoscere a tutti le fasi e i trucchi di montaggio della propria stampante 3D. Piccola e versatile, ha un volume di stampa di 100 x 140 x 100 millimetri, stampa in PLA e può funzionare un paio d’ore grazie ad una batteria integrata! Attualmente in vendita sia nei Fablab sia nello store di Sharebot, (la versione assemblata costa 699 euro).

[gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="2195,1774,2719,2199]
KENTSTRAPPER GALILEO SMART

Piccola ed economica, la Kentstrapper Galileo Smart è una stampante 3D capace di stupire. Se seguite le guide per Cura e Repetier Host (fornite insieme alla stampante) e imparate ad impostarla nel modo giusto, questa piccola stampante potrà stampare piccoli miracoli. Con un volume di stampa di 200 x 200 x 160 millimetri e spessore degli strati di 0,09 millimetri, potrete stampare in ABS, PLA e altri materiali similari per 799€.

 

[gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="628,629,668]
BTEK STRATO

Se volete un prodotto interamente italiano questa è la stampante che fa per voi. Strato è la prima stampante di BTEK, azienda italiana che lavora nel settore dell’automotive e che si è lanciata nel mondo delle stampanti 3D per produrre i propri prototipi.
Strato offre un volume di stampa di 280 x 170 x 170 millimetri, per una dimensione totale di 590 x 330 x 390 millimetri. Il gruppo estrusore, che può essere singolo o doppio, raggiunge temperature tra i 180 e i 280 °C ed ha diametro diametro da 0,35 / 0,50 / 0,70 millimetri, il quale può raggiungere una definizione di 0,1 millimetri. La stampante è conforme alla normativa CE e funziona con un processore a 32bit ARM Cortex-M4 F, motori da 1/32 step, hardware e firmware dedicati, display LCD, lettore schede SD e chiavi USB. Dispone di un contatore per le ore di stampa effettuate, il quale permette di ottimizzare la manutenzione ordinaria e valutare correttamente il valore in caso di rivendita. L'illuminazione è RGB variabile: arancione quando la stampante è in stand by, bianco durante la stampa, lampeggiante rossa in caso di malfunzionamenti. 1550€ + iva.

[gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="1781,1782,1779]

 
GIMAX 3D 1.0

Uscita a febbraio 2014, GIMAX 3D è un'azienda italiana che produce stampanti 3D di altissima qualità e totalmente personalizzabili (su specifiche richieste del cliente). Con la GIMax 3D 1.0 oltre ai classici PLA e ABS si riesce a stampare con estrema facilità anche i materiali gommosi. La macchina è sempre dotata di doppio estrusore e il volume di stampa standard è di 30 x 25 x H25 cm, con la camera aperta il prezzo è di 3000 euro mentre con la camera chiusa si devono aggiungere circa 300 euro in più. Per chi ha problemi con le dimensioni, GIMAX 3D offre una versione più grande con un volume di stampa da ben 40 x 40 x H40 cm, disponibile sono con camera chiusa ad un prezzo di 4500 euro.

[gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="683,682,681]
SDM  3D1

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/06/sdm-3d-printer.jpg

Direttamente dalla Brianza una nuova stampante 3D basato su sistema open source.  Il volume di stampa è di X 19 cm - Y 19cm - Z 12cm, per una risoluzione massima di 100 micron. Guardando le caratteristiche fornite dalla casa questa stampante è in grado di variare la velcità di stampa  tra 10mm/s fino a 180mm/s con gestione delle accelerazioni tramite firmware. Il diametro dell'ugello è di 0,4 mm. Il piatto è riscaldato così si può stampare tranquillamente l'ABS.


KTECH 3D GENESIS

Nuova stampante 3D completamente realizzata in Italia dalla startup fiorentina Ktech 3D. Il prodotto si presenta davvero bene con un corpo unibody in alluminio anodizzato di colore nero. La connessione via wi-fi per poter inviare i file di stampa senza utilizzo di schede di memoria o fastidiosi cavi è sicuramente un plus di questa stampante. Con questa stampante è possibile realizzare oggetti nei più comuni materiali per la stampa 3D, compreso l'ostico ABS. Degna di nota è anche l'equipaggiamento di un filtro apposito per ridurre i fumi ed odori legati alla fabbricazione con il materiale ABS e non solo. Il massimo volume di stampa è di 20 x 20 x H 20 cm ad una risoluzione massima di 100 microns. Le dimensioni di questa stampante sono relativamente compatte: 37,9 x 38,9 x H 60 cm. La potete acquistare ad un prezzo di 2079 €.

[gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="3850,3851]

 

MAKERBOT REPLICATOR MINI

La più piccola della famiglia MakerBot, ma non per questo meno potente. Presentata al CES di Las Vegas 2014, la MakerBot Replicator Mini è versatile, facile da usare ed economica. Offre un volume di stampa di 10 x 10 x 12,5 centimetri con risoluzione di 100 micron, un ugello magnetico e removibile, connessione Wi-Fi e una camera incorporata con la quale si più tenere monitorato il processo di stampa. Se volete, potete mandare in stampa oggetti anche dal vostro smartphone grazie ad un’applicazione apposita. Disponibile a circa 1250€ da questa primavera (tenete monitorato il sito diMakerBot).

[gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="87,86,85,84]
MAKERBOT - REPLICATOR 5TH GENERATION

Diretta evoluzione della ben nota Replicator 2 è stata completamente ridisegnata, dal frame al nuovo estrusore magnetico. Un'altra grande novità è sicuramente l'introduzione della telecamera interna, in pratica si potrà controllare l'avanzamento della stampa anche tramite il proprio smartphone o tablet (grazie a Makerbot Mobile). Finalmente si potrà usufruire della connessione wi-fi per mandare in stampa i propri oggetti senza l'utilizzo di noiosi cavi o schede SD. Come col modello precedente, si può stampare senza problema il PLA, mentre purtroppo niente ABS. Il volume di stampa è di 25.2  x 19.9  x 15.0 H cm. La massima risoluzione è di 100 microns. Il prezzo è di circa 3200 euro.

[gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="221,222,220,218,223]
MAKERBOT - Z18

Oltre alla Replicator Mini, Makerbot ha presentato un'altra grande novità: la Z18. Questa stampante 3D spicca per il suo volume di stampa che è di circa 30.5 x 30.5 x 45.7 H cm. Sicuramente una macchina per tutte quelle persone a cui non basta il classico cubo da 20 cm di lato. Quel che è certo che non sarà alla portata di tutti, infatti il prezzo è di circa 7000 euro. Come per la nuova generazione di modelli anche la Z18 monta una telecamera interna, connessione wi-fi e raggiunge una risoluzione del layer di 100 microns.

 

[gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="224,227]
 MAKERDREAMS INVENT ONE

“Progettata per essere semplice, sicura, più precisa, elegante ed economica”. Sono queste le risposte che cerca di dare MakerDreams con la sua iNvent One. Lanciata su Indiegogo, questa stampante intende essere un prodotto di qualità con alte caratteristiche tecniche, senza però pregiudicare il prezzo finale.
Il volume di stampa  è di 280 x 210 x 200 mm, notevole considerando le stampanti della stessa fascia di prezzo. La qualità di stampa arriva a 100 micron. L'involucro è pensato come n vestito che assicuri la sicurezza durante l'utilizzo... caratteristica che però pregiudica in parte la visibilità del modello durante la stampa.  999$ su Indiegogo.

 

[gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="592,601,593,594]
bq WITBOX

Arrivano dalla Spagna con furore, portando con loro un prodotto estremamente interessante. bq è un marchio spagnolo che produce dispositivi elettronici di qualità accessibili a tutti. Oltre a produrre smartphone e tablet, ecco che l'azienda spagnola che utilizza esclusivamente componenti spagnole mette in vendita la sua prima stampante 3D.
La stampante bq Witbox offre un volume di stampa fuori dalla norma: 21 x 29,7 x 20 centimetri. Si tratta una superficie di dimensione A4, conforme alle norme UNI del disegno tecnico. Saranno contenti i progettisti! A parte queste sottigliezze, il volume di stampa è notevole considerata la dimensione totale della stampante.
Il case della stampante la racchiude completamente eliminando il rischio di accessi accidentali durante la stampa, ed è fornita di una porta frontale con sistema di bloccaggio che la rende particolarmente sicura in ambienti praticati dai più piccoli. Il design chiuso contribuisce anche a ridurre al minimo il rumore. Inoltre, evita la dispersione di calore e i flussi d'aria, mantenendo costante la temperatura all'interno della stampante. Il design ottimizzato permette di impilare fino a tre Witbox una sull'altra. I software per l'utilizzo sono quelli open source. Vostra a 1690€.

[gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="674,673,672,676]
3D-PR COOBO

Questa volta restiamo in Italia, più precisamente a Parma. E' qui che troviamo 3D-PR e Coobo, una stampante dalle dimensioni allargate ma che racchiude al suo interno tanta qualità. Il progetto nasce da due ragazzi parmensi, i quali decidono di dedicarsi alla costruzione di una stampante 3D più solida e affidabile di quelle che si trovano quotidianamente. Coobo presenta un case in metallo estremamente rigido, offre un volume di stampa di 300 x 300 x 300 mm e una risoluzione massima sull'asse Z  di 0.08 millimetri. 2700€. Coobo è la stampante per chi vuole spendere un po' di più per un macchinario solido, destinato a durare nel tempo.

[gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="688,687,686]
M3D MICRO

Piccola...e super economica! Il prezzo della prevendita era di soli 299 dollari. Perché questo numero? M3D ha dichiarato che il suo obiettivo è quello di riuscire a portare una stampante 3D in tutte le case. In effetti, se si considera che questa mini stampante 3D è dotata di una sistema di auto calibrazione del piatto di stampa (chiamato Micro Motion Technology) i problemi di chi la utilizza sono dimezzati.
Con questa stampante super-economica si possono stampare oggetti in PLA o ABS (1,75 mm) ad una risoluzione di stampa che va dai 50 ai 350 micron per un volume massimo di 109 x 113 x 116 mm (attenzione però che oltre i 74 mm di altezza l’area alla base diminuisce fino a 91 x 84 mm). Le dimensioni esterne sono anch’esse mini, 18,5 cm per lato. La scocca sembra essere di un materiale plasticoso, ovviamente economico per contenere i costi finali.
Un’altra chicca è il software proprietario il quale promette una  user experience molto semplice e una rapidità di stampa ottimale per tutti gli utenti. L‘interfaccia è ovviamente minimalista e sfruttabile tramite touch input. Gli utenti potranno cercare un oggetto direttamente online, scaricarlo per poi stamparlo in pochi minuti e organizzare tutti i propri modelli in librerie.

[gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="726,727,734,735,733]
Bonsai Mini 3D printer

La startup giapponese Bonsai Lab ha rilasciato qualche settimana fa la  piccola stampante 3D Bonsai Mini. Lanciata sul sito di crowdfunding giapponese "kibidango" nel mese di dicembre 2013, è stata fondata in meno di 3 settimane con più di 100000$.
Progettata per entrare nel settore dell'eduzione, è destinata a chi cerca una stampante economica e semplice da usare. La sua dimensione totale è di 150 x 100 x 130 mm, ideale per stampare piccoli oggetti o giocattoli. Ideale per stampe veloci, la risoluzione di stampa è impostata a 100 micron. Il case in MDF (Medium Density Fiber) presenta un'interessante finitura liscia e colorata con vernici ecologiche. La Bonsai Mini offre la possibilità di avere diversi nozzle da 0.2mm, 0.3mm, 0.4mm, 0.5mm. 

Caratteristiche:



Volume di stampa: 150 x 100 x 130 mm
Dimensioni esterne: 250 x 275 x 250 mm
Peso: 5.04kg (PLA Model), 5.6kg (ABS/PLA Model)
Velocità di stampa: Print 100mm/sec, Travel 200mm/sec
Software: Repetier Host, Slic3r

[gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="3204,3205,3206,3207]
FOODINI FOOD 3D PRINTER

Stampare cibo con una stampante 3D sembra fantascienza. Da qualche mese non lo è più grazie a Foodini, la stampante 3D per alimenti. Foodini Food 3D printer è una stampante 3D ideata in Florida che permette di creare dei piatti sensazionali dal notevole impatto estetico; l'unico limite sono la fantasia e la creatività umana. Per stampare bisogna avere ingredienti freschi, usando pastelle o comunque riducendo tutti gli alimenti allo stato liquido. Foodini non cuoce l’alimento, infatti dopo la stampa è necessario porre tutto in forno per poi essere servire il piatto a tavola.
La stampante 3D si presenta con un case metallico che potrebbe ricordare un forno a microonde, mentre le sue dimensioni esterne sono di circa 48,3 x 43 x 43 cm per un peso complessivo di 10,3 kg. E' dotata di un display touch da 7 pollici, Wi-Fi e un sistema operativo basato su Android. Il volume massimo di stampa è di 25 x 16,5 x 12 cm abbastanza per creare un piatto particolare oppure una mini infornata di biscotti.

[gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="582,581,584]
SOLIDATOR DLP DESKTOP 3D PRINTER

Le stampanti DLP stanno piano piano diminuendo di prezzo. Considerata la qualità che offre questa tecnologia di stampa 3D, queste macchine iniziano ad essere estremamente interessanti per i consumatori. La Solidator è una delle prime stampanti "economiche" a DLP - per chi non conoscesse questa tecnologia, ecco il link ad una semplice spiegazione - ed è veloce abbastanza per riuscire a stampare 6 modelli della Tour Eiffel alti 20 cm in 5 ore e 30 minuti, tutti in contemporanea, con una definizione di 0,1 millimetri.
Il volume di stampa è di 280 x 210 x 200 mm, la definizione massima raggiungibile sull'asse Z è di 10 micron mentre quella normale è di 100 micron. La definizione dipende dal materiale utilizzato: se utilizzate la resina consigliata da Solidator, l'azienda garantisce una definizione da 30 micron o superiore. Sulla superficie X-Y è possibile stampare oggetti fino alla dimensione di 270 micron... una definizione eccezionale per le stampanti di oggi. Il software è proprietario (Solidator Studio). Vostra a 4950$.

[gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="3208,3209,3210]
PEGASUS TOUCH LASER SLA 3D PRINTER

Tecnologia SLA a stereolitografia (per chi non la conoscesse, approfondite qui), questa stampante è una delle prime a offrire ottima definizione e grandi prestazioni. La Pegasus arriva a 405 micron di definizione per un volume di stampa di 177 x 177 x 228 mm. Il cuore funziona con un processore da 1GHz basato su Linux con 512 mb di memoria, con quale ci si può interfacciare grazie ad uno schermo touchscreen da 4.3”. Collegamenti ethernet, usb e Wi-Fi integrati. Il software proprietario permette di ottimizzare la fase di slicing dei modelli da stampare. La velocità di stampa è di circa 3000 mm/s, nettamente superiore alle stampanti FDM. La precisione sulla superficie X-Y è di circa 3 micron, mentre sull'asse Z ci raggiungono i 5 micron (la definizione normale è di 25-100 micron). 2501$ su Kickstarter.

[gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="3220,3221,3222]
LEAPFROG CREATR XL

Dopo essersi fatta conoscere con la stampante 3D Creatr, ecco che LeapFrog butta fuori la sorella maggiore: la Creart XL. La stampante si presenta similare, ma offre quasi tre volte l’altezza di costruzione rispetto la precedente. Il volume della Creatr XL è 230x270x600 mm, rendendo il volume di stampa massima di 37,2 litri. La dimensione considerato il case esterno è di 500x600x900 mm. Spessore sull'asse Z varia dai 0.05 ai 0.35 mm, piatto riscaldato e doppio estrusore di serie. I materiali stampabili sono diversi, tra i quali ABS, PLA, PVA, Laybrick e Nylon. La velocità di stampa può superare i 350 mm/sec.
La Creatr XL ha un prezzo di 3.999 €, iva esclusa. Comparata con la sorella minore Creatr 3D, costa più del doppio (considerando il doppio estrusore: € 1,500 più iva).

[gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="3223,3224,3225,3226]
STRATASYS OBJET500 CONNEX3

Volete stampare più colori allo stesso tempo? Volete creare superfici sfumate o che cambiano colore con continuità? Stratasys ha la stampante giusta per voi. La stampante 3D Object500 Connex3 permette di stampare in 46 colori, dal nero al giallo, dal magenta al blu più profondo. I colori possono essere brillanti, opachi, simil vetro, simil laminati o traslucidi.
Se la possibilità di stampare diversi colori con altrettante diverse finiture non vi ha stupiti, beh, ecco un'altra sorpresa: questa stampante può stampare più materiali, rigidi, flessibili o trasparenti, in contemporanea nello stesso modello. Insomma, con una sola stampante, Stratasys vi promette che potrete stampare in più colori e con più materiali, grazie alla combinazione di ABS digitale e di fotopolimeri PolyJet. I materiali consigliati sono: Vero family of opaque materials, Tango family rubber-like flexible materials, MED610 per il medicale, Digital ABS and Digital ABS2 in ivory and green, DurusWhite RGD430, High Temperature RGD525 white, VeroClear and RGD720 per le superfici trasparenti.
Il volume di stampa è di 490 × 390 × 200 mm, la definizione orizzontale può scendere sotto i 16 micron, mentre sull'asse Z si raggiungono i 200 micron.
Non crediate però che questa stampante sia alla portata di tutti, infatti non è indirizzata alla categoria consumer ma a quella dei professionisti e delle aziende. Potrete acquistare questo gioiellino a circa €241,200.

[gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="3227,3228,3229,3230]
TINKERINE DITTO PRO 3D PRINTER

Con sede a Vancouver, Tinkerine ha messo sul mercato la sua stampante 3D dedicata al settore dell'educazione. Il case è composto da un unico pezzo di lamiera piegata che contiene un volume di stampa di 225 x 165 x 205 cm con una risoluzione di 50-300 micron. La Ditto Pro può stampare un solo colore alla volta e stampa esclusivamente in PLA. Il piatto estraibile è progettato per offrire una maggior aderenza col modello. 1899$.
 Caratteristiche:



Dimensiione 35 x 37.5 x 48 cm
Peso 7 kg (15.4 lb)
Volume di stampa 225 x 165 x 205 mm
Definizione di stampa 50-300 micron (0.05-0.3 mm)
Diametro del filamento 1.75 mm
Power Input AC 110-220V, 50-60 Hz PLA
Power Output DC 12V, 15A
Connettività USB, SD Card
Elettronica RAMPS 1.4, ATmega2560, A4988
Stepper Drivers Software Coordia One
Sistema operativo compatibile con Windows (XP or higher), Mac OS X (10.6.8 or higher)
Motore 1.8° step angle, 1/16 micro-stepping
Linear Motion Linear bearings, bronze bushings

[gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="3231,3232,3233,3234]
CYRUS 3D PRINTER

Lo scorso anno fu lanciata su Kickstarter la prima stampante 3D Cyrus, ma non raggiunse la quota richiesta per finanziare il progetto. Quest'anno, sempre su Kickstarter, Sasan Seyedi ha lanciato la nuova Cyrus dotata di nuove funzionalità.
La nuova Cyrus è una stampante compatta preassemblata con piatto riscaldato, sistema di movimento silenzioso, ingresso per SD card, Wi-Fi, uno schermo LCD e volume di stampa di 195 mm x 195 mm x 200 mm.
Cyrus può stampare diversi materiali come PLA, ABS, Laywood, Hips, Bendlay, PVA, PET e alcuni SmartABS. La definizione di stampa dovrebbe raggiungere i 20 micron.

Caratteristiche:

Tecnologia di stampa: Fused filament fabrication (FFF)
Nozzle Temperature: 180° – 300° C
Heated Bed: 40° – 100° C
Power: 400watt
Dual head ready
Software: Repetier Host
Printer size: 370 mm x 400 mm
Resolution: up to 20 micron
Nozzle diameter: 0.4 mm
Travel speed: 10mm/s – 350mm/s
Print Speed: 10mm/s – 300mm/s
Filament : 1.75 mm
Microstepping: 1/32
Build volume: 195 mm x 195 mm x 200 mm

Potrete averla al costo di circa 1,399.99 €.

[gallery link=file" td_select_gallery_slide="slide" ids="3235,3236,3237]

 
GUARDA LA GUIDA ALLE STAMPANTI 3D - II SEMESTRE 2014

Tania182
In un mercato come quello della stampa 3D, in cui esistono così tante tipologie di stampa, materiali e tecniche che non si sa più dove girare la testa, ciò che si può pensare per sfondare è quello di unire il tutto alla semplicità di utilizzo e al basso costo. Questo è ciò che si è proposto di fare il team che sta dietro al FLUX Project.

La FLUX è una stampante 3D desktop Delta, che sfrutta la tecnologia FDM e che possiede di base anche lo scanner 3D e il taglio laser. Sarà perfino pensabile stampare, tramite moduli interscambiabili (ancora in fase di sviluppo) argilla, pasta, gomma, etc. Essendo modulare, è possibile anche rimanere al passo con le nuove tecniche:

[pull_quote_center]FLUX is the everything 3D printer that grows with you— meeting not only your 3D printing needs today, but also of all your tomorrows.[/pull_quote_center]

Al di là di queste incoraggianti promesse, ciò che sorprende è il prezzo notevolmente basso, che va da 499 a 680 dollari.

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/FLUX-3d-printer-3d-scanner-2.png

È vero, questa non è la prima stampante che offre un all-in-one: infatti è degno di nota il progetto  FABtotum, interamente italiano. Mentre lo scorso 2 ottobre vi avevamo parlato di Makermex MM1, la quale era molto interessante dal punto di vista della modularità. La MM1 però, a differenza della FLUX, non comprendeva né lo scanner, né il taglio laser, ma il distacco più forte e importante riguarda la compattezza del design: puntando ai privati, la FLUX è caratterizzata da pochi componenti, assemblabili in appena 20 minuti (scattano al loro posto grazie a dei magneti). Inoltre non richiede necessariamente una conoscenza profonda di complicati software di modellazione 3D, poiché, grazie allo scanner integrato, è possibile copiare per esempio un soldatino e produrne dei “cloni” (va comunque tenuto presente però che le impostazioni avanzate necessitano ancora di un’attenzione un po' più esperta).

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/FLUX-3d-printer-3d-scanner-5.png http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/FLUX-3d-printer-3d-scanner-4.png

La FLUX include anche tre ventole di raffreddamento molto efficaci che consentono di stampare con precisione alla massima velocità, garantendo un’alta risoluzione e minimizzando il rischio di malfunzionamento a causa del riscaldamento. È stata creata inoltre un’app per smartphone che permette di inviare i comandi tramite Bluetooth.

Il FLUX Project è ideato tramite una collaborazione di promettenti giovani professionisti di Taiwan: Simon Ko, Jim Yu, Shawn Lin, Fon Chiang, Yen Feng, Kidd Wang e Moses Lei. Insieme combinano esperienze e specializzazioni: “Our team includes specialists in industrial design, software programming, hardware engineering, marketing, and operations […]. Now is the time for us to combine our talent and passion to build FLUX through mass production.”

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/FLUX-3d-printer-3d-scanner-8.png http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/FLUX-3d-printer-3d-scanner-7.png http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/FLUX-3d-printer-3d-scanner-6.png

Tutte le innumerevoli funzioni, come afferma lo stesso team, hanno avuto origine da una sessione di brainstorming: “FLUX was built from scratch. We gathered the team and each member wrote down all the functions and capabilities we wanted in FLUX. Some were attainable while some were just fantasy, but that's where our dream started.”

Un altro fattore che completa la sua versatilità è dato dal modulo SDK aperto, che è fedele alla natura open-source della produzione di consumo: “Besides developing our own new modules, we have also invited other talented engineers to create more modules and to share their ideas with the user community. We are collaborating with several promising startups to develop innovative tool heads for special materials and applications!”


Quali sono le caratteristiche della FLUX?

http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/FLUX-3d-printer-3d-scanner-10.png http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/11/FLUX-3d-printer-3d-scanner-9.png

Lo sviluppo della FLUX era in corso già da un po’ di tempo, ma ora il team si dichiara pronto per la produzione di massa. Se volete avere questa stampante 3D, la FLUX è disponibile su Kickstarter. A in meno di 24 ore ha già raccolto più del doppio della cifra richiesta.

Video promozionale di FLUX Project:


Giovanni Panìco

Introduzione a Zbrush

Pubblicato da Giovanni Panìco, in Novità,

La maggior parte dei programmi per modellare un oggetto in 3D ha un approccio parametrico e necessita di una serie di funzioni per arrivare alla forma desiderata. All'opposto di tutto questo si pone Zbrush.

Presentato dalla Pixologic nel 1999, Zbrush permette di realizzare modelli composti da milioni di poligoni con un altissimo livello di dettagli grazie all'uso di pennelli che permettono letteralmente di scolpire in 3D, motivo per il quale è definito "digital sculpting". Questo aspetto artistico ha portato il programma a essere usato in tutte le produzioni cinematografiche e videoludiche. Partendo da una forma base, come una sfera, possiamo iniziare a scolpire, aggiungendo o sottraendo materia, con l'uso di pennelli, le funzioni base del programma completamente editabili, e aggiungere altre forme da scolpire in vari livelli per ottenere il modello finale.



[caption id=attachment_11323" align="aligncenter" width="700]http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/12/Zbrush-stampa-3d-forum-1.jpg Effetto di diversi pennelli su una sfera iniziale.[/caption]

Nel corso degli anni Pixologic ha introdotto nuovi strumenti e funzionalità per rendere sempre più fluido il flusso di lavoro e migliorare l'aspetto artistico del programma. Strumento estremamente versatile sono le Zspheres: sfere collegate tra loro che permettono di creare rapidamente uno "scheletro" base da cui cominciare la modellazione, dunque l'ottenimento di una mesh ottimizzata per il proprio progetto. Sicuramente fondamentale è stata l'introduzione di Dynamesh che grazie ad un clic permette di riordinare i poligoni sulla superficie del nostro modello permettendo una densità uniforme e la possibilità di aggiungere ulteriori dettagli.



[caption id=attachment_11322" align="aligncenter" width="700]http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/12/Zbrush-stampa-3d-forum.jpg Modello di un alieno scolpito in meno di un'ora grazie a Dynamesh.[/caption]

Grazie ad una perfetta ottimizzazione, Zbrush permette anche a pc datati ( quello di chi scrive ha 9 anni ) di gestire un enorme numero di poligoni che altri programmi non potrebbero, infatti il programma gestisce ottimamente i poligoni e il loro posizionamento ma non permette calcoli tipici di motori grafici o programmi simili come fisicità, gestione dei fluidi o gestione delle forze sui tessuti (come vento o gravità).

Una volta terminato il modello, Zbrush permette anche l'aggiunta di colore ai poligoni attraverso pennelli, textures e foto per poi ottenere mappe da esportare in programmi di rendering. La qualità di questa colorazione è legata inizialmente alla densità poligonale ma una volta trasformata in texture si potrà applicare al modello low Poly per poi esportarlo in differenti programmi.


Negli ultimi anni sempre più applicazioni possono essere usate insieme a Zbrush, tanto che la stessa Pixologic ha rilasciato un plug-in dal nome GoZ che riconosce i programmi con cui Zbrush può scambiare dati e creare un bridge ( per esempio: 3DS Max, Maya, Photoshop o Modo).



[caption id=attachment_11324" align="aligncenter" width="700]http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2014/12/Zbrush-stampa-3d-forum-2.jpg Aggiunta di dettagli e diversi livelli del modello mostrato precedentemente.[/caption]

Infine, uno degli ultimi plug-in inseriti nel programma permette di esportare il nostro modello in STL, formato dei files legati al mondo della stampa 3D.

Zbrush è un programma incredibile che ha permesso al mondo del 3D di arrivare a nuovi standard di qualità, dando la possibilità a numerosi artisti "tradizionali" di poter esprimere il proprio talento senza dover imbattersi in sequenze di comandi tecnici.

Prossimamente verranno pubblicate ulteriori mini-guide su Z-brush in modo tale da informare i nostri lettori sulle potenzialità di questo straordinario software di modellazione 3D.

stampa3D
Nuovo evento sui canali streaming di Stampa 3D forum! Giovedì 18 dicembre, presso il Talent Garden di Bergamo, il nostro collaboratore Cosimo Orban terrà un workshop dedicato alla stampa 3D.

"Tecnologie come la stampa 3D arrivano e spazzano via il vecchio modo di pensare e produrre, rimpiazzandolo con una nuova ondata di creatività ed eccitanti prospettive di business. Chiamata da molti la "terza rivoluzione industriale", la stampa 3D ha preso d'assalto le news tecnologiche a ritmo serrato con nuovi prodotti e iniziative che fanno usi interessanti di questo nuovo modo di creare. Dalla gioielleria alla meccanica ad alte prestazioni al settore medicale, i campi di utilizzo sono sempre crescenti ed alcuni riescono già a cavalcare l'onda di quello che sarà il nuovo paradigma produttivo del futuro.

Introducendo la tecnologia e le sue caratteristiche, sarà possibile vedere insieme le applicazioni più interessanti, le più intriganti e le più avvenieristiche, e discuterà insieme del futuro della produzione in stampa 3D e di come voi potrete farne parte."

L'evento è giovedì 18 dicembre, alle ore 18, in DIRETTA STREAMING su questa pagina. Vi aspettiamo!

×
×
  • Crea Nuovo...