Hinokami

Un PLA di 1 anno e mezzo difficilmente resta usabile, per esempio la prima bobina che ho usato io che sto in pianura bassa, mi si è "inumidita" in 1 settimana (inesperienza). E quello potrebbe essere sicuramente un problema. Prova con 0.3 altezza layer, ampiezza estrusione quella del cubo 4, il moltiplicatore di estrusione sarebbe meglio non modificarlo e lasciarlo a 1, di solito si modifica per una "configurazione fine", la modifica di questo valore non fa altro che aumentare il materiale che attraversa l'ugello, si preferisce modificare appunto l'ampiezza di estrusione. A questo punto hai controllato se "dicendo " alla macchina di estrudere 1mm di filamento venga effettivamente spostato di 1 mm?

Ma dal cubo 1 al cubo 4 hai solo modificato la temperatura di stampa? Il PLA che usi è molto vecchio? Come l'hai conservato? Se la stampante è in garanzia o comunque gode di un assistenza, io consiglio sempre di contattare loro (dando per scontato un intervento gratuito o al limite il costo dell'uscita) possono contare su casi specifici mentre noi per quanto disponibili possiamo solo supporre. Aggiungo, da quel che si vede, e vorrei conferma anche da altri utenti, mi sembra un problema di estrusione. Il disegno del tacco l'hai rielaborato sullo slicer (simplify3D) con le nuove impostazioni prima di mandarlo in stampa?

Può essersi rovinato il filesystem della SD, prova a formattarla da windows in FAT32, se è di 4GB o meno meglio in FAT e basta. Questa procedura cancella tutto il contenuto.

Potrebbe, è una modalità per risparmiare tempo e ritrazione ma non credo si attivi per quel particolare del modello. Io proverei a stampare a 190° ed anche a 0.2 di layer, con un ugello di 0.4 è il miglior compromesso, La tua stampante è una ultimaker? Il modello è correttamente selezionato?

Credo che per quel breve spazio non attivi la ritrazione (sempre che nelle impostazioni di base ci sia) quindi il materiale ancora viscoso resta attaccato a quello presente nell'ugello e viene spostato assieme, sullo stesso layer delle ringhiere ci sono i tronchi della torre che mi pare vengano stampati decentemente.

Hmmm, il pezzo è sicuramente particolare, usi cura ultimaker? Sembra che il noozle si porti dietro il materiale, provato con temperature leggermente più basse? Il diametro di estrusione?

Dovresti tener presente che probabilmente la tecnologia FDM non fa al caso tuo (almeno a livello hobbistico a cui sono indirizzate le stampanti di questo prezzo). Vari materiali hanno comportamenti diversi meccanicamente parlando. Devi dire qualcosa in più ( sono 3 Kg in trazione, in compressione? Statico o dinamico?)

metti le impostazioni di stampa, il materiale e se raffreddi durante la stampa.

Qui si necessita di fare un attimo di chiarezza, più che altro per eventuali futuri lettori. A meno di PARTICOLARI limitazioni hardware/software imposte dal costruttore, queste stampanti sono progetti open perciò tutti ci possono montare tutto quello che altri hanno montato sulle loro stampanti, seguendo il concetto della filosofia opensource. Per quello, anche se sono prodotti industriali, sono facilmente reperibili schemi elettrici, componenti e software; tantoché i più volenterosi potrebbero costruirsela in casa una GT2560 (puro esempio). Certo, ogni componente ha il suo modo di funzionare e viene configurato tramite il firmware. Il più diffuso è il Marlin, ma non è l'unico: Sprinter, Teacup, Repetier-firmware, Marlin-Kimbra giusto per citarne alcuni. Perciò quando si modifica/sostituisce scheda, LCD, barre di movimento eccetera eccetera bisogna modificare il firmware e caricarlo sulla scheda CHE DA SOLA NON ESEGUE NESSUN TIPO DI CONFIGURAZIONE, e questo molto spesso porta a esiti fatali come può essere stato per gli LCD di Kevin. E prendendo appunto il suo esempio; ha sostituito una scheda (la ANET) che usa un display con pulsanti su una scheda (la Geeetech 2560) che se fornita con firmware già installato (di solito è vuota) usa un display con manopola rotativa. Ora considerando quello scritto sopra, di suo potrà mai funzionare? Sicuramente no. Considerando poi che 12864, 2004 e altri codici non identificano tutto il blocco ma solo il display fisico (dove vedi i numerini per capirci) es. 2004 12864 e come è effettivamente costruito dipende dal costruttore infatti quello ANET non ha la SD perché è già integrata sulla scheda, quindi perché io signor ANET devo spende soldi per produrre un qualcosa che la mia scheda ha già 😁, open si ma non obbligatorio. Stessa cosa per i sensori temperatura, ce ne sono di diversi tipi, (molto improbabile, son tutti NTC) ma ricadiamo sempre nel concetto che comportamenti diversi da parte "dell'hardware" non vengono riconosciuti o male interpretati dalla scheda (vedi i 790 gradi, tra l'altro Celsius o Fahrenheit? bisogna impostare anche le unità di misura). Per concludere, link specifiche geeetech GT2560 dove è dichiarata la compatibilità con i vari display. Link forum geeetech per configurare il display dove alla fine il problema era il cavo invertito 😁.

Quando modifichi l'oggetto da slicer, lo fai "ricalcolare" dall'applicazione per ottenere il nuovo percorso dell'estrusore?

I tendicinghia, li ho stampati con la geeetech, la stampante è stata montata con i tendi cinghia nuovi, mai stampato senza. 😁

Mi pare di si, devi ricaricare il firmware con le voci del menu italiano, l'utilità è pressoché nulla. da una precedente discussione "aprire il file Marlin.ino su Arduino 1.0.6 per cercare e modificare nel file configuration.h la #define LCD_LANGUAGE en con it. Se non è nel configuration.h è nel language.h"

tutti i motori elettrici si comportano (concettualmente) cosi, e seconda della costruzione è più o meno evidente questo fenomeno.

È un principio fisico, un filo (conduttore) attraversato da corrente genera un campo magnetico, un campo magnetico attraversando un conduttore genera corrente. i motori step sono fatti di rame e magneti, come le dinamo delle biciclette, quindi se li muovi generano corrente, effetto magnetico e induzione magnetica rispettivamente. Le correnti hanno un verso, una direzione, i componenti delle schede (diodi, led, integrati) vengono disposti seguendo una direzione, e in base al tipo sopportano anche valori di corrente e tensioni elevati, non è vero il contrario, un valore anche piccolo di corrente nel verso opposto può rovinare il componente irreparabilmente, quindi il diodo può sopportare anche decine di ampere ma in un verso solo. Perciò non muovere il piatto con tanta disinvoltura. A motore acceso dovresti avere tanta forza da invertire il campo magnetico creato all'interno, ho scritto una cazzata, dovresti avere tanta forza da opporti al campo magnetico interno, si rompe prima il motore.

risultati di stampa.

Più per la particolarità della stampante in se vi posto una delle mie stampanti, il classico (e probabilmente uno dei più diffusi) kit cinese. Esempio di come questi dispositivi si modifichino per migliorarne le prestazioni. E' una ANET A8, acquistata in super offerta (98€) su tomtop, 102€ con le spese di spedizione, presa per via del piatto di stampa più ampio della geeetech i3 pro B che già possedevo.. Per iniziare è consigliatissima anche se ha delle mancanze notevoli, manca di tensionatori per le cinghie, è costruita al risparmio (basti pensare che i cavi dei motori per Z sono diversi in lunghezza per il destro e il sinistro) il gruppo estrusore nonostante sia in metallo è assemblato male, la posizione della scheda è scomoda, sia per il tasto di reset che per la scheda SD, non integrata nel display ma direttamente in scheda di controllo, non ha interruttore, il cavo di alimentazione è diretto all'alimentatore e per spegnere si toglie la spina. Di positivo ha la struttura, che se anche di acrilico ho trovato stabile e solida, le barre trapezie e i carelli per l'asse XZ stampati ad iniezione. L'assemblaggio è facile, l'estrusore ha la doppia ventola, raffredda la gola e raffredda il filamento in uscita Le modifiche che ho apportato sono le seguenti: tensionatore per asse Y (in italiano non esiste una parola del genere, si dovrebbe scrivere tendi cinghia, ma tanto ci capiamo). link thingiverse regolatore endstop Z, quello di base è indecente, questo è un buon design ma ha il difetto di usare un "mezzo dado" in quella fessura che vedete, io ho filettato con un bullone M6 e finita lì. link thingiverse Staffe per irrigidire il telaio, semplici ed efficaci link thingiverse SD extender per rendere più agevole il cambio SD, inoltre sulla scheda ho aggiunto una leva per il reset. link thingiverse Inoltre ho aggiunto guida filo per estrusore, un "reggi cinghia" sotto il bed, anche qui quello stock faceva pietà, ghiere per facilitare la regolazione delle molle piano, e un tensionatore per l'asse X dietro il carrello estrusoree in ultima mosfet per il piano riscaldato, la scheda ANET era famosa per bruciarsi sotto tensione, almeno nella versione 1.0, io ho la 1.5 In ultimo, il firmware stock (uno skynet credo) è limitatissimo, aggiornato con il marlin 1.1.9. Stampo solo in PLA per il momento ma è dichiarata anche per ABS/TPU/Wood/Nylon/PVA/PP eccetera eccetera.

Si, appunto, mi pare tu abbia il vetro quindi non attacca. Che colore è? Di solito non sono colorati.

Tenendo presente le indicazioni di Alep, da possessore ti dico già che le schede ANET non hanno il marlin e le devi flashare. Niente di impossibile visto che ci sono riuscito io che non ho esperienza di arduino e simila. Sia tronix che ANET sono cloni di una scheda chiamata melzi, ma non è detto che siano identiche, per esempio la tronix ha i potenziometri per poter regolare i vref la anet no.

Ma non è nylon, sono materiali ben diversi. Di nylon c'è ne sono di diversi tipi, ma credo tutti non attacchino a piani in vetro o alluminio 😉.

Credo la più importante, la larghezza di estrusione, l'unico dato in effetti che cambia cambiando il diametro del noozle. Poi dipende anche dallo slicer, alcuni in base al diametro impostano in automatico anche gli altri valori, in molti è preimpostato al 100% e di solito non si modifica se non per i primi layer Sicuramente estrudendo più materiale altri parametri vanno "aggiustati" ma devi tener presente che il diametro del nozzle è una dimensione "piana", l'area di una circonferenza alla fin fine, in aggiunta all'altezza del layer (che altro non è che lo spostamento Z con i suoi step) diventa un volume. Perciò non è che il diametro del nozzle implica per forza la variazione di tutti i parametri, che sia 0.3 o 0.5 se dico all'estrusore di muovere 1mm di filamento 1 mm deve essere.

Un video così serve a poco 😐. Devi dare maggiori informazioni. La stampante ha mai stampato? Rumori particolari durante la stampa (tipo il toc sordo che si sente nel video), usi da pc o da SD? Se da display della stampante esegui movimenti li esegue?

Non uso simplify3D, che comunque ha nomea di essere un buon software, perciò molte impostazioni non so a cosa corrispondano, ma di prima vista proverei ad alzare il layer da 0.15 ad almeno 0.25. Di solito ampiezza estrusione si aumenta, non si diminuisce perciò lascerei automatico o imposterei a 0.5

Impostazioni sbagliate, devi modificare i valori delle varie voci per ottenere delle stampe definibili buone, non credo che le impostazioni pre-caricate in cura (che comunque anche se di uso libero è tarato sulle loro stampanti) possano andar bene per i kit cinesi, devi "smanettare" un po, di sicuro l'altezza layer e flusso, il motivo del distacco è quello.

Hmmm, io ho preso kit da montare da 100 euro o poco più, Geeetech i3 pro B e ANET A8, l'assemblaggio non è impossibile e i difetti sono molti, una quarantina di euro a stampante li ho spesi per migliorare le prestazioni, quindi direi sui 150-160 euro a stampante. Le prestazioni "qualitative" si ottengono comunque. Sinceramente per kit cinesi (la prusa non lo è ma il prezzo è improponibile) non spenderei le cifre che indichi tu, aspetterei qualche sconto.

Di primo acchito direi di controllare la ruota dentata dell'estrusore, probabilmente è allentata, comunque un problema di flusso e può dipendere da vari fattori, dalla sezione del filamento alla trazione dell'estrusore.