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ShareMind

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  1. Parecchi crash nelle stampe complesse....
  2. Bene. Ora non hai che da divertirti nel montarla!
  3. @Elvis74 StickFilament dovrebbe avere sia PCABS, sia ABSPC, ma temo che le temperature di estrusione siano piuttosto elevate.
  4. @AMaker La burattatura potrebbe funzionare meglio per gli oggetti stampati in resina, in quanto più duri. Questo metodo viene in genere utilizzato per sbavare/levigare/lucidare i pezzi metallici prodotti con microfusione o spin casting. Su materiali "morbidi" come le materie plastiche e soprattutto anisotropici (es. legno) produce generalmente risultati pessimi.
  5. Teoricamente l'outline overlap non dovrebbe variare la larghezza del modello, ma controllare la sovrapposizione tra bordi esterni e infill. Un valore esagerato dovrebbe dar luogo più a problemi Z (eccesso di materiale) che non a differenze dimensionali XY.
  6. ShareMind

    Ciao a tutti

    Benvenuto nel forum. Speriamo in una tua attiva partecipazione.
  7. ShareMind

    Mercurio

    @i3D Ciao I3D. Per quanto riguarda le stampanti 3D, il gioco assiale della chiocciola è irrilevante. Rispetto invece alla variazione massima rispetto alla corsa nominale della chiocciola (su 300 mm), che è un parametro rilevante, la tabella è riportata nell'immagine. Anche una vite G7 GY rullata (la categoria peggiore) riporta una Vm di 0,21 mm, che riferita allo spessore di un layer tipico (0,01 mm) comporta un potenziale errore di 0,00007 mm nel posizionamento. Nelle stampanti migliori sono comunque montate viti G7 GW e G7 GE, rispettivamente con Vm di 0,07 (max) e 0,03 (max). In altre parole, non tenendo conto dei ritiri del materiale, queste stampanti sono teoricamente in grado di garantire una precisione di 0,07/0,03 mm sull'altezza di un solido di 300 mm, o di 2,33333e-6 rispetto alla posizione e spessore di un layer di 0,01 mm. Ma mi sa che stiamo andando fuori tema.... Qui si parlava di un concorso di stampe...
  8. Veramente non ho mai rimosso la bobina se non quando era necessario cambiare colore o materiale, né mai sigillato le bobine usate. Alcune sono aperte da un anno e stampano benissimo. Penso che il problema di Albo sia più legato ad un insufficiente taglio termico dell'estrusore, con la temperatura che si propaga verso l'alto, e ad una eccessiva lunghezza del percorso non guidato tra il pignone e l'ingresso del filamento nell'hot end. Qualche immagine dell'estrusore aiuterebbe a capire se si può apportare qualche modifica al sistema di raffreddamento, o ridurre il percorso non guidato.
  9. ShareMind

    Mercurio

    @mau2068 Salve Sig. Campana, I parametri di stampa sono pubblicati nel post. Il profilo usato è quello dello Z-ABS.
  10. @vitri Il punto non è sicuramente la nazionalità di un prodotto, ma la qualità, anche naturalmente in rapporto al prezzo. Certamente se pubblicassi delle immagini di stampe effettuate, questo potrebbe essere utile ad altri partecipanti al forum per valutare meglio la macchina. Personalmente il raffronto con ShareBot, che non considero esattamente un punto di riferimento in termini qualitativi non dice molto: immagini dei tuoi lavori potrebbero essere più eloquenti.
  11. Temo che Marlin abbia discontinuato il supporto del Full Graphic Smart Controller.
  12. Quoto soltanto in parte il proverbio (Chi più spende, meno spende...). La questione è che i "produttori" di stampanti RepRap (che in realtà più che produrre acquistano e rivendono componenti), hanno generalmente dei volumi di affari molto contenuti. Questo implica che ordinano ai loro fornitori forse trenta viti trapezoidali, quaranta motori, cento cuscinetti etc. Gli sconti che ottengono sono naturalmente contenuti, rispetto a produttori (veri) che acquistano 3000 viti trapezoidali, 4000 motori etc. In poche parole, grazie anche a sistemi di assemblaggio e produzione automatizzati, una logistica più funzionale, maggiore prevedibilità degli andamenti delle vendite grazie a reti di agenti/distributori, i produttori di stampanti brand pagano le loro forniture molto meno. Questo si riflette sul rapporto prezzo/qualità dei loro prodotti, che sono migliori e costano meno dei DIY. Quindi, tranne il caso di kit prodotti industrialmente (ce ne sono pochissimi in commercio), per quando riguarda le cosiddette RepRap a prezzi molto bassi corrisponde generalmente una qualità infima. Quanto alla proposta di farsi stampare le parti da un service, la convenienza è tutta da vedere.
  13. ShareMind

    Mercurio

    @i3D Scusa la risposta tardiva. Si, i 20° sono riferiti all'orizzontale. I supporti vengono generati per quelle superfici con inclinazione uguale o minore di 20 gradi. Generalmente è sufficiente. Con la Zortrax il layer minimo è di 0,09 mm. Apparentemente è uno spessore elevato, ma molte macchine che dichiarano layer di 0,05 mm o addirittura 0,02 mm stampano in realtà molto peggio. Basta considerare le tolleranze: una macchina che ha una tolleranza Z di 0,01 mm implica che i riposizionamento in Z può avvenire con +/- 0,01 (ovvero... in un intervallo di 0,02 mm). E' chiaro che diventa difficile stampare realmente con una risoluzione che è un decimo della tolleranza... Nel caso Zortrax, la tolleranza Z è di 0,00125 mm, e questo determina l'accuratezza della deposizione. Il software (obbligato per quanto riguarda la Zortrax) è ZSuite. Ho usato la versione 0.96.
  14. La ventola di raffreddamento dell'elettronica gira?
  15. Prima di modificare gli EStep e il flow rate oltre il 5%, converrebbe misurare il calibro del filamento che stai usando. L'ammontare dell'errore (circa il 20%) fa comunque pensare ad un parametro dello slicer completamente sballato. Potrebbe avere ragione I3D.
  16. ShareMind

    Presentazioni

    Ciao Steel, benvenuto. Se il budget è uno dei criteri di valutazione, considera che sebbene i kit siano generalmente abbordabili, introdurre delle modifiche (spesso indispensabili per ottenere buone prestazioni e qualità) può essere molto costoso. Sostituire l'hot end, l'alimentatore, magari le viti e le guide con componenti di qualità può far lievitare i costi a cifre molto superiori a quelle necessarie per acquistare una buona stampante ready-to-use.
  17. Purtroppo la difficoltà di rimozione dei supporti è uno dei punti deboli del PLA.
  18. Se puoi arrivare a Roma, possiamo darti una mano.
  19. Salve a tutti, ShareMind annuncia con piacere la distribuzione dei kit Delta Atom 2.0, una stampante estremamente accurata e precisa destinata agli appassionati dei sistemi DIY che non accettano compromessi qualitativi. Per il momento, segnalo un link sul nostro sito con le principali caratteristiche della macchina. A breve riceveremo i primi sample e potrò pubblicare un articolo dettagliato su questa affascinante Delta. http://www.sharemind.eu/wordpress/?p=2700
  20. Come ripeto, ho personalmente stampato senza problemi con i filamenti PlastInk. Ti allego una immagine (il modello stampato è semplicemente la twisted bottle inclusa nella penna USB CraftBot):
  21. Il tuo problema è piuttosto strano. Personalmente ho stampato con diversi filamenti PlastInk senza difficoltà, e senza la necessità di aggiungere un convogliatore come quello suggerito da Thingiverse. Sei certo di aver usato temperature/velocità di stampa corrette e di non avere l'ugello intasato?
  22. @vitri Si, posso. FiloAlfa, TreeDFilaments, PlastInk, StickFilaments. Per le prime tre, la produzione è sicuramente Italiana e di buona qualità. StickFilaments ha filamenti di buona qualità, ma non potrei giurare su dove avviene la produzione.
  23. Come complicarsi la vita. Ma perché non compri una bella presa temporizzata (meccanica c.a. 8€, elettronica con LCD c.a. 12€). La programmi per l'autospegnimento ad un orario che tenga conto di quando finirà la stampa è sei a posto. Naturalmente il GCode deve prevedere un homing a fine stampa o quantomeno un abbassamento del piano o sollevamento dell'estrusore.
  24. Per stampare bene l'ABS ci vogliono stampanti progettate per l'ABS (e dei buoni materiali). Attenzione ad usare temperature di estrusore troppo elevate con estrusori con tubo PFTE. Potrebbe fondere, con la caduta dell'hot end sul pezzo durante la stampa. E' già successo....
  25. Invece di impazzire con le ventole e i relativi convogliatori, stampa semplicemente più parti contemporaneamente. Il motivo per cui piccoli elementi presenti nelle fasi terminali della stampa (es., la punta di una piramide) si deformano è dovuto al fatto che l'ugello insiste su superfici di modeste dimensioni non dando loro il tempo di raffreddarsi adeguatamente. Certo il problema si può risolvere teoricamente con il raffreddamento forzato (ventilazione), ma in questo caso è necessario che il convogliatore sia progettato particolarmente bene, e comunque la ventilazione forzata sottopone il modello in corso di stampa ad uno shock termico, dando luogo a deformazioni, scarsa adesione interlayer, delaminazione etc. Aggiungendo altri oggetti alla sessione di stampa (es., stampando 10 piramidi anziché una), prima che l'ugello torni su una zona già stampata passa del tempo, e quest'ultima può raffreddarsi naturalmente in modo adeguato. Insomma, basta collezionare più oggetti da stampare contemporaneamente, possibilmente collocando sul piano di stampa oggetti di medio-grandi dimensioni più alti degli oggetti che presentano nella parte alta punte o protuberanze. Ultimo suggerimento: colloca gli oggetti "delicati" al centro, e quelli più grandi esternamente. Quando viene avviato un nuovo layer, quasi tutti gli slicer riprendono la stampa da dove si era appena concluso il layer precedente. Così, se gli oggetti periferici (quelli in cui terminano e ricominciano i nuovi layer) sono più grandi è meglio, in quanto soffrono meno della persistenza dell'ugello.
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