Alessandro Tassinari 210 Inviato 21 Dicembre 2020 Condividi Inviato 21 Dicembre 2020 Chi di voi si è avvicinato a materiali altamente tecnici come il PEEK? Aziende e professionisti me lo stanno chiedendo molto, soprattutto per applicazioni in automotive e aerospaziale. Non è un caso infatti, tante aziende stanno buttando fuori macchine che sono capaci di stampare polimeri di questo tipo. Coraggio allora, iniziamo a parlarne! Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Whitedavil 696 Inviato 21 Dicembre 2020 Condividi Inviato 21 Dicembre 2020 Mai stampato personalmente, ma mi ero un po' interessato. Materiale che assorbe umidità, per cui va trattato con i relativi riguardi, temperature di stampa alte, circa 400 per nozzle e 120/130 di bed. Rigorosamente camera chiusa e tanta pazienza. Il problema è che il filo costa molto e fare le prove, per un privato, diventa proibitivo. Consigliato nozzle in rame placcato o in rubino. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
FoNzY 1.602 Inviato 21 Dicembre 2020 Condividi Inviato 21 Dicembre 2020 3 ore fa, BMaker dice: Chi di voi si è avvicinato a materiali altamente tecnici come il PEEK? io mi sono organizzato per poter stampare peek e qualche cosa sono anche riuscito a stampare ma spesso, visti i costi, i clienti scappano😅 sinceramente i costi di produzione li trovo ancora molto alti\troppo alti, mi trovo in difficolta con i clienti anche solo a proporlo considerando il prezzo che dovrei chiedere...quando lo propongo 99\100 ricevo un "assolutamente no!" (che poi è la stessa storia della stampa in metallo) 1 Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Salvogi 354 Inviato 21 Dicembre 2020 Condividi Inviato 21 Dicembre 2020 Io mi sono attrezzato con sonda K, heatblock in ottone, cartuccia da 50W, gola all-metal e camera chiusa (con sensore di temperatura ma non riscaldata)a il però non l'ho provato per via del costo. Ho provato solo il policarbonato, i pezzi stampati resistono meglio al calore ma PETG, ABS e HIPS mi sembrano più resistenti meccanicamente soprattutto nell'adesione tra i layer. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Alessandro Tassinari 210 Inviato 22 Dicembre 2020 Autore Condividi Inviato 22 Dicembre 2020 Interessanti le vostre esperienze. Effettivamente i costi del PEEK sono proibitivi per molti, ma per le grandi aziende è tranquillamente abbordabile. Tutto dipende da cosa si vuole fare e dai risvolti economici. Una cosa però va chiarita: macchine che non sono adeguatamente progettate producono risultati scadenti e inutilizzabili. Il problema maggiore deriva dalla cristallizzazione del materiale, che deve avvenire a regola d'arte per garantire alte prestazioni nel pezzo finale. Anche la corretta deumidificazione del filo è delicata, ma questa è un'altra storia (da non sottovalutare, soprattutto considerati i costi). Le temperature sono fondamentali: estrusore che raggiunge 400 °C; camera calda che arriva a 120 °C; piano di stampa che scalda fino a 230 °C. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Whitedavil 696 Inviato 22 Dicembre 2020 Condividi Inviato 22 Dicembre 2020 Bhe, un bed che arriva a 230 gradi, non è facile da trovare. Quelli in silicone te li danno per max 200. Fonzy, ma tu stampe ne hai fatte? Con che stampante? Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
FoNzY 1.602 Inviato 22 Dicembre 2020 Condividi Inviato 22 Dicembre 2020 1 ora fa, Whitedavil dice: Bhe, un bed che arriva a 230 gradi, non è facile da trovare. Quelli in silicone te li danno per max 200. Fonzy, ma tu stampe ne hai fatte? Con che stampante? dynamical è la marca, il modello mi pare sia 45ht Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Salvogi 354 Inviato 23 Dicembre 2020 Condividi Inviato 23 Dicembre 2020 22 ore fa, BMaker dice: Interessanti le vostre esperienze. Effettivamente i costi del PEEK sono proibitivi per molti, ma per le grandi aziende è tranquillamente abbordabile. Tutto dipende da cosa si vuole fare e dai risvolti economici. Una cosa però va chiarita: macchine che non sono adeguatamente progettate producono risultati scadenti e inutilizzabili. Il problema maggiore deriva dalla cristallizzazione del materiale, che deve avvenire a regola d'arte per garantire alte prestazioni nel pezzo finale. Anche la corretta deumidificazione del filo è delicata, ma questa è un'altra storia (da non sottovalutare, soprattutto considerati i costi). Le temperature sono fondamentali: estrusore che raggiunge 400 °C; camera calda che arriva a 120 °C; piano di stampa che scalda fino a 230 °C. Se sono queste le temperature allora non posso stampare il peek. L'estrusore ci dovrebbe arrivare tranquillamente a 400°C. Il piano di stampa l'ho riscaldato fino a 160°C, mi spavento ad andare oltre, la potenza ce l'ha (è 220x220mm, 250W, 220V) infatti 160°C li raggiungo in meno di 2 minuti ma non penso che i materiali siano adatti a 230°C. La camera calda è chiusa con pannelli di policarbonato che forse reggono a 120°C, i motori degli assi X,Y e Z sono esterni alla camera, ma molte parti della meccanica all'interno della camera sono realizzati con PETG quindi penso che nella camera sono limitato a 80°C per stare sotto la temperatura di transizione del PETG, inoltre penso che servano cinghie speciali. 1 Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Truck64 98 Inviato 24 Dicembre 2020 Condividi Inviato 24 Dicembre 2020 Il 23/12/2020 at 12:11, Salvogi dice: inoltre penso che servano cinghie speciali. Ho visto alcuni progetti che puntano in alto con la temperatura, e in quel caso le cinghie erano isolate dalla camera di stampa: Questa è una custom, se siete interessati e masticate tedesco trovate le informazioni qui Nitro´s PPSU hochtemp drucker. Ne ho visto un modello industriale con lo stesso principio ma non ricordo come si chiama. 1 Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Salvogi 354 Inviato 24 Dicembre 2020 Condividi Inviato 24 Dicembre 2020 5 ore fa, Truck64 dice: Ho visto alcuni progetti che puntano in alto con la temperatura, e in quel caso le cinghie erano isolate dalla camera di stampa: Questa è una custom, se siete interessati e masticate tedesco trovate le informazioni qui Nitro´s PPSU hochtemp drucker. Ne ho visto un modello industriale con lo stesso principio ma non ricordo come si chiama. Mi sa che è un po' troppo complessa per me 😅 Casomai in futuro ci farò un pensiero se il peek scende di prezzo. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Alessandro Tassinari 210 Inviato 25 Dicembre 2020 Autore Condividi Inviato 25 Dicembre 2020 Eh sí, la questione delle componenti interne é delicata visto che sono soggette a temperature elevate. C'é chi le posiziona fuori dalla camera riscaldata e chi le sostituisce con materiali piú idonei. Infatti il costo delle stampanti progettate per stampare in PEEK o altri tecnopolimeri é abbastanza elevato. 1 Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Alessandro Tassinari 210 Inviato Gennaio 4 Autore Condividi Inviato Gennaio 4 Vi lascio qui il link a un ulteriore approfondimento, scritto da me ma pubblicato su LinkedIn: https://www.linkedin.com/pulse/stampa-3d-peek-un-asset-per-i-settori-aerospaziale-e-tassinari/ In questo articolo ho elencato velocemente le caratteristiche della stampa 3D FDM col PEEK. Credo che nel prossimo futuro farò una guida molto più approfondita da mettere a disposizione qui sulla community. Fatemi sapere cosa ne pensate! 1 Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Whitedavil 696 Inviato Gennaio 4 Condividi Inviato Gennaio 4 Ma sei sicuro dei parametri di stampa? Vedo che i produttori il bed lo laddo 130-150,e camera chiusa da 70 a 140. Sembra un po' più fattibile, a parte il costo del peek stesso... 😅 1 Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Alessandro Tassinari 210 Inviato Gennaio 4 Autore Condividi Inviato Gennaio 4 @Whitedavil che il PEEK sia stampabile anche con temperature di piano e camera più ridotte non lo nego. Temperature di piano intorno ai 150° e camera a 100° direi siano sufficienti. I miei parametri di temperatura fanno riferimento alla condizione ideale di stampa. Attenzione però a: delaminazione -> se la camera non è ben riscaldata e il materiale non è estruso a temperatura idonea, i pezzi rischiano di delaminare; cristallizzazione -> si ottiene in due modi: estrudendo ad alte temperature (oltre i 400°); cuocendo i pezzi a fine stampa. 1 Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Whitedavil 696 Inviato Gennaio 4 Condividi Inviato Gennaio 4 Sicuramente mi fido della tua parola, visto che si parla di attrezzature professionali. Ero solo rimasto un po' stranito da quello che citano i produttori. 😅 2 Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
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