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Steelform

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  1. Ciao @immaginaecrea Ho aperto un nuovo tread in Hardware e componenti, lì ti ho risposto.
  2. @immaginaecrea Ciao, accedo solo ora al forum (giornata pesante). Anzitutto grazie per l'accurata e appassionata descrizione, non è da tutti, ahimè. Ho un vuoto culturale al centro per quanto riguarda le printer 3D. Conosco bene le DIY e le macchine da 1/2MC o 1MC. La fascia intermedia la ignoro. L'osservazione che mi hai fatto sulla possibilità di ripristino della stampa è corretta. Sono io che ho dimenticato che nel mentre detta opzione è indispensabile su macchine di formato molto grande le cui stampe eccedono la durata del giorno e che quindi non possono essere sempre presidiate, sui formati A3 (per semplificare) detta esigenza è meno sentita visto che i volumi di stampa sono tali da scongiurare il possibile esaurimento della bobina o l'hot end jam o altro imprevisto visto che la durata della stampa è sensibilmente più breve. La tua ha addirittura 4 estrusori, apperò. L'ultimo grido delle DIY cinesi (sito Banggood) dà la estrusione miscelata. Cioè hai due bowden caricati con filo diverso e da Marlin decidi in che percentuale fondere i due. Le possibilità di stampa sono: - la stampa bicolore da un solo estrusore fermando un filo e avanzando l'altro - la stampa con effetti fuzzy dovuti alla mescola casuale di due colori diversi - la stampa di un filamento ibrido che fonde, non si sa bene in che modo ma potrebbe funzionare, due tipi di filamento. Che so, potresti stampare in PLA miscelato a un materiale 'caricato' e avere così basso ritiro e robustezza. Appena l'ho visto mi è parso una fi*ata. La tua ha la bellezza di 4 estrusori. Il che dovrebbe significare una notevole flessibilità operativa. Secondo te in che maniera si potrebbero utilizzare al meglio i 4 colori? Per esempio, vedo una esigenza industriale per realizzare mostrine in nero antracite o blu avio, con scritte in colore bianco, giallo, rosso. Il cliente è molto esigente e non tollera le rigature tipiche della 3D. Ma il service vuole far andare la macchina rapida per incrementare i margini di guadagno. Esiste secondo te un punto di incontro fra le due esigenze? Oppure: legando e imbavagliando il service, esiste la possibilità di stampare limitando drasticamente la rigatura? E anche: si potrebbe ipotizzare una stampa di formato più grande (almeno 1/2MC) dove un estrusore fa la 'conchiglia' superficiale in PLA o PET-G o HIPS mentre il secondo fa una deposizione di 3/5 mm di gomma poliuretanica o altro materiale con almeno shore 65, il terzo fa scritte in colore contrastante e il quarto magari stampa il supporto o altro colore scritta oppure dorme? E poi: esiste la possibilità di fare come le stampanti ink-jet giapponesi che nella stampa fotografica prima spruzzano le tinte cromatiche poi per ultimo spruzzano uno smalto trasparente che ha la sola funzione di fare l'effetto glossy brillantante e protettivo sull'artefatto? Possibile che non ci pensi mai nessuno, dopo una stampa una spruzzata di uno smalto trasparente che copra le rigature? Dopo l'avida richiesta di marketing (sto scherzando :) non posso che fare i complimenti alll'ideatore di quella macchina, veramente notevole, augurandoli il più proficuo dei risultati (ecco, ci sono ricaduto, sono sempre lì con la testa, sorry :). Persone così alimentano l'ottima fama dell'ingegno italiano. Buona serata e perdona alcune possibili lacune interpretative, come ti dissi ho una cultura incompleta sulla gamma printer 3D.
  3. @immaginaecrea Ciao, molto gentile da parte tua, in verità aspettavo un commento dagli altri utenti. Il tuo intervento è stato interessante, era giusto attendersi un pò di feedback. A me è servito per vedere come si lavora con macchine più carrozzate: velocità, risultati, multifilo. Hai ragione, la mia considerazione era OT, anche se seguiva un filo logico iniziato da altri. Scusami, ti chiedo un dettaglio tecnico. Apparentemente hai 3 estrusori ma fai il cambio filo anzichè alternarli. Ho visto bene? La macchina che usi ha la modalità per il ripristino di una stampa interrotta per cause impreviste? (blocco ugello, esaurita bobina, altro). Buon Mercoledì :)
  4. Cade all'improvviso un imbarazzante silenzio.... solo qualche cespuglio spinto dal vento rotola per le vie deserte.... :) (le emoticons dell'editor sono sì metro style però anche orribili, non me ne voglia l'autore)
  5. Steelform

    Incollare parti in PLA

    Ciao tutti in area. Ho la necessità di incollare piccole parti in PLA su superfici metalliche verniciate. Sia le parti che le superfici sono planari e discretamente liscie. Ho provato col mastice e col Bostik, un pò meglio quest'ultimo, ma si staccano alla grande. Ho provato col biadesivo e va discretamente bene. Il cianoacrilico sul PLA invece non serve a nulla, sbianca le superfici come fosse candeggina ma non attacca, non aderisce e sporca alla grande. Farò il tentativo della colla a caldo e del silicone. Se non otterrò i risultati voluti, proverò con bicomponente e prodotti poliuretanici. Però magari qualcuno di voi ha già percorso questo calvario e può risparmiarmi parte della sofferenza. Vero? :)
  6. A me lo ha fatto quando il crimpaggio della resistenza col filo dava falsi contatti. Cambiato il filo, saldato il crimpaggio, la cosa si è risolta. Per verificare i falsi contatti mettevo il tester in serie con la scala in ampere, meglio se analogico.
  7. Ho visto pochi gg fa un rappresentante della 3DP con il serbatoio per moto che si vede sul sito web. La realizzazione è a dir poco fantastica anche se non sono riuscito a sapere esattamente con che materiale. Sul prodotto realizzato non vi sono eccezioni, anche se immagino sia costato un tempo immmenso come lavoro, ampiamente ripagato se prototipo, magari no se pezzo di ricambio. Circa il costo siamo a 15k ex works, non 10. Per portarla a casa facciamo pure sopra i 20k (4,4k di sola IVA, poi c'è il trasporto e eventuali dazi). Se vuoi assistenza continua e installazione siamo a 30k, che è poi la configurazione che ti offre il rappresentante. Un bell'investimento per chi ha ben chiaro cosa poterci fare. A me la questione che non sia camerata non dà molta fiducia sul fatto che possa stampare ABS sui grandi formati, anzi, diciamo pure subito che l'ABS sul grande formato non lo può fare. Io non lo posso garantire ma i suoi diretti concorrenti si, lo stesso dicono per le loro (l'ABS solo con camera a temperatura). Rimane il dubbio (o l'illusione) che si possa usare con il PLA caricato (LAYER e compagnia) sfruttandola al massimo delle dimensioni e ricavando pezzi che vanno al carrozziere per essere pretrattati e verniciati forno. Approfitto della presenza del carrozziere per scambiare proprio un paio di opinioni su questo argomento cruciale. Non potendo usare l'ABS e optando per il PLA LAYER che sopporta gli 80 gradi, quali problemi potrebbero sorgere? io col PLA normale non levigo, è un materiale intrattabile. Intendo dire: la stampante c'è, mi sembra manchi una chiara idea del materiale da usare per renderla effettivamente produttiva.
  8. Scusate, quali sono i tempi di degrado visibile per il PLA? Io ho stampato pezzi in PLA 5 mesi fa, erano pezzi di vetro e lo sono tuttora. Inscalfibili. Temperatura? Anche lì nessun problema. Sono in attesa di vedere un qualche segno di deperimento. C'è qualcuno che ha maggiori dettagli, osservazioni basate su un periodo più lungo? Grazie.
  9. Grazie! Ho fatto molte altre cose, ma questa la volevo documentare perchè si potesse prendere in considerazione anche questo aspetto della stampa 3D. Da quando ce l'ho è cambiato il mio modo di vedere le cose, al momento solo nel campo hobbistico, e non mi sono ancora abituato alla sua versatilità. Continuo a imbattermi nella necessità di avere parti di ricambio per le mie riparazioni e mi sorprendo ancora nel pensare che non le devo cercare da nessuna parte perchè me le posso creare da solo in poco tempo. Vado per un buon sentiero e sono agli inizi.
  10. Ciao a tutti in area, tempo fa ho 'ricondizionato' (chissà da dove salta fuori questo termine, che ha un inquietante corrispondente inglese: 'refurbished' :-) un giradischi trovato in soffitta. Oltre alla cinghia gli mancava la shell porta cartuccia. Reperiti cinghia, puntina e cartuccia (le prime due in negozio, la seconda in un cassetto) mi sono cimentato nella stampa 3D della shell (il cui costo rendeva vana la riparazione). Dopo un pò di 'prototipi' sono arrivato a una shell dotata di slitte per l'inserimento della cartuccia, mantenendo la possibilità di traslarla assialmente ma evitando le vitine M2 del fissaggio di quest'ultima. L'esperimento è andato a buon fine e il risultato è stato più che soddisfacente. Mi sono ascoltato Paganini e Listz. Ovviamente oltre alla ricostruzione ho dovuto pure registrare tutti i meccanismi, ma proprio tutti, e per fortuna che lo sapevo fare da ragazzo e qualcosa ancora mi ricordavo. Allego foto e modello 3D della shell (più qualche esperimento). Sull'innesto col braccio c'è un sottile supporto che va asportato col cutter. Una possibile alternativa è di disegnarla ruotata di 45° in modo che il lato sia tangente al disco. Questo allinea la puntina al senso di rotazione e permette di tenere i fili della cartuccia più lunghi visto che le pinzette che vanno sulla cartuccia non si trovano in commercio e quello che recuperi da un connettore (come ho fatto io), sono più lunghe. Shell a scatto.stl Shell.stl
  11. Sciocchino.... basta selezionare il flag 'Comandi' in Repetier che ti vedi direttamente i codici. Per far sì che la stampante 'sputacchi' un pò di filamento giusto prima di iniziare una nuova stampa si pone all'inizio del codice generato: G91 G1 E10 F120 (se si vogliono estrudere 10 mm a veloc. 120) G90 Questo fa sì che quando attacca inizia subito a 'scrivere' e non mi perde un pezzo di percorso. Ovviamente ce l'ho nella finestra di start gocode, viene aggiunto di default.
  12. Il dubbio te lo regalo io: se è temperato deve avere la scritta o analogo simbolo sul bordo, sullo spessore.
  13. IKEA si fa tagliare vetri temperati in grandissime quantità, riuscendo così a offrirli a un ottimo prezzo. Se ti hanno dato, com'era d'obbligo, un vetro temperato sei a cavallo, se invece hai un vetro standard stai correndo un rischio serio. La consueta frase 'l'ho provato e non mi ha dato problemi' è a dir poco sconcertante. Lo scrivo per evitare che qualcuno faccia lo stesso.
  14. Grazie. Attenzione che se si usa il piano riscaldato il vetro va temperato. Già a 40° il normale va in crisi. Poi c'è chi magari stampa anche a 90° ed è convinto che vada bene così ma è un attuare folle, troppo rischioso. Vien da dire che se non vai in una buona vetreria e non ti fai fare un vetro con i controfiocchi porti a casa qualcosa che ha un errore di planarità tale da rendere inutile l'acquisto.
  15. Non avevo letto la domanda sulle stampe fallite. Probabilmente non ti riferivi a me, ma dò comunque la mia opinione (stasera pare proprio inevitabile ;-) Le stampe falliscono perchè non si è in grado di settare correttamente i giusti parametri ma, ancor prima, perchè non si è capito dove sta il problema (meccanico). Un esempio comune è il veder cadere il filamento a 'vermetto' come fosse il dentifricio, ovviamente non fa presa sul piano. In questo caso l'ugello è troppo distante, oppure il piano è disallineato. Spesso entrambe le cose. Oppure, per chi ha la Prusa, esiste un terzo caso: l'asse X non è parallelo al piano mentre il piano è allineato. In questo caso portare a home z sul lato home, misurare con lo spessimetro cosa dà (l'ideale per me, ma ripeto, per me è 1/10) poi alzare un pò la z, spostarla sul lato opposto, tornare a home z, spegnere la macchina, cacciare lo spessimetro sotto la punta (pulita) girare con due dita la vite senza fine di quel lato fino a toccare con la punta lo spessore che avevamo dall'altra parte, togliere e riaccendere. Operazione che si fa per pochi decimi, non di più. Se dopo un pò di stampe torna non paralello c'è un altro problema. Nel mio caso manco di giunti ammortizzatori e quindi il disallineamento ha cadenza regolare, ma per fortuna poco significativa. Col tempo ti ci abitui, come cambiare l'acqua della boccia dei pesci. :-)
  16. Beh, nel caso della mia Prusa l'acrilico in questione era quello 'a mariposa' che si fissa ai cuscinetti per poi sostenere il piano riscaldato in alluminio. 80/10 sono il must, meno sono po(r)chi. Nel caso della stampante di tioRhino, che ringrazio, parrebbe essere un supporto in vetro. In ogni caso non si capisce come si regoli la planarità, ma sono certo che chi l'ha pensata sa il fatto suo e ha fatto bene.
  17. Non lo so. I pezzi che faccio in questo momento (tutti strutturali, vanno a sostituire parti rotte o inventano parti mai esistite) sono come la Kriptonite. Dico una cosa ridicola: adoro il caffè, ma per la mia salute è meglio che abusi di te verde visto che al lavoro il minimo sono 7-8 tazze/giorno. Sono anni che mi scotto le dita sul solito pentolino tattico, mi sono rifatto la maniglia in PLA e non si rovina neanche lasciandola nell'acqua bollente. Poi magari sotto la luce solare si rovina, chissà, ma non c'è modo di far incontrare quel manico con la luce solare. Quindi è perfetto. Quella finitura rigata, che ricorda un pò i tattoo aborigeni, in alcuni casi è un plus decorativo. Ma non in tutti. Alle volte serve 'lisciare' quella superficie millerighe. Ho provato col Dremel, con la smerigliatrice da banco, col martello pneumatico, cartavetrare, vapori di acetone, nulla. Beh, diciamo che con la smerigliatrice riesco a 'piallare', ma è sempre un lavoro incompleto. Devo stare attento al senso di stratificazione, se l'artefatto è composto da piccole componenti sottoposte a sollecitazioni meccaniche e sfortuna vuole che per esigenze di stampa sia orientato nel modo sfavorevole alla sollecitazione, si spezza. Il Nylon 'tirerebbe' di più. Troppo lungo e descrittivo come sempre: riassumo. L'ABS mi serve eccome, e pure il Nylon (o Hips? non conosco l'equivalente) come pure il PETG, la gomma, solo per per iniziare. Poi ci sono tutti i caricati, talco, marmo, cemento, nutella, sono mille. Magari molti di questi verranno sostituiti dal PLA layer o similari (non sono aggiornato). Tutto serve e tutto ha delle potenzialità. Ad esempio serve stampare con un post processor come il repetier perchè dà delle possibilità in più al miglior software slicer che uno sta usando. Serve mettere un relè allo stato solido che commuti un alimentatore 500W PC per liberare dalla tortura il mosfet della resistenza che sta sulla scheda arducazz, tutto tutto tutto serve e offre potenzialità, possibilità, risultati. Tutto serve....
  18. Bella, ha tutta una serie di accorgimenti che la rendono più evoluta della mia (pagata alla fine sui 500 euro, tra dogana e manchevolezze). Tipo la bobina filamento già allocata, la trasmissione a cinghia pure sull'asse z (sulla mia la vite trapezia col codolo lungo che fa da perno motore, diretta diretta senza neanche un giunto ammortizzatore), il cuscinetto a pattino del supporto banco bello lungo per evitare i tremolamenti tipici di quelle stampanti (sulla mia ho risolto col 4° cuscinetto), poi vedo boccole o cuscinetti sui passaggi delle barre rettificate, se sono veri tanto di cappello (anche se avrei messo più centratori che altro) il display con il suo case (sulla mia mi sono stampato il carterino perchè mi faceva impressione avere micro trimmer di taratura sul PCB in bella vista, pronti per essere spappolati da un pollice distratto). Niente da dire, migliorano costantemente col passare del tempo. Quello che non è chiaro dal disegno (uno shading fatto con SW o INV.) è il supporto in acrilico, che pare da 3-4 mm. Ma se fosse anche vetro da 50/10 andrebbero bastonati, con l'acrilico gli 80/10 sono il minimo, e non importa se si 'carica' il movimento. Io appena posso lo faccio in alluminio, e non so se lo farò con la sagomina tipica a farfalla, non voglio flessioni sotto la spinta delle molle di regolazione della planarità del banco, neanche micrometriche data la 'scottatura' che sto subendo adesso.
  19. Grazie, hai fatto bene a spostare il post nell'area di competenza. Mi sono guardato un pò le caratteristiche della loro gamma di stampanti e non ho visto niente che le rendesse più convenienti di altre. MI pare che tra le FDM chi offre di più è la 3NTR che le ha camerate e, almeno a parole, garantisce una certa regolarità con l'ABS. Poi ha gli ugelli raffreddati ad acqua , non so se li abbiano anche altre. Non so ancora cosa vengono, e questo magari spegnerebbe il mio entusiasmo ;-) Vedremo....
  20. Mi sto informando su prezzi e prestazioni delle Makerbot (sono OT in quest'area essendo stampanti consumer?). Se ho capito bene i modelli più venduti sono: Mini, Replicator, Replicator 2X, Z18. Di queste, solo la 2x è indicata per l'ABS (+ un solubile per i supporti) mentre per le altre c'è solo il PLA. E' corretto? Altra questione: posto che il loro filamento sarà senza dubbio di ottima qualità, chi le compra è comunque vincolato al loro o può fornirsi dove gli pare? Ad esempio ma Mini deve avere un caricatore custom perchè si parla di 200 gr. Lo so, potevo fare le stesse domande a loro, lo farò, ma mi piacerebbe sentire più opinioni :-) Un saluto.
  21. A me è capitato un kit con Iprusa3D Mendel. Dirti che una è migliore dell'altra secondo me è illusorio perchè cambiano solo i dettagli. Mi spiego meglio: si possono facilmente apprezzare differenti accorgimenti che possono dare migliori risultati o semplificarti un pò le cose ma fondalmente il concetto è sempre quello. Anche per me è stato un calvario, per i difetti presenti nel kit, per le approssimazioni, per il fatto che in fondo ottieni quello che paghi (e una buona è sopra i 1000 euro) e la qualità complessiva è scarsina. Dopo un pò capisci quali siano le carenze insormontabili dell'acquisto che hai fatto, ma hai la consolazione che data la facile intercambiabilità delle parti te le puoi risolvere tutte e da solo. Sempre dopo un pò di training capisci quali siano le parti accessorie che puoi stamparti in casa per migliorare/semplificare la gestione della macchina. E il bello è che te le fai da solo. Nel mio caso mi sono fatto dei supporti per la cavetteria, una guida per il filamento che eviti di vederlo attorcigliarsi prima di entrare nella testa, delle boccole per sostenere la bobina del filo, distanziali che fanno da spessore nel supporto del piano riscaldato. Ma non è finita, posso farmi l'outlet di ventilazione sull'ugello come dovrebbe essere, etc. La cosa sorprendente è che tutti questi artefatti sono di una resistenza incredibile (alle volte mi chiedo se sia veramente PLA, dev'esserlo perchè la temp. giusta è 180°). Vabbè, la sto tirando troppo lunga. Posso dare un consiglio, non so se serva a te ma magari può servire a qualcun'altro: nel supporto del banco della Prusa metti il 4° cuscinetto. Mi spiego: siccome i cuscinetti cinesi in dotazione hanno giochi da paura, il movimento Y del supporto banco è quanto di più impreciso possa esistere. Dopo alcuni mesi di sconcerto ho preso il supporto in metacrilato, gli ho segnato i 4 fori (24x18 D4) del pattino SC8UU, ho forato con punta e avvitatore (occhio a non flettere il piano in acrilico perchè si spezza) e gli ho avvitato il quarto cuscinetto. E' migliorata tantissimo, il banco vibra molto meno e mi è pure migliorata la qualità di stampa. Attenzione che non è detto che la mia situazione sia comune anche alle altre versioni, dovete esaminarla e ragionarci sopra. Chiaro che non bisogna sbagliare i fori perchè al posto della precarica da cuscinetto micro-disallineato gli crei una zavorra ;-) Concludo: ho sentito dire le migliori e le peggiori cose su tutte i kit esistenti in circolazione. In parte sono miti metropolitani da adolescenti, come negli smartphone o nelle console videogames. Seconde me la vera differenza la fa il prezzo: cacciare tanta pittura, vedere bel cammello (e viceversa). Ciao
  22. Ciao a tutti. Aggiornando Repetier Host mi sono accorto che non ho più la possibilità di dare comandi diretti nell'attesa dell'inizio stampa. Poco male, li aggiungo di default nella generazione del Gcode. Il problema è identificare quali codici. Mi spiego: devo fare avanzare il filamento di 5 mm per l'estrusione. Con il codice G1 F200 E5 anzichè avanzare retrocede all'infinito. Qual'e il codice che dice allo stepper di avanzare col filamento? Grazie. PS PrusaI3d, Marlin
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