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Steelform

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  1. Grazie. Si può usare con Simplify 3D, Repetier Host, Slic3r?
  2. A proposito, è possibile montare un secondo estrusore sulla 200? Vedo che ha un software proprietario. E' possibile usarla con Simplify 3d o altri?
  3. Grazie! Che può valere usata? (la V2) Appena torno alla civiltà (fine mese) prob. ne compro una.
  4. Interessante, quindi è possibile svincolarsi dall'obbligo di usare i loro filamenti. Per me è importante, faccio il consulente aziendale da una vita e tutte le volte che ho collaborato a implementare sistemi a scheda, chip, Rfid la scusa era dare valore aggiunto ma il vero motivo era insederare l'utente vincolandolo. Vengono da tutte le parti del mondo per imparare come si fa a infinocchiare. A cominciare dal settore finanziario. Da noi è un'arte. Dato che è un settore ancora fresco e non fagocitabile dai grandi nomi perchè poco interessante invito chiunque a scegliere sempre strade alternative affinchè non si affranchi anche qui il concetto 'sfruttato per sempre' introdotto dai giapponesi con le loro infernali e delicatissime ink-jet, la cui tinta costa più del Moet Chandon. Se vincolati meglio tirare al mare e cambiare strada. Il piano è migliorato con le viti centrali, ottimo, vuol dire che si preoccupano di migliorare il prodotto. Il guaio per me è che con l'usato ho la certezza di ereditare uno o più problemi legato ai versionismi. Nulla di male se poi i pezzi di ricambio costano poco, da verificare. Per quanto riguarda il pezzo stampato, ti riassumo la necessità: quella che avevo prima faceva il positivo senza quasi vedere le righe, sembrava colato. La finitura in realtà non mi importa, vanno bene le righe. Quello che importa è che i vari strati siano veramente solidali fra di loro. In teoria le parti stampate da varie stampanti sembrano simili, in pratica quando sono pezzi di ricambio di soft air (solo per fare un esempio) le mie parti durano un ciclo le altre si sfracicano sotto la pressione. Non è la stessa cosa. Non essendo un esperto, mi viene da pensare che la rigidità meccanica non sia sufficiente se non è abbinata a un gran estrusore. Nel mio caso faceva oltre i 260° ed era raffreddato liquido. Il goal per me è produrre parti sufficientemente robuste scendendo dai precedenti 10K a 1K euro o dintorni. Non importa se fa le righe, le buratto o le smeriglio :)
  5. Ciao. Grazie per le tue informazioni! Stampare in PLA non è un must per me, una volta trovato il giusto materiale (che può essere anche il nylon o il PET-G, devo provare) posso stampare sempre con quello. Il discorso del filamento proprietario e il piano che si imbarca è preoccupante. Per il filamento cercherò di sapere se è possibile usare prodotti non brandizzati. Per il piano ohibò, è un problema che ricorre in tutte le FDM (specie la planarità che non è mai rigorosa da centro a bordi) ma che visto il costo della stampante vorrei già risolto all'atto dell'acquisto. Nell'ultima che ho avuto il piano era in alluminio spesso un dito, con un piano asportabile magnetico posto sopra di altri 5 mm (credo), protetto da un foglio tipo fibra di carbonio. Da inverno a estate (temperatura stanzino da 12 a 37 gradi) si notavano differenze nell'offset estrusori da centro piano a un lato, ma ho sempre giocato di settaggi per schivare la manutenzione. Anche questa obbligava sempre a stampare il Brim, che spreca Hips ma ha il vantaggio di livellare. Circa le ore di stampa in ABS non avevo questo limite per via della camera riscaldata, che però è facilmente replicabile se la stampante è boxata e può essere dotata di pannelli di tamponamento (come la Zortrax). Oppure uso altro materiale, mi basta che sopporti la temperatura meglio del PLA. Non vorrei essere costretto a comprare una CNC 3040 e una stampante 3D, stampare i pezzi che mi servono per trasferire l'elettronica sulla CNC. Non sarà veloce ma la meccanica è di gran lunga più precisa. Dovrei comprare una elettronica a passo ridotto 1/128 e curare le grandezze degli stepper, sempre che ci stia dentro con gli assorbimenti dei mosfet. Ma è il panorama più desolante perchè mi terrebbe fermo mesi. Approfondiamo un pò il discorso Zotrax. ;)
  6. Buongiorno a tutti in area, per assistere un familiare cui produco 'aggratisse' parti di ricambio per riparazioni, mi trovo nella necessità di avere una FDM in casa. Il budget è limitato, di quanto lo devo ancora decidere, in funzione di quello che offre il mercato. Siti web asiatici propongono una infinità di soluzioni attorno ai 400/800 euro. Dopo aver letto mille recensioni non mi sono convinto di nessuno di questi prodotti, per i quali la buona resa non è garantita ma rimane in balia di mille eventi. Per motivi di poco tempo a disposizione non voglio ancora gettarmi sul DLP e divenire il manutentore-netturbino di una macchinetta (tipo la Anycubic), seppur a basso costo e buona resa. Siccome leggo ottimi commenti sulle Zortrax, pure sull'usato, volevo chiedervi una opinione su un possibile modello usato da acquistare, valutando pro e contro. In precedenza ho posseduto una macchina due estrusori raffreddati liquido, autolivellante, stampa di ottima qualità attorno ai 250cmc, con tempi di manutenzione quasi zero. Ma era troppo costosa, specie per le mie limitate produzioni. Venduta questa sto valutando una buona FDM oppure spendere qualcosina di più per una DLP che non necessiti di troppa manutenzione. Leggo in giro della Zortrax 200, ma ha un solo estrusore. Che limiti ha rispetto a una semiprofessionale da 8/10k euro? Cosa può valere come usato? In giro vedo quotazioni molto vicine al nuovo, quindi non realistiche.
  7. Si, le plastiche 'puzzano' ne più ne meno dei giocattolini o accessori per la casa che si comprano ai supermercati cinesi. Può essere la presenza di ftalati e quant'altro. Si rimedia con un lavaggio con antisilicone, poi verniciando con un primer. Per me non è un problema, visto che la stampante alloggerebbe in uno stanzino a parte e le parti prodotte non sono quasi mai a contatto con la pelle. Ma se lo diventasse nulla vieta di comprare le resine garantite contatto alimenti, passiamo dai 35 euro ai 175 circa. Dipende dalle tue necessità. Il dubbio che ti viene è che al momento tutto ciò si vede a catalogo e manca la possibilità di testare il prodotto prima di portarlo a casa. Di qui la necessità di affidarsi alla rete per raccogliere le altrui esperienze, sperando non siano sempre negative.
  8. Nei siti asiatici esistono infinite versioni di stampanti che si distaccano (deograzia) dalla mitica Prusa e relativa filiazione AnetX. Caratterizzate da un costo 'medio' per l'hobbista si propongono con meccaniche decisamente più serie (anche se gravate dall'incognita cinese) e spesso pure di formato più grande. Ne riassumo alcune, perdonate le imprecisioni: - Anycubic I3 Mega: usa profili di alluminio e presenta il ponte che si assembla al piano con due viti. Ha la magagna del software propietario, un buon estrusore (sembra) e un costo sui 300 euro. Assomiglia ancora alla Prusa ma con una meccanica più decente. Stampa il classico cubo 200x200x200 circa. - La Flyingbear 3D costa il doppio ma ha la meccanica che ci vuole per essere precisi (va verificato se lo è anche in pratica). E' boxata, con il piano che finalmente si alza su 4 barre (sperando che siano rettificate) e due stepper con madrevite. Ha il piano autolivellante e può avere doppio estrusore. Stampa un cubo da 350x300x290, purtroppo sempre con la solita schifezza di software proprietario. L'estrusore è banale (rispetto alla precedente) ma ha il benefit (o il problema?) di essere boxato. L'impressione che da, ma solo quella finchè non arrivano certezze, è di avere una buona base meccanica. Con buona probabilità sostituendo quà e là (tipo i cuscinetti, le barre) ci i può attedere una buona precisione. Sempre che non si sfori il budget. - La BIBO è una boxata dalle caratteristiche ancora più interessanti (o meglio dalla meccanica migliore), ma comincia a costare 800 euro e magari si può trovare qualcosa di simile in Europa, senza rischiare sorprese. - La QIDI TECH è una boxata finestrata, interessante per stampare le plastiche risentono della temperatura (ABS). Stampa un pò piccola, 230x145x150, doppio estrusore, un bel piattone (bed). Costa sui 600 euro. Software proprietario (ahimè), con 3 opzioni. Sembra dotata di una buona meccanica. - Creality CR S4 sempre Prusa-like ma con profili di alluminio e maggiori attenzioni sulla meccanica, Grande formato (cubo di 300, 400, 500 mm). Software non proprietario (bene!), elementi scorrevoli con ruote sul profilo (mah). Insomma c'è di tutto. Qualcuno ne ha provata una? Muchos saludos. :)
  9. Altra cosa che non mi piace di entrambe le DLP è il software proprietario. Tutte le volte che mi decantano l'obbligo di un software legato all'hardware intuisco il 'cetriolo volante' ... che puntualmente arriva. :)
  10. Ciao! Purtroppo le critiche sulla piccola DLP sono massacranti, al momento non funziona. Dicono tutt'altro della antagonista Anycubic Photon. Sarà verita? In TuTubo si vedono video miracolosi circa le performance. Ma i modelli stampati sono sempre gli stessi, quelli di default della reclame pubblicitaria, il che fa sospettare :-) Qualcono l'ha provata?
  11. Ciao a tutti. Sto guardando il link della Wanhao D7. E' piccola come area di stampa ma lo è anche nel prezzo, motivo per il quale la sto valutando (stampo pochi pezzi all'anno per fare un favore a un famigliare e voglio più risoluzione). Chi già la conosce mi ha detto in sintesi i drammi che la attanagliano: - area di stampa davvero piccola - non stampa in stand alone - crasha e obbliga a ripartire da capo. - resine costose e instabili - altre problematiche che non ricordo. Il calvario che ho patito con l'autocostruzione di una Prusa I3 cina, risolto esitosamente solo con opportune modifiche hardware e molto olio di gomito, mi conferma quel lemma tipico dei paesi caldi 'lo barato sale caro'. La medesima esperienza mi ha anche insegnato che alle volte, con le opportune modifiche, qualcosa si risolve. Poi ci sono anche gli adattamenti tipo: se proprio non hai il piano autolivellante pazienza, te ne farai una ragione e smanetterai di chiave. C'è qualcuno nel foro che la conosce e la sta usando che possa chiarire/confermare i difetti prima elencati, magari dettagliandoli al fine di capirne l'effettiva incidenza? Siate sinceri... :-D Grazie!
  12. Ciao, l'ho sempre usata con il solo ABS. Funziona molto bene, ha una gran qualità di stampa.
  13. " Getto il sasso nello stagno e fuggo :) " Se sei orefice l'FDM non è la tua strada, meglio le DLP che ora sono abbordabili. Non è facile entrare nell'argomento microfusioni a cera persa (tanto per iniziare) perchè anche il tuo migliore amico quando gli chiedi qualche info per capire come posizionarti ammutolisce quasi gli avessi bestemmiato il santo. Parafrasando gli inviati di una multinazionale in un istituto tecnico delle mie parti "non devi lavorare per soldi ma per passione" (sic). Il Fablab rientra perfettamente in quest'ottica. Il service parte con una concorrenza online talmente forte da annullarti, non tanto per il prezzo ma per la qualità e la possibilità di fare in tempi record lotti medi e pure preserie (hanno kmq di macchinari 24H). Io ho problemi a essere competitivo pure con chi offre alluminio anzichè plastica, lavorato CNC con il centro di lavoro e pure verniciato. 6 pezzi ALU verniciati RAL in 2gg a 300 palanche contro i miei 2gg e 150 pal. per farne uno grezzo ABS neutro. Non c'è partita. Per esperienza fatta la tua idea è un investimento pilotato dalla passione dando un calcio al pallottoliere: dubito avrà un ritorno. Per rimamere in tema FDM, è l'ideale per fare i TUOI progetti, sviluppare le TUE idee. La compra soddisfatto lo studio di design/modelleria o l'azienda per i suoi prototipi. O qualcun'altro che sfugge dalla mia visione, magari sei tu. :) PS fatti le tue microfusioni ;)
  14. Steelform

    STAMPANTE 3D SEMIPROFESSIONALE

    Studio tecnico di progettazione vende stampante 3D semiprofessionale per passaggio a altra tecnologia. Modello A4 della 3ntr. Caratteristiche tecniche: Stampante a doppio estrusore raffreddato a liquido, piano autolivellante, camera termostatica per il massimo risultato con termoplastiche che ritirano. Alimentazione a bobine di commercio poste sul retro, con possibilità di inserire il sensore di fine filamento. Estrusore addizionale per stampare TPU incluso. Stampa talmente accurata da non vedere quasi gli strati nella parte in positivo. Software in dotazione con regolare licenza. La macchina ideale per un'azienda o un libero professionista che voglia realizzare in proprio le sue invenzioni. La stampante è stata usata con la massima attenzione solo dallo scrivente, per produrre alcuni prototipi. Ha meno di 300 ore di lavoro e pertanto si presenta al pari del nuovo. Offro uno sconto sensibile rispetto al nuovo, trattative personali. Posso emettere fattura.
  15. Steelform

    HIPS info

    Bene, quando hai fatto le prove con l'asa magari mi dici come ti sei trovato. Hai mai provato il TPU? Dicono che adesso ne esiste uno che si può stampare con il bowden. Sono curioso.
  16. Steelform

    HIPS info

    Ciao, io lo uso come supporto, lo stampo a 245° sul piatto a 110°. Non lo vedo performante come l'ABS, ed è più costoso, motivo per il quale per me rimane un supporto da sciogliere col limonene.
  17. La butto lì: e spingere il filamento con una puleggia che faccia solo attrito, senza denti? Mi pare ovvio che se il materiale è morbido la dentatura lo trita. Magari ipotizzare una coppia di rulli gommati (o più coppie successive), con senso di rotazione opposto, che esercitano una leggera pressione sul filamento per farlo avanzare. La superficie del rullo deve avere la giusta morbidezza per assicurare il grip. Meglio ancora potrebbe essere avere la massa da estrudere dentro un serbatoio e farla fluire di lì a pressione.
  18. @3ntr grazie per il link. Prima di fare la frittata: come mi comporto con l'update visto che ho la versione Pro? Installo la v1.6.1 che hai indicato e poi si trova la licenza da solo?
  19. Ciao 3ntrlab. Si sono 3nterizzato. Novità? Ottimo! Saluti anche a te.
  20. Ciao a tutti, interessante il commento di Sharemind. Io uso Kisslicer perchè ce l'ho licenziato con la stampante, e mi trovo mediamente bene considerando che non ci ho mai speso tempo sopra per apprendere le finezze. Conosco molto meglio Slic3r, che a mio avviso mette più comandi a disposizione per chi vuole smanettare. Abbinato con Repetier per me è il massimo (tra i soft free). Per quanto riguarda i percorsi strani ho notato che li fanno entrambi (K e Sli). Mi aspettavo che la versione Pro di K. fosse più ordinata ma dal commento di cui sopra e dalla mia reletiva esperienza sembra di no. Non mi piace di K il fatto che riassuma i parametri in pochi livelli standardizzati (tipo scarso, medio, buono), cosa che all'utente inesperto può giovare ma che toglie la soddisfazione a chi ne sa di più di fare le regolazioni di fino, indipendenti. Una valutazione più precisa potrei farla utilizzando Rep+Sli al posto di K e vedere come si comporta la stampante. Avendo doppio estrusore+ ABS al momento ho evitato (ho il K già tarato su questo), se qualcuno ha già fatto questa esperienza è gradito un suo commento. :)
  21. Ciao Help3d, sul nesting verticale non apro bocca perchè non lo uso. Sulla free confermo che le 4 installazioni su diversi PC danno gli stessi problemi: instabilità, crash, varie ed eventuali. Ho anche la Pro e questa invece funzia perfetta everywhere. Data l'esperienza avuta... mi sono limitato a tirare le somme :-)
  22. @Pietrogramma Utilizzo Kisslicer pro senza averne (ahimè) ancora letto il manuale. La versione free è praticamente useless per tutta una serie di inconvenienti, la versione a pagamento è invece abbastanza solida. Consigliati 4GB minimi. Dal mio punto di vista il calcolo è veloce e i percorsi sono ottimizzati rispetto ad altri prodotti. Chi come me si è formato con altri software (io su Slic3r) non apprezzerà alcune semplificazioni (che invece hanno senso per un service) ma la maggioranza degli utenti concentra le sue lamentele sull'interfaccia utente che in effetti fa schifo. Lavorando con un solo body non saprei dire come si comporti sul nesting (il nesting verticale è il plus offerto da K.). Costando poco suggerisco l'acquisto della versione Pro. PS parlando di interfaccia, per il posizionamento del pezzo i comandi sembrano essere stati pensati da Paperoga. :)
  23. Ciao. Per il PLA parti da 200° e scendi. Il filo deve venir giù dritto, se arriccia è troppo caldo. Quando viene giù dritto continua ad abbassare la temperatura. Quella ideale è la più bassa... compatibilmente con l'estrusione. Ovvero... Quando inizia a ticchettare l'ingranaggio dell'estrusore sei troppo basso. La mia esperienza (che non è vincolante) è 180° per il PLA, 185° per il primo layer. Quando è inverno e la stanza è più fredda o preriscaldi oppure vai a 185°. Preriscaldi vuol dire avere la buona abitudine di dare 35° al piatto quando inizi, ossia preriscaldi un pò e poi spegni quando parti a stampare. Oltretutto serve a seccare la lacca al volo. Tutto questo che ti ho scritto però lo trovi nel forum facendo ricerca.
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