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il_cosmo

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  1. Riguardo i gazebo... attenzione alle norme locali!!! Hai visto mai che ti denuncino per abuso edilizio?! 🤪🤣🤣🤣
  2. @SunTzu ti ha risposto in maniera abbastanza esaustiva @eaman ! Credo che il succo di tutto sia: la scheda SD è un supporto alquanto delicato e non certamente infallibile; bisogna adoperarla con criterio e nella giusta maniera (senza fretta di staccarla dal lettore), effettuando sempre la procedura di "eject" prima di toglierla dal computer; dato il costo estremamente relativo, valutare la possibilità di acquistarne altre quando una comincia a fare capricci. Poi, i software di formattazione e di verifica delle schede, sicuramente, aiutano nella corretta gestione delle stesse. Personalmente, uso un paio di schedine microsd per la solita mancanza di spazio 😒 ma sto cominciando a valutare la possibilità di realizzare un piccolo server di stampa con un Raspberry ed il software Octoprint che dice utilizzare @dnasini; questo mi permetterebbe di evitare l'uso delle schede microsd e passare i file alla stampante attraverso la rete, per altro, potendo controllare in remoto il corretto funzionamento del tutto.
  3. In effetti, da inesperto quale sono, non avevo mai pensato o provato a modificare i parametri di retrazione... poi, seguendo il vostro scambio... lo sto considerando! Per adesso, sto mirando ad ottenere un pezzo solido anche se con qualche filo. La prossima stampa, proverò a ritoccare un pò la ritrazione e vedremo. Grazie per il brain storming... 😉
  4. Scusa ma non era proprio chiarissimo... comunque grazie del suggerimento anche se uso altre soluzioni anche per questo. 😉
  5. Se manca un centimetro... anche se Ikea spedisce a casa... che le compro a fare?! 🤷🏼‍♂️
  6. Spero avrai già risolto ma... dalla mia esperienza ho imparato che una TempTower ti aiuta a scegliere, empiricamente e praticamente, la temperatura giusta alla quale settare lo slicer per il filamento in uso... partendo dal fatto che ogni stampante ha una certa tolleranza nel settaggio delle temperature; facendo un esempio ancora più pratico: due stampanti di uguale modello, possono riportare una temperatura sul display ma nella realtà essere ad un'altra, differente anche di diversi gradi centigradi.
  7. Le schede SD, così come le pennette USB, hanno un numero di cicli di lettura/scrittura "limitati"... da informatico, consiglio sempre di utilizzarle solo per prendere file da una parte per travasarli in un'altra. Fatta questa come premessa, vengono da sole le relative conclusioni nell'utilizzarle come memoria di massa per la nostra amata stampante 3D. Il software di formattazione postato da @Killrob sicuramente aiuta ma, sempre da informatico, per avere una maggiore affidabilità, suggerirei di acquistare comunque una nuova SD. I costi, oggi giorno, sono veramente irrisori...
  8. Ho fatto vari test ma proprio non mi trovo... ovviamente, ho impostato 250 per il primo layer e 245 per il secondo... La cosa che ho stampato ieri - giusto per riportare un esempio - è un supporto per montare la GoPro sul manubrio della bici. Ebbene, in PLA è venuta benissimo e rifinitissima seppur alquanto fragile alle vibrazioni, tanto da rompersi al primo utilizzo. In PETG, fino a metà del supporto, sembrava andare tutto bene e la stampa è venuta ben definita e rifinita; dalla seconda metà, effetto sfilacciamento ovunque... tanto da occludere i canali creati appositamente per farci passare le fascette per serrare il supporto al manubrio. 🤷‍♂️ Avete suggerimenti?! P.S. Come un baccalà, preso dal nervoso, ho gettato tutto senza fare foto... 🤐
  9. In effetti è quello che pensavo... per rompere il cubetto dei 240 in effetti ci ho messo una bella forza...
  10. P.S. Quello che si vede in foto è il lato che poggiava sul piano di stampa; il lato superiore devo dire che è pressoché simile seppur migliore (ma di poco) quello fatto con PrusaSilcer.
  11. Sinceramente, quelle di AliExpress non le avevo considerate perché non amo acquistare su quel canale... mentre le Cuki, non ci avevo proprio pensato, ovvero, pensavo fosse piccole ed in parte @eamanlo hai confermato. Avete mai provato quelle dell'Ikea in termini di dimensioni?
  12. Forse questo migliorerà un "aspetto" che io avevo risolto cambiando slicer... ma affezionato a Cura ritornerò a provarlo! La foto allegata è testimonianza di quanto affermo sopra (il pezzo superiore processato con Cura, il pezzo sottostante processato con PrusaSlicer): stessa stampante, stesso STL, stesso materiale, stesso livellamento... unico cambiamento il software di slicing!
  13. Ragazzi, ritorno a bomba sull'argomento perché ancora non ho ben acquisito dimestichezza con 'ste cose! 🤪 Ho acquistato una nuova bobina di PETG e provato a stampare una "torre" adeguatamente settata con questo materiale (la torre la vedete nella foto allegata). Ho quindi fatto quello che mi avete suggerito e tentando di rompere i vari "cubetti" fino a 240° si sono rotti con sforzo crescente; ora, guardando l'immagine, cosa mi suggerite di adoperare come temperatura? 250 primo layer e 245 il secondo... oppure a ritroso 245 e 240?
  14. Quoto anch'io @Killrob! Da tecnico elettronico, non da super esperto di stampanti 3D, mi risulta strano che si sia bruciato tutto tranne l'alimentatore... e se fosse il contrario?! Se poi, veramente è così, personalmente valuterei la possibilità di acquistare una stampante nuova e sfruttare la meccanica delle vecchie per fare altro: CNC e/o incisore laser ad esempio. 😉
  15. Mi trovano pienamente d'accordo @Whitedavil e @Lirin. In fondo, l'ambiente in cui stampo non è così umido da pregiudicare la bontà di una bobina di filamento in 12 ore; infatti, per la stampa, ho costruito ed uso felicemente un supporto con cuscinetti a sfera su cui monto la bobina di turno. Ho ancora un essiccatore (W l'Italiano! 🙃) che utilizzo (nda. forse sotto-utilizzo!) per "asciugare" quella bobina che ho lasciato immagazzinata per qualche tempo. Questo perché, acquistato in offerta sollecitato dai tanti articoli sull'utilizzo di questi dispositivi, mi sono reso conto, con delle prove, che utilizzato in abbinamento alla stampante - in fase di ritrazione soprattutto - c'era qualche problema nella fluidità e corretto passaggio del filamento dall'interno all'esterno dell'essiccatore stesso: forse necessitava di una qualche modifica che ho pure visto in giro in rete e che per PIGRIZIA 🤣 non ho pensato nemmeno lontanamente a fare! P.S. A chi di voi utilizza buste "apri e chiudi" per conservare i filamenti, quali compera?
  16. Quelle di Ikea in effetti non sono per il sottovuoto... per questo e per il fatto di non avere l'Ikea a portata di mani, chiedevo se siano abbastanza grandi da contenere un rocchetto... Per il sottovuoto, come faccio adesso, in effetti la cosa è dispendiosa ma nella misura in cui li adopero io, ovvero con rocchetti che utilizzo una tantum e riesco ad usarli più volte sigillandoli appena appena sul bordo che poi rifilo, il dispendio è relativo.
  17. Grande @dnasini!!! Non avrei saputo trovare, come d'altra parte hai visto, parole migliori... 🤣
  18. Come recita il titolo... non ho molto spazio a mia disposizione. Per installare la stampante e crearmi il giusto spazio ho già dovuto faticare abbastanza... adesso, acquistando qualche rotolo di filamento in più, per conservarlo ed averlo pronto all'uso, mi sarebbe sicuramente piaciuto organizzare delle scatole a tenuta stagna che all'occorrenza avrebbero fornito direttamente il filo alla stampante (ne ho visti numerosi di progetti del genere). Però, le scatole stagne, certamente, ingombrano di più di una singola bobina, semmai nella sua busta. La soluzione che ho quindi scelto è quello di tenere le bobine che non utilizzo per qualche tempo in buste sotto vuoto che faccio con la macchinetta ad uso alimentare-domestico, quelle di uso corrente nelle buste con chiusura "apri e chiudi" che non sempre vengono fornite con le bobine stesse. E proprio per queste ultime mi chiedevo, se utilizzata anche da qualcuno di voi, dove vi rifornite? Quelle di Ikea sono abbastanza grandi?
  19. Da quello che sto leggendo... ho un'unica certezza... quella di aver sollevato un vespaio con un tema evidentemente ricco di opinioni che, come mi aspettavo, sono estremamente contrastanti! Forse l'unica cosa su cui siamo concordi è il fatto che si lasci il filamento in macchina solo per pigrizia! 🤣
  20. Ragazzi, ho letto vari pareri contrastati sull'argomento, come contrastanti sono le conclusioni a valle di qualche chiacchierata con amici che condividono questa "passione" ...quindi, mi piacerebbe sapere anche la vostra opinione: a fine stampa, scaricate o no la stampante? Personalmente, (premesso che non ne faccio un uso professionale e non ho una stampante per filamento come ho letto di alcuni) ero portato a scaricare il filamento al termine dell'ultima stampa. Ovviamente, per preservare anche il filamento da possibili eccessi di umidità. Attendo vostri commenti... Ciao
  21. Ok! Per i filamenti... Riguardo la questione degli estrusori e delle sigle a loro riferite: MK8 o MK10, per citarne due a caso, non sono riferiti e/o riferibili a parametri misurabili... ma da quello che mi dite sono dei modelli di estrusore. Grazie delle delucidazioni!!! Adesso mi è più chiaro...
  22. Ragazzi, perdonate l'ignoranza... leggo materiali abrasivi ma sinceramente non capisco quali siano... è possibile avere qualche dettaglio? Inoltre, quando leggo MK8 o MK6 a cosa è riferito? Non credo alla filettatura, perché nella maggior parte delle volte leggo poi il parametro del filetto, ad esempio: M6.
  23. Ho fatto una prova a forzare tra i vari livelli, partendo dall'alto ed è stato abbastanza semplice rompere tra i 200 ed i 205... presumo quindi di dover andare a ritroso e usare 190/195 come temperatura di stampa. Giusto?!
  24. il_cosmo

    Filamento TPU

    Proprio questa mattina mi è capitata, per lavoro, una soletta per scarpe ortopediche stampata con ogni probabilità in questo materiale... infatti, adesso, cercavo di capirne di più in merito ai parametri di stampa. Indicativamente, che parametri utilizzate? E, soprattutto, è molto rognoso come lavorabilità? Da un primo sguardo in giro (essenzialmente su Amazon) non ho trovato traccia della classificazione, indicata nel link di cui sopra, sui filamenti venduti... Ho inoltre trovato un altro filamento flessibile chiamato Smartfil Flex: sapete di cosa si tratti? Dicono essere un filamento flessibile...
  25. Perdonatemi la domanda sciocca... ma spezzarla all’altezza dei cubi oppure al centro? È comunque PLA... scusatemi se lo avevo omesso...
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