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Alessandro Tassinari

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Risposte pubblicato da Alessandro Tassinari

  1. Purtroppo mi sento di quotare @immaginaecrea ... La seconda sessione di scansione si è tenuta in una stanza di piccole dimensioni, gli oggetti appoggiati tu un tavolo bianco e un telo bianco a coprire gli arredi circostanti. La luce è stata resa più uniforme possibile posizionando più punti luce intorno al tavolo su cui andavamo a posizionare i diversi oggetti da scansionare, ad una distanza di qualche metro ed evitando la luce diretta.

    Purtroppo i risultati sono stati deludenti, non siamo riusciti a concludere una scansione, su un totale di almeno 20 tentativi, causa continua perdita dei punti di ancoraggio. Gli oggetti che abbiamo provato a rilevare sono: una sedia, uno scateboard e un birillo da strada.

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  2. Ciao @Christiandesign , benvenuto sul forum!

    Ad essere sincero la Z18 l'ho lasciata qualche mese fa, non per problemi della macchina, quanto perché non collaboro più nel luogo dove l'avevo a disposizione. Posso però dirti che ci sono stati diversi problemi, soprattutto coi primi modelli. Bisogna un po' adattarsi e capire come si può far funzionare al meglio, purtroppo siamo ancora lontani dall'idea di stampante plug&play. Tutto sommato mi ci sono trovato bene, le stampe di grandi dimensioni meritano e sono notevoli nella qualità di stampa. Come con tutte le stampanti 3D FDM il problema è sempre dietro l'angolo, anche se la Z18 la paghi diverse migliaia di euro.

    Posso però affermare che ci sono persone che usano le Z18 come vere e proprie macchine da produzione, sicuramente tutto sta nell'imparare a conoscere sempre meglio la macchina a forza di usarla.

    Forse @michele-valsamoggia avrà qualcosa da aggiungere ;)

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  3. Se vuoi stampare argilla credo che la DeltaWasp sia la scelta migliore, a meno che tu non voglia customizzarti un altro modello di stampante (sarebbe divertente, ma bruci tanto tempo).

    Per la stampa di più modelli in contemporanea: il piatto di stampa può essere riempito completamente con modelli diversi o con un modello duplicato. Con qualsiasi stampante puoi fare più oggetti in contemporanea, basta che ci sia sufficiente spazio.

    Che modelli vorresti stampare? Riesci a farci vedere qualche screenshot?

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  4. In questo articolo parlo della situazione di MakerBot e dell'intero mercato della stampa 3D, con particolare riguardo al contenuto recentemente pubblicato da Wired Italia intitolato "La crisi della stampa 3D".


     


    Condivido la visione di @ShareMind , le scelte aziendali (in particolare quelle americane) non sono mai casuali, prima che MakerBot si avvicini al fallimento ce ne vuole.


  5. Ieri abbiamo avuto modo di provarloe in modo abbastanza approfondito... mamma mia che fatica! Per gli oggetti più piccoli non c'è tregua, non li vede proprio, con quelli più grandi bisogna fare attenzione perché a volte raddoppia delle superfici.


     


    Il problema più grosso che abbiamo riscontrato è stato con i volumi cilindrici: di fatto sembra che non riesca a trovare punti di aggancio per unire le immagini, perdendo continuamente il tracking.


     


    Le scansioni che vengono meglio di tutte le altre sono quelle delle persone.


  6. Buona sera a tutti!


     


    Come saprete, in redazione è arrivata la nuovissima 3Doodler 2.0, seconda versione della penna che stampa 3D più conosciuta al mondo. Dopo averne scritto la recensione - che trovate a questo link in lingua italiana e a quest'altro link in lingua inglese - non l'abbiamo nascosta dentro un cassetto, anzi, abbiamo deciso di usarla per le creazioni più disparate!


     


    La comodità della 3Doodler è estrema: quando bisogna stampare qualcosa di veloce e poco preciso non si perde tempo, si attacca l'alimentatore e si stampa. Ed è proprio con questa discussione che intendo mostrarvi quanto si è rivelata utile proprio ieri sera.


     


    post-148-0-19816900-1432573990_thumb.jpg


     


    Di ritorno dal 3D Printshow di Londra il caricabatterie del mio computer portatile ha subito un danno abbastanza comune: la guaina di gomma che ricopre il cavo si è rotta, proprio nel punto in cui si va a inserire all'interno della spina. La prima soluzione che ho adottato è stata quella di provare a proteggere il cavo utilizzando del nastro adesivo. Questa soluzione era troppo temporanea, mi serviva qualcosa che potesse effettivamente proteggere il punto critico, proprio dove la protezione del cavo si stava rompendo.


     


    Quello che ne è seguito è stato l'utilizzo della 3Doodler 2.0. Per prima cosa ho fatto in modo che uno strato di nastro adesivo proteggesse il punto dove il cavo si stava rompendo, tenendo quindi tutto il corpo unito. Dopo di che ho stampato con la 3Doodler direttamente sul caricabatterie le superfici in plastica che vedete nelle immagini. La plastica stampata non ha aderito perfettamente, ma ho potuto comunque concludere il lavoro andando a "saldarle" tra loro. Tutto il lavoro ha richiesto circa un'oretta di tempo e 4 stick di filamento in ABS (originale 3Doodler). Probabilmente ho usato più materiale di quanto fosse effettivamente necessario, ma volevo che l'intero inserto stampato fosse abbastanza rigido per evitare altre fastidiose rotture. Il punto in cui ho usato più materiale è stato proprio quello che va a protezione del cavo.


     


    Sicuramente in questo modo non ho risolto del tutto il problema iniziale - se sbadatamente tiro il cavo, sicuramente si romperà - ma perlomeno sono riuscito a metterci una bella pezza.  ;)


     


    post-148-0-51864400-1432574011_thumb.jpgpost-148-0-59615000-1432574018_thumb.jpgpost-148-0-77421300-1432574024_thumb.jpg


  7. @Elvis74 ho guardato gli screenshots che ci hai postato poco sopra, forse per risolvere dovresti andare a modificare il parametro "Separation", dentro le "Raft Settings".  Non ne sono certo visto che non posso dirti esattamente cosa sia, ma mi sembra l'unico che si avvicini all' "Air Gap" di Cura.


     


    Adesso è impostato su 0.14 mm, puoi provare a ridurlo finché non sei felice di quello che viene stampato.


  8. @Elvis74 scusami ma non ho capito bene qual'è il problema che cerchi di risolvere. Provo a rispondere in modo generico e basandomi su Cura.


     


    BRIM


     


    Basta andare nella tendina "Basic" e inserire il brim come tipo di adesione al piatto. Per " indebolire" il brim è sufficiente andare in "Advanced" e modificare il parametro "Initial layer line width", riducendolo. In pratica il primo layer sarà stampato con meno materiale e di conseguenza il brim sarà più debole. Attenzione però, perché in questo modo si indebolisce anche il primo layer del modello in stampa.


    Io ho usato questo metodo col problema inverso, ossia volevo che il brim fosse più resistenze e che le linee stampate si attaccassero meglio tra di loro, di conseguenza ho alzato la percentuale di estrusione al 140%.


     


    RAFT


     


    Selezionando il raft e andando nelle Expert Config questi sono i miei parametri:


    extra margin: 5mm


    line spacing: 3mm


    base thickness: 0.3mm


    base line width: 1mm


    interface thickness: 0.27mm


    interface line width: 0.4mm


    airgap: 0mm


    first layer airgap: 0.22mm


    surface layers: 2mm


    surface layer thickness: 0.27mm


    surface layer line width: 0.4mm


     


    Spero ti siano d'aiuto!


  9. Personalmente ho usato brim e raft col PLA, ma scelgo di usare uno o l'altro in base a quello che devo stampare. Per oggetti con grande superficie di adesione al piatto preferisco il raft perché mi permette solitamente di avere una buona adesione ed evitare noiosi imbarcamenti. I modelli mi si sono sempre staccati molto bene, forse dipende dai parametri usati col raft, tipo da distanza tra raft e primo layer del modello.

    Il brim lo uso molto più spesso e con tutti i tipi di modelli. Se il brim risulta impossibile da rimuovere, o rimane anche solo un layer a contatto con le pareti del modello, potreste provare a ridurre il flusso di materiale che fuoriesce nel primo layer di stampa. Cura permette di modificare questo parametro.

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