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Alessandro Tassinari

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Risposte pubblicato da Alessandro Tassinari

  1. Sembra che l'estrusore non segua una linea perfettamente verticale, ma che tenda a spostarsi su un lato durante la stampa. Se durante la stampa hai involontariamente spostato la stampante o mosso il piano su cui è appoggiata è facile che succeda questa cosa. Se invece non ci sono stati urti esterni credo che il problema stia nel movimento dell'estrusore... ma in questo caso non saprei risponderti

  2. Per completezza, ti consiglierei di scegliere bene il materiale di stampa. Se usi l'ABS devi stare attento al ritiro... è fondamentale avere una stampante col piatto riscaldato. Se l'ABS raffredda troppo velocemente rischi di deformare gli angoli e i lati che devono restare dritti. Il PLA ritira molto meno, ma è leggermente meno resistente. Se devi fare un plastico architettonico, quindi suppongo con linee rette, e soprattutto vuoi che i lati dei vari si uniscano meglio, forse mi butterei sul PLA. Però ripeto, non ho mai fatto operazioni del genere, quindi fai attenzione ;)

  3. Personalmente non ho mai affrontato il problema di "tagliare" un modello in due o più parti, però qualcuno l'ho visto e devo dire che il problema del ritiro del materiale può esistere.

    Se riesco vado a recuperare l'oggettino che mi avevano mostrato, il quale era il modellino di un'abitazione di forma scatolare (un semplicissimo cubo) che andava affiancato ad un parallelepipedo. Le facce che si dovevano toccare erano incurvate. Il materiale usato era PLA, la stamoante una Kentstrapper Volta. Non sono esperto di materiali, ma credo si potesse fare molto meglio...

  4. Ciao, di sicuro la tua domanda penso derivi dalla lettura di questo articolo, http://www.stampa3d-forum.it/disney-research-e-la-stampante-3d-tessile/, detto ciò, io penso che attualmente una stampante 3D dedicata al settore tessile non esista. Esiste appunto questo prototipo della Disney research che è più un esperimento, ma che apre grosse porte per il futuro nel settore moda e tessile...

    Di sicuro nei prossimi mesi salterà fuori qualche altro progetto più professionale di questo!

  5. Ciao! Sarò sincero... io rimango IPNOTIZZATO dal movimento delle braccia e dell'estrusore. Lo adoro. L'impressione che mi da è che il movimento sia più articolato rispetto quello che si vede normalmente, quindi credo possa dare maggiori problemi durante la stampa. Ovviamente questa è solo una mia impressione, non ho mai avuto modo di stampare con questa tipologia di stampanti.

    Lascio qui sotto il link a WASP, azienda italiana che produce ben 3 modelli di stampanti 3D delta molto interessanti: www.wasproject.it/

  6. Ciao Luca!

    I software necessari per modellare e in seguito stampare un oggetto in 3D posso essere suddivisi in due gruppi:

    - software di modellazione 3D;

    - software di conversione nel formato di stampa e lancio stampa.

    I software di modellazione sono diversi e possono essere sia a pagamento che gratuiti. Ti segnalo Google SketchUp (gratuito e facilissimo da usare), Blender, 3D Studio Max (professionale ed estremamente preciso), Rhino e Tinkercad. Esistono poi programmi che ti permettono di "scolpire" un oggetto, come ZBrush e Sculptris. Il risultato finale sarà la stesso, ma cambia il modo con cui arrivi alla definizione dell'oggetto da stampare.

    I software di conversione servono per convertire il file modellato in 3D in un file che contenga le istruzioni necessarie alla stampante per capire cosa deve stampare e come farlo. Il formato di quest'ultimo file è il g-code. Tra i software più usati trovi Slic3r, Cura e Replicator G.

    Ovviamente esistono tantissimi altri software, il discorso sarebbe infinito. In generale, io preferisco i software gratuiti, i quali risultano meno professionali ma estremamente versatili.

    Per quanto riguarda la preparazione necessaria, il mio parere è che sia sufficiente la buona volontà. Io ho imparato a usare 3D Studio Max attraverso dei tutorial online e molta pazienza. Google SketchUp, invece, è estremamente intuitivo (e gratis!).

  7. Ciao Sam! La tecnologia della stampa 3D sta prendendo sempre più piede nel settore medico, sia per quanto riguarda studi di veri e propri organi umani (la pratica è definita "BioPrinting"), sia per quanto riguarda vere e proprie operazioni chirurgiche.

    Per quanto riguarda il campo medico-assistenziale devi sapere che sono state stampate diverse protesi per risolvere problemi di malformazioni genetiche, o semplicemente per semplificare la vita a disabili. Alcuni esempi reali? Una ragazza svedese sembrava obbligata a passare l'intera vita su una sedia a rotelle a causa di un difetto congenito. Grazie ad una protesi stampata su misura in 3D e mesi di riabilitazione, la ragazza può camminare autonomamente e senza stampelle. (Qui un video esplicativo)

    Altro esempio: sciatrice dilettante, rimasta paralizzata dalla vita in giù. In questo caso è stato creato un esoscheletro robotico realizzato con la tecnologia della stampa 3D. (

    )

    Terzo esempio: mani robotiche stampate in 3D. Di questi progetti ce ne sono diversi. In particolare colpisce il riscontro economico: se è necessario preparare una protesi (ad esempio una mano) per un bambino, quando crescerà sarà possibile stampare in 3D in modo veloce ed estremamente economico una nuova protesi, risolvendo eventuali problemi economici alla famiglia del bambino.

    Queste sono solo alcune delle possibili applicazioni della stampa 3D nel settore medico-assistenziale ;)

  8. Buonasera Free Maker! Io personalmente non sono di Milano, quindi non so dirti quali servizi offrano i lab in città. Conosco per sentito dire due laboratori: il FabLab Milano e il laboratorio +Lab, interno al Politecnico, in cui i ragazzi di chimica sperimentano diversi materiali. Più di questo non so dirti :)

  9. Buongiorno ragazzi. Conosco delle persone che la stanno usando e che hanno riscontrato qualche problema al momento dell'estrusione. Sembra che una parte del materiale non venga estruso a dovere. Non so dirvi però se il problema è della stampante, quindi proprio del modello, o se si tratta di un problema di questa stampante specifica. Escluderei l'incompetenza degli utilizzatori dalle possibili cause, i ragazzi che la usano sono veramente svegli!

    Se ho delle novità vi informo!

  10. Ciao Giulio! Sinceramente non ho mai pensato a produrre la bioplastica in casa apposta per stampare in 3D, anche se conosco le varie metodologie che si trovano sul web ed ho avuto qualche esperienza (ho provato a farla diverse volte).

    Credo che la plastica che normalmente viene prodotta in casa non abbia le proprietà adatte per essere usata per la stampa. Ci vuole esperienza e, soprattutto, bisogna saperla fare! Io ho dovuto fare diversi tentativi per raggiungere la consistenza che cercavo, che però non era legata alla stampa 3D. Le prime volte che l'ho fatta si è degradata all'aria in 5 giorni... capisci che la cosa potrebbe dare diversi problemi.

    Comunque puoi provare, magari trovi la combinazione giusta e riesci a illuminarci tutti :D

    PS. Un consiglio: se ti appoggi ad un FabLab, il tutto dovrebbe essere più semplice, sia per la reperibilità dei materiali e degli strumenti, sia per la condivisione delle conoscenze. ;)

  11. Riporto l'articolo che ho trovato a questo link: http://roma.startupitalia.eu/14201/ecos ... -22-marzo/

    Credo sia molto interessante per tutti!

    "Dalle 16 alle 19 in via Frediani 50 al FabLab Roma Makers workshop dedicato allo sviluppo di sistemi luminosi interattivi utilizzando led rgb, sensori di prossimità e un controller Arduino. I partecipanti realizzeranno una piccola lampada che impareranno a programmare secondo le loro esigenze ed idee. È necessario partecipare con un pc ed una scheda Arduino. Per iscriversi inviare una mail a info@romamakers.org."

  12. Credo che potresti risolvere il problema diminuendo lo spessore del pezzo, anche se non so se ti sarà possibile! In questo modo la materia che "tira" è meno, quindi si dovrebbero evitare piegamenti. In alternativa si potrebbe provare con un PLA più costoso o con l'ABS, ma non sono certo dei risultati. Come dice AMaker, forse la soluzione più semplice è di provare a stampare con temperature diverse... fai qualche prova e facci sapere ;)

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