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dnasini

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  1. quello che puoi provare a fare e' configurare l'adaptive bed leveling che ti permette di creare una mesh appena prima della stampa e solo nella zona interessata dalla stampa stessa
  2. Io ho comperato questa come prima e mi sono trovato molto bene, semplice da fare il setup iniziale e prime stampe. Inoltre, se ti piace customizzare le stampanti, si Thingiverse per questo modello ci sono diversi "accessori" interessanti. Il primo che ho realizzato e' un filtro ulteriore per i fumi in uscita ai carboni attivi Io ho sempre e solo usato queste. A livello di resa non sono il top (come potrai leggere in altri post) ad ogni modo sono quelle che hanno il minor "impatto" a livello di costi di post produzione e di odori nel complesso io l'ho messo e devo dire.... mai piu' senza!!!! staccare i pezzi diventa moooolto meno laborioso. Per i lcosto che hanno ne ho presi 2 cosi' se voglio ricominciare a stampare mentre curo il primo pezzo posso farlo. Stai solo attento alle dimensioni che siano corrette e che la "linguetta" per strapparlo non sporga troppo perche' nn hai molto spazio aggiutnivo nella vaschetta. E va da se, occhio quando lo monti sempre la questione di ingombri di cui sopra, verifica che non lo monti storto o troppo decentrato
  3. le stampanti consumer non sono per nulla plug-n-play. Il fatto che abbiano un prezzo abbordabile non significa che siano per tutti. In realta' la preparazione che sta dietro una buona stampa e' veramente tanta e bisogna investirci tempo. Ti dico solo che sulla mia ho appena cambiato il nozzle da 0.4mm a 0.6mm per fare una stampa un po' grossa e sono dietro da 3h per ricalibrare tutti i parametri del profilo PLA+ che uso di solito. E la stampa nn e' ancora iniziata (e saranno 8 ore). E proprio perche' la complessita' e' tanta e le variabili in gioco non sono da meno, una richiesta di supporto scritta male o poco dettagliata, porta, quando va bene, ad una risposta altrettanto vaga
  4. I preset per i vari filamenti sono una base di partenza, non un profilo da usare pronti via. Le calibrazioni vanno sempre fatte, se vuoi qualche cosa pronto all'uso, l'unica macchina attualmente disponibile (a prezzi ancora "accettabili") e' la bambulab Premesso questo, PLA e PLA+ hanno lo stesso nome ma "sono" filamenti diversi quindi usare i preset PLA per stampare PLA+ non e' un buon modo di cominciare. Il problema nella seconda foto, potrebbe essere dovuto al piatto non bel livellato o al piatto sporco. Nel secondo caso, sembra tu abbia un pad magnetico ruvido, puoi usare l'isopropilico o acqua calda e tersivo piatti con spugna x piatti dalla parte ruvida
  5. onestamente di quello che hai scritto ho capito poco e su tutti non mi e' chiaro su cosa cerchi consigli. Dalle informazioni condivise quello che posso dirti e' che a mio avviso, a meno che nn usi PLA+, 210C di temperatura sono troppi, il PLA tradizionale si stampa tra i 190C e i 200C normalmente. I 210C li hai scelti o li hai calibrati con una temp tower? Guardando invece la foto, le superfici sembrano leggermente sovraestruse e quindi rifarei una calibrazione del flusso. Per quanto riguarda il brim del primo layer, potresti risolvere anche qui con la calibrazione del flusso o alzando leggermente lo z-offset. Tra le due propendereidi piu' per una sovraestrusione e, dopo questa calibrazione, verificherei nuovamente lo z-offset. usare il foglio di carta va bene, ma se vuoi toglierti il pensiero comprati uno spessimetro ed utilizza quello da 0.2mm cosi' vai sul sicuro
  6. Hai provato a ristamparlo per capire se e' un problema sistematico o transitorio? Le stampanti Consumer nn sono plug-n-play, i parametri di default (e dipende anche da dove arrivano) sono un riferimento nn un profilo pronto all'uso. I parametri vanno calibrati e regolati sul proprio hw: step/mm estrusore, calibrazione del flusso, calibrazione temperature,.... anche qui stesso discorso di cui sopra. Il range di temperature e giustappunto un range, prendere il valore mediano non e' il metodo corretto. Devi stamparti una temptower che v dal valore massimo fino a quello minimo e, una volta finita, devi giudicarne l'aspetto estetico e la resistenza e sulla base di questi due parametri scegli la temperatura di estrusione corretta
  7. adesso sono riuscito a vederla a me non sembrano layer che "non si attaccano", sembra quasi che in quei punti l'altezza layer cambi per poi tornare a quella corretta. te lo fa solo con questo modello o anche con altri di pari altezza? cosi' su 2 piedi guarderei queste cose: - regolazione degli eccentrici delle ruote che spostano Z per vedere che nn ci siano giochi - viti trapezie che, in corrispondenza di quelle altezze, non abbiano problemi (stortura, sporcizia, impedimenti di qualche genere) - che tu non abbia dei modificatori layer attivi su questo modello (poco probabile ma nn impossibile) - ultima, ma nn meno importante, che tu nn abbia fluttuazioni di temperatura durante la stampa da rendere il filamento piu' o meno "liquido" da dariarne la resa Domandina bonus: come hai scelto la temperatura di estrusione dell'ASA?
  8. altrimenti con un kit come questo... ma tutto sta a capire "come" e' rimasta incastrata
  9. a me continua a rispondere che nn ho accessi, hai modo di allegarla al post trascinandola nella finestra o usando il link x fare browsing del tuo disco?
  10. Dalle foto sembra appunto che il tuo estrusore abbia una parte di PTFE (tubicino Bianco) che arrivi in battura sul nozzle. Questa config puo' dare il problema che hai postato, principalmente per 2 motivi (oltre a quelli gia' citati da @eaman) - stampi ad alte temperature (>240C) quindi il PTFE in battura su nozzle si deforma e crea fuoriuscite nella gola del materiale - stampi a basse temperature (max 225/230C) ma il PTFE nn e' tagliato perfettamente a 90 gradi non rimanendo perfattamente in battura sul nozzle e provocando il problema come sopra Una soluzione "veloce" sarebbe sostituire la gola Bore con una gola bi-metal o full metal. Questo eviterebbe al PTFE di arrivare fino al nozzle scongiurando i 2 prob di cui sopra.
  11. nn riesco a vedere la foto
  12. te lo auguro, anche perche', a seconda di come hai configurato i supporti, la distanza tra pezzo e top layer del supporto e' di 1 layer che nel tuo caso e' 0.2mm. Questo significa che, cmq, i supporti nn forniscono un ancoraggio "solido" al pezzo. Meglio di niente .... mm questo nn so che effetti avra', sul PEI nn ho mai sentito di lacca x aumentare aderenza..... mae che vada scartavetrerai... 🙂
  13. guarda le ventole che hai ora che voltaggio hanno
  14. 😩 che che' se ne dica, spesso ci dimentichiamo di controllare il layer 1 come prima cosa... @eaman docet.....
  15. mmmm a memoria mi sembra di avere la tua stessa config, prova con un altro oggetto, ad esempio un cubo e verifica se li il brim te lo stampa (ti e' sufficiente vedere se lo vedi in anteprima) direi di no, oltre a diminuire la superficie di appoggio, avresti degli overhang vicini ai 90 gradi instampabili
  16. I supporti nn aumentano la superficie e influiscono molto marginalmente sulla stabilità. Se guardi le impostazioni di orca, infatti, i supporti sono stampati con un flow ridotto proprio perché l'obiettivo è quello di supportare gli overhang sprecando meno materiale possibile Devi cercare nelle prime linee dell'ultimo Tab del menù di sinistra. Non mettere brim auto ma outer only poi specifica l'estensione del brim Io uso piatti in pei da 3 anni con risultati molto buoni. Se il tuo e a foglio di pei (nn verniciatura al pei) puoi usare della carta vetrata grana 600 e dargli una leggera passata. Fatto questo usa alcool (meglio se isopropilico) X pulire e sgrassare. Con questo procedimento a me torna come nuovo, e uso lo stesso da più di 2 anni
  17. ma hai visto la base di aderenza al piatto quanto e' piccola? a me stupisce che sia durata cosi' tanto....... tieni conto che tutti gli oggetti con pattern Voronoi hanno uno grossa rogna..... Avendo tanti "buchi", la maggior parte della stampa e' fatta in overhang (a sbalzo) e se il raffreddamento nn del materiale nn e' ottimale, su ogno overhang parziale, il materiale tende ad arricciarsi per via delle tensioni divute alle differenze di temperature tra layer gia' stampato e ayer appena depositato. Se la superficie del singolo layer che stai stampando e' piccola (vedi sommita' del tuo busto), queste tensioni aumentano perche' il materiale, tra un passaggi oed il successivo non ha tempo di raffreddarsi naturalmente e quindi questo fenomeno si accentua. Risultato e' che il layer x invece di essere alto 0.2mm (se il tuo layer height e' 0.2mm) risulta essere, in alcuni punti, magari 0.3mm per via dei "riccioli". Il nozzle pero' stampa il layer x+1 alzandosi di 0.2mm dal precedente e quindi, nei punti riccioluti, colpisce il pezzo. Se ti va bene, la base e' sufficientemente ampia per resistere a questi urti, altrimenti, il risultato e' quello che hai visto..... Morale di questo pippone: come suggerito da @eaman, aggiungi brim (io metterei almeno 20mm) e configura, con dei modifciatore, di fare z-hop da una certa altezza in poi (stai piu' basso rispetto all'altezza dove il pezzo si e' staccato). Tieni conto che questa soluzione (soprattutto z-hop) ti aumentera' decisamente il tempo di stampa.....
  18. nella barra in alto, e' la quinta a partire da destra
  19. puoi postare qualche foto cosi' da farci una idea?
  20. io di questi ne ho presi 2. il link che ti ho messo include anche il filament sensor integrato, ma se nn ti interessa c'e' solo l'estrusore. Va da se che ti dovrai disegnare e stampare un supporto ad hoc, ma e' tra i piu' leggeri sul mercato
  21. Il progetto Hydra a mio avviso e' molto bello e sensatose visto in un'ottica piu' ampia. Visto come solo upgrade e' un pozzo di denaro devastante. Solo lui, tra guide lineari, piatto custom e pad riscaldante e ammennicoli vari se ne vanno quasi 400 euri. Per non parlare del fatto che hai bisogno di una scheda almeno 6 driver tra motori assi ed estrusore (molti che installano questo kit mettono la M8P) che senza troppi problemi ti costa altri 80 euri raspi escluso detto questo, ti fa il livellamento piatto in automatico in una manciata di minuti 😄
  22. Premesso che nn ne voglio fare una questione di principio e non voglio questionare sull'aspetto economico. Anche io sono in ballo con una modifica del genere x la mia Ender 5 Plus per la quale mi sono gia' acquistato pad da 220V 1000W + rele' SSR 40A (me ne bastavano 15 ma sono voluto andare sul sicuro) + fusibili termici da 125C. Al momento sono a circa 80 euro di spesa per una soluzione ampiamente testata e implementata
  23. ti ringrazio x il link, non conoscevo questo prodotto. Curiosita' mia, perche' ti stai complicando la vita con questa soluzione invece di prenderti un Silicon Pad? Della dimensione del tuo piatto volendo ci sono.... lo colleghi come hai gia' fatto, ci aggiungi un bel fusibile termico come suggerito da @FoNzY e passa la paura
  24. ehhh voi giovini con queste diavoleria dell'ultima moda....... BTW, se passi alla user interface in inglese ti semplifichi la vita nel cercare supporto specialmente con i menu' 😄
  25. ed infatti questo e' il mio sospetto che tu mi stai confermando..... e come hai "risolto"? metto due elastici che tirano le staffe verso l'alto? 😄 altrimenti l'alternativa potrebbe essere passare a questo ho solo bisogno del pretesto 😄
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