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dnasini

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  1. difficile a dirsi visto che qualcosa avevo in casa e molte componenti sono in comune tra i due (es i connettori), ma a conti fatti potrei dirti che il grosso e': Ali piccolo - alimentatore 36V5A 10e - regolatore di tensione 26e - connettori e cavi vari 10e per un totale di circa 50e Ali grosso - Ali 500W 24V gia' in casa - Booster 36V5A 16e - Shucko BTicino 17e - Connettore USB con display 7e - Connettori e cavi vari 15e per un totale di circa 55e
  2. Io ho un Sunlu S1 (prima generazione con resistenza solo sotto). Nonmi trovo male soprattutto dopo la modifica che gli ho fatto e cioe' aggiungere una ventala 4010 che soffia sulla resistenza per far circolare l'aria calda. La modifica migliora la resa anche se, come segnalato prima, ogni tantyo e buona cosa aprire leggermente per far usicre l'umidita'. Ad ogni modo, anche grazie alla ventola, nn si e' mai formata condensa. Solitamente lo faccio andare dalle 4 alle 6 ore a seconda del filamento e della sua condizione. Sul sito sunlu ho visto che qualche tempo fa era in offerta l'essiccatore da 2 spool
  3. io sulla CR20 ho fatto cosi'... Ho disegnato un supporto x un blower a 24V con "bocca" da 60mm (GDSTIME GDB6015), l'ho attaccata ad uno stepdown che l'alimenta a 12V cosi' da farla girare piu' lentamente. Dimezzi il rumore ma mantieni cmq una buona spinta d'aria. Il tutto funziona senza prob anche in camera chiusa
  4. e come gia' suggerito in altri post, se gia' sei in ballo ad imparare, invece che ricompilarti Marlin, passa subito a Klipper. Io quella scheda ce l'ho sulla CR20 (che e' una ender 3 a cui hanno fatto lifting) quindi volendo un printer.cfg per klipper te lo potrei passare giusto per farne un confronto per quando ti configurerai il tuo 🙂
  5. E anche il fratello maggiore ha finalmente visto la luce......
  6. ae come punto home intendi il punto del piatto dove viene fatta la homing degli assi e relative probe x lo Z offset, la risposta e' si. Se passi a Klipper, inoltre, le coordinate della probe ti servono anche x il bed leveling se usi la funzione di regolazione delle viti del piatto e per la mesh adattiva. Per questo e' importante misurare gli offset della probe rispetto al nozzle, perche' poi ti serviranno per altre macro di calibrazione
  7. A me un problema analogo lo avevo dato cambiando nozzle da 0.4 a 0.6. In effetti a me si sfaldavano piu' perimetri e ho effettivamente risolto regolando il flusso che non era ottimale con il cambio nozzle.
  8. Concordo con quanto ti hanno detto riguardo la ventola del dissipatore, sostituiscila e se puoi, potenziala
  9. Non conosco nello specifico il tuo piatto, e' liscio o textured? Io uso un piatto liscio in PEI e quando stampo ABS, a fine stampa, tolgo il piatto magnetico, lo lascio raffreddare e poi flettendolo faccio saltare via la stampa. Se ho "fretta", una volta tolto lo appoggio sulle piastrelle del pavimento cosi' da raffreddarlo prima e poi fletto il piatto A me non capita di avere "residui" che rimangono appiccicati se non quando stampo PETG che e' piu' rognoso da staccare soprattutto se cono parti piccole che rimangono attaccate. In quel caso uso una di queste e olio di gomito 😕
  10. dnasini

    Camera chiusa

    ma hai stampato il profilo della finestra in un pezzo unico? 😦
  11. dnasini

    Camera chiusa

    Wow, x curiosita', quanto misura la finestra? l'hai quindi realizzata con un doppio vetro in plexiglass?
  12. non e' impossibile, e' solo una menata. Cercati un video di Teching Tech sulle accelerazioni. Il tipo ha realizzato un modello da stampare per trovare le accelerazioni su X e Y eliminando ghosting e ringing senza accelerometro. Una volta stampato il modello, devi guardare gli strati con meno artefatti e da li recuperare i valori impostati nello slicer x accelerazioni e jerk
  13. vero che la mia esperienza di fanduct in PLA (non PLA+) risale a 3 anni fa e che gia' da subito la mia CR20 era in "camera chiusa". Ad ogni modo, ricordo ancora le rogne con le altezze dovute alla deformazione dei fanduct e i crash sui pezzi in stampa. Vero anche che il PLA+ e' piu' "resistente" alle temperature rispetto al normale PLA e che quindi si potrebbe mettere in conto di stamparne piu' di uno e cambiarlo dopo qualche mese. Ricordo i tempi biblici di stampa in ABS dei primi fanduct e potendoli fare in PLA+ avrebbe dimezzato come minimo il tempo di realizzazione
  14. Sante parole, ma sarebbe l'ideale avere sti overhang con PETG e ABS visto che sono questi materiali dove e' piu' difficile staccare i supporti dal pezzo 😞 Ieri, stampando PETG a velocita' smodata (con qualche supporto) sulla CoreXY, appunto un supporto mi ha saccato il Tri-Horn Fan Duct del toolhead Lo avevo stampato come da specifiche (in verticale come da foto) in PETG ma, come si vede, ha militato facendo il suo egregio lavoro per 11 mesi prima di trovare un ostacolo ostico sul suo percorso e dare forfait. Allora mi sono deciso a stamparlo in ABS ma di piatto nonostante sia tutto a sbalzo avendo la bocchetta centrate piu' bassa rispetto ai soffioni laterali. Con mio sommo gaudio sembra tutto andato x il meglio con i supporti che si sono tolti senza intervento di rosario da snocciolare e con una finitura della base (non a vista ma parallela al piatto) piu' che accettabile (con leggero carteggio) e una parte a vista che da' soddisfazione avendo anche cambiato l'orientamento, ritengo sia piu' resistente ad eventuali urti in quanto le forze sarebbero "perpendicolari" ai layer e non "parallele"
  15. Nonostante sia devastato nell'intimo, nn ho resistito a fare il test degli overhang regular. Con le impostazioni attuali, arrivo ad un overhang accettabilmente discreto intorno al 70% (20% riferimento del test) ma ho ampi margini di miglioramento per gli overharg all'80% (10% riferimento del test)
  16. wow, mai provati e sai che mi triggero piuttosto facilmente x queste cose 😋 hai mica un link dive poterli scaricare? thx
  17. Ciao, ti conviene aprire un post nuovo.... questo e' vecchio di un anno
  18. 🤣 e chi l'ha mai visto quel riquadrino anonimo? Ho uno schermo curvo Ultrawide da 32" e se guardo da un lato all'altro troppo velocemente mi viene il colpo di frusta, che poi devo simulare un tamponamento con fuga per farmi risarcire dall'assicurazione 😄 Ad ogni modo, nn ci avevo mai fatto caso.....
  19. io uso Orcaslicer e prima ancora ideamaker e nessuno dei dui mi ha mai avvisato che mancavano supporti, lo slicing viene effettuato e basta
  20. Come dettoda @FoNzY non esiste la ricetta giusta, ogni stampante fa storia a se. Per le tue prove, realizzati due ponti, uno a campata piana e uno a campata tonda e fai prove modificando un parametro alla volta fino a che nn trovi l'alchimia giusta. I parametri salienti di cui fare il tuning sono: - quanti top layer prima del pezzo (da 3 a 5 dovrebbe andare bene) - flowrate dell'ultimo layer prima del pezzo (determina la distanza tra le strisce di filamento) - distanza ultimo layer dal pezzo - trama dell'ultimo layer prima del pezzo (trame diverse hanno rese differenti e comportamenti differenti x staccarsi)
  21. dnasini

    Stampa TPU

    che tipo di estrusore hai?
  22. Ho la tua stessa scheda e la cosa si risolve abbastanza facilmente. Guardati questa pagina e relativo video cosi' ti chiarisci meglio cosa puoi fare https://notenoughtech.com/3dupgrades/bigtreetech-skr-mini-e3-v3-0/ la tua fregatura principale e' che da quella piattina dovra crimparti almeno un connettere su relativo JST e veficare che gli altri due connettori abbiano la polarita' corretta prima di inserirli nei JST della scheda
  23. Non esiste una ricetta, devi fare prove modificando un parametro alla volta fino a che nn trovi il giusto compromesso I parametrisalieni di cui fare il tuning sono: quanti toplayer prima del pezzo, flowrate dell'ultimo layer prima del pezzo, distanza ultimo layer dal pezzo e la trama dell'ultimo layer prima del pezzo
  24. Io mi sono sempre tenuto alla larga dagli slicer dei Band delle stampanti, li ho sempre trovati indietro di aggiornamenti e poco manutenuti. Non so con Bambustudio, ma utilizzando OrcaSlicer (che e' praticamente lo stesso slicer perche' da li deriva) se nn trovi il profilo della tua stampante, te lo puoi creare come custom. Alla fine dei conti, prendi i parametri dall'attuale slicer e li copi nel profilo di Orca (o lo slicer che preferisci) e parti da li
  25. In questo post c'e' di tutto e di piu' e lo comprendo xche quando comperai la mia prima stampente volevo cipollare ogni cosa, quindi comprendo la situazione. Ad ogni modo, per arrivare al punto senza scompensare, concordo con quanto detto da @eaman quando ti dice: "hai un problema di stringing, guardati dei tutorial e risolvi quello prima". Se nella config attuale hai problemi, se non fissi quelli e cominci a metter mani ad accelerazioni, jerk e velocita', rischi di nn uscirne perche' nn parti da una situazione stabile. In questo campo, se modifichi piu' di un parametro x volta, non hai elementi x capire cosa ha influito su cosa. sistema lo stringing, scaricati una torre di retrazione, stampala prima variando solo la quantita' di materiale retratto ogni tot layer e poi, individuato la quantita' di materia, fai la stessa operazione ma variando la velocita' per laye mantenendo la quantita' di materiale trovata prima. Per quanto riguarda lo slicer, io opterei per Orca (che uso anche io) tutta la vita... e' uno slicer in continua evoluzione e derivato da prusa slicer e bambu studio....
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