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#MFR15 - Felfil e Felfil Evo, autoprodursi il filamento per le stampanti 3D


stampa3D
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E' stata aperta qualche giorno fa la campagna Kickstarter per Felfil Evo, seconda versione del progetto di Collettivo Cocomeri. In occasione della Maker Faire abbiamo potuto vedere in azione il loro primo estrusore di filamento per stampanti 3D - ne avevamo parlato qui - completamente open source e autocostruito.


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Segue comunicato stampa di presentazione di Felfil Pro e della relativa campagna Kickstarter.


Torino - Autoprodurre il filamento di plastica utilizzato dalle più comuni stampanti 3D è l’obiettivo di molti appassionati in giro per il mondo.


Alcuni progetti negli Stati Uniti e in Europa sono nati con questo obiettivo. Uno dei più interessanti è l’italianissimo Felfil, sviluppato all’interno del Politecnico di Torino dal Collettivo Cocomeri, un giovane team di design che ha deciso di proporre la propria opera su Kickstarter alla ricerca di finanziamenti per la produzione.


Felfil è un estrusore plastico per uso domestico, in grado di produrre filamento stampabile in 3D di PLA e ABS, a partire da granulato industriale, scarti di stampa, vecchi modelli riciclati. La sua caratteristica principale, quella che lo ha fatto conoscere tra gli addetti ai lavori, è il fatto di essere un hardware totalmente open, autocostrubile e che utilizza il 70% di componenti di recupero, semplici da trovare in tutto il mondo e veramente economici.
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Nato come progetto per le tesi di laurea, Felfil è stato scaricato da oltre 800 persone. Questo interesse da parte della comunità di maker, ha motivato i giovani neolaureati a trasformarlo in un progetto imprenditoriale. Il Collettivo Cocomeri ha così progettato Felfil Evo, la naturale evoluzione del primo Felfil ed è ora supportato da l3P, l’incubatore del Politecnico di Torino, attraverso il programma Treatabit.


La prima versione era nata per stimolare il più possibile l’autoproduzione; Felfil Evo, invece, ha è stato progettato per avviare una piccola produzione in serie di due diversi kit di montaggio: il kit completo e il kit semplificato. Per avviare la produzione di Felfil Evo il Collettivo Cocomeri ha lanciato una campagna di finanziamento sul sito americano Kickstarter.com.


http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/10/Felfil-Evo-Assembly.png


“Evo” sta per evoluzione, e infatti questo nuovo prodotto nasce dall’esperienza Felfil. In realtà lo sviluppo è stato così profondo da portare alla definizione di un prodotto estremamente rinnovato.


Per cominciare questo nuovo estrusore sfrutta una scheda compatibile con Arduino per la parte elettronica, completa di display. Questa scelta, oltre ad una maggiore semplicità d’uso permette una più ampia libertà per l’utente che avesse voglia di sperimentare.


Altra novità è la struttura esterna molto curata anche nel design. Il plexiglass e la scocca di alluminio anodizzato fanno bella mostra di sé, rendendo Felfil Evo un prodotto piacevole anche da guardare.


All’interno poi scopriamo ulteriori affinamenti tecnici e funzionali. La tramoggia è stampata in 3D, la camera in alluminio anodizzato e la vite di estrusione tornita appositamente fanno di Felfil un prodotto estremamente interessante, soprattutto tenuto conto del prezzo, molto competitivo rispetto alla concorrenza.


Con questo estrusore l’utente potrà produrre filamento da 1,75mm o da 3,mm di Abs, Pla e ogni materiale la cui temperatura di fusione sia sotto i 300°, per poi stampare in 3D a costi estremamente bassi. Un kg di pellet infatti ha un costo di circa 5 € mentre l’equivalente sotto forma di filamento da stampa si attesta intorno ai 35€. L’abbattimento dei costi deriva quindi sia dal notevole risparmio del materiale nuovo, sia dalla possibilità di riutilizzare il materiale delle stampe vecchie o imperfette a costo zero.


http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2015/10/GifEstrusione.gif


Utile anche per chi volesse sperimentare una nuova forma di riciclo domestico, ma soprattutto per tutti quelli che continuano a provare nuove geometrie e nuovi materiali nelle proprie stampanti.


Al crowdfunding di Felfil si può contribuire anche con cifre esigue, ma spendendo poco di più sarà possibile portarsi a casa direttamente l’estrusore ad un prezzo scontato. Per maggiori informazioni riguardanti la campagna e il progetto vi invitiamo a visitare il sito internet felfil.com e collettivococomeri.com, o a seguirli sulla loro pagina facebook.

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