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Davide87

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Risposte pubblicato da Davide87

  1. 6 minuti fa, Killrob dice:

    in questo caso la soluzione c'è ed il video la riporta, tagli un piccolo pezzo di ptfe circa mezzo centimetro o poco più piatto da un lato e a v dall'altro così grosso modo <=, la parte piatta la inserisci all'interno dello spingifilo e cioè dalla parte opposta al condotto pneumatico e l'altra, quella a v, la metti in modo che le punte siano in alto ed in basso, questo evita che il tpu se ne vada a spasso, perché il problema è che la primissima parte del blocco dell'estrusore, quello poco prima del connettore pneumatico, è di metallo e il tpu ci si "incastra" e quindi esce

    Sì sì, grazie avevo visto, però si dovrebbe allargare il foro dell'imbocco per far passare il tubo in PTFE o stamparsi tutta quella parte ex novo, che a quel punto lo disegnerei con l'imbocco molto vicino agli ingranaggi per risolvere il problema alla base

  2. 4 ore fa, Killrob dice:

    esistono anche gli spingifilo a doppio ingranaggio per i bowden

    Ne approfitto per raccontarti la mia esperienza, anche se non sono riuscito a giungere a un risultato definitivo... Io avevo stampato TPU 95A con l'estrusore in alluminio con un ingranaggio solo, che ha anche l'imbocco vicino alla ruota godronata e si presta bene a stampare il TPU.

    Da quando ho messo l'estrusore a doppio ingranaggio, ho stampato ancora un paio di cose in tpu, dopodiché è diventato impossibile farlo, ho provato a cambiare l'ugello, pulire la gola, cambiato il bowden, provato diverse velocità di stampa, ma dopo un'oretta di stampa mi si presentava lo stesso problema: il filamento non veniva più spinto nell'imbocco, ma veniva spinto all'esterno come se il filamento fosse bloccato da qualche parte.

    Non ho trovato altra soluzione se non tornare all'estrusore a singolo ingranaggio solo per quella stampa.

    Temo sia un limite dell'estrusore con doppio ingranaggio, che ha l'imbocco per il bowden piuttosto lontano dagli ingranaggi e quindi c'è lo spazio per far uscire il filamento in modo non corretto.

  3. 4 ore fa, marcottt dice:

    Poco probabile. Magari per qualche cosa che hai impostato oppure per qualche parametro di default che la tua stp digerisce meglio o peggio

    poteva essere una distanza o velocità di ritrazione troppo elevata che faceva intasare l'ugello?

    nell'ultima versione di Cura ci sono dei parametri esagerati per la ritrazione di default...

  4. io ho tagliato oggetti troppo grandi o che mi richiedevano troppi supporti "annegandoli" con cura e tutto sommato non viene malissimo, ovvio che senza post produzione la linea di congiunzione si vede... Come ti ha scritto @FoNzY il problema di una stampa interrotta è capire al decimo a che altezza sei arrivato, poi dovresti stampare senza bottom layer e limitare al massimo la zampa di elefante.

    dipende molto da che tipo di oggetto stai stampando, se ha finalità estetiche e non fai post produzione, la vedo comunque dura a mio parere...

  5. 1 ora fa, invernomuto dice:

    L'intento, vorrei che fosse chiaro, non era quello di fare terrorismo ma è solo un invito alla prudenza

    Per me è chiaro, e hai fatto benissimo a condividerlo... Lo avevo fatto anch'io con il discorso del particolato prodotto dalle FDM, e non vuole essere assolutamente una pubblicità negativa, ma un modo per dire a chi ha poca esperienza o si sta avvicinando a questo mondo di metterci la giusta attenzione.

    1 ora fa, invernomuto dice:

    ) la reazione cutanea non è necessariamente immediata

    È un classico delle ustioni chimiche, specialmente delle sostanze lipofile, tipo certe ammine, a volte utilizzate nelle resine epossidiche come catalizzatore, che attraversano la pelle come se niente fosse, e ti ustionano (perché comunque sono basiche) da sotto la pelle, e quindi non è detto che l'effetto sia subito evidente, ma possono passare delle ore o addirittura giorni prima di vedere i risultati, quindi anche questo tende a farmi dire che il racconto sia verosimile.

    Nel video che ha segnalato @marcottt si esclude giustamente il fatto che sia un danno causato dal calore della reazione, ma la prova che ha fatto il tizio, facendosi polimerizzare addosso la resina è un po' fuorviante secondo me, perché così ha limitato i tempi di contatto con la resina liquida, che può sicuramente penetrare più facilmente la cute ed è più aggressiva, invece una volta polimerizzata è meno "mobile" e ha meno voglia di reagire con qualsiasi cosa con cui viene in contatto.

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  6. Ciao a tutti,

    Ovviamente non è semplice verificare la fonte in un caso come questo, e sicuramente ci possono essere differenze, anche sostanziali, tra resine di marchi differenti, e tra la sensibilità di una persona e un'altra (per non parlare delle reazioni allergiche come è stato accennato), ma dalle foto direi che potrebbero tranquillamente essere ustioni "chimiche". Quello che ormai, anche per deformazione professionale raccomando sempre, è di leggere, prima di aprire una qualsiasi bottiglia, la scheda di sicurezza, perché d'altronde si tratta sostanzialmente di prodotti per uso professionale, e quindi vanno trattati con cognizione di causa.

    Quello che l'autore del post non specifica ad esempio, è quanto tempo ha fatto passare prima di pulirsi, perché temo che per farsi un danno del genere, abbia prima iniziato a pulire la stanza, e solo quando ha iniziato a sentire il bruciore abbia pensato di andare a lavarsi, ma ormai il danno era fatto, perché in questi casi il tempo gioca un ruolo fondamentale, ed è importantissimo togliersi subito tutti i vestiti sporchi e lavarsi al meglio delle proprie possibilità.

    Però quello che posso dire, da chimico, e non da medico, è che guardando le schede di sicurezza di alcune resine non sembrano, molto più pericolose di un detergente alcalino concentrato, quindi vanno trattate con il giusto rispetto, ma non sono classificate nemmeno come qualcosa di difficilmente gestibile in "un garage" con guanti e occhiali di protezione.

    Ecco, magari, se dovete fare un travaso di una quantità importante, potrebbe essere utile usare un camice, da laboratorio o da officina, così in caso di grossi sversamenti, uno si toglie guanti e camice rapidamente ed evita di far entrare in contatto la resina con la pelle...

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  7. se non ha attivato l'ottimizzazione della sequenza della stampa delle pareti, in realtà fa prima tutti gli l'inner wall e solo in ultimo quello esterno, e tipicamente deve fare uno spostamento e una ritrazione prima di passare da un muro esterno ad un altro (quando ci sono oggetti con pareti sia verso l'interno, che verso l'esterno come in questo caso). Ci avevo fatto caso perchè ci ho litigato per un sacco di tempo per quella storia delle pareti sottili.

    Comunque @marcottt hai probabilmente ragione perché anche l'infill che si intravede sotto sembra un po' sottoestruso, non è bello regolare...

  8. Ti posso dire che in termini di "ordine" di inbobinamento, anche per me Sunlu per ora è la migliore che ho provato. Per farti un esempio Giantarm è comunque buono come ordine (non ai livelli di Sunlu), ma mi è capitato di trovare il filamento malamente ripiegato dopo aver consumato il 75% della bobina senza grossi problemi, che si è spezzato mentre veniva trascinato all'estrusore... Invece Bobina Eryone multicolor, ho trovato almeno un paio di volte il filamento "incastrato" sotto ad altri avvolgimenti, con il risultato di avere il filamento bloccato.

  9. Beh, una prova piuttosto semplice che mi viene in mente per capire se è un problema legato al motore, è togliere il filamento e comandare l'estrusore con un gcode fatto apposta o da lcd... Se gira correttamente (a vuoto), intanto ci togliamo il dubbio che il motore non abbia problemi, poi passo a passo si valutano tutte le altre possibilità come al solito...

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  10. 7 minuti fa, iLMario dice:

    teoricamente, vite di ferro in filetto di plastica non dovrebbe aver bisogno di un frenafiletti... anche perchè se lo mettessi, poi spaccherei tutto (lato plastica ovviamente) non appena la svito per regolare l'altezza

    Tieni poi presente che molti frenafiletti catalizzano solo in presenza di due superfici di metallo, e in alcuni casi il frenafiletti può addirittura risultare aggressivo su certe plastiche

  11. 5 minuti fa, marcottt dice:

    Davide87 ciao Davide, scusa ma dissento completamente della tua teoria della potenza di calcolo.... ovvero quando stampi con octoprint la stampante non viene in qualche modo sgravata dalla logica per caricare l'host octoprint...  octoprint continua a mandare il gcoce nè più nè meno come la sd e/o come un pc collegato, quindi la potenza di calcolo richiesta (effetivamente superiore  in una delta) continua ad essere un compito della scheda madre stampante nè più nè meno che come prima.

    O almeno io la so così ma tant'è vero che quando provai octoprint sul mio RP B plus non ho dovuto mettere alcuna informazione di dettaglio della geometria della stampante (e se non conosci la geometria di una stampante delta col cavolo che la piloti).

    Scusami @marcottt, devo aver interpretato male io quello che c'era scritto, con ogni probabilità facevano riferimento a un problema di velocità di trasmissione dati, non di velocità di elaborazione dati, che in effetti non c'entra in questo caso

  12. @invernomuto il problema avviene con una stampante delta?

    In rete dicono che se è una delta potrebbe dipendere dal fatto che richiede una potenza di calcolo tale, che potrebbe rallentare prima di partire, ma non so se può essere questo il problema.

    Ho trovato anche che potrebbe dipendere dal comando M0 nel gcode. C'è un'opzione nelle impostazioni a cui togliere la spunta

    settings -> Serial Connection -> Firmware & Protocol, and uncheck "Do not send M0/M1 commands to the firmware

    Oppure edita il gcode rimuovendo il comando.

    Dicono che usando la sd non va in pausa, proprio come hai descritto tu.

    https://www.reddit.com/r/octoprint/comments/aoz4mq/octoprint_keeps_pausing_on_a_new_print_with_emder3/

     

  13. 30 minuti fa, Tomto dice:

    Forse sbaglio non so ma mi piacerebbe sentire l' opinione degli altri

    Mi trovi d'accordo su questo. Io parlo ovviamente per me stesso, ma sfortunatamente di elettronica non ho un buon background e tutto quello che so, l'ho imparato curiosando qui e là su internet. Mi guardo bene dal definirmi anche un esperto di stampa 3d che può dispensare consigli a destra e a manca. Ho comprato la mia prima stampante solo 10 mesi fa!

    Come dice @Tomto mi fa piacere condividere qui le mie esperienze e spero tanto che quello che dico non venga preso come oro colato (NON FATELO! nel caso...)

    In compenso se volete vi posso bilanciare delle reazioni Redox in un minuto, può essere utile? 😛😛😛

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  14. Questa mattina ho provato ad utilizzare questa funzione e dai primi risultati sembra svolgere bene il suo lavoro.

    Il piano era già calibrato nel mio caso, ma nonostante sia in vetro, dopo qualche mese di utilizzo quotidiano, al centro è un po' concavo.

    Ho seguito le indicazioni del video e ho modificato lo start g-code.

    Non lo urlo, ma mi sembra funzioni bene per il momento.

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