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invernomuto

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  1. No, in quei casi si crepa il pezzo, si spacca proprio. Qui è come se il pezzettini fossero ancora lucidi e appiccicosi all'esterno. Forse ho contaminato i pezzi in qualche modo. Li ho lasciati un bel po' sotto gli UV. In alcuni casi la situazione è migliorata, in altri no. Appena c'è un po' di sole li lascio all'aperto. Non benissimo, ne ho fatta fuori 1/3 di bottiglietta da 500ml e ho fallito più stampe rispetto alla water washable ma non so se per colpa della resina o mia (fa più freddo e io più di tanto la temperatura non la riesco ad aumentare dove tengo la stampante). Oltretutto è grigia ma curata ha un'aspetto che tende al biancastro, la water washable schiariva ma molto meno. A me non frega perché le dipingo, ma magari a qualcuno interessa. Come puzza siamo lì (io ho comunque preso un respiratore 3M), l'unica è che questa da quello che ho letto dovrebbe essere un po' meno tossica, anche se di certezze non ce n'è. Io l'ho presa su Amazon sui 20 euro per 500ml, se la provi e ci confrontiamo mi fai un piacere. A che prezzo l'hai trovata su Ali? Mi giri il link?
  2. Io sto semplicemente rispondendo a chi parla dei valori del firmware. Cura e il Firmware sono due cose separate, che non si parlano in alcun modo. Cura non ha visibilità sul firmware, per cui i casi possono essere due: chi ha creato un profilo per quella stampante ha inserito esattamente i valori del firmware della macchina: in quel caso hai avvisi (celle colorate in arancione) e limiti (celle colorate in rosso) assolutamente adatti alla tua stampante e stime di velocità più precise (a meno di override dell'accelerazione). Non ha senso sbattersi per cambiarli perché anche se tu riuscissi a mettere un valore diverso in Cura, all'atto pratico poi la macchina non lo supporterebbe perché magari ha una limitazione nel firmware chi ha inserito i valori in cura per quella stampante ha messo limiti a cazzo, che non sono assolutamente in linea con quelli del firmware della tua stampante (causa errori, ecc; può capitare quando questi profili sono di terze parti), per cui ti fai un profilo custom tuo e fai quello che vuoi Confermo che io posso tranquillamente inserire velocità di retrazione elevate, non mi da rosso. Nel caso dei valori in arancione è solo un warning e lascia procedere, nel caso dei rossi blocca. Io sono partito con un profilo custom, farsi un profilo custom in cura è abbastanza semplice e non dipendi da valori immessi da altri. Peraltro i valori inseriti di accelerazione e jerk sono volutamente laschi (1000 mm/s2 e 30) perché tanto Cura usa quelli del firmware, di default l'override di accelerazione e jerk sono disabilitati. Ovviamente ti sbaglierà e di molto le stime di velocità. Per il GCode iniziale e finale sono 4 cazzate, vanno benissimo quelle di default, se hai esigenze particolari chiedi qui. In sintesi, se usi un file creato da altri per la tua stampante ti fidi e ti tieni le limitazioni imposte (e per la retrazione, o chiedi all'autore di verificare i limiti imessi o ti tieni il blocco a 40mm/s2 e lavori su distanza di retrazione), altrimenti parti da zero e te lo fai tu. In questo secondo caso, il file di default di cura è una buona base per partire.
  3. Cura non ha visibilità del firmware, dipende dai valori che ha inserito chi ha scritto il profilo. Ad ogni modo trovi tutte le accelerazioni e jerk abilitando le opzioni avanzate in cura e visualizzando in modalità esperta tutti i parametri.
  4. Sui tempi, o imposti a mano le accelerazioni, o saranno sempre diverse. Per la stima dei tempi Cura usa le impostazioni di accelerazione della macchina, se non le conosce mette dei default. O inserisci quelle che hai nel firmware, o è una stima molto imprecisa. La velocità di stampa, da sola, non basta.
  5. E' solo questo "batch" di pezzetti che mi ha dato questo problema. Il resto Ok, stessa resina. Immagino sia allora un problema di lavaggio. Boh, rilaverò per bene e lascerò ad asciugare al sole, se non funziona butto tutto. Comunque torno alla Water Washable, la plant based non mi ha convinto del tutto...
  6. Probabilmente li ho lavati male inizialmente, ma sono stati parecchio sotto la UV, poi rilavati più volte, anche in alcool ma non ne vogliono sapere di curarsi del tutto. Premetto che sono duri e non morbidi, per cui una processo di cura, almeno parziale, vi è stato. Vi è già capitato? La resina è la Plant Based della Elegoo. Che faccio? Butto tutto, li lascio al sole per una giornata intera (ma di UV ne hanno presa parecchia) o gli posso dare comunque una mano di primer e fregarmene? @FoNzY help 😄
  7. Posso capire il tuo intervento, ma mi aspetto che sul forum si diano consigli "da pubblica piazza", e ci si confronti più che altro su soluzioni e materiali, nel club a pagamento si faccia una consulenza diversa e di carattere professionale, anche con tempi di reazione differenti, visto che pagano. Patreon e "club" sono presenti un po' ovunque, purtroppo con la sola utenza non si sopravvive, se è un modo per tenere in vita un forum (soppiantato da social e altro, che però hanno ben altri problemi), a me sta bene. Personalmente lancio un M48, lui fa una serie di probe ripetuti sempre nello stesso punto e ti da una lista di tutte le misurazioni, calcolandoti una deviazione standard. Valori molto bassi (nell'ordine dei centesimi) non dovrebbero destare preoccupazione. PEr sicurezza lancia più M48 e verifica che le deviazioni standard siano consistenti. Al limite rimagnetizza l'ago del sensore.
  8. Non saprei, non conosco molto la Voron, di sicuro per le core XY quella e la Ratrig sono i progetti più famosi e supportati. La Ratrig è un progetto Open e siamo alla 3 iterazione, Voron pure c'è da parecchio tempo. Caschi bene con entrambi a mio modestissimo parere.
  9. Il kit base costa 499 euro e dovrebbe comprendere il grosso: telaio, viteria, piatto, guide lineari. Di fatto la struttura e la meccanica, che fa il grosso. Ti servono motori, estrusore, ed elettronica. Se non vuoi stamparti le parti tu a 29 euro te le forniscono loro. Forse con 600 euro in questo momento di Aliexpress "caro" non bastano, ma magari qualcosa recuperi o hai già in casa. Ovviamente per quella cifra ti accontenti di elettronica base base, non ci monti certo una Duet originale. La configurazione standard con tutto 2originale" ti costa 1.100+ euro. Però l'ho vista in azione ed è un'altra categoria di stampante.
  10. Infatti come prima stampante gli ho consigliato una classicissima Ender 3 V2. Ovvero una stampante che è diffusissima, su cui se hai un problema trovi risposte in rete, qui sul forum, trovi ricambi anche su amazon, ecc ecc. In sintesi, risparmia e si fa le ossa su una roba tranquilla. Sullo spendere di più di una entry level come già detto ci sono altre opzioni. Spendere 500 euro per una Sapphire con il telaio in lamierino piegato oppure nella CoreXY monoasse su Z, che è uno dei difetti di questo genere di stampanti dai tempi della Hypercube (2017), ha davvero senso? A quel punto vado su una stampante di livello superiore spendendo un centinaio di euro di più, se non sono in grado, aspetto. Poi ovviamente i soldi sono suoi e non miei, ma continua a non convincermi l'offerta di prodotti sula fascia da 500 euro e le CoreXY fatte un po' al risparmio. No, sulle stampanti che hai citato non c'è nessun software proprietario. Ci sono diversi software (slicer) gratuiti e/o open source che puoi configurare per la tua stampante. Cura dovrebbe avere la versione Linux ma mai provata.
  11. Concordo. Sui 200-240 euro ti prendi una Ender 3 V2 che è abbondantemente supportata. Sui 500 euro valuterei di fare uno sforzo in più e andare su prodotti decisamente migliori, come ad esempio il Kit per la RatRig V3 che è una CoreXY con i controfiocchi.
  12. Una stampante 3D non legge gli STL. Una stampante 3D legge file GCODE, ovvero un file STL (o altro formato per immagini tridimensionali) opportunamente processato da uno Slicer e trasformato in istruzioni per la macchina. Devi procurarti uno slicer (un software), tipo Cura o Prusaslicer, configurarlo per la tua macchina e "dargli in pasto" l'STL che hai. Dopo "l'affettatura" ti verrà prodotto un file GCODE a partire dal tuo STL che dovrai mettere sulla chiavetta della Ender.
  13. per il primer a pennello dipende dalle dimensioni. Con la bomboletta fai prima. Questo il primer che uso io, sempre della Vallejo. Primer nero vallejo Preferisco il grigio al nero (trovi sempre su amazon), dipende però dalle tonalità del colore che devi darci sopra, incide molto. Ad esempio se dai un primer nero e poi passi un dark green della Vallejo, dopo la prima mano non vedi un tubo, devi dare più mani per far risaltare i colori scuri su primer nero. Sono primer molto liquidi, per cui preparati a dare due o tre mani a pennello (il che è un bene perché i primer poco liquidi se applicati male ti coprono i dettagli del modello, cosa che un primer NON deve fare). NB: attenzione, il primer NON va applicato come uno stucco, un buon primer mantiene i dettagli per poi applicare il colore sotto, per eliminare le schifezze (residui dei supporti) usi carta vetro di grana diversa e al limite stucco da modellismo, NON il primer. Ti servono anche gli inchiostri, immagino. Inchiostri Vallejo Lungi dall'essere un esperto, la procedura normalmente è la seguente: fondo (primer che serve da aggrappante) schema colore base inchiostri per le ombreggiature (devono colare nei recessi del modello per "fare le ombre", non deve seccare sulle parti in rilievo) post asciugatura modello (obbligatoria): highlight, ovvero dai una tonalità più chiara del colore base sulle parti in rilievo del modello dettagli finali Poi si da un protettivo a bomboletta se la miniatura la devi spostare / la maneggi. Fai conto che la Vallejo fa due linee: game color per miniature da gioco, più resistenti, e la model color per modellismo statico. Il set che ti ha indicato @eaman è la game color ma va benissimo per iniziare. Consiglio anche pennelli decenti, non andare sul primo prezzo perché la qualità è orripilante. Ti serve: pennello grande per coprire grosse quantità del modello senza dettagli pennello medio dipingere le parti più grandi pennello fine per i dettagli pennello a "spazzola" a punta piatta se applichi drybrush o tecnica simile (quest'ultimo è opzionale, specie per miniature grandi) Per queste cose le marche da guardare sono Vallejo, Citadel e Army Painter. Io uso Vallejo e mi trovo molto bene. PS consiglio anche di stamparti una wet palette su Thingiverse, molto utile per dipingere. Trovi anche diversi stand per tenere ferma la miniatura mentre la dipingi.
  14. Io ho provato un paio di soluzioni: la prima un fornetto UV per le unghie, preso su amazon e poi restituito (perché aveva un timer non disabilitabile). Non potevo lasciarli nel fornetto più di tanto, perché altrimenti me le bruciava. Poi ho preso un faretto UV su Amazon, questo mi pare molto meno potente, sarà anche perché è comunque messa molto più in alto rispetto al fornetto UV.
  15. Tutti i pezzi si deteriorano alla luce UV. O ci metti un protettivo, oppure si "bruciano" con il tempo, continuano a "curarsi". Non ha senso più di tanto scambiarsi i parametri. La mia macchina è diversa dalla tua. Occorre stampare dei test di esposizione e calibrare la macchina alla resina. Ci sono dozzine di test su Youtube. Cerca UV calibration matrix. In generale io cmq sono molto vicino ai tempi della scatola, 5,5 sec a layer normale e 40s di bottom layer, ma ho una stampante con classico schermo rgb a colori, non mono. Sotto la lampada UV la lascio finché non asciuga ma anche qui dipende che lampada UV hai e come sono esposti i pezzi alla lampada. Io ho una soluzione piuttosto artigianale (ho riciclato la confezione in cartone di una bottiglia di resina, l'ho rivestita di cuki alluminio facendo un taglio sopra dove metto la lampada UV), e non mi faccio problemi a lasciarli anche mezz'ora. I pezzi che mi si sono crepati o erano pieni di resina non curata oppure li avevo stampati con settaggi troppo aggressivi per singolo layer (4 o 4,5 sec). Quando la parte esterna è asciutta e la resina si è indurita tolgo. Vellutata non più di tanto, è abbastanza liscia. Puzza un po' c'è ma dipende dai pezzi. Su pezzi piccoli, lavati in alcol e ben curati non la sento più di tanto. Sarà che ormai mi sono abituato.
  16. Se le pitturi o metti un primer sopra anche alcool rosa va benissimo, costa molto poco.
  17. Mi dispiace, ma non convengo. Il problema è lo smaltimento dei liquidi di lavaggio, che contengono resina non curata in sospensione, non il detergente, se usato in maniera corretta. Nel mio caso, l'alcol (casalingo, quello rosa non isopropilico) viene usato per molti lavaggi finché, quando esausto, finisce in mano a persone specializzate per il recupero. In teoria, l'impatto ambientale è zero, perché nulla finisce negli scarichi. Il mio timore è che molti leggendo "water washable" lavino alla fine i pezzi sotto l'acqua corrente: in questo caso la resina "eco" e water washable fa ben peggio della resina normale o dei lavaggi con detergenti più aggressivi. Per la mia limitata esperienza sì, e dipende appunto da resina non ben curata o lasciata troppo alla luce UV. Personalmente ho pezzi stampati un anno fa che si sono conservati benissimo. Ho anche stampato recentemente pezzi con una resina vecchia di 16 mesi (water washable elegoo grigia - premetto che non stampo molto) e, al netto di qualche fallimento in più, i pezzi riusciti sono assolutamente validi.
  18. Non comprendo il discorso. Io ho un contenitore con dentro circa 500ml di alcool rosa da supermercato in cui lavo i pezzi. Stampo pezzi molto piccoli al momento. Lo uso finché non è esausto, poi lo porto ad un amico che smaltisce rifiuti industriali. Come sarebbe più "eco" il lavaggio in una tanica acqua? L'alcool lo devi smaltire come rifiuto speciale, così come l'acqua contaminata dalla resina. Anzi, se proprio vogliamo se metto l'alcool al sole e questo evapora abbastanza velocemente, lasciandomi solo la resina inesausta, per l'acqua è la cosa è più complicata perché evapora molto più lentamente. Sono poi d'accordissimo con @muffo, leggiti quella scheda, non è assolutamente eco friendly quella resina, NON esiste NULLA di ecofriendly nella resina per stampa UV.
  19. Personalmente eviterei di spendere come una stampante per un RPi4. Il kit non ti serve. Prenditi un RPi4 o un 3 se non trovi il 4 e parti da quello. Servono SD (da 16 gb te le tirano dietro), un buon alimentatore (ma puoi vedere se trovi uno in casa che eroghi 3A, altrimenti ne prendi uno compatibile su amazon. Il case te lo stampi. Dovresti stare sui 70-80 euro. Il doppio per un kit mi sembra un po' troppo, poi vedi tu. Per camere ad infrarossi e menate varie, aspetterei, parti con calma poi aggiungi alla bisogna. Il monitor esterno è un "lusso", nel senso che è molto bello ma non indispensabile: hai già telecamera e un browser per un controllo remoto, se hai necessità di intervenire dalla stampante usi il suo display che rimane comunque attivo se devi ad esempio fare operazioni senza octoprint. Io controllo dal PC o da qualunque browser di qualunque dispositivo. Funziona su mobile ma, ovviamente, è meglio su un monitor più grosso.
  20. Attenzione perché la lavabile è tossica tanto quanto l'altra, e va correttamente smaltita (non nel lavandino). Io peraltro la lavo in alcool rosa, viene molto meglio rispetto al lavaggio in acqua (ma i pezzi possono macchiarsi, al limite prendi alcool bianco). In sintesi, tanto vale prendere la resina normale dal punto di vista "ecologico". Confermo che la resina lavabile puzza, pare meno delle resine classiche (da me mai provate), ma rimane un odore pungente. Oltretutto è un prodotto chimico tossico e come tale va trattato. Personalmente ho la stampante in un locale separato dalla casa con ventilazione forzata, sconsiglio vivamente di stare dentro la stanza dove si sta stampando. Arieggiare bene post stampa e investire una 50ina di euro in un buon respiratore è consigliabile (c'è una guida sulla resina pubblicata qui che da tutte le indicazioni). Meglio prevenire che curare, come si dice. In generale, trovo che la gestione della resina post stampa sia uno dei limiti più grossi della stampa a resina, fai un sacco di rifiuti, usi un sacco di detergenti e appesti i locali. Altro che "sostenibilità ambientale". L'unica altra resina che ho provato è la plant based (che non vuol dire non sia tossica) sempre Elegoo che pare avere un odore più dolciastro, ma mi convince meno come resina rispetto alla lavabile.
  21. La C270 funziona benissimo con Octoprint, io ne ho prese due, smontate e collegate alla stampante stampandomi dei braccetti snodabili. Per l'installazione direi che ti hanno detto già tutto gli altri in maniera esaustiva.
  22. Confermo, 600mm di bowden e stampa bene. Non devo solo eccedere con la retrazione.
  23. invernomuto

    Piatto Genius orribile

    Sì, hai ragione, non ho mai creato una mesh completamente manuale, è una possibilità. Personalmente però, visti i costi, investirei 20-30 euro in un Bltouch e risolvi.
  24. invernomuto

    Piatto Genius orribile

    L'unica è o cambi il piatto o monti un sensore di livellamento, tertium non datur.
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