Vai al contenuto

Alessandro Tassinari

Amministratori
  • Numero contenuti

    1.543
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Giorni Vinti

    37

Tutti i contenuti di Alessandro Tassinari

  1. Nei primi anni di scoperta della stampa 3D, si percepiva subito che c’era qualcosa di magico nella tecnologia che la permetteva. Un numero infinito di forme possono essere create, strato dopo strato, liberando la mente di creativi e tecnici egualmente. E in questo modo dette potere ai nuovi entrepreneurs, rompendo i limiti imposti dai tradizionali metodi produttivi e aprendo le porte verso nuovi mondi di opportunità di business. Le reali opportunità di business della stampa 3D Prima di partire bisogna capire che la strada per un’industria stabile priva di incertezza per la stampa 3D è ancora da percorrere: la tecnologia ora come ora è ancora pervasa da tali alti e bassi da riuscire a scoraggiare anche lo startupper più convinto, ma non bisogna lasciarsi sconfortare se dopo aver comprato una bellissima stampante ne esce una migliore, o se la propria idea di business viene sfruttata già da altri, la competizione è ciò che rende il mercato appetibile ai consumer. In questa "Guida al business della stampa 3D" vi risparmieremo un’anno circa di esplorazione e testing, di altalenanti andirivieni di emozioni e false speranze, distillando tre tra le uniche vie riscontrate e sperimentate per sviluppare un'attività redditizia attorno alla stampa 3D. Crea e vendi Designs Questo è il modo più facile ed economico per cominciare. Essenzialmente equivale a creare un’app per smartphone per poi venderla per le royalties. Comincia ad imparare la modellazione 3D attraverso strumenti gratuiti CAD come Sketchup o TinkerCAD. La maggior parte dei principianti rimangono stupiti da con quanta facilità riescono a ricreare design complessi dopo anche solo pochi tutorial. Dei design sofisticati e dalla qualità professionale possono essere creati in 3D, basta fare appoggio dove mancano le conoscenze alle molte communities e ai tutorial disponibili online. Inventa un design che sfrutta appieno il potere della stampa 3D, creando forme complesse facilmente, customizzando in modo economico o creando parti mobili che non richiedono lavoro postumo di assemblaggio. Hai bisogno di ispirazione? Spendi un po' di tempo a curiosare tra i più di 40.000 designs su www.thingiverse.com per meravigliarti della creatività e le possibilità condivise da altri. Una volta che hai completato il tuo design, accertati che sia stampabile in 3D (che sia a “tenuta stagna” o “watertight”). In Sketchup esiste un plugin che effettua questo controllo e corregge eventualmente gli errori, ma esistono altri programmi che hanno uguali funzioni. Ora che hai il tuo file pronto per la stampa, devi solo trovare un outlet per venderlo. Siti come CG Trader sono dei marketplaces puri che permettono agli utenti di cercare design stampabili in 3D e di stamparli in proprio. Altri siti come Shapeways o i.Materialise permettono servizi simili. Compra una stampante 3D e offri un servizio di stampa 3D Mentre apparentemente il concetto è semplice, questa opzione di business della stampa 3D non è altrettanto facile. Richiederà un investimento dalle centinaia alle migliaia di euro per acquistare una stampante. Il primo passo è di selezionare una stampante che abbia il giusto equilibrio di costo, qualità in output, versatilità e facilità d’uso. Una volta ottenuta la stampante dovrai spendere un bel pò di tempo sperimentandoci e capendo appieno le sue funzioni. Dovrai capire come l’altezza dello strato, temperatura di estrusione e velocità avranno impatto sul processo di stampa. Dovrai imparare come scegliere il feedstock appropriato e ottimizzarlo in base la tipo di materiale. Perfino il software che scegliete per convertire il file stampabile in codice macchina (G-code) può influenzare l’output. Molte stampanti sono fornite del proprio software per farlo, ma potreste ottenere diversi (forse anche migliori) risultati con il programma open source replicator G, per esempio. Ottenuta una certa confidenza nelle tue conoscenze, puoi buttarti in campo offrendo il tuo servizio come parte dell’emergente network di servizi di stampa 3D. Questi sono delle soluzioni di supporto per la connessione tra il tuo servizio e le persone che, attraverso ordini, chiedono la stampa di alcuni loro designs. Attualmente il più grande network di questo genere è 3D Hubs. Inventare un innovativo prodotto/servizio online che sfrutta la stampa 3D Questa opportunità richiede il maggior quantitativo di soldi e creatività, ma ha anche il più alto ritorno potenziale. Qui si crea un business della stampa 3D online dove vendi un prodotto rivoluzionato o un’altro servizio relativo. La chiave per inventare un servizio prezioso ritorna alle libertà inerenti alla stampa 3D. Per esempio l’abilità di modificare facilmente un design permette la customizzazione automatizzata di un prodotto. Gli utenti possono creare da soli personalizzazioni sul tuo sito e lasciare che le stampanti 3D facciano il lavoro. Per trovare ispirazione considerate esempi quali le figurine 3D di Shapify o il nuovo sito per la personalizzazione di scarpe chiamato Feetz. Una volta formato un servizio, sviluppa un sito. Il design dei siti è diventato abbastanza simile l’uno all’altro e user-friendly. Dovresti cercare di concentrarti sulle caratteristiche che si appoggiano in modo unico alla stampa 3D. L’output del tuo sito saranno modelli pronti ad essere stampati. Una volta che il sito è in via di creazione, è il momento di assicurarsi di avere i macchinari professionali dal costo di decine se non centinaia di migliaia di euro. Finché costruisci la tua startup puntando a quello, puoi partire creando una partnership con un esistente servizio di stampa 3D. Queste sono aziende che posseggono un grande numero di stampanti 3D di fascia professionale e stamperanno oggetti per te, ad un costo. Ne esistono molti la fuori, una delle più grandi è Solid Concepts. E’ molto importante che si sviluppino processi operativi al fine di rendere il percorso dalla personalizzazione da parte dei clienti e la creazione di un’ordine, alla creazione di un modello stampabile, al mandare il file alla sezione stampa 3D, la finitura dell’oggetto e la sua finale spedizione il più snello ed efficiente possibile. Conclusioni La strada per creare un proprio business della stampa 3D è dura e non priva di alti e bassi, ma allo stesso tempo prolifera di possibilità e di occasioni che aspettano solo di essere colte al volo. Prima che i social media vennero inventati, i siti anche più basilari necessitavano di orde di sviluppatori. Allo stesso modo la stampa 3D ha bisogno di raggiungere massa critica di capacità di stampa, modelli per cui impiegarla, e una moltitudine di persone che sviluppano modi nuovi e innovativi di usarla. Lavorare per portare a compimento questa visione può garantire molti soldi a chi si impegna e si mette in gioco, o anche solo un posto in prima fila per assistere alla rivoluzione che la stampa 3D porterà nelle vite di tutti noi, inevitabilmente. Tutto ciò di cui il mondo ha bisogno è di persone tenaci e sveglie che riescono a rendere il massimo dalla propria creatività, dalla propria esuberanza di volersi buttare in questo mare di possibilità, cercando di prendere il pesce più grosso con il proprio business della stampa 3D.
  2. Ciao Dilan, benvenuto!
  3. Ciao Stefano! Siamo a tua disposizione
  4. Quando ho letto il titolo del post non volevo crederci... passo una giornata fuori casa senza internet e arrivano queste notizie! Quindi Sharebot si lancia sul mercato business, probabilmente vorrà conquistare l'Italia e l'Europa! Pensano in grande i ragazzi... spero di vedere le specifiche al più presto, mi aspetto un gran bel prodotto
  5. Credo che il problema sia comune a chiunque! Anche io controllo la stampa molto spesso, a volte ogni 15 minuti, sia per srotolare la bobina sia per vedere se è tutto ok. C'è chi per limitare il problema o abbassare le probabilità che si presenti abbassa la velocità di stampa. Personalmente credo che se il filamento si attorciglia, si attorciglia a qualsiasi velocità. Se troviamo una soluzione sono pronto ad adottarla
  6. Sono d'accordissimo con Anjys, le stampanti SLA conquisteranno buona parte dei settori, anche se quelle FDM rimarranno, probabilmente grazie al fatto che sono più economiche, come i materiali che utilizzano.
  7. Ciao Angelo, benvenuto!
  8. Ecco di cosa si parla http://3dita.falaschi.com/2014/08/falla-1-e-12-e.html E' molto interessante questo estrusore!
  9. Una volta che scopri la stampa 3D, il funzionamento dei vari modelli in commercio, i materiali e tutto quello che ci ruota attorno, una domanda sorge spontanea: mi conviene comprare una stampante 3D oppure meglio affidarsi ad un service esterno? La varietà tecnologica della stampa 3D e la velocità con cui sta diffondendosi sul mercato e nell’industria rendono la maggior parte delle persone allo stesso tempo eccitate e dubbiose nel buttarsi a capofitto in quella che viene definita (e sembrerebbe proprio diventare) la terza rivoluzione industriale. La moltitudine di materiali utilizzabili, delle stampanti disponibili ma, più di tutto, il prezzo decrescente delle nuove uscite sono motivi più che validi per molti di entrare nel mondo della digital fabrication. Si è in potere, in questo modo, di soddisfare i propri bisogni creativi autonomamente, senza affibbiarsi a uno dei tanti servizi la fuori che offrono la stampa di un qualunque file 3D (entro i limiti del materiale scelto) e la pronta consegna alla propria porta. Tuttavia bisogna considerare qualche aspetto importante prima di prendere la decisione di diventare indipendenti o di avere ancora a che fare con servizi di stampa esterni, partendo da delle domande chiave. E’ il momento migliore per comprare una stampante 3D? Da due o tre anni a questa parte la scalata alla competitività nel mercato emergente della stampa 3D ha prodotto un gran numero di possibilità di scelta in termini di stampanti 3D, ed è un trend che non sembra possa cambiare molto presto. Le notizie più allettanti che abbiamo sentito nell’ultimo anno sono di stampanti a basso costo, veramente alla portata di tutti. Queste stampanti, oltre al prezzo ridotto rispetto alla media, presentano caratteristiche e capacità relativamente inferiori alle compagne di fascia alta, che possono essere dimensioni di stampa minori (si aggirano intorno ai 15x15x15cm o anche meno), altezza di layer maggiore (intorno ai 0,2mm quindi 200 microns) o ridotta scelta di materiali (quasi sempre PLA e in alcuni casi ABS). Queste non sono tuttavia da considerare come le ultime e migliori offerte sul mercato, al contrario. Per la stessa natura dell’ondata tecnologica che ha portato la stampa 3D ai consumer, il tempo porterà sempre più scelta, con capacità di stampa sempre migliori e più allettanti. Questo non vuol dire che comprare una stampante 3D oggi sia una cattiva idea (essere dei pionieri tecnologici non è mai stato più entusiasmante e allettante), ma che non ci si abbatta se le opzioni odierne non soddisfano i requisiti di tutti i creativi. Se una particolare caratteristica servirà ad un numero abbastanza elevato di persone, prima o poi si presenterà. Quali servizi di stampa 3D esistono? Il concetto dietro alla stampa 3D come servizio è molto semplice: previo invio del file che si desidera stampare, la scelta del materiale e del pagamento, la società scelta si attiva a procedere con la stampa dell’oggetto, a rifinirlo (nel caso in cui rimangano strutture di supporto o sabbie residue le si elimina) e a spedirlo all’indirizzo del cliente. Il motivo per cui sono così popolari è che permettono di attingere ai benefici della stampa 3D senza possedere una stampante e di stampare in materiali normalmente ottenibili solo con costosissime stampanti di fascia professionale/industriale. Servizi come Shapeways, avendo uffici sia negli USA che in Europa, riescono a raggiungere un gran numero di clienti e, inoltre, un’ampia gamma di materiali tra cui scegliere e un interfaccia online semplice ma comprensiva permettono a molte persone di fare a meno di comprarsi la stampante 3D. Oltre a Shapeways alcuni notabili “marketplace” per servizi di stampa 3D sono Ponoko, i.Materialise e Vectorealism. Quale scelta è meglio per te? Alla fine dei conti la decisione che viene presa nel dubbio di abbracciare la nuova ondata maker personalmente o di relegare il “lavoro sporco” a qualche altro ente esterno dipende effettivamente da quanto si vuole mettere le mani in pasta attivamente nel momento di stampa o no, un irrinunciabile brivido di orgoglio ed emozione di molti maker. Tuttavia bisogna considerare che l’ampia gamma di materiali e la facilità di accesso ai servizi di stampa 3D sono una comoda alternativa per coloro che desiderano anche solo provare ciò che la stampa 3D può creare. Inoltre, in base agli obbiettivi di ciascuno di noi, si potrebbe aver bisogno di stampare in materiali che, a comprare la stampante che lo permetta, svuoterebbe le tasche della gran parte dei consumer di fascia medio/bassa. Riassumendo, chi è un maker “smanettone” che non necessita di una gamma ampissima di materiali con cui sperimentare (ma che comunque con la varietà di plastiche a disposizione non avrà problemi) allora avere una stampante può essere un tuffo nel futuro che porterà emozioni e ispirazioni inaspettate. Chi ha requisiti di stampa di alto livello in termini di materiali e livello di dettaglio e non ha i fondi per investire in una macchina da 10’000€ per soddisfare i propri bisogni, o più semplicemente chi si sta ancora aprendo alle possibilità della stampa 3D e ha voglia di sperimentare senza buttarvisi a capofitto, allora si troverà benissimo con uno dei tanti servizi che garantiscono una produzione ottimale dei vostri modelli.
  10. Confermo quello che dice Leouz. Prova a 190-200°C, magari aumenta o diminuisci di 5°C. Dovrebbe aiutare.
  11. Oggi ho provato a stampare una cover per l'iPhone scaricata da Thingiverse. Ho subito fatto un tentativo con infill al 100% in quanto lo spessore effettivo della parte che sta sul retro dell'iPhone è veramente di poca roba, 220°C, lacca sul piatto freddo. Ecco però sorgere il problema... appena il materiale si raffredda e si arriva al quinto-sesto strato, questo inizia a "tirare" agli angoli, staccandosi dal piatto. PRIMO FAIL Non mi do per vinto, modifico i parametri e procedo una seconda stampa. Questa volta metto l'infill al 25% e imposto gli strati superiore e inferiore a 0mm. In pratica gli dico che non voglio che lo strato a contatto col piatto sia pieno, sperando che si creino meno tensioni nel materiale, facendolo ritirare meno. 220°. Questa volta TANTA LACCA sul piatto freddo. ... ecco il risultato: Le pareti verticali, quelle di protezione per l'iPhone, tirano molto. Anche questa volta si è staccato il materiale dal piatto. SECONDO FAIL Avete consigli? Posso provare a 230° con il nastro ( biadesivo??? )... secondo voi funzionerà?
  12. Aggironamento: ho stampato la gomma di Plastink a 220°C col piatto non riscaldato. La prima prova ha avuto un ottimo risultato Appena avrò qualche minuto farò altre prove. Sulla carta 220°C sembrano tanti, in realtà il materiale è sceso bene e si è asciugato alla grande
  13. Qualcuno ha fatto dei tentativi? ...
  14. Sharebot consiglia la lacca Splend'Or, quella con la bomboletta di colore marrone! Comunque se consigliano di usare la colla ci sarà qualche motivo, anche se non me lo spiego a fondo. Se fai altre prove tienici informati. Anche la questione arduino per far accettare alla stampante ABS diversi è molto interessante, mi piacerebbe sapere come fai per riproporlo ad un amico!
  15. Un braccialetto??? Anche quello è un classico
  16. Buonasera amici, mi chiedevo se qualcuno di voi si dirigerà i primi di settembre verso il 3D Print Show di Londra. L'evento si tiene dal 4 al 6 settembre e sembra che sia un'ottima occasione per vedere le ultime uscite sul mercato. Non bisogna dimenticarsi che questa è la fiera più importante a livello europeo e che sta crescendo di anno in anno... So che Sharebot sarà presente anche quest'anno, mentre non ho avuto notizie di WASP o altre aziende. Voi sapete qualcosa? Andrete a questa fiera? Ciao!
  17. Bravi bravi, rimango in attesa anche io, sono curioso!
  18. Bello! Il modello sembra ben stampato, dopotutto la Makerbot 2X dovrebbe essere una macchina da guerra. Hai avuto problemi nell'incollaggio? Il materiale ha reagito bene o ha dato problemi (cambio di colore, deformazioni) ? Materiale? Ipotizzo ABS visto che usi Makerbot... Un'alternativa all'incollaggio è quella di progettare l'incastro tra i due pezzi: un pezzo dovrebbe entrare nell'altro. Sarebbe interessante vedere se i due pezzi combaciano perfettamente o no. Non so se avrai voglia di fare questo test, ma sarebbe interessante vedere il risultato xD
  19. Sono interessato anche io a questo post! Ho una Sharebot Kiwi in casa, quindi il piano non è riscaldato... immagino sarà un casino
  20. Se ho capito bene, il nuovo problema che ti si pone è che l'oggetto, durante la stampa, si stacca dal piano e l'estrusore inizia a portarselo in giro. In questo caso più che usare la colla stick per tenere bloccato il tuo modello durante la stampa ti consiglio di usare la lacca per capelli. Prima di lanciare la stampa dai una bella spruzzata di lacca per capelli sul piatto in vetro, aspetti un minuto che si asciughi e poi fai partire la stampa. Questo metodo funziona di solito con le stampanti senza piatto riscaldato. Però a me risulta che la da Vinci abbia il piano riscaldato... confermi? Col piatto riscaldato non dovresti avere questo tipo di problema, neanche con l'ABS!
  21. Vista al 3DPrint Hub di Bologna! Anche a me viene subito da pensare al problema dell'imbarcamento del materiale... cioè, credo che anche se il piano di stampa sia riscaldato (e spero lo sia) comunque il modello abbia un forte rischio di ritirarsi e imbarcarsi alle estremità dei lati corti. Su lunghezze di quel tipo non si scherza, a meno che Sharebot non abbia da presentare qualcosa di nuovo che risolva questo problema Che sia una macchina bella da vedere non ci piove.
  22. Ragazzi, ho appena trovato questa stampante in metallo: http://3dprint.com/9592/matterfab-revea ... e-cheaper/ Promette di costare il 10% delle stampanti in metallo attualmente in commercio e di avere la stessa qualità. Economica e veloce, sarebbe rivoluzione!
  23. Ragazzi, vi segnalo anche questa by Matter Fab! L'ho trovata oggi e promette di costare il 10% delle attuali stampanti 3d in metallo: http://3dprint.com/9592/matterfab-revea ... e-cheaper/ Il prezzo non è ancora definito, ma dicono che avrà la stessa qualità di una stampante da migliaia di dollari...
  24. Bravi, notevole! Che problemi avete riscontrato nel montaggio? Io ne ho viste tante in giro, ma non ho mai avuto la fortuna di montarne una. Sarebbe possibile avere una lista dei pezzi che avete acquistato per il montaggio? Spero di non chiedervi troppo, ma sono super interessato!
×
×
  • Crea Nuovo...