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3DP Workbench, stampante FFF a grandi dimensioni


Roberto Coppa
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In campo professionale molte aziende si sono già affidate alle potenzialità delle stampanti 3D per la produzione di prototipi, in attesa che questa tecnologia si sviluppi a tal punto da permettere una produzione in serie con un rapido flusso di lavoro; alcuni produttori di stampanti 3D ci stanno lavorando, ma c’è ancora un po' di strada da fare.
La diffusione di questo sistema aumenta, e sempre di più le nuove richieste si orientano verso modelli con capacità di stampa maggiori, perché le dimensioni del pezzo da stampare sono, a volte, un vincolo imprescindibile. I vantaggi di ottenere un prototipo in scala 1:1 riguardano la possibilità di testare il prodotto nell'ingombro, nelle funzionalità e nella sua ergonomia. A questo scopo ci sono già stampanti con un volume di stampa da primato, con prezzi però che risultano tutt’altro che accessibili.


Per questo, 3D Platform ha sviluppato la sua stampante 3D FFF (a fusione di filamento) a grandi dimensioni, la 3DP Workbench. Il suo nome non è certo un caso: questa stampante 3D si presenta come un vero e proprio ripiano di lavoro, compresi cassetti per gli attrezzi e consolle di comando della macchina. Il volume di stampa corrisponde a 1000 x 1000 x 500 mm, riscaldato, in un ingombro totale di poco superiore, pari a 1420 x 1680 x 1520 cm.


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http://www.stampa3d-forum.it/wp-content/uploads/2016/04/Volume-di-costruzione-della-stampante-3DP.jpg


La scheda tecnica è sicuramente interessante:


- tecnologia di stampa: FFF


- risoluzione massima layer: fino a 70 micron (0.07 millimetri)


- diametro estrusore: 0.6 mm


- temperatura massima di estrusione: 295 °C


- velocità: 70-100 mm/s


- piatto riscaldato in vetro borosilicato (temperatura Massima 145 °C)


- diametro filamento: 1.75mm , 3 mm (consigliato)


- peso della stampante: 400 kg (comprensiva del carrello porta attrezzi)


E’ possibile sostituire l’estrusore di serie con altri da 0.4 o da 1.2 mm. Montando quello più grande possiamo trarre vantaggio in una maggiore resistenza del pezzo e di una maggiore velocità di stampa, sacrificando qualcosa dal lato della risoluzione degli strati. Dal lato dei materiali, 3DP1000 lascia aperte moltissime possibilità grazie alla sua flessibilità e al grande range di temperatura di esercizio, possiamo stampare infatti PLA, ABS, PVA, HIPS, Nylon, Ninjaflex® oltre che materiali speciali come filamenti compositi, conduttivi e molti altri ancora. L’azienda da questo lato non vende bobine proprietarie ma lascia piena libertà di scelta di materiali open. Piena libertà c’è anche nello slicer, per generare G-code 3DP raccomanda ‘Simplify 3D’.


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Per quanto riguarda la costruzione, abbiamo un telaio in alluminio e attuatori lineari PCB Linear, che garantiscono un’elevata precisione nei movimenti e una grande affidabilità, soprattutto se confrontati con i normali sistemi a cinghie. I motori sfruttano la SurePrint™ Technology, riducendo del 60% il consumo di energia e del 50% la temperatura di esercizio rispetto a motori classici.


La scelta della tipologia di macchina FFF sta alla base dell’economicità della macchina, che ne beneficia non soltanto per questo aspetto, ma anche per una maggiore flessibilità in fase di produzione. E’ possibile interrompere la stampa per inglobare oggetti all’interno del pezzo stampato, ad esempio parti elettroniche come sensori o interruttori e parti strutturali come staffe metalliche.


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I campi di applicazione come al solito sono molteplici, dal settore medico, all’arredamento, all’artistico; pensate che tra i prototipi realizzati da 3DP c’è anche un modello in scala 1:1 di Kecheng Lu (Marketing Specialist di 3DP) che è stato realizzato con una densità di riempimento del 7%, completamente in PLA. La replica in scala pesa 21 Kg, e ci sono voluti 7 Giorni per completare in toto la stampa, prodotta su una diagonale in due metà (porzione superiore e inferiore) e poi i due pezzi sono stati assemblati insieme.


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Il costo della 3DP Workbench è di 27'000 $ , che secondo le stime di 3D Platform risulta circa venti volte inferiore al costo medio di una stampante professionale di pari volume di stampa.

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