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Pulizia Smart Extruder MakerBot Z18


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Ebbene sì, qualche giorno fa lo Smart Extruder della MakerBot Z18 in laboratorio ha iniziato ad avere qualche problema col filamento. Il PLA ha smesso di essere estruso, intasando completamente l'ugello dello Smart Extruder.


 


La soluzione? Aprire l'estrusore e rimuovere tutto quello che è rimasto incastrato dentro!


 


Questa è la stampante con cui abbiamo avuto il problema, la grande di famiglia MakerBot. Per chi non lo sapesse, lo Smart Extruder è l'estrusore progettato da MakerBot per i suoi ultimi modelli di stampanti 3D e  consiste in un estrusore removibile molto facilmente grazie ad un aggancio magnetico. L'alloggiamento dell'estrusore invece, rimane ancorato alla stampante. Questo funzionamento risulta molto comodo per fare manutenzione. 


 


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Per prima cosa bisogna togliere la chiusura superiore della Z18 e, in seguito, andare a rimuovere il tubo che accompagna il filamento all'interno dell'estrusore.


 


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In questo modo ci ritroviamo con l'estrusore "libero" dal filamento. Per rimuoverlo completamente dal suo alloggiamento sarà sufficiente tirarlo verso l'esterno. I magneti si staccheranno molto agevolmente.


 


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Ecco quindi il nostro Smart Extruder rimosso dal suo alloggiamento. Nella prima foto sono facilmente riconoscibili i quattro magneti laterali e i pin di comunicazione con l'elettronica della stampante.


 


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Ora iniziamo la fase di smontaggio vera e propria.


Per prima cosa bisogna rimuovere la guida superiore che aiuta a indirizzare meglio il filamento all'interno dell'estrusore.


 


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La fase successiva consiste invece nell'aprire lo Smart Extruder, agendo sulle linguette in plastica sui lati. E' sufficiente agire in modo leggero per muovere quelle su uno dei due lati. Mi raccomando, fate molta attenzione in questa operazione, le linguette in plastica sono molto fragili e romperne una facendo troppa pressione non è per niente complicato. Consiglio di agire con uno strumento molto sottile, in modo da piegarle il meno possibile. Il rischio è di piegarle troppo, causando una deformazione irreversibile della plastica.


 


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Ecco il grande momento: stiamo per aprire del tutto lo Smart Extruder. Segnalo subito una criticità: le linguette di plastica tenderanno a scattare, facendo quindi saltare via dei pezzi interni. Fate molta attenzione a evitare scatti bruschi, tenete con due mani l'estrusore (una sopra e una sotto) e rimuovete lentamente la parte superiore dell'involucro in plastica.


 


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Finalmente il nostro estrusore è totalmente aperto. Nell'immagine soprastante potete vedere tutto il meccanismo di funzionamento interno che, di fatto, non è molto diverso da quello di un qualsiasi altro estrusore.


 


Per arrivare a rimuovere i residui rimasti nell'ugello dovremo però andare a rimuovere la parte inferiore comprendente ugello e dissipatore di calore. Come potete vedere nelle immagini sottostanti, il problema che mi si è posto riguarda un pezzo di filamento che è rimasto incastrato nell'ugello, bloccando l'ingresso del nuovo filo nell'ugello. Rimuovendo anche la molla che sta sopra all'ugello si rende maggiormente accessibile il filamento.


 


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Ora dovremo quindi agire sul filamento, rimuovendolo il più possibile. Con delle pinze e facendo un po' di forza si va a tirare il filo, cercando di evitare di spezzarlo. Molto probabilmente rimarrà qualche residuo all'interno dell'ugello, il quale non creerà problema in quanto, successivamente, torneremo a scaldare l'estrusore facendo in modo di farlo fuoriuscire correttamente.


 


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Una volta rimosso il filamento rimasto incastrato si può rimontare l'estrusore. Però...


 


Già che abbiamo lo Smart Extruder aperto, perché non dare una pulita anche alla rotella godronata che ha funzione di tirare giù il filamento? Eliminare i residui che si fermano su questa componente consente di evitare stampe rovinate di vecchie rimanenze di materiali diversi, oltre che assicurare una migliore funzionalità della componente tirante.


E' sufficiente andare a rimuovere le due componenti che fanno pressione sul filamento per andare a trovare la rotella godronata.


 


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Basta una veloce occhiata per capire se c'è bisogno di pulire in modo approfondito, in genere è sufficiente utilizzare uno spazzolino da denti, rimuovendo quindi i residui. Per essere certi di aver pulito al meglio, possiamo dare un'ultima controllata anche al restante corpo dell'estrusore.


 


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Non ci resta altro da fare che rimontare lo Smart Extruder, facendo attenzione di posizionare le componenti nel modo corretto. Andremo poi a riposizionarlo sulla nostra stampante 3D, infilando un nuovo filamento e scaldando l'estrusore. L'obiettivo è quello di andare a rimuovere anche le ultime rimanenze del vecchio filo rimasto bloccato nell'ugello. Nell'immagine sottostante si vede il residuo arancione del vecchio filamento bloccato con sopra quello appena inserito di colore bianco.


 


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Il nostro Smart Extruder è pronto per tornare al lavoro! ;)


 


 


 


 


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Ciao BMaker!!!


veramente una ottima guida, super-quoto la comodità dei magneti per la manutenzine è IMPAGABILE, e aggiungerei anche che è molto utile averne almeno due in modo da averne sempre uno di scorta pulito e perfettamente funzionante!


anche io ho proceduto esattamente così per il primo estrusore che mi faceva letteralmente impazzire.


Sono passati quasi sei mesi da allora, ed ho imparato a conoscere questi nuovi smart extruder.


 


Innanzi tutto consiglio vivamente di ungere sempre il filamento con wd40 o svitol.


Dopodichè, per evitare jamming o clogging questo metodo è sicuramente il più efficacie ed indispensabile in alcuni casi critici (attenzione le linguette sono molto deboli),


ma con un po' di "tatto" ed una giusta sequenza di Load Filament/Unload Filament si può risolvere il problema anche senza aprirlo il più delle volte!


 


La z18 sta migliorando molto e sinceramente mi sta dando molte soddisfazioni dopo qualche problema iniziale!!!

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Cavolo, bel lavoretto!


 


Io ne so ben poco di MakerBot e non ho mai avuto modo di montare o smontare lo Smart Extruder, però sembra che il funzionamento sia comodo. Poi va beh, l'interno è similare a qualsiasi altro estrusore, però lo vedo molto più complicato allì'interno. E' solo una mia impressione? Oltretutto l'ugello ha quel funzionamento che lo solleva quando la macchina non estrude... non capisco come funziona questa cosa...


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@SimonR Magari appena lo apri prendi paura perché vedi cose diverse da un qualsiasi comune estrusore, ma non ci vuole tanto a capire che non hanno fatto altro che raggruppare tutto il blocco estrusore in una sola componente removibile. Contiene tutto: parte spingente, ugello, dissipatore di calore, ecc.


 


In più trovi proprio quello che dici tu, cioè quel funzionamento che permette all'ugello di essere sollevato di 2 millimetri quando la stampante è in funzione ma non deve estrudere, evitando il contatto con l'oggetto in stampa. Questa funzione si attiva grazie alla molla più grossa che sta subito sopra il dissipatore. Non è niente di super complicato ;)


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Si hanno fatto un bel lavoretto di raggruppamento.


È interessante pensare anche ad un "non-maker", una persona anziana, o semplicemente una persona che non ha voglia,tempo di mettersi dei problemi di inceppamento filo... toglie quello che non funziona, lo manda in assistenza, e ne mette un altro funzionante!


 


l'ugello che si alza fa scena, ma è molto più semplice di quello che sembra!


 


Un'altra cosa interessante è che è lo stesso della Mini e della 5thgen (cambiano solo gli accessori esterni)


Mantenendo sempre un estrusore performante la mia Z18 funziona 24/7 da un paio di mesi con tavolate da anche più di 48h, e quando devo fare manutenzione all'estrusore uso la Mini che è molto più comoda, compatta, e non tengo occupata la macchina grande!!!


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  • 7 mesi dopo...

@BMaker


 


Scusa il disturbo....sono nuovo del forum (vedi presentazione), volevo sapere come procedi con la Z18, sarei interessato a installarla in ufficio ma venendo dal mondo delle professionali ho ancora qualche remora.....e leggendo nei vari forum forse non ho tutti i torti....forse.


Che mi dici?


 


Buon lavoro.

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Ciao @Christiandesign , benvenuto sul forum!

Ad essere sincero la Z18 l'ho lasciata qualche mese fa, non per problemi della macchina, quanto perché non collaboro più nel luogo dove l'avevo a disposizione. Posso però dirti che ci sono stati diversi problemi, soprattutto coi primi modelli. Bisogna un po' adattarsi e capire come si può far funzionare al meglio, purtroppo siamo ancora lontani dall'idea di stampante plug&play. Tutto sommato mi ci sono trovato bene, le stampe di grandi dimensioni meritano e sono notevoli nella qualità di stampa. Come con tutte le stampanti 3D FDM il problema è sempre dietro l'angolo, anche se la Z18 la paghi diverse migliaia di euro.

Posso però affermare che ci sono persone che usano le Z18 come vere e proprie macchine da produzione, sicuramente tutto sta nell'imparare a conoscere sempre meglio la macchina a forza di usarla.

Forse @michele-valsamoggia avrà qualcosa da aggiungere ;)

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