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Davide87

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Risposte pubblicato da Davide87

  1. 8 ore fa, FoNzY dice:

    il fatto di voler usare la scheda della ender complica le cose, in giro qualcosina di software e hardware a basso costo si trova per bracci robotici ma non saprei dove cercare, comunque se inizi il progetto tieni informato😁

    Fra le altre cose devo comunque comprare una Arduino uno o simili per caricare il bootloader, quindi in effetti ha senso prendere direttamente una scheda arduino migliore. Avrei però altri vantaggi, cioè avere già la scheda in casa gratis e che le connessioni sono comode perché già predisposte. Se usassi una sheda arduino fra l'altro dovrei anche usare gli stepper driver, e li ho proprio contati in casa e vorrei tenerne qualcuno di scorta... ci penserò su... grazie ancora comunque

    • Like 2
  2. Ciao a tutti,

    Con in testa gli obbiettivi di far passare un po' di tempo e imparare nuove nozioni, mi solletica l'idea di stampare, e magari disegnare in parte, un braccio robotico funzionante.

    Per rendere le cose "complicate" vorrei fare un braccio con 6 gradi di libertà e riutilizzare la scheda originale della Ender 3 che giace in un cassetto a prendere polvere. Utilizzando di base 4 nema 17 e due servo motori.

    Qualcuno di voi ci ha già provato? So che si fa anche come esperienza didattica a scuola... Io non ho nozioni di robotica, ma non mi manca la voglia di imparare...

     

  3. 7 minuti fa, hokuro dice:

    intendevo che è una colla rigida su un materiale flessibile che probabilmente fletterà rompendo l'incollaggio.

    i cianoacrilati incollano su quasi tutto

     

    In linea di principio hai ovviamente ragione, però di tpu ce ne sono differenti e quello più comune non è "elastico" come una gomma, quindi non può flettere poi così tanto... Poi dipende anche dal tipo si sollecitaziono che subirà il pezzo...

    • Like 1
  4. 10 ore fa, Carsco dice:

    C.V.D.
    Speriamo non ci sia davvero bisogno

    Mi sembra chiaro che per un uso "sistematico", per quanto compassionevole, il ministero debba prendere tutte le cautele del caso. Molte persone si sono stupite del fatto che le apparecchiature mediche abbiano un costo esorbitante (legato al discorso degli altri raccordi per la terapia intensiva). Da un lato se hai una specie di monopolio, è chiaro che il prezzo lo fai tu (senza considerare i casi in cui i prezzi vengono gonfiati in modo fraudolento), ma dall'altro in quel prezzo ci sono anche tutte le certificazioni (sui vari pezzi, sul processo produttivo, ecc) che deve avere la suddetta attrezzatura, e queste influiscono moltissimo nel prezzo finale dell'apparecchiatura. E da un certo punto di vista per fortuna che  è cosi, perché almeno in teoria prima di "curarti" con qualcosa, la suddetta cosa è stata approfonditamente testata e non può essere prodotta in camera da letto.

    D'altro canto come scrivono anche loro, ci sono casi in cui la stessa proposta è stata accettata, quindi esiste la possiblità che in questa situazione di emergenza ci possano essere delle "deroghe" per permettere di fronteggiare una situazione senza precedenti. O magari  invece la domanda non è stata semplicemente compilata con tutti i dettagli richiesti... vai a sapere...

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  5. Non è una cosa molto probabile, ma se usi una mesh per livellare il piano e uno z offset negativo/vicino a zero, potrebbe essere che l'endstop venga ripetutamente attivato mentre viene stampato il primo layer e onestamente con la funzione endstops always on abilitata non so cosa potrebbe succedere... Magari nulla di particolare, però lo terrei presente.

    • Like 2
  6. 29 minuti fa, Killrob dice:

    io la spruzzo a freddo e poi riscaldo il piatto, ma se sono in emergenza, e cioè sta stampando e vedo che non fa quello che dovrebbe, lo faccio anche a caldo e a stampa in corso 😄

    Sì sì, è probabilmente quasi impossibile che accada, ma se hai un punto molto caldo (magari la resistenza del piatto non perfettamente isolata?) e ci finisce sopra lo spruzzo diretto, potrebbe accendere i vapori... Ma non so nemmeno se può accadere in concreto, per sicurezza eviterei di testare sul campo!

  7. 42 minuti fa, iLMario dice:

    Scusate, semplice informazione: ma hanno scritto che caratteristiche deve avere la stampa ? Ad esempio materiale, 2 o 3 o più perimetri ecc ecc ?

    Per la sanificazione, non saprei, non sono un dottore ma mi verrebbe da pensare che si scelga il male minore: beccarsi una qualche strana infezione da curare in seguito magari con antibiotici, ma restare vivi, o morire per insufficienza respitarotira ma senza infezione causata dalla valvola stampata in 3d.

    Forse basta una semplice disinfettata (amuchina o cose simili)

    Materiale dicono PLA, layer 0.2 mm e supporti solo dal piatto di stampa. Le uniche info disponibili sono al link

    https://www.isinnova.it/easy-covid19/

  8. Il 27/3/2020 at 00:40, Carsco dice:

    E' andata esattamente come e' stato previsto qui.
     

    Image1.thumb.jpg.7da64c3bc5c825dcdc1f3e80d7126bc9.jpg

    Confermo quanto riportato da @Carsco. Anche il Fablab di Brescia mi ha scritto di mandare pure i raccordi che ho stampato questa settimana, ma di fermarmi perché hanno preso accordi per stamparle ad iniezione. Però non so sfortunatamente dirvi la produzione di questa azienda di stampaggio plastica, quante richieste riuscirà a evadere e in quanto tempo.

  9. 14 minuti fa, invernomuto dice:

    sempre che non si muovano le industrie che fanno stampa plastica industriale.

    E onestamente sarebbe la cosa migliore... però non conosco le tempistiche per realizzare lo stampo e partire con la produzione. L'unico mio timore è che se fosse stata un'operazione così semplice, l'avrebbero già fatta...

    La butto lì, potrebbe anche dipendere dal fatto che la struttura interna di uno dei 2  pezzi è un filo complicata, nel senso che ha dei passaggi che non so se possono essere stampati direttamente, probabilmente andrebbe fatto in più parti e successivamente assemblato, ma questo renderebbe tutto più complesso.

  10. 26 minuti fa, invernomuto dice:

    Io ho letto il limite sul sito della società che ha inventato i raccordi. C'è un modulino da firmare e che loro danno ai vari ospedali. Io sono in periferia a Torino e potenzialmente potrei essere contattato dall'ospedale qui vicino. Potrei pure portargliele io in macchina. Il punto è che *giustamente* vorranno dei quantitativi certi, non 2-3 pezzi magari venuti pure non tanto bene (non avendo quel modello di maschera non saprei per verificare le tolleranze). Il limite dei 10 pezzi/gg la vedo più come un contestualizzare l'appello a dei professionisti invece che agli hobbisti. Personalmente vorrei evitare di alimentare speranze su un servizio che non sono in grado di fornire, specie nei confronti di un ente che deve salvare vite in un momento di estrema necessità. Non saprei che fare.

    È chiarissimo e giusto quello che scrivi e sono del tutto d'accordo, l'unico fatto in contrapposizione con la "nostra" idea è che il fablab di Brescia mi ha risposto che anche 8 raccordi fatti da un hobbyista come me, in questo momento, gli facevano comunque comodo... Anch'io sono perplesso sul discorso tolleranze, ma ancora di più sul discorso di creare qualcosa che debba far tenuta! Però non so che tipo di post produzione avranno deciso di fare.

    Sicuramente andranno almeno sanificate.

    2 minuti fa, Carsco dice:

    Scusate se mi allaccio qui.
    Purtroppo non riesco a vedere la data dell'inizio di questo topic (non so cosa succede al forum, leggo solo "INVIATO") e non so a che giorno risalga.

    Avevo postato una richiesta di aiuto generica del FabLab di Messina, non sapendo dove postare e non avendo visto questo topic gia' aperto.

    Ci sono delle cose di cui discutere:

    1) certezza delle informazioni: servirebbero persone che hanno gia' avuto contatti con questa gente e soprattutto un posto unico dove parlarne.
    Inutile stare a discutere di supposizioni (come la mia, adesso).

    2) l'appello e' rivolto a noi hobbisti o al settore professionale?
    Se davvero la richiesta e' di 10 o pu' pezzi al giorno allora il 99% di noi sta fuori.

    3) non sarebbe meglio dividere gil appelli/richieste per comune?
    Spedire e' impossibile/rischioso, e basterebbe un servizio di ritiro a domicilio.
    Anche 2 pezzi al giorno in una grande citta' fanno centinaia di pezzi.

    4) conosciamo tutti il problema delle forme cave: anche se a CAD sono buone, poi da stampate vengono piu' strette. Sarebbe bello avere il modello STL del maschio dove va messo il boccaglio, in modo da essere sicuri che entra.
    Oppure una misura presa bene, qualcosa di simile.

    Scusate se magari sono fuori luogo, ma ricordiamoci ch questa faccenda tocchera' o ha gia' toccato tanti di noi.
    Grazie.

    Penso che ci si debba rivolgere al fablab di competenza, spiegando in una riga chi siamo (nel senso tipo di utente, capacità produttiva, ecc.) e vedere la loro risposta. In teoria loro hanno più informazioni di noi, e la possibilità di discriminare più facilmente chi può aiutare e chi no.

  11. Adesso, invernomuto dice:

    Io non mi sono iscritto per quel motivo, non sono minimamente in grado di garantire 10 pezzi/gg

    Inviato dal mio SM-G965F utilizzando Tapatalk
     

    Hai sicuramente ragione, però il fablab di Brescia dice di iscriversi comunque... Non so onestamente cosa sia meglio fare, è chiaro che gestire i nominativi di 3000 makers che possono fare 2 o 3 kit al giorno può essere dispersivo, invece di averne 100 di persone che ne possono fare 10 o più.

    Però nel caso servissero urgentemente i raccordi in un ospedale un po' isolato, anche 2 o 3 sono meglio di niente...

    Non saprei veramente cosa dire...

  12. 22 minuti fa, giannirusso dice:

    Ma è possibile iscriversi come makers sul sito isinnova anche se al massimo si possono garantire neanche 4 pezzi al giorno, avendo una sola stampante con 7 ore per pezzo?

    In quella sezione il quantitativo minimo è 10 pezzi al giorno.

    L'orientamento del pezzo nell'immagine è corretto?

    Nell'articolo si fa riferimento ad immagini che non ho trovato.

    Gianni

     

    Immagine.jpg

    Sul numero minimo di pezzi non ti so rispondere con certezza... Ho solo visto che in caso di estrema necessità, come quello di Brescia in questo momento, sono ben contenti anche se ne mandi 8/10 nel giro di una settimana.

    Sull'orientamento ci sono un paio di foto nel post di facebook linkato e quello che hai messo tu non è corretto, il pezzo deve appoggiare dalla parte dei 2 "cilindri"

  13. Questa la comunicazione dal Fablab di Brescia di ieri sera:

    Oggetto: Grazie, missione Easy Covid compiuta!

    Gentilissimi buonasera,
     
    vi siamo veramente grati per il supporto che ci avete trasmesso in
    queste ore, al di là della realizzazione dei pezzi, anche a livello di
    pura energia!
    Grazie al vostro preziosissimo e indispensabile contributo abbiamo
    raggiunto abbondantemente la soglia di componenti necessari, che saranno
    disponibili in toto entro metà settimana tra spedizioni (per chi è
    riuscito) e consegne in loco.
    Ci raccomandiamo di non fermare le stampe rispetto alle indicazioni che
    ci avete dato tra ieri e oggi, sono conteggiate anche queste nei 500
    pezzi; al contempo, se qualcuno di voi riuscisse a stampare qualche
    elemento in più nei tempi mandi comunque, i kit che risulteranno
    aggiuntivi resteranno a disposizione della Protezione Civile per essere
    ridistribuiti nell'eventualità di nuove emergenze.
     
    Per chi si recasse già da domani personalmente alla sede di Isinnova
    sita a Brescia in via Cefalonia, 55, al sesto piano di Palazzo Symbol
    (tel. 030 2425514 se necessario arrivando in portineria), ricordiamo
    che, per le restrizioni legate agli spostamenti, è necessario in caso di
    controllo degli organi di competenza, giustificare la propria presenza
    al di fuori della propria abitazione e dei confini del proprio Comune di
    residenza.
     
    Vi alleghiamo pertanto il testo della mail dell'azienda Isinnova di
    richiesta supporto a fronte della richiesta della Protezione Civile,
    insieme al modulo di autocertitificazione del Ministero, da compilare
    debitamente indicando come motivazione dell'uscita il trasporto di
    dispositivi d'emergenza per strutture ospedaliere (progetto Easy Covid
    19).
     
    Vi invitiamo al contempo, se non l'aveste già fatto, a registrarvi al
    link https://www.isinnova.it/easy-covid19/  nella sezione dei maker
    aderenti all'iniziativa, in modo da risultare anche nel database.
     
    Nel frattempo, abbiamo provveduto ad inviare l'elenco dei vostri
    nominativi con le tempistiche di consegna a ISINNOVA, in modo che, se
    fosse eventualmente necessaria una controprova alle autorità di
    vigilanza, ci sia un ulteriore documento.
     
    Restando a disposizione vi ringraziamo nuovamente mandandovi un caloroso
    e immenso abbraccio.
     
    A nome di tutto il FabLab Brescia, GRAZIE!
     
    Eliana Valenti
    Presidente FabLab Brescia
    ---
     
    FABLAB Brescia
     
    Tel. 030 3099039
    Sede operativa: Via Pavoni 7/B - 25128 Brescia
    • Like 1
  14. Ho fatto partire una prova e ho constatato che nel giro di un paio di giorni potrei stampare 8 kit con 2 pezzi ciascuno, quindi mi sono permesso di chiedere al fablab di brescia se anche un contributo così piccolo può comunque essere utile, loro mi hanno subito risposto che anche un numero così esiguo può essere utile. Resta il problema di come spedirgliele. Perché GLS mi ha già confermato che hanno sospeso le spedizioni occasionali, il fablab mi ha detto di provare con DHL, a cui ho scritto e sto ancora attendendo la risposta. Comunque il fablab mi ha suggerito che nel caso in cui non riuscissi ad inviarle, potrei ovviamente conservarle in caso di necessità nella mia zona.

    Mi sembrava utile condividere questa informazione, così potete trarre le vostre conclusioni e se siete della zona di Brescia, magari potete valutare un sistema di consegna alternativo...

    • Like 4
  15. 9 minuti fa, Basilietto dice:

    Quel video di cui parli fa rifarimento alle altre valvole, quelle che se non sbaglio un ingegnere si era preposto a stamparle, e non a queste. Queste si montano sulle maschere della decathlon

    Esatto, anche secondo me è così... Le prime valvole che hanno fatto sono state stampate con stampanti SLS e dovendo lavorare sfruttando l'effetto venturi necessitavano di avere passaggi con dimensioni molto precise (e relativamente piccole), quindi non si potevano fare "in casa" come spiegato nel video. Inoltre c'è stata la querelle sul fatto che il fornitore le avesse già brevettate e quindi si doveva capire cosa si poteva fare senza infrangere la legge a prescindere dall'emergenza. Queste invece sono "valvole" relative ad un secondo progetto, più recente, e in teoria si posso fare con le fdm perché sono più dei raccordi.

    https://www.millionaire.it/maschere-da-sub-trasformate-in-respiratorie-con-la-stampa-3d-startup-bresciana/

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