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invernomuto

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Risposte pubblicato da invernomuto

  1. 47 minuti fa, djakabubu ha scritto:

    Mi Hai quasi convinto... 🙂

    Lo scopo non era quello di spaventare nessuno, ma bisogna essere consapevole dei pro e contro di ciascuna scelta. A mio avviso bisogna prima capire cosa si vuole stampare, poi scegliere la macchina più opportuna. Io al momento stampo molte miniature, la resina è l'unica soluzione, non ha tanto senso comprarsi una FDM. Per i fumi e il post produzione si trova una soluzione.
    Paradossalmente per la clip che hai linkato molto meglio una FDM di una resina, risoluzione a parte (che tanto NON serve per quell'oggetto).

    47 minuti fa, djakabubu ha scritto:

    Il mio nemico piu grosso è l'umidità (avendo la stampante in una tavernetta/cantina) e.... ero stufo di filamenti che si gonfiano e diventano fragili

    Di solito basta però un essiccatore e li recuperi. Per lo stoccaggio ci sono soluzioni (es, buste per sottovuoto). Ovviamente al netto di situazioni molto particolari.

  2. Il 20/11/2021 at 19:30, Mino ha scritto:

    Tra le poche fanciulle che si distinguono nella stampa 3D, una nota di merito va a una testimonial di Creality, tale SexyCyborg, al secolo Naomi Wu, che vanta 180.000 e passa followers su Twitter e non so quanti, ma tantissimi, su Thingiverse 🙄

    Ho visto tutte le sue prove, non ricordo però che cosa abbia provato 😄

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  3. 43 minuti fa, djakabubu ha scritto:

    Con le stampanti in resina, posso stampare proprio tutto quello che potevo stampare in fdm?

    No, resina e plastica usata dalle FDM hanno caratteristiche diverse. Premesso che ignoro le proprietà delle resine "ABS-like", le resine UV tradizionali usate nelle stampe a resina hanno proprietà meccaniche diverse (resina forse più dura, ma più fragile). 
    A mio avviso sono complementari, ci sono cose che non farei mai in resina, come ad esempio stampe di superfici piatte e squadrate, magari soggette a sollecitazioni meccaniche come la clip che hai linkato, mentre altre che non farei mai con una FDM (miniature dettagliate). 
    Peraltro, ma immagino tu lo sappia, hanno una gestione del post stampa completamente diverso: per la FDM stampi, stacchi dal piatto e il pezzo è usabile (al limite devi carteggiare, ma è usabile), per la resina stampi, stacchi dal piatto, lavi con detergente, curi il pezzo, ecc. Il tutto con spargimento di odore in tutta la casa, utilizzo di salviette, guanti e protezioni varie perché la resina è tossica e va trattata con precauzione. Io ho una tavernetta in cui ho la stampante a resina, separata dal resto della casa, ma a volte l'odore risale comunque, nonostante porte chiuse e ventilazione forzata della stanza. In sintesi, non sostituirei alla leggera una FDM con una resina, specie se non hai idea di cosa vuoi stamparci, rischia di essere una rottura ancora maggiore della Geetech.

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  4. 35 minuti fa, eaman ha scritto:

    Io mi sono spinto oltre:

    [avvertenza: io odio sprecare e con la stampa a resina per me ci sono vari problemi] Diluisco l'alchol al 33% (76% H2O) e uso anche l'aerografo per spruzzare questo cleaner che cosi' ha un maggiore potenziale pulente meccanico.

    Il mio problema con l'acqua o detergenti a base d'acqua è che diventano brodaglie inutilizzabili dopo 2-3 lavaggi. Io uso piccoli contenitori perché stampo pezzi abbastanza piccoli.
    Nell'alcool (rosa, da supermercato, pochi € per 5 litri) la resina rimane ben visibile e in fondo. Sopra l'alcool è sempre puro. Prendo le pinzette, ci agito bene il pezzo e con poche passate resta molto, molto pulito. 

    Inoltre, basterebbe filtrarlo della resina che sedimenta sul fondo per avere il detergente sempre puro, se lo si ripone in un contenitore chiuso e non si lascia evaporare. Sento molti che usano l'alcool isopropilico con questo metodo, praticamente il liquido lo riutilizzano per n volte prima di cambiarlo. Non dovresti neppure smaltirlo, filtri la resina, la curi, la butti, e l'alcool ti torna nuovo. 

    35 minuti fa, eaman ha scritto:

    Poi dato che sono tirchio il piu' delle volte curo al sole in un vasetto via immersione in h2O.

    D'estate anche io, è il metodo migliore di cura per me.
    Ma qui al nord se aspettassi il sole in questo periodo starei a volte intere settimane senza curare.

     

  5. 18 ore fa, eaman ha scritto:

    Che poi se uno non stampa roba caricata un nozzle dura un bel po', ne vale la pena insomma. Soprattutto se uno volesse provare i diametri sotto alla norma un prodotto fabbricato con precisione e' quasi d'obbligo.

    Condivido, io dopo aver imparato a usare la stampante cambio il nozzle ogni morte di papa. Se sono sporchi una passata con la spazzola di ferro a caldo e tornano usabili. L'uso corrente non li intacca più di tanto, almeno io non me ne accorgo. 

    Da principiante, ammetto che qualche arata sul piatto in vetro l'ho fatta e il nozzle in alcuni casi si è proprio consumato. 

    18 ore fa, eaman ha scritto:

    Dico quasi perche' io ho avuto uno 0.3mm da supermercato che sostanzialmente non mi ha dato problemi, invece uno 0.6mm da usare con il caricato a legno o simili lo comprerei proprio cesso 😉

    Beh, ma in quel caso ti prendi un bel nozzle in acciaio e sei tranquillo. 

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  6. 19 ore fa, Mino ha scritto:

    Io con la resina mi sono un po’ bloccato, ci vuole troppo tempo, soprattutto quando le stampe falliscono e devi ripulire tutto. Per ora ho solo stampato con la basic grigia e verde traslucida di Anycubic. Ho in casa la lavabile in acqua di elegoo e prima o poi la proverò 

    Sì sono d'accordo, io al momento sto stampando un esercito in 6mm per cui in questo periodo la uso molto.
    Ti capisco comunque, quando fallisci è un casino, la roba rimane attaccata al fep e alla tanica e bisogna filtrare e ripartire da capo. Le condizioni qui a Torino non aiutano, è umido e freddo, devi tenere le finestre chiuse e ogni tanto l'odore risale, per quanto nella tavernetta io abbia una ventilazione forzata e riscaldamento da accendere alla bisogna. Ora sto provando una soluzione di un mobiletto autocostruito + filtri a carboni attivi + tappetino riscaldante, per limitare il problema.

    Rispetto alla FDM è molto più complicata. Non concepisco come si possa tenere in un locale non attrezzato e separato dalla casa. Fai tantissimi più rifiuti ogni stampa. Io con la resina vado molto "a periodi", sicuramente senza lockdown e smartworking sarebbe rimasto un bel soprammobile.

    La lavabile purtroppo non ti elimina i problemi di cui sopra, è solo meno puzzolente della resina normale (ma, anche qui, dipende dal produttore), rimangono però le stesse difficoltà scritte sopra: se fallisci devi pulire e filtrare, puzza comunque, è tossica, ecc ecc.

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  7. Se a qualcuno interessa, ecco il mio piccolo confronto. Dopo le ultime prove (ca. 600-700ml di Plant Based grigia), sono tornato alla Water Washable.
    I pro della plant based sono rappresentati dall'odore abbastanza tollerabile (l'odore si sente, specie se si arriva da fuori, ma non è così fastidioso e mi pare- ma è soggettivo - meno pungente della lavabile) e il costo molto più basso (l'ultimo mezzo litro l'ho trovato a 17 euro spedito). Per i lavaggi uso alcool rosa da supermercato e, a parte qualche rara occasione, i pezzi vengono puliti, per cui nel mio caso la gestione non è più complessa rispetto alla lavabile in acqua (NB io uso l'alcool anche per questa).
    Per il resto è un gradino sotto la Water Washable. La plant based mi sembra meno densa e ho avuto una percentuale di fallimenti più elevata rispetto alla lavabile in acqua specie per piccoli oggetti con supporti leggeri. Devo mettere supporti più grandi o più fitti rispetto all'altra resina, pena un maggior numero di stampe fallite. Capite che se si stampano miniature da 6-10mm come nel mio caso, la questione diventa complessa. 
    A me non interessa il colore perché passo il primer, ma segnalo anche che la plant based schiarisce di più della lavabile, in alcuni casi diventa un colore quasi avorio dal grigio di partenza. 
    Finirò il residuo usandola solo per oggetti grandi, su posso abbondare con i supporti, per il resto torno alla lavabile. 

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  8. E3D originali:

    Amazon

    Sono saliti di prezzo, io li avevo presi a meno (10 euro x 3), ora sono 3 x 15,60 euro spediti che ti arrivano in pochi gg.  

    In alternativa Trianglelab: 
    Aliexpress

    Come vedi 4 pezzi 14 e passa euro spediti dalla Cina, non vai tanto distante da Amazon ed E3D.

    PS
    Se non ricordo male Help3D aveva fatto una comparativa fra ugelli economici, era un video molto interessante.

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  9. 36 minuti fa, Salvogi ha scritto:

    Dovrei riuscire a mettere da parte la tirchieria, io li compro al kg

    C'è molta differenza anche negli economici. Se li prendi su TriangleLab o simili, non li paghi il primo prezzo, contando la spedizione. Non stanno a 5 euro cad. come gli E3D (che, beninteso, è un ottimo prezzo) ma non costano neppure così poco.
    Su quelli ultraeconomici Aliexpress venduti un tanto al KG ho sperimentato/visto storie abbastanza agghiaccianti. Ugello con doppio foro (sic!), probabilmente causa errata lavorazione, ugello SENZA nessun foro, ugello già usato e consunto, ugelli di diametro sbagliati. Purtroppo in quelli "un tanto al Kg" rischi di trovarci un po' di tutto. La maggior parte sono perfettamente usabili, ma alcuni no, è d'obbligo una bella guardata prima di montarli. Dipende molto dal venditore e dal singolo lotto.

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  10. 9 ore fa, AndreaG85 ha scritto:

    Ho installato la 4.12 di cura e sistemato il problema della velocità di retrazione... Ma ora non riesco comunque a sistemare il problema blob e fili.

    Con l'ugello 0.6 sembra funzionar meglio una retrazione ridotta ( 2mm) ma ancora non risolvo... Qualche idea?

    Ma che materiale? Temperatura? Ad ogni modo esistono test per la retrazione molto validi, ora non li ho sottomano, ma si trovano facilmente (uno era stato anche presentato qui). Ad esempio c'è quello sulla pagina di Teaching tech per la calibrazione della stampante:

    https://teachingtechyt.github.io/calibration.html#retraction

    Per alcuni materiali un po' di stringing è quasi inevitabile (es il PETG), per il PLA se continui ad avere stringing forse è un problema di temperatura o di materiale (vecchio o umido).

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  11. 8 ore fa, Tomto ha scritto:

    Ma hai usato il detersivo per i piatti e lo spazzolino? Solo con acqua rimane appiccicosa

    No, l'ho fatto all'inizio con la water washable ma alcool tutta la vita, i pezzi vengono meglio e nell'alcool la resina si sedimenta in basso, a differenza dell'acqua per piatti che diventa una schifezza indecente dopo pochi usi.

    Per questi pezzi ho usato classico alcool rosa, boh, li devo aver lavati male. Ad ogni modo con il primer tutto sembra ok, questa plant based non l'ho ancora inquadrata bene, alcune parti rimangono più chiare o lucide di altre. Ho ripreso altri 500ml perché su Amazon era in offerta a 17 euro spedita, vediamo come va, al momento preferisco la Water Washable, questa è una tacca sotto.

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  12. 12 ore fa, ruggerorocky ha scritto:

    Ciao a tutti,

    Spero di non essere ot, non avevo idea di dove mettere il post.
    Vi chiedo gentilmente, di indicarmi come assemblate i vostri progetti in resina una volta stamapti.
    Spiego: spesso sono costretto a stampare i modellini in più pezzi (perchè così scarico il progetto), ma ho provato ad incollarli con l'attack ma non mantiene. Dopo aver brucuato le estremità si scolla.
    Cosa usate quindi, voi, come incollante?

    Scusa, ma per quali pezzi la cianoacrilica non mantiene? La usi sui post cura, vero? Io la uso senza problemi, finora è la migiore soluzione trovata ed è quella che generalmente si usa per il modellismo. Mai provato la resina, sicuramente ottima alternativa è la bicomponente per casi particolari.

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  13. 1 ora fa, Mino ha scritto:

    Utilizzare 2 drive per i 2 motori di Z a mio avviso è uno spreco inutile. Un drive, due motori e livellamento a 9 punti ti permettono una precisione che va ben oltre le nostre necessità 

    Non è solo una questione di livellamento. Se hai due assi indipendenti, questi vanno inevitabilmente fuori sincronia prima o poi, a meno di non collegarli con una cinghia in modo che se ne muovi uno si muove pure l'altro. Con due motori e due driver separati (e una sonda) questo problema si risolve. Hai presente la prusa che si auto livella quando la accendi? Più o meno è la stessa cosa. Peraltro se non usi E1, si tratta solo di prendere un driver da pochi euro e rimappare E1 nel firmware. Discorso diverso se serve un doppio estrusore.  

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  14. 1 ora fa, dnasini ha scritto:

    @Truck64 in effetti su aliexpress il kit x ender3 /CR10S (che dovrebbe essere compatibile con la mia) viene via a 26 euri. Per il driver separato nn saprei se la mia scheda lo ha. Ho installato la scheda Creality Stock in versione silenziata che so avere 2 connettori separati per l'asse Z ma non so se questo implichi 2 driver separati

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    Qualcuno ha da consigliare qualche kit o negozio/produttore da cui acquistarlo?

    Mi sembra ci sia la possibilità di avere sia Z1 e Z2 sullo stesso driver, usando il connettore sdoppiato, sia Z2 indipendente rimappando E1. Però vedo solo 4 dissipatori sui driver 🤔

    PS
    Ovviamente devi intervenire sul firmware se decidi di usare E1 come Z2. 
    PPS
    Ma non ti conviene a questo punto una SKR 1.4 o similare con TMC2209 (o similari) e firmware da zero?

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  15. 1 ora fa, AndreaG85 ha scritto:

    Più che altro ho visto che il profilo di stampa, di default ha 10mm/s per la Z. Casomai correggerò i valori nei vari profili stampa per i vari materiali

    Se il valore del profilo di stampa è più lasco chissenefrega. Tanto a 10mm/s non ci andrai mai su Z durante una stampa. Il problema e quando, come nel tuo caso, hanno impostato un valore più conservativo del firmware, con Cura che non ti fa fare lo slicing. Quello va corretto, è probabilmente un errore.

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  16. 1 ora fa, dnasini ha scritto:

    Ciao, come da subject, mi sto domandando se vale la pena investire nel doppio motore per l'asse Z (ho una Creality CR20-Pro). Quali benefici potrei trarne, ma soprattutto, i soldi investiti valgono il risultato oppure e' piu' un "esercizio di stile"?

    Non saprei risponderti perché non ho mai avuto stampanti con un singolo motore Z. Un doppio motore per Z (con due driver indipendenti ovviamente) e un Bltouch o simile permette però di attivare metodi di livellamento molto evoluti, tipo l'UBL con Z stepper auto align integrato. Di fatto ti allinea in automatico l'asse X rispetto al piatto e poi lo livella. Ti permette di avere un perfetto allineamento (automatico) fra asse X e Y della tua stampante.
    Io lo comprerei solo per quello, non ne posso fare a meno :D.

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  17. 16 ore fa, eaman ha scritto:

    Se non hai mischiato bene butti tutto, resta una pappoccia. C'e' di buono che dopo aver sprecato una volta quelle dopo agiti / mischi per bene 😉

    Non è proprio una pappoccia, i pezzi sono ben formati. Solo che alcune parti sembrano curate molto bene, altre parti no. Parliamo di soldatini della dimensione di un'unghia o poco più, per cui è difficile essere più preciso.

  18. 10 ore fa, AndreaG85 ha scritto:

    Se non erro quindi il valore massimo per la velocità dell'estrusore è 60 mm/s.

    Come da tuo output, il feedrate max degli assi è limitato ai valori dell'M203. Per cui corretto quello che scrivi. In sintesi, è il profilo Cura ad essere troppo stringente. 

    10 ore fa, AndreaG85 ha scritto:

    La cosa che mi fa strano sono i 6mm/s dell'asse Z...

    Perché? Il movimento di zeta è lentissimo, si muove di pochi decimi di mm al termine di ogni strato (di default credo che marlin metta 5mm/s ma devo verificare, io ho quel valore). Aumentare troppo la velocità e l'accelerazione di Z rischia di introdurre solo problemi. 
    Se vuoi sperimentare credo sia possibile inserire nel GCODE iniziale un comando di M203 e giocare con velocità e accelerazioni senza toccare il firmware, però onestamente mi sembrano del tutto adeguate e non toccherei le velocità del produttore.

    Il problema è il profilo cura che non ha correttamente inserito quei valori.

  19. 9 minuti fa, DMEngineering ha scritto:

    Funziona bene?

    Non so, sto completando l'enclosure, ci metterò un filtro a carboni attivi decente e quel tappetino. Il vantaggio è che è una soluzione che costa una sciocchezza.

    9 minuti fa, DMEngineering ha scritto:

    Io mi sto interessando ad una soluzione trovata su thinghiverse:https://www.thingiverse.com/thing:3442165 da mettere direttamente all'interno della enclosure della stampante.

    Si ci ho pensato anche io, in teoria è una cosa molto semplice da realizzare, però preferisco l'enclosure anche per un migliore contenimento dei fumi.

     

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  20. 18 ore fa, Salvogi ha scritto:

    Comunque la resina Elegoo lavabile con acqua fa meno puzza dell'ABS o dell'HIPS ma mi crea forte irritazione sulla pelle anche solo toccando il pezzo prima di curarlo, probabilmente sarò allergico io. Altre resine ancora non ne ho provato qui di non posso fare paragoni.

    La resina non curata è irritante, devi SEMPRE mettere i guanti. 

  21. 3 ore fa, Tuttoslot ha scritto:

    Ho appena acquistato (arriverà a breve) una elegoo Saturn. Sto predisponendo lo spazio per ospitare la stampante ed i due meccanismi di cura (elegoo mercury X) ma solo adesso mi sorge un dubbio: c'è una temperatura minima di esercizio?

    Mi spiego meglio. Vista la natura della resina, che oltre l'odore crea anche problemi di salute, ho pensato di mettere il tutto nel garage adiacente il laboratorio. Solo che non è un locale riscaldato e le temperature invernali variano dai 16 agli 8/10 gradi.
    Possono esserci problemi? è preferibile una temperatura più controllata? umidità, anche quì deve essere controllata?

    Io ho stampato con 17 gradi. Una soluzione molto economica è comprarsi un tappetino riscaldato per rettili e inserirla in una scatola di cartone / altro enclosure.

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