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Stampare etichette con scritte: quale software?


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Ciao a tutti in area.


 


Sto sperimentando la stampa di etichette in PLA.


 


Mi sono imbattuto in una serie di problematiche, vedi foto allegata.


 


Relazione:


 


L'etichetta è in due versioni: stampata in altorilievo e in bassorilievo.


 


Dimensioni etichetta: mm 84x21, spessore 4 mm.


 


La versione in bassorilievo è quella che alla fine è più funzionale (= fa meno schifo), ma sarebbe stato meglio realizzare l'altra che è più conforme alle mie necessità.


 


Nella versione in bassorilievo (stampata a faccia in giù per ottenere l'effetto lisciatura del vetro) le scritte non sono poi male, le geometrie sono abbastanza definite, con l'eccezione delle punte e delle isole interne alle parole come la A, che risultano confuse.


Purtroppo le lettere sono sporcate dalle sbavature degli spostamenti rapidi.


 


Sempre nella stessa il logo non è male, è stato stampato tutto nonostante l'esilità, ma è coperto da molte sbavature che richiederanno una mano chirurgica per poterle rimuovere.


 


Il fronte liscio presenta però alcune imperfezioni dettate dal non riempimento.


Per quanto abbia smanettato Slic3r non c'è stato verso di fargli completare dei piccoli vuoti.


 


Nella versione in altorilievo le scritte presentano vere e proprie righe mancanti, visibili anche nell'anteprima dello slicer.


Abbassare l'altezza del layer non cambia nulla: il problema è orizzontale e non verticale.


 


Ho ovviamente aumentato i perimetri portandoli dagli standard 3 a 5 e le lettere si sono chiuse abbastanza, ma non del tutto.


Rimangono interstizi troppo evidenti tra una striciata di filamento e l'altra e non vorrei essere obbligato a cambiare le dimensioni delle lettere per non cambiare le dimensioni dell'etichetta.


 


Sempre sull'altorilievo la grafica è un casino di sbavature e risulta non più visibile.


In compenso ho meno bave sulle lettere, e quelle poche si tolgono senza problemi.


 


Ora, per poter avvicinare le strisciate vorrei tentare di impostare un ugello di 0,3 mm (il mio è 0,4) ma sto solo delirando.


 


Mi pare di capire che questo software non è forse adatto a gestire geometrie di piccole dimensioni come queste lettere e non ho modo di poter aumentare la risoluzione orizzontale.


 


Se uso qualcos'altro, tipo Kisslicer cambia qualcosa secondo voi?


 


Grazie!


 


 


 


 


 


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Ciao,


 


Indipendentemente dal software che decidi di utilizzare, e dal fatto che la macchina che stai utilizzando sembra non stampi benissimo, ti consiglio di collocare il modello in verticale (ruotato di 90°), in modo che poggi sulla base con il lato 84x4mm).


Con il modello in orizzontale ottieni una "passata laterale" pari circa alla dimensione dell'ugello (0,4), quindi i dettagli minimi si perdono inevitabilmente. Stampando in verticale, la distanza tra una passata e la successiva è pari allo spessore layer. Supponendo di stampare a 0,10 mm. puoi migliorare la risoluzione di 4 volte.


Naturalmente poi mettendo a punto i parametri (temperatura, velocità etc.) puoi migliorare ancora.

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Ora, per poter avvicinare le strisciate vorrei tentare di impostare un ugello di 0,3 mm (il mio è 0,4) ma sto solo delirando
 no non stai delirando, è una prova che potresti fare ma non da sempre i risultati sperati. Considerando le dimensioni generose di stampa della targhetta sicuramente si potrebbe fare molto meglio. I problemi che hai sono di "troppo" materiale depositato nel top layer. Ti consiglio di misurare attentamente il diametro del filamento e di inserirlo nello slicer. Altra cosa è verificare il corretto valore del flow del materiale. In ultimo terrei anche in considerazione la possibilità di avere un filamento non ottimo qualitativamente.

 


Riesci a postare il file STL dell'oggetto che provo a stamparlo con Kisslicer ?


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 no non stai delirando, è una prova che potresti fare ma non da sempre i risultati sperati. Considerando le dimensioni generose di stampa della targhetta sicuramente si potrebbe fare molto meglio. I problemi che hai sono di "troppo" materiale depositato nel top layer. Ti consiglio di misurare attentamente il diametro del filamento e di inserirlo nello slicer. Altra cosa è verificare il corretto valore del flow del materiale. In ultimo terrei anche in considerazione la possibilità di avere un filamento non ottimo qualitativamente.

 

Riesci a postare il file STL dell'oggetto che provo a stamparlo con Kisslicer ?

 

Ciao.

Ho già misurato il filamento e inserito la media (1,73), circa il flow sono al 100%, mentre per il primo layer (che nel caso del bassorilievo è il top) ti confermo che il flow è eccessivo.

Il primo layer è settato al 200% (credo il default per il primo layer in Slic3r) ma quello che lo spappola così (che lo dilata) è la vicinanza al vetro.

Siccome ho un problema di planarità del piano riscaldato dovuto al fatto che si avvita su una lastra di metacrilato troppo sottile che si imbarca, e siccome fuori da un  certo raggio l'ugello comincia a essere troppo alto allora mi tocca tenerlo a 1/10 di mm al centro. Naturalmente non è così dappertutto e tra un piccolo errore di home z e il resto può essere che l'ugello al centro del piano abbia pochi decimi di centesimo di vuoto. Ho notato anch'io che il primo layer tende a dilatarsi troppo, ma a parte adesso che faccio le le scritte la cosa non solo non mi dà fastidio ma è pure vantaggiosa.

 

Concordo con te sul fatto che devo lavorare sul flow, è un aspetto che non ho ancora imparato a manipolare, cioè, manipolarlo è un attimo ma ancora non ne conosco i risultati. Devo sperimentare.

 

Oppure non sto lavorando bene con la ventola. Ho però scoperto che il bridge lo fa bene, senza essermici messo d'impegno (= si può migliorare).

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Ciao,

 

Indipendentemente dal software che decidi di utilizzare, e dal fatto che la macchina che stai utilizzando sembra non stampi benissimo, ti consiglio di collocare il modello in verticale (ruotato di 90°), in modo che poggi sulla base con il lato 84x4mm).

Con il modello in orizzontale ottieni una "passata laterale" pari circa alla dimensione dell'ugello (0,4), quindi i dettagli minimi si perdono inevitabilmente. Stampando in verticale, la distanza tra una passata e la successiva è pari allo spessore layer. Supponendo di stampare a 0,10 mm. puoi migliorare la risoluzione di 4 volte.

Naturalmente poi mettendo a punto i parametri (temperatura, velocità etc.) puoi migliorare ancora.

 

Ciao.

Concordo con te sul fatto che la risoluzione elevata la hai in altezza.

Non mi piace l'idea di stamparlo in verticale, è poco pratico, ma magari potrebbe succedere il miracolo, data la risoluzione.

 

La stampante è quella che è ma se settata a dovere su normali pezzi strutturali va bene, ossia nella media.

Su queste scritte sono lontano dal risultato per una combinazione di motivi, alle volte troppi motivi che si intersecano.

 

Ad esempio la famosa cupoletta da 0,5 mm dopo una settimana di prove l'ho stampata in un modo tale che è risultata persino flessibile, un risultato eccezionale, ma il problema è che non sono più riuscito a ripeterla. Dominare tutte le problematiche alle volte è complicato.

 

Ad esempio il fatto di tenere aperta la finestra (l'appartamento è quasi sempre ventilato, mi ventila la stampante) e il fatto che in poche settimane sia cambiata la temperatura della stanza di 10 gradi circa mi ha cambiato il funzionamento della stampante. Quello che andava bene in Agosto a Settembre è un pò cambiato.

Non ho ancora capito se accendere il banco riscaldato può aiutarmi in qualcosa, al momento stampo PLA e con la sola lacca a banco freddo si attacca bene.

Con il banco acceso (a 40°) rischio che il pezzo si incolli a morte.

 

Devo ancora imparare come interagire con la ventola  e il flusso. La ventola che ho soffia in una sola direzione e alla massima velocità provoca un getto eccessivo, il che alle volte sposta il filamento. Dovrei cambiare il condotto per uno a soffio circolare. Ossia me lo devo stampare.

 

Nella lista delle priorità ho la shell della testina del mio giradischi, fatta quella vedrò la questione della nuova chiocciola di ventilazione.

 

Come dicevo con pezzi strutturali non ho problemi e il PLA che ho (non sono ancora in grado di dire se la qualità del filamento è buona essendo il primo che compro e il secondo che uso - avevo una mezza matassina di verde data con il kit ) si comporta benissimo in pezzi strutturali. Lo carteggio, lo sego, è durissimo. Ma il PLA non doveva essere una cippa?

 

Pensavo pure fosse un ABS ma fattogli il bagno in vapori di acetone anzichè lisciarsi è diventato bianco opaco (ha sviluppato una patina opaca chiara) da nero che è il filamento.

Non si capisce che sia, è possibile che abbiano svuotato il magazzino e mi sia capitato qualcosa che non è PLA, ma non ho modo di saperlo.

 

Ad ogni modo bolle non ne fa, mi sono ripromesso che in caso di problemi lo essico al forno domestico.

 

Buffa la vita, in un precedente incarico progettavo le carpenterie di essicatori di polimeri in granulo. Come un Deja vù.

 

Ah, dimenticavo, nella stampa mi abbasso fino a 0.2 mm, se provo il decimo mi si interrompe il filamento (problemi di flowing (di flusso ce l'hanno altre :D ).

A cosa può essere dovuto?

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Dimenticavo gli STL. Ora li posto. Uhmm... vedo solo il bassorilievo, mi sa che l'altro l'ho cestinato.


 


Anche qui c'è molto da dire, con vecchie versioni CAD e senza mettere mano alle opzioni escono i pezzi con una mesh ottimale, ma prima o poi dovrò affrontare il tema, può essere che una maggiore complessità delle mesh possa migliorare la qualità. Da sperimentare.


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Eccomi qua con il nuovo tentativo.


Ho percorso la strada del dichiarare un ugello più stretto per aumentare la risoluzione orizzontale: funziona.


 


Nel mio caso ho fatto un paio di prove, una con ugello virtuale da 0,25 e l'altra con ugello da 0,2.


 


Il primo ostacolo si trova a livello del primo layer, ove con l'impostazione di altezza layer 0,4 e flow 200% riuscivo sempre a creare una base ben attaccata al vetro.


Con ugelli dichiarati più piccoli e conseguentemente una minore altezza dei layer, il primo layer si trova a generare filini che difficilmente fanno presa in tutta l'area del modello e aumentando il flow aumentano gli interspazi tra le passate e quindi i problemi. Mi è stato più utile abbassare il flow a 150% per avere una maggiore compattezza anche se rimane il problema che non trovo la variabile per diminuire il gap tra perimetro e riempimento del primo layer, variabile che invece lavora sui layer successivi e che ho portato a 20% (parlo sempre di Slic3r).


 


Non ho invece avuto alcun beneficio dal aumentare leggermente la temperatura, a riprova del fatto che questo materiale si stampa a 180° e punto.


Ho provato invece a modificare il flow rate dei layer successivi al primo e... ci devo ancora lavorare, al momento non ho visto benefici.


 


Ponendo nella variabile perimetri verticali valori attorno a 10 ho il beneficio di avere precise passate perimetrali che riempiono le lettere e fanno mancare la necessità di 'fillare' micro aree utili solo a sballarmi lo zero del banco con spostamenti a martello pneumatico (ho i movimenti rapidi a 60 ed è ancora troppo per aree così piccole) e a seminare bavette dappertutto.


 


Appunto le 'bavette' sono ancora il mio grande problema. Nella foto se ne potrà apprezzare parecchie.


 


Quali accorgimenti potrei adottare per minimizzare le filature che si hanno durante gli spostamenti rapidi del fusore?


Ho provato a vedere se il programma gestisce il ritiro del filamento durante il crossing ma senza esito.


 


Ciao a tutti.


 


PS. allego STL


post-934-0-44855200-1442690440_thumb.jpg

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A occhio il flow del primo layer è troppo, sembra che l'ugello schiacci e allarghi sul vetro il materiale. inoltre io lo abbasserei a 0.2 / 0.25


Proverei anche a cambiare la passata da concentrica a linee parallele, potrebbe aiutare a nascondere i buchi.


E'comunque piuttosto strano che tu debba dichiarare un ugello da 0.2 anzichè 0.4; il gap è veramete tanto.


Io stampo pla con piatto riscaldato a 60° e lacca; hai ragione, si incolla a morte, ma appena il piatto si raffredda il pezzo si stacca da solo.


Per quanto riguarda la ritrazione durante gli spostamenti credo che tutti gli slicer la gestiscano: http://manual.slic3r.org/expert-mode/fighting-ooze


post-999-0-64602900-1442736059_thumb.jpg

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Ciao, la tua targhetta è fatta meglio.


 


Si, l'ugello schiaccia e allarga il materiale, ma lo fa sotto, sul primo layer e la cosa mi fa comodo perchè mi crea una base aderente e tanto non si vede.


 


Purtroppo non posso tarare l'altezza del piano riscaldato perchè si sostiene su un foglio di carta velina, quando muovo le viti si deforma il supporto e non succede nulla.


Mi tocca gestire il fine corsa e l'altezza dell'ugello, puoi immaginarti quanto sia scomodo.


 


Un domani cambierò il supporto con una lamiera di ALU rigida e il sistema di fissaggio diventerà una regolazione, per adesso si viaggia così, con l'ugello che schiaccia al centro e sorvola ai lati.


 


Dichiarare 0,2 anzichè 0,4 raddoppia la risoluzione orizzontale, e migliora il risultato.


Anche se vedo che hai stampato meglio senza questo artificio.


 


Nella foto che vedi sto già stampando a 0,25 (ho fatto anche lo 0,2 ma senza migliorie).


 


Le stampe a 0,09 o 0,05 le fanno coloro che hanno macchine serie, dotate di una meccanica di precisione.


Sul mio kit quando sollevo il banco col dito lo spostamento è di 2,2 mm, cioè fa ridere i polli, ma per imparare va benissimo lo stesso, e in più mi stampo quello che mi serve e che altrimenti non troverei. Come il giunto del semiasse della macchinina radiocomandata cinese di mio figlio che non esiste come pezzo di ricambio.


 


Tornando alla targhetta vedo che hai fatto poche bave, nel mio caso invece non so se sia un problema di materiale o che perchè sto ancora valutando il primo (o meglio il secondo) che ho avuto e non ho paragoni.


 


Ho pensato che le eventuali bobine di materiale 'scarso' possono essere comunque proficuamente realizzate per pezzi strutturali generici, non di piccole dimensioni, con ottima soddisfazione. Non butto via nulla.


 


Probabilmente devo valutare l'acquisto di qualcosa di migliore, mi frena il fatto che dalla provincia rurale tocchi avvicinarmi alla città sorbendomi il viaggio in strada, è più comodo fare un click e ricevere la roba direttamente a casa da Amazon. :D  Di tempo ne ho poco.


 


Grazie per il link del manuale! E' proprio quello che mi serviva, comincerò con quello.


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Ma il PLA non doveva essere una cippa?
chi ha mai detto esser una cippa? e poi bisogna vedere che parametri si analizzano per determinarne la bontà. Ogni materiale ha pregi e difetti così come ogni pezzo va stampato con il materiale più idoneo all'uso poi pratico.

 


PLA non lo lisci con l'acetone. Solo la soda caustica lo scioglie 


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