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Mosfet

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  1. Assolutamente no nel suo caso specifico, ma potrebbe essere uno strumento da avere in casa (non li produco, ce ne sono di diverse marche vanno tutti bene prendete quello che costa meno). L'ho scritto perchè è la prima cosa che andrei a guardare in caso di anomalia da spegnimento improvviso prima di tentare l'aggiornamento firmware per vedere se è il caso di smontare l'hardware. Utile anche per chi armeggia con i driver, ricontrollare i consumi per capire indirettamente se la vref impostata è alta generando quindi un assorbimento maggiore di corrente spesso inutile e deleterio. Per questo motivo, visto che l'argomento non è trattato da nessuna parte mi troverete spesso citare questo strumento ideale per la stragrande maggioranza di persone che smontano o che sono costretti a smontare l'hardware senza avere le giuste competenze andando per tentativi.
  2. E' un passaggio obbligatorio per comprendere se lo spegnimento è dovuto ad un danno hardware visto che pochi sono in grado di andare a fare controlli diretti. In questi casi, giusto per lasciare traccia per i posteri, potrebbe essere utile il consiglio lasciato tempo fa che consiste di monitorare i consumi con un lettore di potenza da inserire nella presa 220 volt. Operazione da fare con stampante funzionante, marchi consumi a riposo, con piatto che scalda, la massima potenza raggiunta ecc ecc In casi come questo può essere utile per comprendere se ci troviamo di fronte ad un serio danno hardware con parti non più funzionanti ma scheda madre parzialmente salva..... che vedresti dai diversi valori di consumo energetico anche in stand by. Metto foto così si comprende meglio
  3. Non è pericoloso come aggiornare il firmware di uno smartphone
  4. Se riuscite mettete foto, comunque un fenomeno curioso visto che sono dispositivi che andrebbero progettati per avere un certo equilibrio geometrico in tutte le componenti.
  5. Riesci a provare questa procedura? Fine stampa, non spegni la macchina, simuli cambio filamento, non conosco bene il menù della tua stampante, dopo pochi secondi interrompi e spegni la stampante. Il giorno dopo hai due soluzioni 1) Provi a far partire la stampa oppure 2) Simuli inserimento nuovo filo e attende il filo che cola
  6. Non conosco il produttore del Pla+ e le specifiche consigliate a primo acchito mi verrebbe di alzare la temperatura a 215 ed il primo strato a 220 settando il piatto a 70 gradi per poi sperimentalmente scendere a 65 gradi nelle successiva stampe
  7. E' una notizia buona che ti porta a verificare la fase di rimontaggio. La soluzione migliore e smontarlo, osservarlo con attenzione e rimontarlo
  8. Lo so che volete l'interruttore per farle andare al massimo 😞 ma solo per contraccambiare alle tante info che acquisisco su questo forum. P.S. Alcuni si troveranno in mano ventole che possono lavorare anche a 7 volt, o meno, vale sempre la regola: Volt da togliere / 0,7 per calcolare quanti diodi mettere in serie devo togliere 5 volt dai 12 di alimentazione / 0.7 = 7,14 (quindi 7 diodi 1N4007 in serie)
  9. Non dimenticare di abbandonare lo sfondo nero che potrebbe essere la vera causa di imprecisione nella produzione della forma. Quale colore scegliere? Per esempio la struttura ha del rosso quindi opterei sul rosso!
  10. A mio avviso bisognerebbe curare l'illuminazione del set con almeno 3 punti luci dimmerabili, uno dall'alto con posizione leggermente dietro rispetto la perpendicolare e due ai lati a 45° oltre naturalmente all'uso di uno sfondo e qui a mio avviso i due mondi di sviluppo si separano ovvero il mondo della scansione che vede il pezzo fermo e la fotocamera che ruota tutto attorno oppure l'oggetto che ruota alla giusta velocità ed il set sta fermo, grosso vantaggio per allestire un set che aiuti a compensare i limiti del processo di scansione. A rigor di logica dovrebbe essere più facile scansionare una statuina rispetto ad un tradizionale solido proprio perchè la corretta posizione delle luci definisce la profondità "ottica" dei dettagli del pezzo, quindi mi sento di suggerirvi questo punto di vista.... l'illuminazione.
  11. Mosfet

    3d scanner

    Io sto lavorando per una soluzione ibrida, piatto rotante, comandato da telecomando per selezionare il numero dei giri e smartphone per eseguire scatti temporizzati il tutto da dare in pasto ad AliceVision Meshroom
  12. La bellezza della stampa 3D sta anche nella difficoltà di comprendere che cosa sta accadendo a chi, per la prima volta, si trova con degli intoppi. Per aggirare questa cosa da tempo utilizzo una sorta di procedura stile aeronautico, la check-list.... la cerco e ti posto il post La bellezza della stampa 3D sta anche nella difficoltà di comprendere che cosa sta accadendo a chi, per la prima volta, si trova con degli intoppi. Per aggirare questa cosa da tempo utilizzo una sorta di procedura stile aeronautico, la check-list.... la cerco e ti posto il post..... ecco dovrebbe essere questa provala senza porti quesiti cosmici
  13. Devi usare la squadra e controllare tutti i 90° da ogni lato, dopo un primo esame se noti anomalie allenti le viti di poco e procedi a ricontrollare i 90° della struttura poi serri le viti. Puoi anche divertirti con un filo e controllare la distanza dalla parte alta destra allo spigolo in basso a sinistra della base e dello spigolo del piatto. I punti li scegli tu per farti un idea della geometria che a detta della tua descrizione, con errori così macroscopici mi sembra compromessa.
  14. Certamente, sarebbe assurdo, non faccio neanche la calibrazione del piatto da mesi e non ho l'auto livellamento. Comunque appena si manifestano anomalie o comportamenti strani parto sempre dal punto 1 che è spesso sottovalutato ma che ingloba una componente da non sottovalutare ovvero la moltiplicazione dell'errore infinitesimale della differenza dei motori che muovono la barra filettata. Il quesito è, siamo davvero sicuri che ad ogni inizio stampa si parta da "errore 0" e non da errore 0 moltiplicato per gli infiniti sali e scendi derivante dal fatto che i due motori potrebbero non essere precisi? Poi magari dai la colpa al piatto che in realtà non si è mosso!
  15. La funzione di auto calibrazione porta all'abbandono di una serie di step che a mio avviso andrebbero sempre controllati anche se il produttore non le cit. 1) Misurare l'altezza della barra orizzontale riverita alla base superiore del case, questo sia dal lato destro che sinistro, se non è corretto agire seguendo le istruzioni del produttore che non deve abbandonare la possibilità di regolazione fine dell'asse forte della presenza dell'autolivellamento. 2) Regolare il piatto mettendo correttamente in tensione/compressione lieve le molle (qui in genere alcuni produttori forniscono i mm di distanza dalla base carrello che sorregge il piatto) 3) Fare sempre il livellamento manuale quando la stampante dispone della regolazione manuale secondo le procedure canoniche 4) Procedere con il livellamento automatico che ingloberà istruzioni "micrometriche" (grazie alla tua cura della fase 3) e non spannometriche (se i punti 1, 2, 3 manifestano anomalie incontrollate)
  16. Queste operazioni, così tanto pubblicizzate, andrebbero evitate. I produttori definiscono in modo preciso le tensioni di alimentazione perchè questi motori funzionano a corrente elevata il cui prodotto tensione corrente genera maggiore potenza da dissipare sui driver. L'aumento della temperatura è il primo fenomeno che osservate il secondo quesito è domandarsi di quanto si accorcia la vita media del driver il terzo quesito cosmico è: "danneggerò la scheda madre?" ve l'ho buttata lì semplice così è comprensibile a tutti Quindi ricapitolando, apprezzabile l'impegno nell'operazione di "tuning" ma meglio retrocedere alla tensione nativa ed andare a valutare altri fattori
  17. Se posso essere utile, l'unico caso a me capitato riguarda la creazione di un mini pannello per strumento elettronico. Ho scoperto che Cura, durante le operazione di "affettamento" ha toppato generando un gcode errato. Così ho riprovato a ricreare il gcode con le stesse impostazioni ed il file gcode generato, più pesante in termini di kb, ha generato il pannello corretto. Ho guardato lì subito perchè avrei dovuto sentire una sorta di ripetuto slittamento della cinghia o comunque rumori strani. La release di cura se non rammento male era la 4.11.xxxx non ricordo Ho anche provato a riprodurre l'anomalia rigenerando più gcode, mai più capitato.
  18. Io uso ancora il cloruro ferrico e preparo gli stampati col vecchio metodo dei trasferibile, faccio anche i doppia faccia
  19. La ventilazione è un fenomeno molto sentito su questo forum in particolar modo la sezione destinata al case che contiene l'elettronica. Noto anche che cose semplici possono essere un muro invalicabile nonostante i tanti tutorial in giro. Abbinata alla ventilazione "generica" (non destinata al flusso diretto sui driver (tarate bene la tensione del driver che 0,1 volt in più possono provocare aumento vertiginoso delle temperature del case) c'è il problema della rumorosità da contenere ed infine il costo. Vi propongo questo schema semplice che permette di usare ventole economiche, da 12 volt, anche di non qualità o con anni di lavoro di servizio. Si consiglia il montaggio in modalità estrazione (butta aria fuori). Lo scopo dello schema è affidarlo ad un inesperto senza rischio di far danni, senza dover far calcoli particolari, senza dover modificare qualcosa se si aggiungono ventole abbandonando la modulazione ad impulsi e l'uso di connettori aggiuntivi sulla scheda madre. I collegamenti andranno sull'alimentatore a 12 volt, con le opportune modifiche in caso di alimentatore a 24 volt. Primo step, voglio rendere la ventilazione strumento di supporto alle altre ventole con estrazione a regime ridotto per renderle silenziose anche se di qualità bassa. Inserisco in serie 3 diodi 1N4007, ogni diodo genera una caduta di tensione di 0,7 volt quindi toglieremo 2,1 volt alla ventola che lavorerà a regime ridotto a 9,9 volt Il condensatore da 100 uF (microfarad) 25 volt lavoro (prendilo da 25 volt se ti sembra sovradimensionato) ha una funzione particolare durante la fase di accensione della stampante, un transitorio che pone in cortocircuito i 3 diodi quindi la ventola per un picco strettissimo sarà alimentata a 12 volt per poi settarsi a 9,9 volt (non vi accorgerete del fenomeno a meno di non avere una ventola che si pianta per micro granuli nonostante i 12 volt o con specifiche che impongono più di 9,9 volt per girare, in questo caso rimuovere un diodo 1N4007 per far funzionare la ventola che avreste buttato in un cestino.) Se in casa possedete condensatori più grandi vanno bene lo stesso 220uF, 470uF. I diodi 1N4007 supportano 1 ampere quindi non dovrete fare calcoli se inserite tante ventole in parallelo come visibile foto.... non vi servono, un estrazione indotta anche a regime ridotto aiuta molto. Nota: resta sempre valida la raccomandazione, quando il case scalda, di controllare la tensione con cui vengono pilotati ogni singolo driver, anche 0,1 volt in più possono portare a correnti più elevate e quindi a potenze maggiori da dissipare
  20. Non ho idea di come userai la stampante quindi ti propongo, giusto per non andare per farfalle inutilmente, la seguente procedura che tu puoi modificare se stai già usando qualcosa di sililare. 1) Installa Freecad (free) 2) Crei un cubo lato 1 cm creando un nuovo progetto, sposti menù da Start a Part e vedrai il cubo 3) salvi stl 4) Menù lo sposti da Part a Mesh design ti posizioni sul pezzo e lo "meshi" 5) il nuovo file creato lo aprirai con cura, lo importi sul piatto, non muoverlo, modifica solo temperatura filamento e piatto ed esegui la creazione del gcode che caricherai sulla scheda 6) rimuovi la scheda ed inseriscila nella stampante e procedi con la stampa, non ha lo scopo di calibrare nulla vediamo solo se la "catena di comando" presenta intoppi che ci sfuggono.
  21. Non conosco la dotazione della stampante, quando il prodotto non è diffuso è sempre bene iniziare con un eventuale slicer presente nella chiavetta usb o scheda di memoria fornita, hai controllato? Potrebbe essere utile attendere l'apertura della stanza dedicata a questa stampante e fare una rapida recensione anche del contenuto della scheda di memoria in modo da permettere analisi più precise da chi non la possiede ma comprende dove andare ad agire. Resta valida la regola che è un non senso logico vendere una stampante senza fornire gli strumenti base per almeno portare a termine una stampa.
  22. Dovrebbe essere identica alla Sunlu, nel senso che Jayo potrebbe essere il produttore della stampante che usa Sunlu per il lancio oppure creatura diretta del produttore di filamenti Sunlu. Quindi il binomio stampante e filamenti potrebbe essere il miglio punto di partenza. Invito i moderatori ad aprire una stanza dedicata a questa stampante per non disperdere le informazioni.
  23. E' sempre buon consiglio eseguire un primo livellamento manuale. In merito all'adesione io alzerei anche la temperatura del piatto ad almeno 65°C in inverno e 55°C in estate anche in virtù della tipologia di produttore della stampante (interessava anche a me quel modello) che fornisce filamenti che necessitano determinate temperature. Usare filamenti sunlu, ottima la versione plus, potrebbe essere la strategia iniziale giusta per valutare il prodotto
  24. Lo scrivo qui così resta traccia per chi transita e fa modifiche: Quando cambiate stepper dovete fare attenzione alla taratura della loro tensione di alimentazione, bastano pochi millivolt in più per innalzare le temperature. Fate la verifica con un buon tester e resta valido il mio consiglio, quando si inizia a modificare qualcosa, di fare una "foto" dei consumi con uno dei tanti dispositivi che monitorano i consumi energetici dalla presa 220 volt. (trovi un 3D con le istruzioni su questo forum)
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