Vai al contenuto

Marco Ardesi

Ospite speciale
  • Numero contenuti

    65
  • Iscritto

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di Marco Ardesi

  1. Ciao Cristian, grazie per esserti aggiunto alla discussione. Sicuramente alcune parti saranno i classici componenti standard come i nema 17, i cuscinetti o altro... Secondo me la cosa importante è condividere le idee e scegliere le migliori. Dino per esempio mi ha già suggerito che la scheda di controllo secondo lui dovrà essere Arduino, semplice ed efficace come le vecchie stampanti 3d. Sono anni che nel tempo libero mi metto a lavorare su un progetto... poi ogni volta che le vacanze finiscono passa la poesia e la routine mi assorbe. Spero questa volta di essere spalleggiato dalla community mia e quella del forum 🙂. Ecco una immagine per stimolare anche altre persone a collaborare. PS: Come promesso anche ad altre persone io mi potrei fare carico dell'assemblaggio digitale delle varie componenti e la ricerca dei fornitori.
  2. Grande, 😁 penso anche io la stessa cosa... sono anni che cerco di convincere persone a collaborare nello sviluppo di una stampante in kit ma poi tutti vedono il kit come una perdita di tempo... Sarei onorato di collaborare e partecipare allo sviluppo di un kit. Qualsiasi sia il nome del progetto. Ho conosciuto personalità grazie al mio canale youtube poco conosciute ma molto competenti che sarebbero liete di dare una mano secondo me! Se anche secondo te Alessandro è una buona idea comincio a spargere la voce e tastare la disponibilità di alcuni personaggi.
  3. Puoi linkarmi questi kit per favore disponibili online? Così per i prossimi acquisti per la didattica ci faccio un pensiero. Non dico i progetti però ma i kit printi per essere montati. Come ben sapranno anche altri docenti, non è possibile lasciare libera una classe da 20 studenti nell'auto-produzione dei componenti... neanche nell'acquisto... Grazie. La Raise è un esempio come anche gli altri citati da te, che hanno fatto un progetto e distribuito gratuitamente per incentivare la diffusione del logo Raise. Inizialmente, viste le difficoltà di insegnare ad un gruppo classe molto vasto, sarebbe meglio un kit come hai detto te. Mi spiace solo che ci sia solo prusa disponibile... concordo... motivo per cui credo che il kit debba essere diffuso alle scuole, studenti e docenti per imparare ad usare le stampanti. Una azienda non ha vantaggio nel distribuire il kit, come dici te si trascina dietro molte rogne costose in termini di tempo ed assistenza. Il vantaggio è sono in termini di marketing. O il vantaggio potrebbe essere benissimo strutturare un prodotto/servizio personalizzato per le scuole con assistenza e formazione pagata.
  4. Ciao @AndreMo, la versione Beta non so se ha migliorato il calcolo. Mentre con le versioni precedenti ho notato anche io errore nel calcolo. Calcola circa il 15/20% in difetto. Mi hanno spiegato che dipende però anche dal firmware della stampante 3D. Sulle mie stampanti ho notato che, pur con lo stesso gcode, vanno a velocità diverse. per il filamento puoi variare il peso specifico nelle impostazioni del filamento in genere
  5. In futuro speriamo di non dover più scegliere riguardo questo tema. Oggi però affrontiamo tutti i giorni questo dilemma! In base a ciò che ho appreso fino ad ora il layer abbondante garantisce solamente che l'operatore sia più facilitato nel corretto allineamento del piano. Gestendo eventuali deformazioni e curvature del piano. Per il resto usare uno strato iniziale sottile garantisce maggio qualità alla stampa, evitando la zampa di elefante e diminuendo il rischio che si formino dei fori fra le linee del layer iniziale.
  6. IL TEMPO PASSA ed riferimenti nel mercato si fanno sempre più PRESENTI. Una cosa interessante secondo me che dovrebbero fare le imprese Italiane è creare una stampante 3D entry-level e distribuire il progetto gratuitamente. Sono convinto che le risorse ci siano ed anche le macchine per creare le componenti. Anche le competenze ci sono vedendo lo stato attuale delle imprese Italiane e le community attive come questa. Questo provocherebbe molta visibilità. In alcuni stati la visibilità è la base del marketing! La Raise per esempio ha applicato lo stesso meccanismo con lo slicer.
  7. Ciao @Mino, concordo con te sull'uso della stampante 3D professionale per aziende. Sul fatto che vogliono "chiavi in mano" e che la stampante produca... o meglio vorrebbero. Lavorando con le scuole però mi sono accordo di questa lacuna... Nella scuola dove insegno io per esempio hanno motori che smontano e montano... Sono meccanici. Per l'uso delle stampanti 3D invece hanno solo il pre-assemblato. Esiste solo Prusa che ha fra l'altro un prezzo alto che favorirebbe anche un ricarico discreto per chi le fa. Tralasciando la questione economicità e costi: non dico che le stampanti dovrebbero essere in tutte in kit... dico che nn ce ne sono più sul mercato neanche per coloro che vorrebbero imparare a montarla. Non ci sono proprio progetti Italiani per questa applicazione in particolare. Questo è un grosso peccato... Questo dimostra la povertà culturale ed etica che è rimasta nell'aria dagli anni scorsi. Povertà che è rimasta anche all'interno delle scuole e che aleggia anche negli imprenditori che sono convinti che investire in cose che non ti fanno guadagnare non abbia senso... Tipo la cultura. Inoltre ho conosciuto imprese che hanno speso molti soldi in stampanti 3D per avere meno problemi... Oggi non si sono pagati i macchinari, sono obsoleti e non hanno neanche capito come metterci le mani. L'atteggiamento chiavi in mano oggi prevede un alto rischio vista la quantità enorme di stampanti 3D sul mercato. Io non ho apprezzato per niente la scelta di non produrre più stampanti 3D in kit come la Evo di Nicola P. Come non ho apprezzato anche che alcuni collaboratori non abbiano voluto portare avanti un progetto in kit per favorire l'apprendimento per questioni economiche. Sono proprio due obiettivi diversi secondo me... Io ho un'obiettivo formativo e chi fa stampanti ha un'obiettivo di guadagnare giustamente. Vendendo una stampante 3D assemblata devi fare in modo che la stampante funzioni... Vendendo un kit devi fare in modo che il consumatore sia formato e competente.
  8. Ciao a tutti, ho appena finito una diretta sulla nuova versione di Cura 3D 4.9.0 Beta. Ho riscontrato un errore che vorrei chiedere se risulta anche a voi o no... In pratica tutte le volte che clicco sull'icona ad ingranaggio "impostazioni" mi si apre l'intera schermata dei parametri partendo dall'inizio. Nelle vecchie versioni invece c'era un'ancora che portava lo schermo li nella sezione corretta. Succede anche a voi? Ecco il link della diretta:
  9. grazie mille per il feedback. Stasera studio un po' la nuova versione in beta per capire come lavora. La versione 3.6 invece me la terrò ben stretta 🙂
  10. ottimo lavoro. Io non me ne intendo molto di elettronica e meccanica ma apprezzo sempre componenti con prestazioni elevate che massimizzano il lavoro fatto a slicer. Buona stampa!
  11. Ciao a tutti, nel mio canale youtube ho fatto un sondaggio in cui hanno votato in 150 persone. https://www.youtube.com/c/MarcoArdesi/community Che slicer utilizzi per la maggiore per fare i file da stampa? il risultato: ideaMaker 26% Prusa Slicer 22% Simplify 8% Cura 40% Altro 3% Sto quindi pensando di approfondire una delle tante versioni di Cura 3D. 😀 La versione più stabile e semplice di Cura 3D secondo voi quale è?
  12. Ciao @dnasini, ho visto che hai già ottenuto ottimi risultati con i ponti. Se può esserti d'aiuto, ti dico come opero io con ponti più lunghi di 30mm: Tendenzialmente con ideaMaker metto una colonnina centrale di supporto manuale per smezzare il carico. Una buona gestione dei ponti più qualche supporto nel punto giusto rende la stampa migliore. I ponti hanno bisogno di una ventilazione alta, una velocità ridotta ed un percorso macchina che agevoli la disposizione delle linee in modo favorevole. Oltre a queste accortezze non guasta mai usare piccoli punti di supporto 😀
  13. Ciao Alessandro, prima di tutto complimenti per la community attiva che hai creato. Concordo con te sui costi di assemblaggio. Ma non coincide con la politica attuale della aziende, in quanto oggi forniscono l'assemblato. Per chi fornisce l'assemblato ci sono sicuramente più costi di manodopera. Detto questo capisco benissimo la scelta di tutte le imprese Italiane che hanno deciso di dare l'assemblato per questioni di garanzia e qualità. Il target delle aziende Italiane che fabbricano stampanti 3D infatti è aziendale. Per un mercato "home", che nessuno aggredisce in Italia, secondo i miei calcoli c'è più possibilità di rendere il prodotto economico... in quanto prevede solo la preparazione di un kit. Ovviamente le componenti non dico che devono essere tutte Italiane perchè è impossibile. Quindi il costo dei componenti del kit dovrebbe essere comunque basso ed il linea con il mercato. Concordo con te sul fatto che per fidelizzare il cliente, o meglio per catturare la sua attenzione fin dalla prima esperienza, un kit sia molto utile, Ciao @Mino concordo con te. L'obiettivo infatti del kit, secondo me, è quello educativo. Il fatto che "se la stampante non è assemblata con cura non hai la qualità", secondo me è costruttivo e positivo. Ciao@FoNzY, riassumo ciò che hai scritto affermando che, come dici te, la gestione di un'impresa oggi è complicata in Italia. Io ho 2 attività ed a breve avvierò la terza e spesso mi sono trovato ad affrontare problemi molto complessi e demotivanti. Detto questo oggi ci sono due grossi "dati di fatto": Il kit non ha concorrenti In Italia oggi puoi avviare l'azienda senza troppi problemi (stando in un mercato ovviamente molto tassato) Come dico sempre, ogni prodotto ha un target di riferimento. Quando un target non trova il suo prodotto, li nascono le possibilità di avviare una start-up che soddisfi quel bisogno IL PRIMA POSSIBILE.
  14. Ciao, un argomento di cui spesso discuto è la "sparizione" dei kit e delle stampanti 3D auto-assemblate. La cosa che mi colpisce di più è vedere le aziende italiane che hanno scelto di non coprire questo mercato perdendo il cliente fin dalla prima stampante... Mi hanno spiegato molte volte che in Italia i costi si alzano, ma trovo contro-producente lasciare il mercato delle prime stampanti ad aziende estere che proporranno poi al maker prodotti più professionali.
×
×
  • Crea Nuovo...