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NicolaP

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  1. Se l'alimentatore della stampante è da 12V e anche la striscia led e da 12V allora puoi collegarli. Normalmente l'alimentatore viene scelto per erogare mola più corrente di quanto realmente necessario (un buon ingegnere moltiplica almeno per 1,5!) quindi se la striscia consuma, per esempio, 1A non avrai nessun problema. Se il Raspberry (ma che modello hai?) non fa niente di particolare (a controllare la stampante si annoia 😉 ) allora pure lui consumerà poco. Però magari gli hai collegato un display, anche questo va messo inconto. Un modulo tipo questo https://www.amazon.it/ICQUANZX-regolatore-Step-Down-Convertitore-Tensione/dp/B07VQ89RZG sarebbe sufficiente. Puoi collegarli ai 5V del connettore di espanzione (e ovviamente al GND) oppure usare un cavo USB tagliato. ATTENZIONE: la regolazione della tensione va fatta con un multimetro decente e PRIMA di collegare il Raspberry. Purtroppo ti hanno detto una cosa sbagliata. Mi pare molto poco probabile che il tuo coso (cioè l'insieme del RPi e di tutto quello che ci hai collegato) assorba più di 2.5A. Piuttosto molti alimentatori da cellulare semplicemente mentono sulle specifiche (cioè erogano anche solo la metà di A dichiarati) o hanno un'uscita disturbata o di tensione sufficiente (il minimo che il RPi accetta è di 4,85 V). Questo è assai frequente. 😒 Un altro problema frequente è dato da cavi USB con portata non adeguata: i conduttori interni sono tropp piccoli (di sezione insufficiente) e oltre a scaldare provocano una caduta di tensione che si ripercuote sul funzionamento del RPi. Per verificare questo esistono molti USB Tester, economici ed abbastanza precisi, che vanno interposti tra alimentatore (o PC) e apparecchio. Se smanetti con queste cose prendine uno! Nicola In realtà la maggior parte degli stepdown non scalda (sono praticamente tutti regolatori switching) neanche a correnti elevate. Però molti risparmiano sui condensatori e questo dà problemi di disturbi. Giusta considerazione sulla saldatura! Se non sei attrezzato puoi scegliere un regolatore con morsetti a vite e usare un cavetto USB tagliato. E, si! Posta uno schizzo del circuito prima di attaccare la corrente!!!
  2. No. Non funziona così! Il Raspberry richiede un'alimentazione a 5.0 V (+/- 5%) e una corrente di almeno n A dove n dipende sia dal modello che dall'uso e dalle periferiche collegate. Per molti usi io lo alimento da un normale alimentatore per cellulari da 1A. A parte il Raspberry, non è possibile "dare" più corrente ad un apparecchio: dire che un alimentatore è da 100 A significa che può rendere disponibile tale corrente SE l'utilizzatore la richiede (usa). Se al contrario l'utilizzatore richiede più corrente di quella disponibile dall'alimentatore possono succedere diverse cose, da un semplice "non funziona" a u "s'è fott..o qualcosa" (ma è raro). I Volt invece devono SEMPRE essere rispettati con attenzione pena un botto o del fumo... Esistono molti moduli già pronti ma bisogna stare attenti perché la maggior parte è di qualità... cinese 😞 Come dice @Salvogi si può collegare facilmente un rélè al Raspberry, in modo dafargli pilotare un carico con tensione di molto superiore (anche 230 V). Si trovano moduli già pronti in abbondanza. Concludo con un consiglio: usa una ciabatta!
  3. Concordo con @jagger75: si può fare. Però i dettagli dipendendono fortemente da tanti fattori! Ad esempio se hai solo 3 assi potrai fare solo "mezzo" pezzo e per fare anche la seconda parte dovrai in qualche modo girarlo, posizionarlo correttamente, etc. N
  4. Intanto è sbagliatissimo cambiare (a caso) la tensione di alimentazione: non si fa mai!(*) I cavi danno spesso problemi ma non è banale trovarli: - sezione sbagliata (scaldano); - collegati male o con connettore non appropriato (connessione non stabile); - posizionamento errato (interferenze) Un primo test puoi farlo con un multimetro decente: - a macchina spenta, misura la resistenza ai capi dei cavi, tra driver e motore. Se ci riesci muovili delicatamente e verifica che la misura sia stabile. - a macchina accesa (ma FERMA) misuri il voltaggio di ogni cavo tra la massa e driver e motori (quindi un puntale resta sempre fisso sulla massa e l'altro passa tutte le uscite (e gli ingressi) dei driver e dei motori. Per quanto riguarda la tensione di pilotaggio dei motori passo-passo, suggerisco la lettura di qualcosa tipo questo: https://www.machinedesign.com/motors-drives/article/21835161/misconceptions-about-stepper-motors-explained In sostanza non va confusa la tensione nominale (quei fantomatici 1/2 volt di cui si parlava sopra) con la tensione reale, ben maggiore. Nicola * Mai dire mai: un'esperto sa cosa e quando fare, in questo settore gli esperimenti a caso sono pericolosi! ** In italiano si screve sempre "volt", anche al plurale.
  5. Io uso solo Cura 4.8.0 ed ho notato che - cola un po' (dipende dalla temperatura) - come prima cosa fa una retrazione - si posiziona all'inizio dello skirt (uso solo quello, facendoglielo fare abbastanza lungo) e comincia a stampare A causa della colatura e della retrazione la prima parte dello skirt non viene o viene male, talvolta producendo grumi che poi rompono. Dopo qualche test, modificando a mano il g-code, sono arrivato alla conclusione che sarebbe meglio: - evitare la retrazione iniziale - partire con la stampa a 3/4 cm dallo skirt da una posizione esterna e con angolo di circa 90° In questo modo eventuali grumi tendono a restare all'esterno dello skirt (che può essere anche di 1 solo giro) e la stampa prosegue pulita. N
  6. Si chiama gravità! Se il materiale presente nella parte riscaldata è abbastanza fluido, semplicemente "cade". Poiché il materiale che viene fuso non dovrebbe essere molto (in condizione di attesa) non dovrebbe colare a lungo. Naturalmente più la temperatura è alta e più materiale verra sciolto: forse è troppo alta? La retrazione potrebbe entrare in gioco se venisse attivata anche alla fine della stampa precedente ma non lo ho mai osservato: puoi aggiungerlo tu personalizzando il g-code. N
  7. Si, ho notato proprio questo: lacche e colle aiutano ma se il piatto non è perfettamente pulito rischiano di essere inutili. Io, appena prima della stampa, do una pulita con alcohol isopropilico ed un panno in microfibra (di quelli che non lascia pelucchi). N
  8. Forse il primo problema che ho notato quando ho cominciato a giocare con la stampante 3D (FLSun QQS-PRO) è stato il fatto che mancava l'illuminazione. Per vedere cosa sta stampando dovevo usare una torcia portatile! Certo l'illuminazione della stanza non è molto forte ma comunque il fatto di avere la testa di stampa giusto sopra il pezzo peggiora di molto la situazione. Dopo qualche veloce prova ho scelto un "led COB" (es. https://www.aliexpress.com/item/32800706677.html) da 200mm di lunghezza, 10mm di larghezza e funzionante a 12V con un consumo di 10W. La particolarità di questi led è di essere piuttosto luminosi e di scaldare abbastanza. Questa è la versione preliminare, in aria libera su suporti, ovviamente, stampati in PLA. L'elettronica permetterebbe anche di regolare l'intensità luminosa ma ho preferito mantenerla sempre al massimo ed usare un interruttore capacitivo (il quadrato verde sul supporto centrale). Come mi aspettavo scaldava parecchio quindi ho completato l'oggetto usando un profilo quadrato di alluminio da 20*20 che permette sia di dissipare molto bene il calore che di nascondere l'elettronica al suo interno (la avevo progettata proprio in funzione di un uso simile). Il vantaggio di usare tale led è datodal fatto che illumina molto bene l'intero volume. Ovviamente se a qualcuno interessa il modello dei supporti, sono a disposizione! Ciao Nicola
  9. Ciao a tutti, ho notato che Cura 4.8.0 (e se ricordo bene anche la 4.7.x e la 4.6) non fa nessuna retrazione tra la fine della SKIRT e l'inizio del modello. Ho fatto diverse prove (con la mia FLSUN QQS) cambiando diversi parametri ma non viene mai fatto. C'è una retrazione all'inizio della stampa, quando va a posizionarsi all'inizio della stampa (e che crea problemi ma questo è un altro discorso) e vedo che viene usata, mi pare correttamente, nel resto della stampa. Ho dimenticato qualche settaggio? Lo fa anche a voi? Segnalo il bug? Grazie 🙂 Nicola
  10. Ciao a tutti! Ho stampato una torre per testare una bobina di PLA BIO e vorrei sapere cosa ne pensate. Le temperature vanno da 200° a 220°.(originale) Alcuni dettagli della sezione a 210°. (originali dettaglio uno, due, tre) Secondo me la temperatura migliore è 210° ma forse è un poco sottoestruso. Ho anche un dubbio sulla giusta regolazione di Z0 ma su quello aprirò un nuovo 3d con relative foto. Grazie Nicola
  11. @marcok 1) Per favore scrivi in italiano corrente, usando la punteggiatura. 2) Sembra che uno degli assi sia invertito. Prova a stampare una "L" (basta il primo layer) che sia allineata agli assi: dovrebbe essere subito chiaro quale dei due assi è invertito.
  12. Molto interessante! Sarà per questo che Cura imposta il primo layer a 10° in meno 🤪 Questo va messo tra le cose importanti! N
  13. NicolaP

    Nuovo, un po'

    Ciao a tutti! Un paio di mesi fa mi sono preso una FLSun QQS-Pro (una delta a estrusore singolo). Ho cominciato a giocarci e a studiare e ora sono pronto per parlarne con nuovi amici (e per stressarvi con le mie domande...).
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