Alan12 Inviato ieri alle 07:14 Inviato ieri alle 07:14 Sto valutando alcune soluzioni LCD mono per stampanti 3D SLA/MSLA e mi sono accorto che spesso si parla solo di risoluzione, mentre nella pratica entrano in gioco molti altri fattori. In particolare mi chiedo quanto incidano davvero: il tipo di polarizzatore la gestione della luce UV la stabilità del pannello dopo molte ore di utilizzo Sulla carta alcuni display recenti promettono miglioramenti, ma nella realtà quotidiana non è sempre chiaro se il vantaggio sia concreto o solo teorico. Per contestualizzare il tipo di pannelli a cui mi riferisco, lascio un link puramente tecnico come esempio: LCD monocromatico con pellicola polarizzante gialla da 10,1 pollici 16K Qualcuno ha fatto confronti pratici tra pannelli più recenti e soluzioni già collaudate? Mi interessa soprattutto capire se cambiano affidabilità e costi nel tempo, non tanto la “risoluzione dichiarata”. Cita
FoNzY Inviato ieri alle 13:08 Inviato ieri alle 13:08 (aggiornato) 5 ore fa, Alan12 ha scritto: soluzioni LCD mono per stampanti 3D SLA/MSLA La tecnologia SLA non va confusa con la MSLA perché si tratta di due soluzioni diverse. La SLA utilizza un laser UV pilotato da un sistema galvanometrico che disegna ogni strato punto per punto. È una tecnologia più precisa e stabile ma anche più complessa e costosa. Le stampanti SLA sono quindi pensate per un uso professionale. Le MSLA invece impiegano una sorgente UV e un display LCD per mascherare l’intero strato in un’unica esposizione e sono diffuse soprattutto in ambito hobbystico e prosumer. 5 ore fa, Alan12 ha scritto: In particolare mi chiedo quanto incidano davvero: il tipo di polarizzatore la gestione della luce UV Incidono molto più di quanto sembri e spesso hanno un impatto maggiore della risoluzione. Il tipo di polarizzatore è determinante perché regola quanta luce UV utile riesce effettivamente ad attraversare il pannello. Un polarizzatore progettato specificamente per l’UV migliora l’efficienza luminosa riducendo i tempi di esposizione e il riscaldamento dell’LCD. La gestione della luce UV è altrettanto critica. Non è solo una questione di potenza della sorgente ma soprattutto di uniformità sull’area di stampa. Una distribuzione irregolare provoca differenze di polimerizzazione tra centro e bordi con conseguente perdita di qualità e ripetibilità. Nelle MSLA economiche polarizzatore e gestione della luce UV sono spesso i primi elementi su cui si risparmia. Il risultato sono pannelli che richiedono esposizioni più elevate scaldano maggiormente e si degradano in tempi più brevi. Anche in presenza di una risoluzione elevata la qualità reale e la costanza delle stampe ne risentono. 5 ore fa, Alan12 ha scritto: Sulla carta alcuni display recenti promettono miglioramenti, ma nella realtà quotidiana non è sempre chiaro se il vantaggio sia concreto o solo teorico. In realtà è evidente: il vantaggio resta soprattutto teorico 😅. Se confronti una MSLA di prima generazione con una di ultima, anche se il numero di pixel è decuplicato, la qualità di stampa reale resta praticamente la stessa. Il miglioramento visibile deriva soprattutto dall’introduzione di correzioni specifiche per la stampa 3D nel modo in cui il pannello viene gestito, più che dalla qualità intrinseca della macchina. I primi pannelli erano praticamente “rubati” dai TV, con firmware, antilasing, filtri e altre regolazioni pensati per la visione televisiva. Oggi i pannelli sono progettati appositamente per la stampa 3D, ed è qui che si concentra tutta l’innovazione. 5 ore fa, Alan12 ha scritto: LCD monocromatico con pellicola polarizzante gialla da 10,1 pollici 16K probabilmente questo è un buon pannello, di quelli che trovi su una stampante da 20.000 euro....ma mancano troppi dati per trarre conclusioni significative. mipi 51pin è una connessione presente su lcdm di fascia alta ma questo da solo non basta per giudicare, sicuramente è migliore del pannello che trovi sulle msla hobbystiche. 5 ore fa, Alan12 ha scritto: Mi interessa soprattutto capire se cambiano affidabilità e costi nel tempo Se parliamo di una MSLA hobbystica da 200 euro, in pratica i costi di gestione sono praticamente nulli: quando il pannello si degrada lo cambi o, se vuoi, butti tutta la stampante. Non ci sono consumabili costosi, a parte il FEP che costa pochi euro. La qualità di stampa cala poco nel tempo; tutto dipende da cosa vuoi produrre. Se sei un hobbysta o uno “smanettone”, i costi restano bassi e puoi permetterti di sperimentare. Se invece sei un professionista che ha bisogno di continuità e affidabilità, allora i pannelli economici diventano frustranti e si tende a prendere macchine più robuste senza doverci pensare troppo. In sostanza cambia il punto di vista: per l’uso hobbystico la gestione e i costi sono minimi; per uso professionale servono soluzioni più solide in linea di massima. io ad esempio uso sla per componenti meccanici e msla per modelli dentali, nei modelli dentali non c'è margine e la msla è un ottimo rapporto qualita'\prezzo, un pezzo meccanico stampato in msla me lo tirano dietro quando si spacca dopo 20 giorni... Modificato ieri alle 13:11 da FoNzY Cita
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