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Elaborazione stampante 3D


Blizzard

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Buongiorno a tutti, non sono possessore di stampante 3D malgrado mi attiri molto l'idea di prenderne una.


Al momento non conosco molto di questo mondo e poco per volta mi sto informando.


Vorrei capire una cosa riguardo al volume di stampa.


Il concetto mi è ben chiaro ma è possibile superare i limiti del volume di stampa dal punto di vista hardware intervenendo su parametri software?


In una normale stampante a getto di inchiostro (entro i limiti meccanici della macchina) posso impostare un formato a piacere per cui posso stampare su un formato largo quanto un A4 e lungo all'infinito semplicemente inserendo una lunghezza del foglio.


Per essere chiari, se io costruissi un telaio da zero, con dimensioni a piacere e utilizzassi estrusore e circuiteria di una stampante nata per un determinato volume di stampa, posso farla lavorare ugualmente modificando i limiti di stampa in X, Y e Z o sono comunque bloccato da vincoli non modificabili?


Ammesso poi che dal punto di vista software riuscissi ad ottenere un esito positivo, ci sarebbero altre controindicazioni o modifiche da fare inerenti alle componente direttamente coinvolte nella stampa come piatto, estrusore o altro?


Grazie a tutti!


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  • 3 settimane dopo...
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Sottolineo di non essere un esperto del settore.


I programmi di stampa ed i sistemi di base della stampa 3d sono semplici e permettono l'espansione dell'area di lavoro.


Il problema poi riguarda velocità di stampa, la risoluzione voluta e peso del modello


ovviamente devi capire cosa vuoi ottenere dalla tua ipotetica stampante 3d.


Esempio pratico: se il tuo modello finito pesasse 10Kg credo che un piano in vetro da 5mm non sarebbe adatto a sorreggerne il peso.... 


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L'aspetto strutturale non mi preoccupa, il come costruirla in termini di progetto non e' un grosso problema, e' la competenza a livello di software e hardware nel campo delle stampanti 3D che mi manca.

Dipende da quello che si vuole fare, ovvio, ma il volume di stampa mi sembra di poter dire, essere uno dei limiti piu' facilmente superabile nelle attuali stampanti senza andare a toccare parametri "complessi" che necessitano di particolari conoscenze.

Rimane tuttavia il dubbio che non sia cosi' immediato il mettere la struttura software/Hardware di una stampante nata in certo modo, su un'altra struttura e pretendere che tutto funzioni!...

Ho di fatto alcune idee ma senza le competenze di base e' complicato ordinare le idee e sarebbe azzardato pensare di investire in una stampante 3D solo con lo scopo di cannibalizzarla a livello di esperimento!!...

Già sapere che costruendo una struttura adeguata, con semplici ritocchi al software modificando semplici parametri, possa superare i limiti di stampa, e' un punto di partenza...

Al momento non so se tutto cio' e' possibile!!

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Ripeto di essere un novizio, ho avuto a che fare solo con la galileo della kenstrapper in kit da assemblaggio.


Mi sono iscritto al forum con la finalità di raccogliere qualche informazione utile alla costruzione di una stampante 40X40X40 a scopo didattico-sperimentale, ma prima di comprare una sola vite vorrei riuscire a mettere in piedi un progetto con delle soluzioni tecniche e delle caratteristiche supposte definite. Partire senza sapere la direzione si rischia di cadere in una fogna costosa in cui si investe tanto ,in termini di tempo e denaro, ma si ottiene poco , in termini di affidabilità e caratteristiche.


Non sottovalutare i problemi meccanici perché credo che siano insidiosi  molto più di tutto il resto!


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Ciao,


 


fondamentalmente, per quanto ne sappia io, non ci sono limiti... nelle stampanti che ho visto,utilizzato e costruito fin'ora, i limiti erano imposti dalla dimensione del telaio e dalle dimensioni dell'oggetto da stampare, tant'è che nelle stampe di prova quando i fine corsa non funzionavano, i motori continuavano la loro corsa ad oltranza, con il rischio di spaccare tutto.


 


Piuttosto, i problemi che vedo sono legati alle problematiche costruttive e strutturali, in un oggetto in cui la rigidità, il riposizionamento e l'assenza di vibrazioni sono fondamentali, l'aumento di dimensioni porta un'aumento della complessità a livello esponenziale. Lo so perchè l'ho visto assemblando delle semplici Prusa, farla grande il doppio non è due volte più difficile, ma comporta una serie di problemi molto maggiori, perchè tutte le tolleranze che hai nella versione "piccola" in quella grande si moltiplicano ed esplodono.


 


L'altra valutazione è sull'utilizzo quotidiano dello strumento. Io stampo oggetti medio grandi (della dimensione di un casco da motociclismo), stampare un pezzo unico è un'opzione che ho abbandonato quasi subito, in favore della stampa scomposta delle parti. Se è vero che il tempo totale potrebbe essere identico (anzi, stampando più pezzi scomposti probabilmente è maggiore), posso controllare meglio il procedimento, eventualmente ristampando solo le parti uscite male o non perfette. Se stampassi sempre tutto il pezzo, basterebbe un problema (e possono capitare) al 90% di completamento del lavoro, dopo magari 10 o 15 ore di stampa, per dover buttare tutto e rifare da capo.

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Ciao, premetto come forse si sarà capito che non ne so molto di stampa 3D, mi incuriosisce molto come mondo ma ne so davvero poco.


Non avendone una e non potendoci lavorare manco di quelle conoscenze che derivano dall'utilizzo diretto il che so essere estremamente importante.


Io lavoro in un'officina meccanica, mi occupo di progettazione tra le mille altre cose e per questo dico che la costruzione (dal punto di vista strutturale!!) non mi preoccupa più di tanto.


Certo che se prendo una stampante e la replico in scala maggiore semplicemente replicando i suoi componenti in scala maggiore con ottime probabilità finisco nella "fogna costosa" di welby il cui pensiero condivido al 1000% ...già non è un'attività economica di suo, figuriamoci i possibili problemi che potrebbero innescarsi.


Oltre ad una mia curiosità legata alla possibilità di realizzare una macchina "grande" con applicate alcune soluzioni che mi balenano per la testa, il tutto nasce dal fatto che sono in fase di costruzione di un modello in scala 1:5 di un cingolato e sono giunto alla conclusione che per alcune componenti (accessori senza funzione strutturale!) la stampa 3D potrebbe fare al caso mio.


Ammetto poi io per primo che pensare di realizzare un progetto di questo livello al solo scopo di costruire pezzi per un altro progetto anch'esso estremamente complesso possa essere un viaggio senza fine e probabilmente far costruire i pezzi da chi lavora quotidianamente con le stampanti 3D avrebbe probabilmente molto più senso!...


Di certo combinerò qualcosa a livello di disegni e/o progetti proponendoli sul forum, magari innesco discussioni costruttive.


L'affermazione di alessino riguardo ai fine corsa dei motori è in un certo senso quello che volevo sapere.


Sarebbe curioso portare avanti la discussione anche perchè mi sto accorgendo che l'autocostruzione è un argomento molto vasto e interessante.


Grazie a tutti!


Alla prossima! 


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