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SDM 3D1 Plus


Palermo1994

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Ciao a tutti, sono nuovo nella stampa 3D e ho acquistato una SDM 3D1 Plus in Kit, l'ho montata e dopo vari tentativi (premetto che non so bene neanche come si utilizzi repetier host) non riesco realmente a stampare nulla, vendo a 500 euro, io non sono realmente capace ad utilizzarla, forse qualcuno di voi potrà capirne di più e farne buon utilizzo.

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Visto che nessuno fin'ora ti ha fatto un offerta (siamo anche a ferragosto e tutti sono in ferie ) provo a postarti una piccola guida che ho scritto proprio pensando a te, che riporta passo passo le informazioni per iniziare a stampare proprio per principianti, E' una prima stesura, non so se ti può aiutare, io comunque te la incollo. Se lo dovesse esserti utile fammelo sapere

Grazie 

Guida alla prima stampa per principianti stampatori3d 
Utilizzando Windows, Repetier e Slic3r
Premessa

Questa guida è fatta da un principiante per i principianti ed ha il solo scopo di semplificare le prime fasi di approccio alla stampa. Quindi non è completa e non vi trasforma in due ore in un modellatore esperto. Cerca solo di facilitare l’avvio alla stampa 3d  in poche pagine citando passo passo tutti le fasi che bisogna attraversare e le soluzioni per i problemi più comuni. E’ rivolto soprattutto agli acquirenti di Rerap da montare che sono quelli che incontrano maggiori difficoltà.
Essendo una guida rapida prenderà in esame come software di stampa solo il Repetier e come software di slicing lo Slic3r. Per chi usasse altri software le problematiche in generale sono le stesse.
La guida ogni volta che potrebbe presentarsi un problema riporta con questo colore le istruzioni per cercare di risolvere gli stessi. Quindi se non incontrate problemi saltate queste parti
Leggete fino alla fine ogni capoverso prima di procedere.
Capitolo 0 L’antefatto
Per poter stampare un oggetto 3d bisogna prima costruirlo. Questo lo si fa usando appositi soft di modellazione che qui non tratteremo o scaricando gli oggetti da siti che li offrono già pronti, di cui il più famoso è http://www.thingiverse.com . Se l’oggetto lo costruite voi alla fine della costruzione lo dovete esportare in 3D nel formato STL (stereolitografia). Se lo scaricate da ThingVerse è già in formato STL. 
Se dovete costruire un oggetto di precisione tenete presente che il disegno che voi fate è teorico e si basa su linee della dimensione di un punto, mentre la stampa è reale ed ha lo spessore del vostro ugello, quindi se avete un ugello di 0.40 e disegnate un cubo di 10 mm la stampante costruirà un cubo da 10.4 mm (ossia aggiungerà circa 0.20 mm ad ogni lato). Tenete conto nelle vostre modellazioni.
Gli oggetti nel formato STL: sono da considerare per lo più non modificabili in quanto perdono le ‘regole’ che li hanno costruiti.
Capitolo 1 Ho finito di montare la mia stampante.
Caricate il programma di stampa, in questa guida useremo il Repetier. Il Repetier esiste in due versioni Host e Server. A voi serve l’Host. Il Server viene utilizzato solo se una stampante deve essere accessibile a più computer via rete..
Per scaricarlo accedete a https://www.repetier.com/download-software dove se volete potete fare una donazione o scaricare direttamente il soft cliccando su ‘download without donation’ presente nella pagina (è un pò nascosto ma c’è). Il Repetier include già i software di slicer Slic3r e Cura.
Per prima cosa verificare il corretto allineamento dell’asse che utilizza le due viti senza fine per lo spostamento. Se è l’asse verticale usate una livella per verificare che l’asse sia orizzontale. Se non avete una livella ne esiste una gratuita più che sufficiente per Smartfone che di chiama  ‘Livella di Antoine Vianey’ 
La stessa livella può essere usata per dare una prima regolazione di massima al piano di stampa.
Capitolo 2 Accensione della stampante
La stampante in genere come elettronica (soprattutto se è una Rerap) si basa sulla piattaforma Arduino. L’elettronica si accende sia se accendete la stampante sia tramite Usb dal computer. Se la accendete solo tramite l’usb del computer  sia accenderà il display, il Repetier si connetterà ma non sarà in grado di muovere ventole, motori o scaldare nulla.
Verificate se la ventola di raffreddamento gira.
La stampante non è alimentata o la ventola è scollegata o collegata nel posto sbagliato.
Lanciate Repetier e premete il pulsante di connessione in alto a sinistra e diventerà verde
1)    Verificate nel ‘pannello di controllo’ di windows alla voce ‘gestione dispositivi’ e li aprite la sezione ‘Porte (COM e LPT), dentro dovrebbe esserci una porta ‘USB Serial Port (ComXX)’
Se avete difficoltà ad intercettarla attaccate e staccate il cavo usb della stampante ed apparirà e scomparirà.
Se non è presente avete un problema di driver stampante, verificate le istruzioni del fornitore o scaricate di driver FTDI da http://www.ftdichip.com/FTDrivers.htm
2)    Verificare nel Repetier dal menu ‘Impostazioni Stampante’,’Connessione’ che il baudrate sia regolato ad un valore tra 115200 e 250000 compresi.

Una volta connessa andate nel menu ‘Controllo Manuale’
Per prima cosa osservate in alto a destra il tasto rosso ‘STOP’. Se la stampante per qualsiasi motivo  sforza premetelo immediatamente. Spegne immediatamente tutti i motori ed i riscaldamenti (non le ventole).
Verificate il corretto funzionamento dei finecorsa. Per fare questo attivate la visualizzazione dei log col tasto ‘Mostra/nascondi Log’ (tra le icone dopo il tasto ‘Connetti’) ed aumentate in basso l’altezza della finestra del log in modo che si vedano almeno 5 righe.
Nella riga di comando digitate M119 e date invio, il log vi riporta lo stato degli switch di fine corsa e quindi potete verificarne il funzionamento a stampante ferma, semplicemente tenendoli premuti, anche a mano, uno per uno e usando il comando M119.
Da questa zona potete provare se i motori si muovono e quindi potete verificare se funzionano tutti i movimenti. Attenti che i tasti di comando dei motori sono in grado di comandare avanzamenti dal decimo di millimetro ai 50 mm, all’inizio scegliere massimo 10 millimetri. I tasti in alto e quello a sinistra devono spostare l’estrusore verso il relativo  finecorsa.
1)    Se i motori non girano: Controllare che la stampante sia accesa ( la ventola deve girare) e verificate che siano collegati nel posto corretto.
2)    Se i motori avanzano male: Se c’è un trascinamento a cinghia controllate la tensione della cinghia. Lubrificate tutti i punti di scorrimento con vasellina tecnica (la comperate in drogheria, ma va bene anche la vasellina che potete comperare in farmacia).    
3)    I motori girano nel senso sbagliato: Da Repetier menu ‘Impostazioni Stampante’, Stampante’ in basso potete invertire i pulsanti di controllo ossia il senso di movimento dei motori

Dai tasti casetta (home) potete provare il corretto funzionamento dei  finecorsa,
Se il piatto si muove nel senso opposto al finecorsa molto probabilmente questo ha un cavo staccato o non è collegato nel posto giusto.
Se un finecorsa non risponde potreste aver invertito i finecorsa tra di loro 

Per regolare l’asse z posizionate la testina più o meno al centro del piatto  e agite sulla vite di regolazione verificando il risultato col tasto ‘Home Z’. Partite da una regolazione molto alta in modo da evitare che l’estrusore vada a sbattere sul piano ed abbassate la regolazione a poco a poco fino sfiorare il piatto. In questa fase non occorre ancora precisione, in quanto è una regolazione di massima prima di regolare il piatto di stampa.
Capitolo 3 Livellare il piatto di stampa
A questo punto dovete regolare il piatto, verificate la difficoltà di regolazione delle viti del piatto e partite da quelle più difficili da raggiungere. Posizionate l’estrusore nella zona che dovete regolare e agite sulla vite di regolazione del piatto usando il tasto home della Z. Verificate con un foglio di carta che il foglio passi agevolmente e che lo stesso foglio piegato in due non riesca a passare.
Non è una regolazione di altissima precisione e ci vuole un po’ per capire come farla, non ve ne preoccupate troppo per adesso.
Ripetete la procedura per le altre viti di regolazione e poi riprendetela da capo fino a quando non avete un risultato decente in tutti i punti. Dovete rifarla perché la regolazione di ogni vite incide parzialmente sulle altre e quindi si va per approssimazioni successive. In 3 giri dovreste riuscire ad avere una buona regolazione.
Non vi preoccupate di fare un lavoro super eccellente, avrete modo di regolarlo nuovamente molto meglio quando sarete più pratici.
Capitolo 4 Adesione del pezzo da stampare
A questo punto dal punto di vista meccanico siete quasi pronti a stampare.
Dovete agire perché il pezzo da stampare aderisca bene al piano. L’adesione del pezzo al piano non serve tanto per evitare che si sposti durante la stampa, ma soprattutto per evitare che si deformi. Il pezzo, per effetto del caldo e delle variazioni termiche, tende a piegarsi verso l’alto e l’adesione al piano serve principalmente per evitare questo effetto.
Per garantire questa adesione il sistema più semplice è di dare un paio di spruzzate di lacca per capelli forte al piano di stampa (bastano un paio di spruzzate e può durare diverse stampe). In alternativa si può usare il nastro Kapton ( che è di colore blu) che dal punto di vista dell’uso è un parente del nastro carta che usano i carrozzieri.
Se usate la lacca non è necessario pulire il piatto dopo ogni stampa. Solo quando lo vedete davvero malconcio è bene lavarlo , basta un po’ di acqua calda ed una spugnetta di quelle per i piatti. Se il piatto è in vetro state attenti a non tagliarvi anche se ha i bordi molati. 
Per evitare di rovinare il piatto riscaldato benché si possa stampare direttamente su di esso in genere si usa sopra un piatto di alluminio o più semplicemente un piatto di vetro. Un qualsiasi vetraio ve lo predisporrà al volo ad un costo di 2 o 3 euro. Richiedete che moli anche i lati, serve per evitare che sia tagliente e lo fanno entro il costo indicato) . Non fatevi fare un vetro troppo piccolo o più grande perché le mollette non riusciranno ad afferrarlo.
Esistono vetri appositi in borosilicato del costo intorno ai 10 euro, personalmente io uso comune vetro da 3 millimetri. Evitate vetro più sottile perché si spacca e si sfoglia.
Capitolo 5 L’oggetto da stampare
 Come primo oggetto non pensate di stampare la ‘pietà di Michelangelo’, accontentatevi di un cubo di 1 cm di lato che potete anche scaricare di ThingVerse come questo http://www.thingiverse.com/thing:1104979
Capitolo 6 Il Software
La stampante per stampare non utilizza i file STL ma i file GCODE, vediamo cosa sono e come si preparano.
Mente il file STL contiene l’oggetto il GCODE contiene i comandi che deve eseguire la stampante per stampare l’oggetto stesso, I programmi di conversione da STL a GCODE si chiamano Slicer (affettatrice) e i più usati sono Slic3r e Cura che fanno sostanzialmente lo stesso lavoro.
Questi programmi tagliano a fette l’oggetto e calcolano tutti i percorsi che deve fare la stampante per stamparli. Al loro interno contengono anche le regole sulla temperatura di stampa e sull’avanzamento del filo di stampa. Quindi una volta che abbiamo creato il file STL dobbiamo passarlo per Slicer per ottenere il Gcode. Il motivo per cui noi non troviamo direttamente i Gcode è dovuto proprio al fatto che i parametri del GCODE variano sia in dipendenza del materiale che si utilizza che del risultato che vogliamo ottenere.
In quasi tutte le stampanti si può stampare anche da SDCard, tanto per informazione la stampa da SDCard  usa il formato CGO che è un GCODE ripulito dai commenti. Lo predispone il Repetier del menu ‘anteprima di stampa’, ‘salva per stampa su SD’ derivandolo dal GCODE. Attenzione che le stampanti 3D in genere su SDCard accettano nomi di file lunghi al massimo 8 caratteri + l’estensione GCO.
Prima di passare allo Slicer dichiariamo in ‘Repetier’, ‘Configurazione’,’ Impostazioni stampante’, ‘Estrusore’, il diametro del nostro estrusore (in genere può essere da 0.20 a .40)
Capitolo 7 Lo Slicer
Per ottenere un buon risultato dobbiamo dare allo Slicer diverse informazioni, per esempio non può sapere che temperature richiede il materiale che vogliamo stampare, che filamento usiamo e cosi via. Ecco perché la prima stampa che si fa è in genere davvero deludente, proprio perché non si regola prima lo slicer.
Quindi prima di effettuale lo slicer dell'oggetto da stampare da ‘Repetier’, ‘Slicer’, ‘Configurazione’ regoliamo i parametri di temperatura nella sezione ‘Filament Setting’, Filament’ e li indichiamo anche il diametro del filo che utilizziamo  (in genere 1,75 o in alcuni casi 3)
Aggiungiamo lo Skirt da ‘print setting’, ‘Skirt e brim’regolando i loop intorno a 3,. Lo sKirt è un perimetro che viene disegnato intorno all’oggetto che serve a far partire l’estrusione del filo prima di stampare l’oggetto (per qualche decina di cm il filo tarda ad uscire ed esce male)  e anche per verificare se il piano è correttamente allineato nella zona di stampa.
Se lo skirt non circonda il vostro oggetto vuol dire che il vostro oggetto non si appoggia bene al piano dappertutto.
Durante la stampa dello Skirt controllate come si deposita il filo.
Se è semitrasparente l’ugello è troppo basso.
Se é tondeggiante è troppo alto 
Se è arricciato è altissimo.
Provate anche con una matita delicatamente a spostare il filo e cosi verificate che sia effettivamente attaccato al piatto. Attenti che il piatto può essere molto caldo.
Il Brim è come un grembiulino che viene stampato attorno all’oggetto e serve per aumentarne la superficie di incollaggio. Una volta completato l’oggetto il Brim si toglie agevolmente anche direttamente con le mani. Usatelo in genere per oggetti grandi più d 10 cm che abbiano problemi di adesione e deformazione. In questa fase il Brim non dovrebbe interessarci.
Salviamo le configurazioni premendo sul dischetto e chiudiamo questa finestra. Attenzione che quando torniamo in Repetier, Slicer i nuovi dati non vengono presi automaticamente. O riavviate Repetier o più semplicemente li ricaricate dalle tendine sotto il tasto configurazione.
Adesso possiamo finalmente  premere il tasto ‘ Slicer con Slic3r’
Alla fine lo slicer ci dirà quanto materiale serve e quanto durerà la stampa.
Il materiale viene indicato in metri, se volete avere un riferimento in peso tenete presente, molto orientativamente, in quando cambia da materiale a materiale, che 10 metri di filo da 1.75 pesano circa 20 grammi. Se pensate di disegnare oggetti grandi Vi consiglio quando stampate di verificare la lunghezza richiesta ed il peso dell’oggetto finale per farvi un idea del peso a metro, cosi potrete calcolare facilmente se il materiale residuo di una bobina è sufficiente per l’oggetto che volete costruire semplicemente pesandola.
Capitolo 8 La stampa
Finalmente possiamo provare a lanciare la prima stampa.
Buona fortuna
 

 

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