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TeusTheMage

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Reputazione Forum

  1. TeusTheMage

    Fan Alimentatore

    Ma...e' normale che la ventola dell'alimentatore (ender 3 v2) stia ferma non appena accendo l'apparecchio ? Quella sotto intendo Ci sto facendo caso solo adesso perche' ho spostato la stampante in un altro posto e mi son messo a controllarla un po' ovunque e fino ad adesso non ho prestato attenzione ai "rumori" delle ventole
  2. Come dicevo, non e' la mia materia quindi pur avendo capito il problema, cioe' le extratensioni o comunque la tensione di avanzo che scarica la bobina del rele' e che torna indietro, non so che diodo mettere. Mi dai un'indicazione ? Lo collego cosi ?
  3. Non essendo la mia materia, la questione del diodo manco mi era passata per la testa ma credo di avere capito. questi si che son consigli! Provvedo. 👍 Questa e' l'unica cosa su cui non sono molto d'accordo poiche' se il software ha la funzione "Print to USB" vuol dire che e' stato sviluppato per far cio', non ha problemi di durata che puo' arrivare anche all'infinito tecnicamente parlando. Diciamo pero' che un pc puo' non essere la scelta migliore e piu' affidabile per un lavoro dilungato nel tempo e su questo non ci piove. Una soluzione ad hoc con octoPi dedicata a far quello penso che sia imbattibile (magari il rasp per essere affidabile deve essere ben sostenuto da un'alimetazione stabile e sufficente ma questo e' facile). Ma si fa giusto per chiacchierare eh, son solo due opinioni (le mie) buttate li' 😉
  4. hehe lo faccio lo faccio (anzi, il rasp con OctoPi e' gia' li' che bello che pronto 😁 e va solo configurato) ma faccio un passetto per volta. Questa mi sembrava una soluzione immediata per chi si trova in condizioni simili. Fino ad ora ho cercato di far uscire bene i pezzi e ora che la stampante li spara fuori a meraviglia mi dedichero' agli upgrade utili sono molto d'accordo ed un pc intero e' certamente anche troppo ma so che c'e' chi preferisce la stampa via usb solo perche' comunque tiene acceso tutto l'ambaradan; nel mio caso ho impiegato un cazzino della asus con un atom che aveva su win8 prontamente piallato e sostituito con linux (ma anche windows andava benone) e consuma quanto un rasp quando il monitor si disattiva. Ma, ripeto, si parla della mia situazione da considerarsi solo come una delle tante
  5. Premessa: quel che scrivo e' probabilmente la scoperta dell'acqua calda per qualcuno ma forse chi e' alle prime armi come me puo' trovare l'argomento interessante quindi mi rivolgo a loro con il piacere di restituire qualcosa dopo aver appreso tante cose su questo forum. Dunque, l'autospengimento, per questioni di sicurezza e/o di opportunita', e' una di quelle cose che francamente fa sentire la sua mancanza su molte delle stampanti 3D economiche o comunque di prezzo abbordabile. L'argomento e' gia' ampiamente trattato un po' ovunque e le soluzioni che si trovano in rete sono piu' o meno tutte interessanti ma per me sono "scarpe" cioe' ognuno deve trovare la sua. Ci sono soluzioni costose (alimentatori esterni, temporizzatori, ecc), soluzioni economiche (interruttori a fine corsa degli assi Z o Y), da smanettoni (octoprint, raspberry) e cosi' via. Tutte interessanti (e secondo me anche da provare via via col tempo) Mi faceva piacere pero' condividere la soluzione che, solo per adesso, sto adottando perche' e' qualcosa di estremamente veloce e soprattuto "esterna" alla stampante cioe' senza alcun intervento o modifica del firmware quindi non invasiva, che si applica o si rimuove in qualsiasi momento. Avevo un vecchio notebook parcheggiato a prendere polvere ed ho deciso di riesumarlo installandovi sopra il Cura e collegandoci la mia Ender3v2 via USB A sto punto tutti diranno: "ehhh vabbe' bah, se ci attacchi un pc allora alla faccia della soluzione economica, son bravo pure io" In realta' attaccare un pc o qualcosa di molto simile e' piu' facile di quel che si pensi visto che quasi tutti hanno da qualche parte qualcosa di vecchio (anche un tablet con prese USB che erogano corrente). A parte questa disquisizione 🤭 il fatto e' che pero' non basta che la stampante sia collegata ad un apparecchio (raspberry o pc o qualunque altra cosa) perche' questa deve spengersi e solo via software non si puo' fare su questa fascia di stampanti. Quelle piu' cazzute si spengono con un banale G-Code, la mia enderina nisba. Fregando le idee un po' qua' ed un po' la' ho preso: - un vecchio vecchissimo e piccolissimo notebook - un vecchio cavetto USB - un vecchio alimentatore per cellulari - una vecchia prolunga di corrente - un nuovo 😁 Rele' tipo Finder 40.52 che avevo da qualche parte (si trovano a meno di 3 euro comunque) a due vie alimentabile da un 5v Ho quindi svuotato il vecchio alimentatore, ci ho messo dentro il rele' al quale ho collegato il 5v e gnd presi dal cavetto usb e la vecchia prolunga. Per fare cosa ? La prolunga di corrente e' collegata al rele' che in stato di quiete sta col circuito aperto. Quando arriva corrente dalla presa USB, che ho inserito nel pc, il rele' chiude il contatto facendo passare corrente al 220. Alla prolunga ci ho attaccato il filo di alimentazione della stampante, lo scatolotto/alimentatore infilato alla presa di rete casalinga, e la presa usb infilata nel pc. Quando si accende il pc si accende la stampante e quando si spenge il pc si spenge la stampante. Direte: "Ma che cavolo ! Mica e' un autospengimento !!!" Non lo e' cosi' com'e' ma puo' diventarlo in svariati modi ma il piu' semplice e' programmando uno shutdown del pc negli eventi di sistema cosi' si spenge pc e quindi stampante. Vantaggi: - la stampante si accende e si spenge assieme al pc/tablet/notebook - il pc puo' essere controllato a distanza con un software di controllo remoto (dektop remoto di windows, teamviewer, supremo, ammy, vnc, radmin....ce ne sono milioni) - se il pc/tablet/notebook ha una web cam integrata si puo' controllare il lavoro da remoto - la stampante non viene toccata in alcun modo nel caso si temessero problemi per far valere la garanzia in caso di guasti - il rele' impiegato e' a 2 vie quindi stacca entrambi i poli, fase e neutro. Essendo in ambiente AC non si sa mai da quale parte la spina e' infilata e con un rele' ad un polo solo si rischierebbe di lasciare l'apparecchio, anche se spento, sotto tensione (fase attaccata). Con quello impiegato si stacca tutto - il rele' si trova in qualunqe negozio di elettronica e costa meno di 3 euro - i materiali usati sono tutti di risulta e quasi certamente li abbiamo in casa - il tutto si puo' rimuovere in qualunque momento Svantaggi: - E' necessario un pc acceso o dedicato. Va bene anche un tablet con un sistema operativo che supporti Cura con presa USB che eroga corrente Questa e' solo una delle soluzioni con la quale, per il mio personale modo di lavorare, soddisfo piu' di un'esigenza in un solo colpo, ma questo non precludera' la sperimetazione di altre soluzioni diverse. Se qualcuno piu' esperto di me ha delle perplessita' su questo accrocchio mi farebbe piacere una critica in modo da aggiustare il tiro. Buone stampe 💪
  6. Io lo sapevo che la vostra influenza avrebbe sortito qualcosa di buono: mentre vi leggevo mi e' venuto in mente il concetto delle "normali" che, da niubbo, non avevo ricalcolato. Sono una cosa estremamente importante proprio per la stampa 3D e che tutti i software di modellazione impongono che si gestisca bene Lascio un link qua' sotto dove lo spiega (mannaggia a me e alla memoria corta....se lo avevo riletto prima...uffa!) e magari puo' essere utile a qualcuno https://kentstrapper.com/2016/12/normali-invertite/ Fusion per ste cose e' una bomba perche' in tre balletti ti permettere di fare tubi e raccordi con una semplicita' disarmante senza preoccuparsi di nulla. Con Blender (Che non nasce per questo scopo ma lo fa agilmente) gli va detto tutto. Ma tu guarda...era una scemenza, importantissima ma una scemenza. Grazie a tutti
  7. Ciao, essere poco esperto di stampa 3d, produce risultati talvolta esilaranti. Ecco qua: un tubo di raccordo tra due profilati di diverso diametro. Modellato con Blender vedo quel che ho fatto e son contento 🙂 cioe’ un bel tubo vuoto, mentre Cura interpreta come un tubo pieno. Credo di capire il perche’ di tutto cio’ ma non so come evitarlo…e chi e’ esperto di modellazione stara’ gia’ sorridendo e se potesse mi darebbe due pacchette sulla spalla 🤭 Credo che il tutto sia dovuto al fatto che ho costruito il raccordo partendo da mesh cilindro che ho creato senza “tappi” e poi avvicinati e congiunti; il programma di modellazione (Blender) in qualche modo continua a considerare i cilindri PIENI anche se alla visualizzazione poi lui risponde a cio’ che io ho rimosso (facce spigoli e vertici) e fa vedere tutto corretto, ma quando salva “si porta dietro il concetto del cilindro pieno” e lo passa as-is al programma slicer per la stampa 3d. Mi vien quasi da dargli ragione. Chiedo: devo lavorare sul programma di modellazione per dirgli quali sono le zone piene e quelle vuote (e quindi cambiare approccio e partire con un concetto di modellazione diverso da quel che ho fatto), oppure e' qualcosa che puo' elaborare il Cura interpretando la geometria del file ? In questo caso, come ? Non so se mi sono spiegato bene ma le immagini dovrebbero aiutare. Dai dai, lo so che solo voi riuscite a togliermi le castagne dal fuoco 🤭😁
  8. Ohhh ora si che mi piacete 😁 Pero' siccome sono cocciuto e finche' le cose non le capisco come dico io, continuo smolecolarmi la testa finche' non ottengo cio' che voglio (mmm, non sono nemmeno presuntuoso eh...bah) Comunque, forse avro' scoperto l'acqua calda, ma in effetti, dopo essere sicuro di e-steps, vedo che riducendo il flow al 50% da cura ottengo misure direi quasi perfette. Ok dai, tengo a riferimento quel che mi dite come fosse oro colato ed il risultato...me lo sto godendo tutto !! grazie gente 💪
  9. hahaha, oddio che ridere... 😁 Sono un tipo affamato di certezze 🤭 ma da come mi hai risposto vedo che quel valore ci sta. Bene cosi'. E' che comunque mi pareva un po' strano visto che di fabbrica il firmware riportava un valore di 93 ed io lo spingifilo non l'ho cambiato, ho solo messo un ptfe Capricorn per sicurezza ma il meccanismo e' sempre quello. Ok. Quindi, visto che e-steps e' a posto, per ottenere un quantitativo di filamento estruso che rispetti le misure su cosa e' opportuno agire, a sto punto ?
  10. Ave, premetto che dopo le calibrazioni da voi consigliate, sono oramai giorni che mi escono dei pezzi commoventi da quanto son belli e soprattutto, per me, utili. Il bed non lo calibro da una settimana, il filamento si attacca benissimo (ogni tanto parte una spruzzatina di lacca cosi' per farsi bello), il nozzle non "scaccola", ecc ecc.... tutto bene. Pero'.... Sto cercando di capire meglio i VALORI di tutto l'ambaradan e ce n'e' uno che non riesco a farmelo andare giu' cioe' il valore di E-Steps (che nella mia ender 3 v2 ora si chiama "Transmission ratio E") che, dopo la calibrazione come da guida qua' sul forum https://www.stampa3d-forum.it/flusso-di-stampa-guida-calibrazione/ continua a darmi dei valori molto alti, pur facendolo e rifacendolo (saro' alla settima o ottava volta). Diciamo che il primo valore che mi ha cambiato la vita 🤭 , cioe' da quando l'ho impostato sulla ender e da li i pezzi hanno cominciato ad uscire benissimo tutti al primo botto, e' stato un 110,5 ! Mi e' sembrato un valore enorme paragonato a quel che leggo tra i vostri messaggi. Ho quindi stampato qualche quadrello come da https://www.thingiverse.com/thing:3397997 ed in particolare lo 0.3, lo 0.5 e 1 e, come mi aspettavo, le pareti sono risultate rispettivamente di 0.5, 1 e 2 (decimo piu' decimo meno) Oggi ho rifatto la calibrazione del flusso di stampa ma partendo dal valore impostato attualmente in macchina, cioe' 110,5, per ben due volte ed ho ottenuto, applicando la formula un bel 124.2 Ogni volta, a riprova, ho rilanciato il "G1 E100 F200" ed effettivamente i 10cm arrivavano precisi precisi al segno, quindi mi vien da dire che vada bene cosi'. Ma questi valori continuano a parermi molto alti. Ah dimenticavo: filo Sunlu 1.75, nozzle 205°, bed 58° (questa e' la configurazione che mi ha dato i risultati migliori) Sto prendendo uno dei miei soliti granchi o posso continuare cosi' ? In caso positivo, perche' diavolo allora le pareti dei quadrelli son cosi' spesse ? Devo provare ad agire (da Cura) sul valore Material ---> Flow che attualmente e' al 100% provando a diminuirlo ? Ragiono bene o sbaglio ? 🤔 PS Ho fatto ora ora un quadrello di 0.5 ma il calibro dice (ma si vede anche ad occhio) 1.2 mmmm...
  11. Potrebbe essere una buona idea farselo con la stampante ed in PLA 🤭
  12. Visto che una delle ventole del nozzle mi ha dato problemi fin da subito (funge bene ma inizia a vibrare facendo un canaio indiciblie come tutte le ventoline che invecchiano, solo che questa era nuova...bah) stavo cercando le sostitute a giro e mi ha incuriosito questo upgrade per portare a Direct il blocco. Questo: https://www.amazon.it/dp/B084Q5FDKG?psc=1&pf_rd_p=3ed85aca-e870-4826-b2a3-b39ace451c41&pf_rd_r=1Y3KVK5786J9YD1GRZ9V&pd_rd_wg=nuwwZ&pd_rd_i=B084Q5FDKG&pd_rd_w=9cw4u&pd_rd_r=5b01ffca-f50a-48e9-b9b7-4787b79a5f7a&ref_=pd_luc_rh_ci_mcx_mr_huc_d_02_03_t_img_lh Non sono intenzionato a fare modifiche visto che per adesso va tutto bene, e' solo per curiosita', ma con la vostra esperienza cosa ne pensate ?
  13. Non mi dilungo in ciance ma posto l'ultimo pezzo (il primo di una serie consigliata da @Killrob ) uscito as-is dalla stampante grazie alle vostre dritte e consigli. Non sono un ragazzino ma sono un sentimentalone e mi fa piacere riconoscere i meriti a chi li ha ed ha chi ha perso tempo a condividerli con altri. Che ne dite ? Grazie a tutti voi, sinceramente ! (ok ora la pianto con ste sviolinate eh...😊 )
  14. Mi e' accaduto qualcosa di simile solo che nel mio caso e' stata colpa mia perche' da bravo principiante ho voluto aprire il cassettino (ender 3 v2) ed anche se ho fatto con delicatezza ho comunque provocato una scossa ed il pezzo e' shiftato di qualche millimetro ed ha proseguito da li in poi. Certo che, mannaggia, 40 ore di lavoro son mica poche, mi spiace
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