Vai al contenuto

3DprinZe

Membri
  • Numero contenuti

    3
  • Iscritto

  • Ultima visita

Risposte pubblicato da 3DprinZe

  1. Un'altra cosa da gestire è il docente che deve sapere quello che fa e deve saperlo insegnare, potrebbe essere una idea quella di inserire insieme allo strumento in sé (la stampante), un percorso didattico che preveda oltre alla stampa di alcuni pezzi che possano servire al completamento della stampante (portabobine piedini maniglie ad esempio) anche la stampa di una serie di upgrade della utili al raggiungimento di alcuni obbiettivi, come la trasformazione da bowden a  direct drive per la stampa di materiali molto elastici ad esempio o per assurdo la possibilità di arrivare a montare un doppio estrusore per le fasi più avanzate della didattica per la stampa idex. 

     

    Questo percorso darebbe al docente una strada gia battuta che gli permetterebbe in tal modo di non doversi inventare e costruire un programma su argomenti che magari non è abituato a masticare di frequente 

  2. 54 minuti fa, Mino ha scritto:

    I progetti per un'eventuale formazione teorica e pratica sulla stampa 3D esistono già da più di 10 anni e in questa discussione li ho nominati più volte invano. Spero siano stati ignorati per convenienza, in quanto trovo piuttosto grave che chi si occupa di stampa 3D non conosca il progetto RepRap.org, perché equivarrebbe ad essere di fede cristiana e ignorare il significato della croce.

    Sulla base di una delle prime stampanti progettate dal team di RepRap, la Mendel, un giovane studente di Praga sviluppò una variante che ebbe un discreto successo, tanto che, questo giovane studente, successivamente realizzò un progetto tutto suo, sempre condiviso su RepRap e che, di fatto, segnò la storia della stampa 3D di largo consumo. Il giovane studente si chiama Joseph Prusa e la stampante è la Prusa i3. 

    Ora, partendo dal presupposto che, in un laboratorio scolastico, uno straccio di stampante 3D ci  sia già, quanto sarebbe bello prendere in mano il progetto di quel genio di Prusa e realizzarlo passo passo? Che senso ha progettare una nuova stampante in kit? Ma, soprattutto, che senso ha chiamarlo "progetto", quando non sarebbe altro che l'ennesima copia dell'ennesima variante. 

    Tutti gli strumenti esistono già e sarebbe inutile ed antieconomico prodigarsi per realizzarne di "italiani al 100%". L'elettronica c'è e non può essere che cinese; l'estruso in alluminio lo producono decine di aziende, anche di primaria importanza; viti, cuscinetti, tiranti e quant'altro idem.

    L'unico valore aggiunto necessario è il docente e/o tecnico di laboratorio, con le competenze necessarie per far funzionare una stampante 3D qualsiasi, affinché possa produrre con gli studenti le parti necessarie a costruire uno qualsiasi delle decine di progetti Open Source disponibili.

    Attraverso un percorso formativo di questo tipo, gli studenti verrebbero coinvolti nella produzione di componenti attraverso la stampa 3D, finalizzati alla realizzazione di un'altra stampante 3D, che se Asimov fosse ancora vivo direbbe: "Ve l'avevo detto io!"

    Poi, per carità, questa è la mia opinione. Forse mi sbaglio, forse no. In ogni caso penso di avervi tediato fin troppo nel ribadirla, per cui mi congedo e vi saluto augurandovi, anche se non ci credo, un sincero in bocca al lupo.

    Credo che ci sia tanto di giusto in quello che dici, per questo secondo me potrebbe essere una buona idea quella di proporre strumenti di qualità più elevata per dare alle nuove generazioni nostrane degli standard minimi più alti, infatti chi già a scuola usa stampanti con prestazioni più elevate e dotate magari di guide lineari, enclosure con filtri hepa, elettronica originale con grosse community italiane dietro et similia, sentirà la necessità di stumenti con standard minimi sicuramente più elevati di molte attuali produzioni internazionali. Lo scopo della scuola non è solo insegnare la nozione, ma dare delle aspirazioni e metterle a portata di mano e in questo l'educazione italiana è sempre stata una eccellenza. 

  3. Salve a tutti sono Vincenzo, lavoro nel campo dei preziosi e sono anche un modellatore fusion 360 e stampo fdm e resina. 

    Personalmente credo che potrebbe essere una operazione molto interessante qualora la proposta da offrire fosse effettivamente innovativa. 

    Una struttura modulare aggiornabile in base a esigenze di utilizzo e di spesa (poterla rendere chiusa in un secondo momento ad esempio o prevedere l utilizzo di parti in movimento più pesanti prevedendo quindi una struttura solida e motori performanti o almeno sostituibili) 

    Prevedere la possibilità di installare un doppio estrusore con kit specifici disponibili al lancio. 

     

    Prevedere una lista di estrusori compatibili che siano plug&play sia economici  che costosi e performanti magari prevedendo una piastra aggancio intermedia che possa essere aggiornata nel tempo. 

     

    Una stampante che a meno di un cambio drastico della tecnologia dominante possa durare anni. 

     

    Inutile dire che difficilmente potrà costare 300 euro e che per avere certe caratteristiche non ci si può esimere da una struttura solida, guide lineari e un'elettronica dignitosa. Sono molto d'accordo sulla scelta di arduino. 

    Se posso essere utile resto a disposizione. Se si accettano preordini una per me grazie🤗

    • Like 1
×
×
  • Crea Nuovo...