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SunTzu

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  1. SunTzu

    calibrazione piatto Ender 3 V2

    Prova con una squadretta... se non sono perpendicolari dovrai regolarle di fino
  2. SunTzu

    calibrazione piatto Ender 3 V2

    Ciao, più che il piatto devi mettere in squadro le guide. Il piatto è la tua "fonte" dello squadro e tutto il resto deve essere posizionato di conseguenza (o meglio sarebbe la guida del piatto, o la base, se sei sicuro che sia in squadro). Per farlo ti serve almeno una squadretta, molli un po' le viti delle guide e le regoli a mano (piuttosto con qualche spessore, se serve). Non c'è una procedura standard, dipende da costruzione a costruzione e ci vuol un minimo di manualità. Tieni inoltre presente che normalmente con "calibrazione del piatto", si intende fare lo 0 (zero) al piatto su tutta la superficie e si fa regolando le viti sotto i quattro angoli, ma se il montaggio non è in squadro, le stampe possono venire "pendenti"
  3. Ciao, hai troppo sbalzo. Stai provando a stampare "in aria" e ovviamente il filamento "cade" dove vuole lui. Non sono così tecnico, da darti consigli precisi, ma cerca sul forum "bridge" o "bridging" e fai un po' di prove
  4. SunTzu

    ELF.jpg

    Complimenti, fai dei lavori meravigliosi
  5. Io invece ho comprato una stampante, ho studiato bene sul forum, l'ho montata con grande cura e ho iniziato a stampare, (quasi) da subito, (quasi) alla perfezione. Dopo 6 mesi ho cambiato solo il piatto con quello in PEI (acquisto che rifarei subito). In 12 mesi avrò fatto due calibrazioni del piatto e basta... non ho toccato altro. Non è che voglio fare lo sborone, ma secondo me ci sono due approcci alle stampanti 3D: 1) smanettone che vuole stampare roba a tutti i costi. Di solito usa la stampante per farsi pezzi per la stampante 😄. E altrettanto spesso nel processo, ne combina qualcuna che lo obbliga ad ulteriori modifiche. 2) meno smanettone che vuole stampare quello che gli serve senza troppi sbattimenti Io rientro nella categoria 2) Mi sa che tu sei nella 1) 😂 Ovviamente nulla di male, ma per dire che non è detto che ci sia sempre da smadonnare, dipende dall'approccio
  6. Anche io non ci ho mai guardato e pensavo che la serpentina non fosse distribuita su tutto il piatto (anzi pensavo che a riscaldare fosse quella roba buttata lì con lo scotch 😅). In questo caso ovviamente mettere la piastra in rame, è inutile 😊
  7. Altra soluzione potrebbe essere quella di sostituire la lastra di di serie in alluminio, con una in rame
  8. Oltre a quanto già giustamente consigliato hai controllato bene-bene di non aver cambiato per sbaglio qualche setting sullo slicer? Purtroppo a volte capita di avere una spunta nel posto sbagliato e se non ci fai caso, rischi di diventare matto...
  9. Breve aggiornamento, visto che può essere utile ad altri. Confermo, come dice KR (ovviamente non ne dubitavo, ma ho comunque fatto una prova 😊), che l’attack non attacca bene sul pla+ Mentre l’adesivo poliuretanico che ho usato ha fatto egregiamente il suo lavoro (penso possa essere una buona alternativa al vinavil, se non si trova quello da esterno). Stranamente però attaccava al film estensibile (una volta erano in pe a bassa densità, può essere che abbiano cambiato materiale, non so…), ma ho trovato un modo che credo valga la pena essere condiviso: ho mascherato i fermi con nastro di carta e gli ho dato un velo di lubrificante a secco al ptfe. Così non ho avuto alcuna adesione tra il collante e i fermi, che si sono staccati senza sforzo. Qualche foto (si vedono anche i prodotti che ho usato)
  10. Come giustamente dici, basterebbe fare il primo e l’ultimo layer, del secondo oggetto, alti la metà, ma alla fine non so che utilità possa avere: se devi fare un incastro fisso lo incolli, un incastro mobile alla lunga non terrebbe (a furia di muoverlo prenderebbe gioco). Potrebbe essere invece utile se uno dovesse avere un accoppiamento con poco gioco su due pezzi che devono scorrere in senso longitudinale ai layer, ma la plastica in generale non è adatta a piani di scorrimento, quindi non so quante applicazioni possa avere
  11. Sono passato da Leroy Merlin: non ho trovato una colla vinilica D4 (al max avevano D3). Ho trovato invece una poliuretanica monocomponente D4 (la danno per legno e plastiche, tranne pe, ptfe, ecc). Provo con questa, almeno posso “mascherare” facilmente con il film estensibile (pe) @Tanbruk quando faccio gli incastri lascio un gioco di un decimo, così ha una buona interferenza. Però essendo l’accoppiamento di due stampe fatte di strati, tendono ad accoppiarsi sfalsate di mezzo strato (il layer ha profilo curvo, quindi una stampa cerca di incastrarsi nelle gole dei layer dell’altra). Bisogna tenere ben premuta la zona di giunzione per evitare leggeri sfalsamenti ed essendo le lastre sottili, se non schiacci vicino, possono flettere. Ovviamente 6 centesimi max di sfalsamento sono accettabili… quindi per ora provo con la colla poliuretanica, se non va compro online quella vinilica e come estrema ratio proverò la tua soluzione 👍
  12. Si ma: - avrei dovuto prevedere lo spazio per la "palla" del rivetto sul paraurti, che è già finito (e verniciato, non ho voglia di forarlo) - il portatarga, per esigenze tecniche, è molto sottile (appena 2 mm), quindi c'è poco spazio per far combaciare i lembi ed incassare il rivetto (deve essere incassato o darebbe fastidio alla targa) - ma soprattutto, quello che mi ha fermato, è che il portatarga ha il bordo a sbalzo, quindi potevo stamparlo solo con la faccia a vista in alto. Per fare i lembi sovrapponibili e che rimanessero pareggiati da assemblati, avrei dovuto studiare un modo per fare un lembo sollevato dal piano di stampa (un supporto o simili), ma diventava troppo sbattimento per un semplice portatarga (sono pigro 😂 ) Se intendi la parte con la scritta, è stata carteggiata: ho fatto la scritta in bassorilievo, l'ho verniciata e poi ho carteggiato il tutto per fare venire fuori la scritta e pareggiare la superficie a vista. Se invece intendi l'interno non a vista, ho usato solo la funzione monotonica di Cura
  13. Ho costruito un paraurti da fuoristrada e gli ho “regalato” un portatarga su misura. https://ibb.co/2tm98Tq https://ibb.co/SyyyNJc L’ho dovuto stampare in 3 pezzi e ora ho il problema di attaccarli. Comunque ci saranno anche i rivetti che tengono la targa, quindi mi basta qualcosa che li tenga insieme Voleva essere solo una prova in pla, per poi rifarlo il petg, ma mi è venuto bene al primo colpo e per ora ho deciso di tenerlo così 😁 Andrà poi verniciato tutto di trasparente opaco per uniformare l’aspetto
  14. Purtroppo è una cosa che starà all'esterno, le colle viniliche sono solubili in acqua Magari provo con l'acetone, come consigliava qualcuno su un altro thread§ Edit: ho visto che ci sono dei vinavil resistenti all'acqua, provo quello?
  15. Ciao, domanda banale, ma non so la risposta: il cianoacrilato attacca su tutto? Mi serve qualcosa su cui non attacchi. Versione lunga: devo incollare delle stampe in pla+, in modo però che siano perfettamente complanari. Ho quindi pensato di incollare i bordi e fermare le lastre tra due pesi, che le tenga allineate mentre asciuga. Il problema è che ovviamente spennellando il bordo un po' di attack sborderà e si attaccherà ai due pesi che devono tenere le facce allineate. Mi servirebbe qualcosa di interporre su cui non attacca il cianoacrilato. Per esempio per la resina epossidica si usa il polietilene. Che voi sappiate, esiste qualcosa di simile per il cianoacrilato? Grazie
  16. SunTzu

    Atomstack M4

    Concordo, avevo pensato anche a fare degli stencil (ma vernicerei spray, per una finitura migliore). Però ho anche visto che il PVC normalmente non si taglia laser (forse è proprio vietato a livello industriale?), perchè sprigiona acido cloridrico (tra gli altri). Però guarda caso, l'acido cloridrico attacca l'alluminio 😎 Non è che applicando un adesivo in pvc sull'alluminio, poi magari si incide? (Non mollo.... 😂)
  17. SunTzu

    Atomstack M4

    In effetti, non ci avevo pensato… 😊😅 Le soluzioni alternative che proponi, le ho già più o meno valutate, ma hanno tutte delle controindicazioni, per il tipo di cose che voglio fare: sto preparando un fuoristrada e sarebbe bello poter marcare alcuni pezzi che costruisco, solo che a volte sono grossi e quindi andrebbero marcati prima della saldatura. Poi con il tempo, se avessi buoni risultati, mi piacerebbe anche fare la plancia di guida, con tutti i comandi.. e quando farò il modulo da viaggio/campeggio avrò un sacco di quadretti e servizi da gestire con etichette o simili. Però se diventa troppo complicato, tanto vale farlo fare da un professionista (la voglia di fare c’è, ma manca il tempo purtroppo).
  18. SunTzu

    Atomstack M4

    Scusate il doppio post. Stavo editando ma veniva su un casino.... Ho pensato un po' alla questione marcatura e sul perchè non viene su Al e mi sono dato una risposta. Secondo me abbiamo due/tre problemi: 1) L'alluminio conduce bene il calore, quindi ci vuole una certa potenza. Ma il rame lo conduce ancora meglio e a me risulta che quest'ultimo si possa marcare con molte meno difficoltà 2) E' molto lucido, quindi il laser rimbalza, ma come sappiamo, basta verniciarlo con qualcosa di scuro Questi sono problemi noti. Ma non ho mai letto da nessuna parte, quello che secondo me è il motivo principale: l'ossido di alluminio (allumina) che si forma naturalmente all'aria (un film molto sottile, che inizia a comparire entro pochi minuti dal contatto dell'alluminio con aria) è un refrattario che fonde a temperature 3/4 volte più alte di quelle dell'alluminio (2000°C). Infatti l'allumina viene normalmente eliminata per la saldatura e la verniciatura ed è usata come refrattario nell'industria. Secondo me per marcare l'alluminio, bisogna togliere l'ossido prima. Poi però credo che sia necessario proteggerlo dalla successiva ossidazione. Io farei un tentativo di questo tipo: 1) Passare un pezzetto di Al con carta fine (500) 2) Pulire bene con acetone 3) Ricoprire con un antiossidante. Proverei con la lacca, che abbiamo tutti in casa per la stampa (ma forse anche il grasso va bene, senza successiva verniciatura) 4) Verniciare di nero spray 5) Provare a marcare In alternativa, forse meglio ancora: si possono sostituire i punti 3/4 con una soluzione di grafite e alcool (si prende una mina di matita, la si fa in polvere in un pestello, ci si aggiunge un po' d'alcool e si fa una pasta molto liquida), che poi si da a pennello sul pezzo di Al da marcare. Probabilmente questo è il primo test che farei, successivamente, in caso di fallimento totale, passerei all'attacco con acido.
  19. SunTzu

    Atomstack M4

    @Ziki00Spesso i laser fibra hanno optional per incisioni su solidi di rotazione (i rulli che dici servono a quello) @Killrob Mi sa che il grasso non funziona. Io proverei qualcosa che attacca l'alluminio chimicamente: se ci fosse un chimico sul forum, potrebbe darci qualche dritta 😄 Se dovessi provare di mia iniziativa, tenterei con un blando acido, qualcosa che attacchi l'alluminio se scaldato ad un certa temperatura. p.s. non so se avevi visto questo: usano uno spray specifico per marcatura su metallo, però abbinato ad un laser fibra.
  20. SunTzu

    Atomstack M4

    Si, vero. Ma poi devi trovare un sw che gestisca sia lo specchio che lo stepper. Nulla di impossibile, ma forse un po' complicato
  21. SunTzu

    Atomstack M4

    Si, l'area di lavoro è davvero piccola. Però per come è fatta, si può spostare in punti diversi e continuare lo stesso disegno. Diventa un lavoro eterno e credo sia quasi impossibile allineare i bordi per un disegno contiguo, ma se sono scritte o etichette, si può fare. Comunque ascolto Killrob e aspetto. Credo di avere ancora un paio di anni, prima che la scimmia mi uccida, si impossessi di casa mia e la riempia di roba inutile. Sarà dura ma resisterò 😃 p.s. @KR lo so che l'alluminio anodizzato si può fare con le diodo, ma volevo marcare roba che costruisco e saldo da me.
  22. Oltre a quello che ha detto giustamente Fonzy, le temperature mi paiono un po' alte. PLA di solito si stampa tra 200 e 210° e anche il piatto è troppo caldo. Forse diventando molto liquido, peggiora la situazione infiltrazioni?
  23. SunTzu

    Atomstack M4

    Lo dici, perchè con un cifra simile prendi un fibra cinese classico, con una superficie più ampia? Allora provo con un domanda diretta, anche se un po' OT (al max mi sgridi 😅): se tu avessi un scimmia seduta sulla spalla che ti ripete in continuazione che ti serve una macchina per marcare su alluminio, che cosa guarderesti? 😆 Ho visto che la Atomstack fa anche la x20 pro, con quad laser diodo da 20w di output, ma sono sempre più di 1000 euri di macchina e secondo me non è comunque adatta per marcare alluminio (ho visto video dove, senza fibra, si marca ma con il tempo va via)
  24. SunTzu

    Atomstack M4

    Non è ancora uscito (è in prevendita, credo), ma promette di essere un laser fibra portatile per la marcatura di tutti i metalli https://it.banggood.com/ATOMSTACK-M4-Fiber-Laser-Engraver-12000mm-or-S-Ultra-fast-Marking-Speed-Portable-Desktop-or-Handheld-2-in-1-High-Precision-Industrial-Grade-Marking-Machine-p-1965058.html Il costo è importante e la superficie di lavoro molto piccola, però ha il vantaggio che si può spostare facilmente (se non si fanno disegni contigui, si può dividere la superficie di lavoro e marcarla in tempi diversi). Sostengono che funzioni anche su alluminio. Idee, considerazioni? p.s. come si nota, non mi è ancora passata la scimmia 😄
  25. Ho verificato le potenze ottiche, ed in effetti credo che per quelli a diodo al max si arrivi agli 11w del laser Neje. Ho trovato anche dei laser diodo da 20-30w ma costano quasi come un fibra e non avrebbe senso… https://www.endurance-lasers.com Per quel che riguarda l’intruglio, credo che per gli acciai vada bene qualsiasi cosa che lasci un deposito carbonioso (come il grasso, appunto) perché il carbonio si lega facilmente con il ferro. Per fare altrettanto con l’alluminio bisognerebbe cercare un prodotto che reagisca chimicamente. Forse un ossidante oppure un acido? Ho voglia di fare un po’ di prove, ma non di buttare 500 € 😂
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