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ZORTRAX M200?


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Credo ci sia prima di tutto un fattore di scelta filosofica nell'acquisto di una macchina come la Zortrax o un prodotto di prezzo equivalente più "open", se decidi che ti può star bene la chiusura del sistema polacco (che non è negativo, ha semplicemente i suoi pro e i suoi contro) probabilmente la Zortrax è uno dei migliori prodotti che tu possa acquistare come rapporto qualità prezzo e non solo.


Non credo che non si riescano ad ottenere stampe di qualità paragonabile con altre macchine, semplicemente c'è bisogno di litigare con un numero talmente elevato di variabili (prima di tutto quelle che si porta dietro il materiale non standardizzato) che lo rende teoricamente possibile dopo un numero incredibile di prove.


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Hai centrato il punto Leo.


Non è impossibile (rimane cmq molto difficile) raggiungere la qualità della Z., ma con questa stampi da subito al meglio (anche perchè tecnicamente è costruita meglio, non scordiamocelo, permettendo una precisione che le altre non potrebbero raggiungere nemmeno a volerlo, vedi chassis pressofuso, elettronica a 32 bit e motori a 1/128 di passo), senza dover perdere 6 mesi a trovare la soluzione ottimale. ;)


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  • 4 settimane dopo...

Qualche chiarimento sulle Zortrax...


 


Il telaio è realizzato in duralluminio, ma non è come descritto altrove "pressofuso". E' costruito con lamiere 3 mm tagliate al laser, elettrosaldate (internamente e in modo invisibile) e bonificate. Ovvero, un pezzo unico di duralluminio (Ergal) che non ha bulloni che si possano allentare. Questa soluzione (unica nelle stampanti 3D) conferisce alla macchina una rigidità eccezionale, premessa indispensabile per ottenere buone stampe.


La vite Z è di tipo a ricircolo, con chiocciola precaricata, come quelle usate nei sistemi CNC di fascia alta. Anche questa è una soluzione poco comune nelle stampanti, a causa dell'elevato costo di questo componente. La vite a ricircolo offre il vantaggio di un sistema a gioco zero e senza attrito.


Le 2 guide Z sono di notevole spessore (12 mm), rettificate e lappate. Su queste scorrono 4 massicce boccole in acciaio inox, sempre a ricircolo.


Il piano di lavoro è a 4 strati: una superficie microforata (sostituibile) che garantisce senza l'uso di lacche e colle varie l'adesione del materiale, solidale con un piano riscaldato in alluminio da 3 mm a rimozione magnetica. Quest'ultimo è montato su 3 viti di regolazione micrometriche a loro volta fissate su un piano in alluminio da 6 mm, ulteriormente rinforzato da due barre verticali da 15 x 6 mm. L'intero movimento Z è robustissimo e non richiede allineamenti periodici. Sia la vite senza fine, sia le guide verticali sono fissate in basso e in alto da 6 massicci blocchi in duralluminio.


 


Il movimento XY avviene su quattro guide in acciaio inox rettificato e lappato (anziché 2 come nella norma) per evitare la torsione del gruppo di stampa. Altre quattro barre perimetrali vengono usate per lo scorrimento del gruppo nelle due direzioni, il tutto su boccole a ricircolo.


 


L'estrusore è All Metal, a caricamento automatico, e raggiunge la temperatura di esercizio di 360°, in grado di fondere qualsiasi filamento in commercio.


Il pignone è in Inox, a denti dritti, per evitare problemi di trascinamento del filamento.


Tutta la meccanica è curata in modo eccezionale. Non sono presenti componenti meccanici in plastica.


I movimenti minimi sono di 1,5 micron sugli assi XY e di 1,25 micron sull'asse Z.


 


L'elettronica è basata su processore Arm Cortex 32 bit,con i motori pilotati con microstep 1/128 (non 1/64 come scritto in precedenza), record assoluto per le stampanti 3D.


Il piano di lavoro è autolivellante, con sensore capacimetrico.


La macchina utilizza normalmente una scheda SD ed un display/jog ad alta risoluzione per le stampe. E' comunque dotata di presa USB e l'hardware include un modulo WiFi (al momento non ancora tuttavia supportato dal software).


 


Il programma di slicing (Z-Suite) è dedicato, ed i parametri sono già completamente predisposti per stampe di grande qualità utilizzando i filamenti Zortrax.


E' possibile impiegare altri filamenti a condizione che si tratti di materiali di buona qualità conformi con i parametri (es. temperatura, viscosità) dei filamenti originali (che peraltro hanno costi assolutamente allineati al mercato). La scelta di impiegare filamenti dedicati non è tanto determinata dall'intento di vendere filamenti, quanto da quello di evitare problemi agli utenti e garantire una qualità ottimale.


Nel caso si utilizzino filamenti di terze parti e ciò determini problemi al gruppo di estrusione, la garanzia viene invalidata (in generale tutti i produttori si tutelano nel caso di utilizzo improprio).


 


Le M200 sono soltanto nere, e disponibili in un unico modello, con un volume di stampa di 200x200x185 mm.


 


Zortrax è al momento recensita dalla comunità 3D Hubs (oltre 9900 hub di stampa nel mondo) come la stampante FDM migliore in assoluto. In una recente ulteriore classifica 3D Hubs riferita all'affidabilità, Zortrax si conferma ancora al primo posto, con il più basso numero di stampe fallite, rispetto a tutti gli altri modelli presi in considerazione.


 


Ecco, mi pare che questo sia tutto quello che c'è da sapere su queste ottime macchine. Le M200 sono disponibili presso i nostri magazzini in pronta consegna al prezzo di 1650€ + IVA. L'assistenza tecnica e la garanzia vengono erogate in Italia.

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Ho visto le stampe prodotte da questa macchina e devo dire che sono veramente degne di nota, tanto da essere la miglior candidata per poter stampare in proprio modellini architettonici dei miei progetti, qualcuno ha esperienza in merito?


 


In generale mi chiedo se (non ho una stampante 3d e mi sono affiancato alle sue applicazioni da poco tempo) per realizzare modellini di tipo architettonico non sia meglio, nonostante un minimo di assemblaggio finale, realizzare i modelli "aperti" ovvero con le pareti esterne adagiate sul piano x/y? In questo modo sfrutterei meglio l'avere un piano di appoggio stabile ed ampio oltre a poter stampare direttamente i serramenti (scala del modellino permettendo) degni di tal nome.


 


La maggior parte dei modelli che ho visto prodotto dai service di stampa sono, a mio avviso, impresentabili ad un cliente (il montante centrale dei serramenti è inguardabile ad esempio oppure le pareti hanno fin troppo evidenti i layer delle passate sull'asse z).


 


Nel mio lavoro mi occupo anche della realizzazione di rendering fotorealistici dei miei progetti quindi avrei il modello 3d quasi pronto, non realizzo e non ho mai fornito ai miei clienti modellini dei progetti realizzati con tecniche da modellista, tuttavia con la stampa 3d potrei offrire un servizio aggiuntivo.


 


Tanto per intenderci non pretendo che una stampante produca un risultato pronto all'uso ma non ho intenzione neppure di spenderci troppo tempo con stuccature ecc ecc alla fine si tratterebbe di sfruttare una cosa che ho già (il modello 3d) ed offrire (non sempre) un prodotto più completo ma comunque complementare e presentabile (o accessorio) alla mia attività principale (il progettista).


 


Grazie,


Alessandro


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Sicuramente realizzare modelli aperti ("muri" da assemblare) è molto produttiva, e fa risparmiare molto tempo e materiale.


Le macchine Zortrax sono molto accurate, e l'assemblaggio può essere facilitato da opportuni incastri.


Stampando le pareti sul piano XY è possibile realizzare svariate finiture (es. tegole, muri in legno, cortina etc.), oltre a realistici infissi. Questi ultimi possono anche essere realizzati a parte ad "incastro" (mostre con infissi mobili) in modo che le porte/finestre possano essere aperte e chiuse.


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Ho visto le stampe prodotte da questa macchina e devo dire che sono veramente degne di nota, tanto da essere la miglior candidata per poter stampare in proprio modellini architettonici dei miei progetti, qualcuno ha esperienza in merito?

 

In generale mi chiedo se (non ho una stampante 3d e mi sono affiancato alle sue applicazioni da poco tempo) per realizzare modellini di tipo architettonico non sia meglio, nonostante un minimo di assemblaggio finale, realizzare i modelli "aperti" ovvero con le pareti esterne adagiate sul piano x/y? In questo modo sfrutterei meglio l'avere un piano di appoggio stabile ed ampio oltre a poter stampare direttamente i serramenti (scala del modellino permettendo) degni di tal nome.

 

La maggior parte dei modelli che ho visto prodotto dai service di stampa sono, a mio avviso, impresentabili ad un cliente (il montante centrale dei serramenti è inguardabile ad esempio oppure le pareti hanno fin troppo evidenti i layer delle passate sull'asse z).

 

Nel mio lavoro mi occupo anche della realizzazione di rendering fotorealistici dei miei progetti quindi avrei il modello 3d quasi pronto, non realizzo e non ho mai fornito ai miei clienti modellini dei progetti realizzati con tecniche da modellista, tuttavia con la stampa 3d potrei offrire un servizio aggiuntivo.

 

Tanto per intenderci non pretendo che una stampante produca un risultato pronto all'uso ma non ho intenzione neppure di spenderci troppo tempo con stuccature ecc ecc alla fine si tratterebbe di sfruttare una cosa che ho già (il modello 3d) ed offrire (non sempre) un prodotto più completo ma comunque complementare e presentabile (o accessorio) alla mia attività principale (il progettista).

 

Grazie,

Alessandro

Con la Zortrax hai dei risultati di stampa che difficilmente puoi vedere in giro. Stampando a 0,09 micron i layer sono quasi impercettibili, il risultato appare molto pulito e sicuramente ottimo per lavori di tipo architettonico....e non hai grosse necessità di utilizzare stucchi ecc.. Io al momento non ho nulla da mostrare in tal senso perché i miei soggetti sono di tipo scientifico-naturalistico...ma tanto per farti un idea ti allego uno dei soggetti che ho stampato recentemente a 0,190 micron

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