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Materiale flessibile per la Zortrax


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Giusto, ma con la maggior parte delle stampanti si hanno dei problemi a stampare con il  PLA, figuriamoci con naylon o gomma!

Cmq non ci credo che Zortrax non esci con qualche altro tipo di materiale..

Sul fatto che dici che con la maggior parte delle stampanti che ha problemi a stampare il PLA non concordo con te ! Semai e' l'ABS che in generale puo' avere qualche problema in piu' del PLA !   :D   Alessandro

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Partecipo alla discussione per fornire qualche chiarimento in più sulla Zortrax e sulle possibilità di stampare vari materiali, argomento più volte dibattuto spesso attraverso lapidarie asserzioni senza fondamento. 
 

Premesso che formalmente la garanzia decade nel caso di utilizzo di materiali terze parti o modifiche alla macchina, va immediatamente sottolineata la motivazione di tale scelta da parte del costruttore.
Semplice. Fare in modo che gli utenti possano ottenere sempre risultati ottimali, e che il supporto tecnico non sia appesantito da richieste di intervento dovute all'utilizzo di filamenti di scarsa qualità o modifiche hardware approssimate.

In sostanza, Zortrax si preoccupa di conservare la ben meritata reputazione di produrre una macchina estremamente affidabile, facile da usare, capace di realizzare stampe con una costante, elevata qualità.

I materiali targati Zortrax (Z-ABS, Z-ULTRAT, Z-HIPS, Z-GLASS e Z-PETG) sono offerti a prezzi assolutamente concorrenziali rispetto al livello qualitativo che li contraddistingue. Comparandoli con altri materiali proprietari (es. StrataSys, MakerBot, 3DSystems, XYZ etc.), o con filamenti premium forniti da primari produttori (Orbi-Tech, Taluman, TreeDfilaments) il costo risulta quasi sempre nettamente inferiore.

 

Detto questo, va sottolineato anche che, a differenza di altre stampanti, le bobine non sono protette da dispositivi elettronici (es. chip) o meccanici (es. cartridge), e la stessa macchina è in effetti estremamente accessibile per apportare eventuali modifiche.

In pratica, qualsiasi filamento con diametro 1.75 può essere utilizzato. Resta il fatto che la temperatura di estrusione non è regolabile da parte dell'utente attraverso parametri accessibili, ma è legata a profili "fissi" corrispondenti al tipo di materiale utilizzato.

Di conseguenza, volendo impiegare un filamento terze parti, è sufficiente accertarsi che la temperatura raccomandata di estrusione sia compatibile con quella di uno dei cinque profili disponibili, e selezionare quest'ultimo per stampare.

Non solo. Utilizzando un dispositivo elettronico che può essere interposto tra il gruppo di stampa e il cavo di connessione alla mainboard, la temperatura di esercizio può essere variata sino a +/- 90° rispetto a quella prevista dal profilo corrente. Ciò consente di utilizzare praticamente qualsiasi filamento in commercio, considerando che è possibile sfruttare un range di temperature che va da circa 160 a circa 360°. Unitamente alle peculiari caratteristiche del piano di stampa microforato, che migliora l'adesione del modello in tutte le circostanze, è possibile stampare anche materiali estremamente difficoltosi per altre stampanti, quali poliammidi a catena corta e lunga, materiali caricati, P-Lene etc. L'unico vero rischio reale è quello di intasare l'ugello utilizzando temperature inappropriate, problema facilmente risolvibile pulendolo o nella peggiore delle ipotesi sostituendolo.

 

Questo è quanto. I "detrattori" della M200 si ostinano a sottolineare in ogni circostanza le limitazioni imposte dalla scelta di fornire un sistema chiuso, non riuscendo a trovare nulla da ridire sulla qualità delle stampe. Ma nei fatti praticamente queste limitazioni non esistono.

 

Le mie personali considerazioni

  • Il "sistema chiuso" è a tutti gli effetti una ottima soluzione per garantire una qualità di stampa costante ed ottimale, ottenibile da qualsiasi utente, compresi quelli alle prime esperienze, senza alcuno sforzo e senza la necessità di lunghe e frustranti sperimentazioni. E' di conseguenza di gran lunga da considerare un vantaggio.
    Un rapido esempio: la possibilità di scegliere valori qualsiasi per lo spessore pareti o l'altezza dei layer offerta dalla maggior parte degli slicer Open Source è in realtà una trappola: i valori dovrebbero essere compatibili con il passo della vite senza fine, i microstep dei motori, il diametro dell'ugello etc. Ovvero, per prestazioni ottimali lo slicer dovrebbe consentire una limitata scelta di parametri specifici per ciascuna particolare macchina, oppure l'utente dovrebbe essere consapevole, a livello "ingegneristico" delle caratteristiche meccaniche ed elettroniche della macchina che sta usando ed impiegare soltanto parametri multipli di particolari valori etc. 
     
  • La gamma di materiali offerti da Zortrax copre tutte le esigenze fondamentali, con costi assolutamente ragionevoli, ed assicura una perfetta finitura, un agevole distacco dei supporti ed un'esperienza di utilizzo della macchina libera da quei noiosi interventi di manutenzione che frequentemente affliggono le macchine Open Source. Usare materiali originali è la scelta che suggerisco a chiunque voglia evitare qualsiasi potenziale problema, contando su una macchina che stampa sempre bene.
     
  • Per chi non si cura della garanzia, e desidera sfruttare le sue eccellenti prestazioni anche con altri materiali, colori etc., o semplicemente effettuare sperimentazioni, le presunte "limitazioni" sono in ogni caso superabili con estrema facilità.
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Grazie per la tua spiegazione.

Sono considerazioni che condivido appieno e anche per questo penso che opterò per la Zortrax.

A me serve un sistema professionale che non mi faccia impazzire.

Gli esperimenti li devo fare già per i contenuti del mio lavoro e non ho certo l'esigenza di fare il pioniere anche per la stampa. :)

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Premesso che formalmente la garanzia decade nel caso di utilizzo di materiali terze parti o modifiche alla macchina, va immediatamente sottolineata la motivazione di tale scelta da parte del costruttore.

Semplice. Fare in modo che gli utenti possano ottenere sempre risultati ottimali, e che il supporto tecnico non sia appesantito da richieste di intervento dovute all'utilizzo di filamenti di scarsa qualità o modifiche hardware approssimate.

In sostanza, Zortrax si preoccupa di conservare la ben meritata reputazione di produrre una macchina estremamente affidabile, facile da usare, capace di realizzare stampe con una costante, elevata qualità.

I materiali targati Zortrax (Z-ABS, Z-ULTRAT, Z-HIPS, Z-GLASS e Z-PETG) sono offerti a prezzi assolutamente concorrenziali rispetto al livello qualitativo che li contraddistingue. Comparandoli con altri materiali proprietari (es. StrataSys, MakerBot, 3DSystems, XYZ etc.), o con filamenti premium forniti da primari produttori (Orbi-Tech, Taluman, TreeDfilaments) il costo risulta quasi sempre nettamente inferiore.

 

Detto questo, va sottolineato anche che, a differenza di altre stampanti, le bobine non sono protette da dispositivi elettronici (es. chip) o meccanici (es. cartridge), e la stessa macchina è in effetti estremamente accessibile per apportare eventuali modifiche.

In pratica, qualsiasi filamento con diametro 1.75 può essere utilizzato. Resta il fatto che la temperatura di estrusione non è regolabile da parte dell'utente attraverso parametri accessibili, ma è legata a profili "fissi" corrispondenti al tipo di materiale utilizzato.

Di conseguenza, volendo impiegare un filamento terze parti, è sufficiente accertarsi che la temperatura raccomandata di estrusione sia compatibile con quella di uno dei cinque profili disponibili, e selezionare quest'ultimo per stampare.

Non solo. Utilizzando un dispositivo elettronico che può essere interposto tra il gruppo di stampa e il cavo di connessione alla mainboard, la temperatura di esercizio può essere variata sino a +/- 90° rispetto a quella prevista dal profilo corrente. Ciò consente di utilizzare praticamente qualsiasi filamento in commercio, considerando che è possibile sfruttare un range di temperature che va da circa 160 a circa 360°. Unitamente alle peculiari caratteristiche del piano di stampa microforato, che migliora l'adesione del modello in tutte le circostanze, è possibile stampare anche materiali estremamente difficoltosi per altre stampanti, quali poliammidi a catena corta e lunga, materiali caricati, P-Lene etc. L'unico vero rischio reale è quello di intasare l'ugello utilizzando temperature inappropriate, problema facilmente risolvibile pulendolo o nella peggiore delle ipotesi sostituendolo.

 

Questo è quanto. I "detrattori" della M200 si ostinano a sottolineare in ogni circostanza le limitazioni imposte dalla scelta di fornire un sistema chiuso, non riuscendo a trovare nulla da ridire sulla qualità delle stampe. Ma nei fatti praticamente queste limitazioni non esistono.

 

Le mie personali considerazioni

  • Il "sistema chiuso" è a tutti gli effetti una ottima soluzione per garantire una qualità di stampa costante ed ottimale, ottenibile da qualsiasi utente, compresi quelli alle prime esperienze, senza alcuno sforzo e senza la necessità di lunghe e frustranti sperimentazioni. E' di conseguenza di gran lunga da considerare un vantaggio.

    Un rapido esempio: la possibilità di scegliere valori qualsiasi per lo spessore pareti o l'altezza dei layer offerta dalla maggior parte degli slicer Open Source è in realtà una trappola: i valori dovrebbero essere compatibili con il passo della vite senza fine, i microstep dei motori, il diametro dell'ugello etc. Ovvero, per prestazioni ottimali lo slicer dovrebbe consentire una limitata scelta di parametri specifici per ciascuna particolare macchina, oppure l'utente dovrebbe essere consapevole, a livello "ingegneristico" delle caratteristiche meccaniche ed elettroniche della macchina che sta usando ed impiegare soltanto parametri multipli di particolari valori etc. 

     

  • La gamma di materiali offerti da Zortrax copre tutte le esigenze fondamentali, con costi assolutamente ragionevoli, ed assicura una perfetta finitura, un agevole distacco dei supporti ed un'esperienza di utilizzo della macchina libera da quei noiosi interventi di manutenzione che frequentemente affliggono le macchine Open Source. Usare materiali originali è la scelta che suggerisco a chiunque voglia evitare qualsiasi potenziale problema, contando su una macchina che stampa sempre bene.

     

  • Per chi non si cura della garanzia, e desidera sfruttare le sue eccellenti prestazioni anche con altri materiali, colori etc., o semplicemente effettuare sperimentazioni, le presunte "limitazioni" sono in ogni caso superabili con estrema facilità.

Ciao  Share !  :D  ti ho mandato un messaggio pvt riguardo alla bachelite , lo hai letto ?? :D  Alessandro 

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