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come si comporta il PLA


Killrob

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Il 8/7/2021 at 23:04, Killrob ha scritto:

questo sarebbe l'ennesimo pezzo in PLA che va a contatto con l'acqua, ho fatto diversi sottovasi e vasi da fiori in PLA che non hanno nessun problema

Sono certo che i tuoi pezzi (come i miei) non hanno nessuno problema a contenere l’acqua. Così come i supporti fatti da @eaman. Infatti, come dicevo in un mio post precedente, anche un coppo di carta riesce a contenere dell’acqua ma... per quanto tempo?!

Da questo, essendo il PLA una sostanza igroscopica (ci hanno fatto  con l’utilità degli essiccatori! 🤣), se esposto per lungo periodo all’acqua, secondo me, viene accelerato il processo di deterioramento (se cerchi in rete ci sono varie prove che dimostrano come un filamento esposto ad umidità - ovvero acqua - diventa fragile). Quindi, proteggerlo in maniera adeguata dovrebbe prevenire questo rapido deterioramento.

Nel tuo caso specifico, oltre l’acqua c’è anche il cloro che sinceramente non saprei come reagisca a livello chimico con la composizione (chimica) del PLA.

Questa è la ratio con cui ho agito io (forse sbagliando) e, come dicevo, sperimentare sicuramente ci porta ad imparare cose nuove.

Ovviamente, tutto questo, non per convincerti che hai sbagliato ma per confrontarci! Perché con il confronto sincero attraverso uno strumento come questo forum, credo che tutti noi si possa solo migliorare ampliando le proprie esperienze con quelle degl’altri. 😉

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3 ore fa, il_cosmo ha scritto:

Sono certo che i tuoi pezzi (come i miei) non hanno nessuno problema a contenere l’acqua. Così come i supporti fatti da @eaman. Infatti, come dicevo in un mio post precedente, anche un coppo di carta riesce a contenere dell’acqua ma... per quanto tempo?!

Da questo, essendo il PLA una sostanza igroscopica (ci hanno fatto  con l’utilità degli essiccatori! 🤣), se esposto per lungo periodo all’acqua, secondo me, viene accelerato il processo di deterioramento (se cerchi in rete ci sono varie prove che dimostrano come un filamento esposto ad umidità - ovvero acqua - diventa fragile). Quindi, proteggerlo in maniera adeguata dovrebbe prevenire questo rapido deterioramento.

Nel tuo caso specifico, oltre l’acqua c’è anche il cloro che sinceramente non saprei come reagisca a livello chimico con la composizione (chimica) del PLA.

Questa è la ratio con cui ho agito io (forse sbagliando) e, come dicevo, sperimentare sicuramente ci porta ad imparare cose nuove.

Ovviamente, tutto questo, non per convincerti che hai sbagliato ma per confrontarci! Perché con il confronto sincero attraverso uno strumento come questo forum, credo che tutti noi si possa solo migliorare ampliando le proprie esperienze con quelle degl’altri. 😉

certo che è per confrontarsi, altrimenti non mi sarei iscritto a questo forum e non avrei aperto questa discussione.

La mia esperienza la momento mi dice che sono 2 anni che ho un sottovaso in PLA esposto alle intemperie (è in giardino) che non ha fatto una piega, è anche cascato dal tavolo un paio di volte a mia moglie mentre cambiava il vaso alla pianta e non si è nemmeno scheggiato.

Quindi gli esperimenti di tenuta e durata del PLA alle varie situazioni vanno avanti 😉

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  • 4 settimane dopo...
Il 5/7/2021 at 10:33, eaman ha scritto:

parte con una menata su cosa sia "biodegradabile".

il punto è che la menata è obbligatoria perchè non tutti hanno ben chiaro cosa voglia dire e il 99% pensa che biodegradabile = sciogliere in acqua. Ad ogni modo si il mio test è stato metterli in acqua e basta, che altro ci vuole per far vedere che non si scioglie in acqua ? 🙂 🙂 

Ho sentito clienti che mi hanno chiamati disperati dicendo "mi è finita la stampa in PLA sotto l'acqua, ora devo buttare tutto vero ? "

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2 ore fa, Help3d ha scritto:

il punto è che la menata è obbligatoria perchè non tutti hanno ben chiaro cosa voglia dire e il 99% pensa che biodegradabile = sciogliere in acqua. Ad ogni modo si il mio test è stato metterli in acqua e basta, che altro ci vuole per far vedere che non si scioglie in acqua ? 🙂 🙂 

Ho sentito clienti che mi hanno chiamati disperati dicendo "mi è finita la stampa in PLA sotto l'acqua, ora devo buttare tutto vero ? "

La parte utile (che c'era in uno dei link che ho postato) e' che il PLA assorbendo e poi rilasciando umidita' dovrebbe avere un cambiamento delle proprieta' meccaniche (era una cosa tipo deterioramento del 30% di resistenza).

Aggiornamento: quel porta spugne che ho fatto e' ancora in forma, non si e' biodegradato 😉

Pero' le giunture tight fit che non ho incollato ci hanno mollato, quindi mi sa che a breve ci metto un po' di resina sia come collante che copertura.

BTW: complimenti per il sito e per tutti i materiali pubblicati 🙂

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