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Giugno è il mese degli Slicer!


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@i3D


 


Non capisco il perché milioni di persone dovrebbero in futuro stampare soltanto modelli scaricati da internet (oltretutto senza nemmeno comprenderli). E' come se i computer e le stampanti 2D dovessero venire usati soltanto per stampare ricerche scolastiche copiate da Wikipedia.


Pensi che le persone non possano imparare a modellare in 3D, così come hanno imparato a comporre un testo e stamparlo?


Molti programmi sono ormai particolarmente facili da usare, e anche se utilizzati in modo talvolta maldestro, sono sempre un punto di partenza per dare vita alle proprie idee. Poi si cresce, e col tempo quello che sembrava inarrivabile diventa dominio comune. Molta gente ritocca le foto fatte con gli smartphone con Photoshop (che una volta era un complicatissimo software per la prestampa offset). Molti artigiani usano macchine a controllo numerico, taglio laser, stampanti a sublimazione e altre tecnologie un tempo ritenute sofisticate e appannaggio di qualificati tecnici senza alcun imbarazzo.


 


Il punto è che mentre per la maggior parte delle tecnologie si è passati da prodotti in origine esclusivi, costosi, destinati a pochi ed in seguito divenuti prodotti di massa (vedi la fotografia digitale, la stampa a colori, gli scanner etc), nella stampa 3D "personale" c'è stato un approccio opposto. Si sono diffusi improbabili kit fatti di legno e assemblati con i fastner, macchine costruite con barre filettate o tenute insieme con i rivetti. Certo, questo ha portato ad una democratizzazione, ma anche ad una diffusa sfiducia (visti i problemi, i guasti, le calibrazioni etc.) verso la reale possibilità pratica di utilizzare queste macchine senza incappare in ostacoli insormontabili.


E' chiaro che se mi debbo concentrare sul "mezzo" posso investire meno sui contenuti. Molti utenti del forum, anziché stampare modelli passano il loro tempo a cercare il filamento ideale, a provare un nuovo estrusore o ad apportare modifiche al firmware.



Agli albori delle automobili, essendo complicato metterle in moto, e ancora più complicato farle fermare o andare nella direzione voluta, non si pensava che potessero venire utilizzate per un viaggio: erano più una curiosità. Oggi si può fare il giro del mondo con una 500, e forse senza troppi problemi.


Quando le stampanti 3D diventeranno (in qualche caso già lo sono) strumenti affidabili, gestibili con dei software che non richiedono tre lauree per essere usati, l'attenzione si sposterà dalla macchina a quello che con la macchina si può realizzare. Esattamente così come oggi possiamo scrivere un romanzo con un computer, senza preoccuparci affatto di come stamparlo.


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Ciao.


Guarda, non ho mai scritto che le persone non possano imparare a modellare 3D. E' un'idea tua.


 


Anzi, invito chi vuole saperne di più a scaricarsi le trial version di noti software per la modellazione, alcuni hanno un tutorial interno così efficace da poter essere letto anche senza particolari cognizioni iniziali.


Una volta eseguite tutte lelezioni si è già in grado di modellare in autonomia le proprie parti 3D. Poi per passarle alla printer basta fare: salva come .STL.


 


Per il resto del discorso non ti seguo, ma rispetto la tua opinione. Buona giornata!


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@Steelform


 


Ciao. Infatti non mi riferivo a te, riguardo alla capacità di modellazione delle persone, ma ad un post di I3D. Quando nei post c'è un carattere @ seguito da un nickname, si sta rispondendo a quella persona.


Anch'io sono convinto che tutti possano modellare, e ho pubblicato oltre 30 link a programmi di modellazione gratuiti sul mio sito.

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@i3D

 

Non capisco il perché milioni di persone dovrebbero in futuro stampare soltanto modelli scaricati da internet (oltretutto senza nemmeno comprenderli). E' come se i computer e le stampanti 2D dovessero venire usati soltanto per stampare ricerche scolastiche copiate da Wikipedia.

Pensi che le persone non possano imparare a modellare in 3D, così come hanno imparato a comporre un testo e stamparlo?

Molti programmi sono ormai particolarmente facili da usare, e anche se utilizzati in modo talvolta maldestro, sono sempre un punto di partenza per dare vita alle proprie idee. Poi si cresce, e col tempo quello che sembrava inarrivabile diventa dominio comune. Molta gente ritocca le foto fatte con gli smartphone con Photoshop (che una volta era un complicatissimo software per la prestampa offset). Molti artigiani usano macchine a controllo numerico, taglio laser, stampanti a sublimazione e altre tecnologie un tempo ritenute sofisticate e appannaggio di qualificati tecnici senza alcun imbarazzo.

 

Il punto è che mentre per la maggior parte delle tecnologie si è passati da prodotti in origine esclusivi, costosi, destinati a pochi ed in seguito divenuti prodotti di massa (vedi la fotografia digitale, la stampa a colori, gli scanner etc), nella stampa 3D "personale" c'è stato un approccio opposto. Si sono diffusi improbabili kit fatti di legno e assemblati con i fastner, macchine costruite con barre filettate o tenute insieme con i rivetti. Certo, questo ha portato ad una democratizzazione, ma anche ad una diffusa sfiducia (visti i problemi, i guasti, le calibrazioni etc.) verso la reale possibilità pratica di utilizzare queste macchine senza incappare in ostacoli insormontabili.

E' chiaro che se mi debbo concentrare sul "mezzo" posso investire meno sui contenuti. Molti utenti del forum, anziché stampare modelli passano il loro tempo a cercare il filamento ideale, a provare un nuovo estrusore o ad apportare modifiche al firmware.

Agli albori delle automobili, essendo complicato metterle in moto, e ancora più complicato farle fermare o andare nella direzione voluta, non si pensava che potessero venire utilizzate per un viaggio: erano più una curiosità. Oggi si può fare il giro del mondo con una 500, e forse senza troppi problemi.

Quando le stampanti 3D diventeranno (in qualche caso già lo sono) strumenti affidabili, gestibili con dei software che non richiedono tre lauree per essere usati, l'attenzione si sposterà dalla macchina a quello che con la macchina si può realizzare. Esattamente così come oggi possiamo scrivere un romanzo con un computer, senza preoccuparci affatto di come stamparlo.

Pensi che le persone non possano imparare a modellare in 3D, così come hanno imparato a comporre un testo e stamparlo?

sicuramente possono imparare, come molta gente ha imparato a scaricare le app sul telefonino, una imparare presuppone impegno e dedizione e quindi fatica, una persona normalmente fà fatica per qualcosa, e la mia domanda è per cosa?...se ti riferisci a "senza nemmeno comprenderli è riferito a "consumare senza averne bisogno ...solo per il piacere di consumare"

Molti artigiani usano macchine a controllo numerico, taglio laser, stampanti a sublimazione e altre tecnologie un tempo ritenute sofisticate e appannaggio di qualificati tecnici senza alcun imbarazzo. Infatti normalmente una azienda piccola o grande si deve aggiornare e loro lo devono fare non per puro piacere, devono fare così perchè altrimenti perdono margini e fette di potenziale mercato.

Quando le stampanti 3D diventeranno (in qualche caso già lo sono) strumenti affidabili, gestibili con dei software che non richiedono tre lauree per essere usati, l'attenzione si sposterà dalla macchina a quello che con la macchina si può realizzare. Esattamente così come oggi possiamo scrivere un romanzo con un computer, senza preoccuparci affatto di come stamparlo.

già, poche persone, ovviamente tutti siamo potenziali creatori, con l'impegno e la dedizione (ed i capitali) si arriva ovunque.

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Credo (e spero) che la maggior parte degli utenti di questa comunità si diverta a stampare in 3D, e non consideri una fatica dover imparare. Anche scaricare, installare e far funzionare le App presuppone un qualche impegno (come qualsiasi cosa nella vita), ma questo non ha influito sul fatto che svariate centinaia di milioni di persone oggi scaricano App senza che gli sudi la fronte.
Le stampanti 3D sono economicamente oggi alla portata di tutti. Anche macchine con caratteristiche professionali costano quanto o meno di un buon computer. Non penso, anche in relazione alle proiezioni, che si tratterà di un fenomeno di portata limitata. 

La generazione attuale di studenti le inizierà ad usare per presentare progetti, proprio come oggi si porta a scuola una ricerca stampata su carta. Questa generazione, domani considererà queste macchine alla stessa stregua di un qualsiasi dispositivo di uso comune. L'industria rilascerà (a breve) macchine che non daranno problemi, fagocitando l'Open Source e spedendo il fenomeno Makers e i "cantinari" nei libri di storia. Cantinari... già, è una parola che ho già sentito. Erano chiamati così qualche anno fa gli assemblatori di computer. Tristemente scomparsi.

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Ciao Sharemind.


 


Non avevo ancora capito la gerarchia del tread, è facile confondersi. ^_^


 


OK, il tuo è un discorso ideologico.


 


Rispetto la tua opinione, non condivido queste affermazioni:


 


> Le stampanti 3D sono economicamente oggi alla portata di tutti.


 


direi di no, probabilmente il tuo parametro di riferimento è la tua condizione economica


 


Se poi consideriamo che una macchina 'appena passabile' costa attorno ai 600 euro al netto di bobine e compagnia.


 


<L'industria rilascerà (a breve) macchine che non daranno problemi,


 


bah, macchine nuove ce ne saranno sempre, però la grande industria ha già un pò 'mollato a mare' il discorso della stampa digitale, iniziando da Autodesk che dopo averci fatto un tentativo ne tratto le conclusioni e regalato il know-how


 


Nel panorama attuale dei costruttori le grandi industrie non ci sono, a parte 'quella' storica che ovviamente difende il suo primato.


Segno che hanno già valutato le potenzialità e non sono interessati.


 


Il resto sono ragazzi di buona volontà, ne conosco alcuni.


 


Diverso il discorso della stampa dei metalli.


Allo stato attuale una printer per metalli costa 600.000 euro mentre le prime macchine offerte dai cantinari (come li chiami :) ) vengono sotto i 5000 dollari.


Li si ci sono margini interessanti anche per le aziende.


 


 


Lasciando perdere 'le grandi industrie' delle quali invito tutti a impipparsene, quello che conta è lo spazio aperto per chi vuole mettersi in gioco.


 


Per quanto riguarda il consumer, la stampante 3D è un giocattolo che ha già perso molto del suo fascino.


Tornerà più avanti, quando sarà uno strumento intellettivamente davvero alla portata di tutti, ma ancora economicamente alla portata di alcuni.


Di lì non si scappa.


 


Tutto il resto che hai detto, studenti e tesine, sono d'accordo, esiste uno strumento in più.


 


Ciao!

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Alla portata di tutti in quanto parliamo di costi vicini a quelli di un televisore 4K, di un buon computer, di una decente fotocamera digitale, di un fine settimana di vacanza, dello smartphone di ultimo grido. E cioè, di oggetti che vengono considerati mass market.


 


Quando parliamo di grandi industrie non parliamo di Autodesk, che tutto è meno che un'industria, e non ha competenze proprie né facilities per costruire alcunché. Parliamo di Samsung, per esempio. Ma qualcuno tra i "ragazzi di buona volontà" come li chiami tu si muove rapidamente. Zortrax ha chiuso il primo quarter con un fatturato di 4 milioni di euro. Per essere un'azienda fondata da tre persone che ha spedito le prime stampanti un anno fa, non mi sembra che le cose siano così nere come le vedi.


 


Quanto agli studenti, tesi e tesine, era solo un esempio riferito a vaste masse di utenti. Per quanto mi riguarda, molti clienti operano già da tempo nel campo medicale, nell'industrial design, nella progettazione e sono soddisfattissimi di risolvere con investimenti modestissimi problematiche sinora irrisolte.

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Ciao Share,


 


rispetto molto la tua opinione, ma mi rendo conto che forse non leggi bene i miei messaggi.


 


Ho fatto almeno in un paio di occasioni una netta distinzione tra consumer e industrial grade, ma niente, non mi calcoli. :lol:


 


 


Vorrei chiederti un consiglio su come stampare una membrana di cui veramente non riesco a venire a capo.


E' un coperchietto di 100 mm che dovrebbe avere uno spessore infimo, tipo 0,5 mm, ma anche portandolo a 1 mm sto stampando un gomitolo (Il gatto sarà felice).


Forse devo piazzarlo in un modo diverso, o cambiare modello :wacko:


 


Aprirò un altro topic per non stracciare troppo il tread con i mie salti di palo in frasca. 

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Credo (e spero) che la maggior parte degli utenti di questa comunità si diverta a stampare in 3D, e non consideri una fatica dover imparare. Anche scaricare, installare e far funzionare le App presuppone un qualche impegno (come qualsiasi cosa nella vita), ma questo non ha influito sul fatto che svariate centinaia di milioni di persone oggi scaricano App senza che gli sudi la fronte.

Le stampanti 3D sono economicamente oggi alla portata di tutti. Anche macchine con caratteristiche professionali costano quanto o meno di un buon computer. Non penso, anche in relazione alle proiezioni, che si tratterà di un fenomeno di portata limitata. 

La generazione attuale di studenti le inizierà ad usare per presentare progetti, proprio come oggi si porta a scuola una ricerca stampata su carta. Questa generazione, domani considererà queste macchine alla stessa stregua di un qualsiasi dispositivo di uso comune. L'industria rilascerà (a breve) macchine che non daranno problemi, fagocitando l'Open Source e spedendo il fenomeno Makers e i "cantinari" nei libri di storia. Cantinari... già, è una parola che ho già sentito. Erano chiamati così qualche anno fa gli assemblatori di computer. Tristemente scomparsi.

 

Tristemente condivido il tuo post, ma in quali stati sono queste "cantine" ed i pezzi di tutte le stampanti da dove vengono?

è possibile non rendersi conto che ci stiamo riempiendo di oggetti ed il nostro capitale esce dai confini?

per quanto tempo possa durare? ...

non sò se ti ricordi circa 15-20 anni fà gli oggetti prodotti nel nostro paese....(e come negli usa, in germania, giappone,....) costavano perchè dovevano pagare ricerca, materiale, manodopera....e oggi si fà solo ricerca (se và bene).

Il materiale e la manodopera è solo in paesi in cui ne io, ne te, ne la IBM può competere.

e ti domando:

per quanto tempo può durare? ...

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