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Problema con stampante XYZPrinting Da Vinci


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Eccomi di ritorno dopo una lunga assenza causata da vari problemi e da tanti guai sulla XYZ.


 


In sintesi ho rotto la punta dell'estrusore originale e subito dopo anche la resistenza riscaldatore.


Fabbricato un hot-end nuovo artigianalmente, sono iniziati i primi problemi relativi alle temperature che a stento arrivavano ai valori d'esercizio, quindi abbiamo iniziato a modificare ridurre e scaricare il nuovo HOT e abbiamo anche sostituito la resistenza originale con quella della Prusa RepRap che ha 5 Watt in più (40 contro i 35 dell'originale). In questo modo le temperature salgono più rapidamente, i mosfet della scheda madre non si surriscaldano e tengono perfettamente ma le difficoltà erano ancora tante perchè comunque la temperatura non manteneva correttamente il valore impostato, forse a causa anche del termistore (quello che misura la temperatura) che era posizionato troppo distante dalla punta e dal riscaldatore e probabilmente dava valori non veritieri.


Altro problema era che caricando il filamento, questo impiegava troppo a scendere perchè riusciva a risalire nel tubo interno in PTFE (teflon) per due motivi: 1. che la punta del tubo in PTFE non andava probabilmente a toccare fino in fondo la camera di fusione ma lasciava una fessura da dove per un po' il materiale risaliva. Allora pensando che fosse il buco dell'estrusore troppo piccolo (0,3mm) lo abbiamo aumentato a 0,5mm. Ad un primo momento sembrava andare bene ma dopo qualche minuto di stampa con il PLA l'estrusore si è bloccato e lo stepper ha iniziato come al solito a scattare, sintomo che la plastica era risalita nel tubo di alimentazione in PTFE e si era raffreddata bloccando il tutto. Allora ho staccato la ventolina dietro l'estrusore ed ho provato a caricare il materiale. Ciò a causato lo scioglimento della plastica nel tubo perchè essendo più sottile e non venendo ventilata raggiunge temperature più alte, ma spingendo il materiale all'interno, lo stesso si scioglie già in alto ed avendo spazio sopra, trova meno resistenza che non attraversare il foro in fondo da 0,5 di conseguenza ha tracimato da sopra creando un bel macello.


Del resto ormai era stato modificato più volte quel hot-end, quindi doveva finire così.


Demoralizzati e demotivati ma cocciuti oggi ci siamo messi d'impegno per trovare una soluzione con la promessa che fosse l'ultima spiaggia altrimenti la stampante serebbe stata distrutta.


 


Oggi ripensato, ridisegnato in CAD e rifabbricato al tornio fresa e trapano, questa sera abbiamo fatto i primi test.


 


Questi i risultati:


1. La temperatura la raggiunge correttamente (a parte quella per la calibrazione che due gradi prima di quella d'esercizio, continua ad oscillare su e giù di uno o due gradi per un po' ed a volte bisogna staccare la ventolina per una manciata di secondi per poi ricollegarla quando la raggiunge).


2. Nonostante il foro dell'estrusore sia da 0,3mm (quello originale della Da vinci è da 0,4 credo) al primo tentativo il materiale (stassera sono andato di PET) si è caricato all'istante ed scendendo come l'acqua da un rubinetto e raffreddandosi sembrava uno spaghetto di soia trasparentissimo.


3. Lanciato una stampa di prova del ormai famoso portachiavi demo, è andato subito a buon fine al primo colpo anche se mi ha lasciato un piccolo buchino ma forse ciò è dovuto al fatto che la temperatura che avevo impostato era 210° ma non avevo voglia di riprogrammare la eeprom per un test e forse anche perchè il portachiavi demo non ha certamente un riempimento del 100%


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In conclusione


Direi che per ora sono soddisfatto perchè non ho mai ottenuto un filamento così buono e preciso nemmeno con l'hot-end originale.


 


Ora qualche dettaglio tecnico:


Il nuovo Hot-end è formato da un monoblocco di ottone tornito escentricamente nella perte calda (bassa) e sale con un tubo del diametro 14mm filettato che si collega Tramite una chiera godronata al blocchetto di alluminio di dissipazione al quale abbiamo allargato la sezione del foro per poterlo ospitare.


L'aletta aggiuntiva in alluminio è stata rimossa perchè non ci sta più a causa della dimensione della ghiera di serraggio.


All'interno di questo tubo è stato inserito un tondino di PTFE ad 10mm e forato al centro per tutta la lunghezza con il diametro 2,5mm e termina a punta contro la camera di fusione che però ha in angolo differente ed è proprio questa la peculiarità perchè si forma una precamera di fusione che mantiene sempre costante e più alta la temperatura in basso nella camera di combustione, che si riduce praticamente al solo foro d'uscita mantenendo pulita la punta come mai avevo visto. Spiegarlo mi risulta difficile, ma in sintesi è come un crogiolo, casomai posterò un'immagine della sezione per farvi capire meglio.


La resistenza riscaldatore è posizionata come nell'originale a destra e ruotata a 45 gradi (più o meno come nell'originale), sul lato opposto trova posto il termistore in un forellino da 2,5mm e tenuto in posizione con un pezzetto di nastro Kapton (resistente alle alte temperature).


Nella parte terminale a sinistra dell'estrusore e a quasi 45 gradi rotazione trova posto la vite che fa da tastatore per le calibrazioni.


Domani tento una stampa dei miei supporti motori per i drone in PET con riempimento al 100%  0,1 di layer e vedremo cosa succede.


Più o meno è tutto... Per ora!


 


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